Author Topic: Lo sfascio del Genio Civile di Caserta  (Read 17106 times)

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ingwilly

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #15 on: 29 June , 2011, 13:12:33 PM »
Che macello.
Ci sono tali e tante leggi che ognuno intepreta quella che gli serve.

Estratto da una delibera della regione Emilia Romagna che cita la famosa sentenza della Corte Costituzionale ed esclude la possibilità di iniziare lavori senza autorizzazione.
la Corte Costituzionale, con sentenza 5 maggio 2006, n.
182, ha dichiarato il principio, presente nell’art. 94 del D.P.R.
n. 380 del 2001, secondo cui nelle zone a media sismicità non si
possono iniziare i lavori di costruzione senza la preventiva
autorizzazione
;


La realtà è che le leggi 1086/71 e 64/74 dovrebero essere riscritte e riammodernate altrimenti questo casino delle autorizzazioni non finirà mai.
Ricordo solo che nel 1974 la progettazione sismica era appannaggio di pochi specialisti dotati di strumenti di calcolo che oggi farebbero ridere, ma all'epoca erano molto costosi e difficili da usare, infine le zone sismiche erano molto limitate. La necessità di avere un controllo sui progetti da parte di un ente pubblico aveva una sua ragione d'essere.

Oggi è cambiato tutto. L'ingegneria sismica è materia comune nelle università, gli strumenti di calcolo sono economicamente accessibili a tutti, l'Italia è tutta zona sismica.
Lasciare l'autorizzazione come strumento di controllo significa rallentare (se non bloccare come nel caso della Campania) il processo economico produttivo.

Willy

Offline Ing. Edoardo

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #16 on: 29 June , 2011, 13:51:11 PM »
Ma il genio civile di caserta cosa ha fatto?
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

zax2010

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #17 on: 29 June , 2011, 14:03:31 PM »
Per chiarire il quadro normativo della Regione Sicilia.

Il suo statuto speciale le consente di legiferare anche in ambito urbanistico, e di conseguenza, per quanto riguarda il fronte amministrativo, anche per quanto riguarda le leggi sulle costruzioni in generale.

E' del 2003 una legge "importante" che consente l'inizio lavori a seguito del deposito ai sensi della L. 1086/71, anche in zone sismiche (e sismica la Sicilia è sempre stata tutta, tranne qualche piccola porzione di territorio nelle provincie di Enna e Caltanissetta, adesso zona 4) (ricordo che il parlamento siciliano non ha mai avuto tempo di ratificare il DPR380, ratifica che deve essere fatta proprio in funzione dello statuto speciale).
Il Nulla Osta previsto dalla L. 64/74 arriva dopo l'esame della pratica da parte dei vari GC, regionali ma con sede provinciale.

Ovviamente chi inizia i lavori lo fa a proprio rischio e pericolo. Ovvero, se nel corso dell'esame della pratica per il rilascio del Nulla Osta dovessero rendersi necessarie modifiche al realizzato, esse devono essere prontamente realizzate con tutti gli oneri economici del caso.

Infine, sempre per il quadro completo di cui sopra, tutte le pratiche vengono esaminate.
Lettura integrale con commenti e richieste di integrazioni/correzioni di relazioni a strutture ultimate e collaudi (cosa che la legge non prevede affatto, parlando di semplice deposito).
« Last Edit: 29 June , 2011, 14:12:21 PM by zax2010 »

Offline _automa_

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #18 on: 29 June , 2011, 14:22:05 PM »
...

Ovviamente chi inizia i lavori lo fa a proprio rischio e pericolo. Ovvero, se nel corso dell'esame della pratica per il rilascio del Nulla Osta dovessero rendersi necessarie modifiche al realizzato, esse devono essere prontamente realizzate con tutti gli oneri economici del caso.

Infine, sempre per il quadro completo di cui sopra, tutte le pratiche vengono esaminate.
Lettura integrale con commenti e richieste di integrazioni/correzioni di relazioni a strutture ultimate e collaudi (cosa che la legge non prevede affatto, parlando di semplice deposito).


ed è proprio per la meticolosa cura con cui le pratiche vengono esaminate che non irescono a stare nei limiti dei 60 giorni, specialmente da quando è in vigore il dm08, fino a qualche tempo, almeno a ragusa, se si sforavano i 60 giorni era per qualche settimana o perchè la pratica durante l'istruttoria in contradddittorio spiegata da zax magari risultava carente in qualche parte o presentava problemi, per cui veniva messa di lato di comune accordo per dare il tempo al progettista di fornire integrazione o rettifiche

Offline _automa_

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #19 on: 29 June , 2011, 14:25:43 PM »
Che macello.
Ci sono tali e tante leggi che ognuno intepreta quella che gli serve.

