Author Topic: Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?  (Read 5633 times)

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Offline Gilean

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Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?
« on: 10 January , 2013, 17:30:34 PM »
Salve, vi pongo una domanda, forse banale per qualcuno, ma che da un po di tempo mi fa riflettere. Dovendo comunicare la massima pressione trasmessa dal terreno dalla fondazione, che pressione comunichereste? in combinazione rara, frequente o quasi permanente, o altro ancora?
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
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L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

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Offline pasquale

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Re:Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?
« Reply #1 on: 10 January , 2013, 20:22:44 PM »
se è ai fini dei cedimenti va considerata la combinazione quasi permanente per i terreni coesivi e la combinazione rara per quelli granulari;
questo perché i picchi di carico raggiunti nelle combinazioni frequente e rara hanno durata tale che non sono sentiti dai terreni coesivi
impossibile est ut is faciat, qui nescit quomodo fiat
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Offline Gilean

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Re:Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?
« Reply #2 on: 11 January , 2013, 00:58:03 AM »
e dove lo leggi?
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
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Re:Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?
« Reply #3 on: 11 January , 2013, 01:19:26 AM »
lo imparai studiando il libro di Viggiani, ma me ne sono convinto perché la cosa è più che ragionevole dato il comportamento di questi due tipi di terreno;

considera poi cosa si intende per valori caratteristici, frequenti e quasi permanenti delle azioni, che poi danno luogo alle combinazioni rara, frequente e quasi-perm.;

considerato un certo periodo di ritorno, il valore q-p agisce per un periodo almeno pari a 0,5*Tr, ovvero in un anno agisce per almeno 6 mesi;
un valore frequente di un'azione agisce invece per un periodo 0,05*Tr, quindi in un anno solamente per circa 15 giorni;
il valore caratteristico invece agisce 1 volta ogni anno;
su quest'ultima cosa poi ti faccio sapere meglio perché devo rileggere il capitolo di Sanpaolesi nel vol. 1 e quello di Migliacci nel vol. 2 di "Ingegneria delle Strutture" di Giangreco e un altro vecchio libro di Menditto e Pace sul metodo semiprobabilistico nel c.a.


 
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Re:Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?
« Reply #4 on: 12 January , 2013, 12:17:59 PM »
metto un poco di ordine in quello che dicevo:

prima di tutto occorre fare due statistiche dei carichi durante un certo intervallo di tempo Tr: la statistica dei valori massimi assunti da un determinato carico in quel periodo e la statistica dei valori "così come campionati" cioè, come spiega la CNR 10012/81, cioè rilevati in prefissati istanti di tempo;
da queste due statistiche si stimano le due funzioni di densità di probabilità (PDF = Probability Density Function) relative alle due statistiche;
il valore caratteristico (o raro o poco frequente) Qk è il frattile di ordine 0,95 preso sulla PDF de valori massimi e secondo l'EC1 è definito come il valore massimo annuale che ha la probabilità del 5% di essere superato (e quindi del 95% di non essere superato);
i valori cosiddetti "di combinazione" cioè quello frequente (psi1*Qk) e quello quasi-permanente (psi2*Qk) si prendono invece sulla PDF dei valori così come campionati, il valore frequente è il frattile di ordine 0,95 mentre quello quasi-permanente corrisponde al valore medio;
il valore frequente è quello che è superato al più n volte in un anno oppure che è superato per un periodo di tempo deltaT sufficientemente piccolo rispetto al periodo di riferimento Tr e nell' EC1 si assume per gli edifici n=300 oppure deltaT=0,05*Tr;
il valore quasi-permanente, corrispondente come detto a quello medio della PDF dei valori "così come campionati", è quello che invece è superato per un periodo di tempo 0,5*Tr

queste cose si vedono chiaramente da questa figura:



e come dicevo sono esposte nei capitoli di Sanpaolesi nel vol. 1 e in quello di Migliacci nel vol. 2 di Ingegneria delle Strutture, nella norma CNR 10012/81, e nell'Eurocodice 1 parte 1
 
« Last Edit: 12 January , 2013, 12:26:51 PM by pasquale »
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Re:Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?
« Reply #5 on: 12 January , 2013, 14:56:17 PM »
Ok ma se si volesse effettuare una prova di permeabilità, alla richiesta della pressione trasmessa dal fabbricato sul terreno tu cosa risponderesti?
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Re:Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?
« Reply #6 on: 12 January , 2013, 15:28:07 PM »
la permeabilità ha a che fare con la porosità del terreno, in definitiva con le modifiche della struttura del terreno sotto i carichi applicati,
la cosa è analoga al problema dei cedimenti, quindi, in caso di terreni a grana fina calcolerei la pressione per i carichi quasi-permanenti mentre nel caso di terreni a grana grossa per i carichi rari (o caratteristici o poco frequenti)
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Offline Enzo

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Re:Pressione trasmessa al terreno da platea: in che combinazione?
« Reply #7 on: 07 March , 2013, 19:37:53 PM »
Io darei i carichi trasmessi in tutte le combinazioni.
Domanderei a mia volta: una prova di permeabilità in quali condizioni?
Ricordo comunque che in questi casi, sbagliare del 50% è molto facile.
Qual'è la vostra esperienza su calcoli di resitenza e cedimenti in fondazione?
C'è stata una rispondenza tra calcoli e valori effettivi misurati?

 

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