Estratto da una delibera della regione Emilia Romagna che cita la famosa sentenza della Corte Costituzionale ed esclude la possibilità di iniziare lavori senza autorizzazione.
la Corte Costituzionale, con sentenza 5 maggio 2006, n.
182, ha dichiarato il principio, presente nell’art. 94 del D.P.R.
n. 380 del 2001, secondo cui nelle zone a media sismicità non si
possono iniziare i lavori di costruzione senza la preventiva
autorizzazione
;


...

Willy

proprio in virtu di questo orientamento giurisprudenziale l'ing capo del genio civile di ragusa non ha mai voluto sapere di prendere in considerazioe il fatto che trascorsi i 60 giorni la pratica senza provvedimento di diniego si debba intendere approvata. A suo parere l'autorizzazione si puo' dare solo al termine dell'istruttoria e se questa impegna piu' di 60 giorni per carenze di personale non è un problema suo.

Offline Ing. Edoardo

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #20 on: 29 June , 2011, 14:42:08 PM »
Per i motivi che avete detto, so che tanti ingegneri esaminatori delle pratiche hanno cause civili in atto, della serie a mali estremi estremi rimedi
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

ingwilly

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #21 on: 29 June , 2011, 14:52:03 PM »
@ ing. Edoardo
Tempi medi di esame delle pratica per autorizzazione superiori a 13 mesi.

@ Zax
La  lettura integrale con commenti e richieste di integrazioni/correzioni di relazioni a strutture ultimate e collaudi è un malvezzo adottato da poco anche dai GC della Campania, inoltre viene richiesto il deposito del giornale dei getti.

@ automa
Il fatto che i dirigenti pensino che il mancato esame nei tempi previsti non sia un loro problema discende dalla convinzione (come spesso accade nelle PA) che il cittadino sia un suddito timoroso di intraprendere azioni legali per risarcimento danni. Cosa quasi sempre confermata dalla realtà dei fatti e dal timore atavico che noi cittadini abbiamo di quello che mette i timbri ed ha (secondo tanti) il coltello dalla parte del manico.
Mi conforta l'ultimo post di ing. Edoardo forse è il segnale che la misura è colma.

Willy

Offline Ing. Edoardo

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #22 on: 29 June , 2011, 14:55:42 PM »
Di questi tempi ,vuoi per gente che non ti paga, vuoi per cautele future come detto sopra, un amico avvocato è sempre meglio avercelo a libro paga. una volta sarebbe stata una semplice spesa, ora diventa quasi un investimento a lungo termine :)
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zax2010

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #23 on: 29 June , 2011, 15:04:17 PM »
@automa

Non voglio andare off-topic, e chiedo scusa preventivamente.
In realtà proprio in virtù della legge regionale siciliana del 2003, qualche tempo fa afazio (che invito nel caso ad intervenire), sosteneva che proprio la legge impedirebbe il "diniego" della pratica.
Ovvero la legge dice che il GC ha 60 giorni di tempo per dare l'autorizzazione, se dall'esame la pratica risultasse lacunosa in tutto o in parte, il GC blocca i termini chiedendo integrazioni/modificazioni al tecnico, ma mai potrà bocciare la pratica.
Ovvero una volta entrata, la pratica potrà anche essere "ritoccata" per vari motivi anche 20 volte (con gli allungamenti dei tempi del caso), ma l'esito finale deve e dovrà essere in ogni caso positivo.
Pertanto se entro 60 giorni nessuno ha detto nulla, dopo 60 giorni nessuno potrà più dire nulla.

Offline _automa_

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #24 on: 29 June , 2011, 15:16:23 PM »
@automa

Non voglio andare off-topic, e chiedo scusa preventivamente.
In realtà proprio in virtù della legge regionale siciliana del 2003, qualche tempo fa afazio (che invito nel caso ad intervenire), sosteneva che proprio la legge impedirebbe il "diniego" della pratica.
Ovvero la legge dice che il GC ha 60 giorni di tempo per dare l'autorizzazione, se dall'esame la pratica risultasse lacunosa in tutto o in parte, il GC blocca i termini chiedendo integrazioni/modificazioni al tecnico, ma mai potrà bocciare la pratica.
Ovvero una volta entrata, la pratica potrà anche essere "ritoccata" per vari motivi anche 20 volte (con gli allungamenti dei tempi del caso), ma l'esito finale deve e dovrà essere in ogni caso positivo.
Pertanto se entro 60 giorni nessuno ha detto nulla, dopo 60 giorni nessuno potrà più dire nulla.

beh allora veramente è un casino. In realtà l'art. 32 dice in mancanza di provvedimento di diniego.... percui diciamo che nei 60 giorni la pratica puo' essere approvata o puo' essere respinta. C'è un terzo caso che è la richiesta di integrazioni che puo' essere fatta una sola volta. Da noi funziona che allo scadere dei 60 giorni ti arriva d'ufficio una richiesta d'integrazione e chiarimenti tanto per bloccare i termini, a quel punto pero' se sei celere la protocolli subito e entro quindici giorni devi ottenere l'autorizzazione o il diniego. Diciamo che se si sta nei termini la pratica puo' essere rigettata. Tutto cambia se al 61° giorno non hai avuto notizie. A quel punto puoi accendere la padella per fare la tua belal frittata. PErchè ognuno tira acqua al suo mulino. Io e molti miei colelghi riteniamo che la pratica a quel punto è approvata. Il genio civile non ne vuole sapere perchè la 64/74 prevede esplicitimente l'istruttoria e l'autorizzazione. Insomm ati rimane l'avvocato. L'ordine si sta muovendo in tal senso, ma non ti nego che visti i risutlati della prima mossa era meglio che non facesse niente. Perchè si è creata tensione dentro l'ufficio e la situazione è peggiorata.

Offline _automa_

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #25 on: 29 June , 2011, 15:20:34 PM »
@ automa
Il fatto che i dirigenti pensino che il mancato esame nei tempi previsti non sia un loro problema discende dalla convinzione (come spesso accade nelle PA) che il cittadino sia un suddito timoroso di intraprendere azioni legali per risarcimento danni. Cosa quasi sempre confermata dalla realtà dei fatti e dal timore atavico che noi cittadini abbiamo di quello che mette i timbri ed ha (secondo tanti) il coltello dalla parte del manico.
Mi conforta l'ultimo post di ing. Edoardo forse è il segnale che la misura è colma.

Willy

in realtà chi dovrebbe intraprendere le azioni legali è appunto il cittadino, ovvero nel caso in essere il committente, che è colui che presenta l'istanza. Beh se i ltuo committente è magari un'impresa strutturata che sa il fatto suo non avrà problemi a farlo (ma ti garantisco che in quei casi gli stessi dirigenti annusano il problema e si comportano di conseguenzA) ma i lprivato non lo farà mai.

meno che meno i palazzinari che fanno ville aschiera figurati se si mettono contro il genio civile (troppo provinciali)
« Last Edit: 29 June , 2011, 15:31:17 PM by _automa_ »

Offline Ing. Edoardo

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #26 on: 29 June , 2011, 15:24:46 PM »
Devo dire che più o meno le cose funzionano così anche in emilia romagna, con la postilla a favore di noi tecnici che teoricamente lapratica di autorizzazione non può essere negata a meno di casi clamorosi (tipo mancata risposndenza alle norme tecniche ecc ecc).
Avvalersi di un avvovato io capisco sia molto antipatico, ma per far valere le proprie idee e per evitare le mille interpretazioni delle classiche leggi italiane, credo che sia fondamentale per arrivare ad una giusta conclusione. Certo è che, una volta chiusa la pratica xocn l'avvocato, le momento in cui dovessi trovarti di fronte ancora lo stesso esaminatore, i casi son due: o se la fà addosso e ti lascia passare tutto, oppure rincara la dose della volta prima, non temendo nulla in termini legali in quanto l'avvocato non lo paga lui ma lo stato quindi noi tutti..
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zax2010

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #27 on: 29 June , 2011, 15:28:09 PM »
Perchè a Ragusa evidentemente pensano ancora di tenere "botta" alle pratiche in arrivo, ecc. e cercano effettivamente di dare risposte entro i 60 gg.

In altri Geni Civili dell'isola, tra pensionamenti, trasferimenti, ed altro, la forza lavoro rispetto a soli 5 anni fa è praticamente dimezzata. E sanno benissimo che gli sarebbe impossibile rispettare i tempi.
Per cui da un lato sono praticamente rassegnati, ma dall'altro vedo però che i tecnici non sono nemmeno particolarmente "incarogniti" nei loro confronti.
La possibilità di iniziare i lavori lo stesso giorno del deposito di fatto evita gli "attriti". E poichè dall'esame delle pratiche (chi lo sa, magari solamente per quanto mi riguarda) normalmente gli aggiustamenti sono di tipo formale (mi devi scrivere che: .... ), e mai sostanziale, la prassi di cominciare è assolutamente usuale.

Offline afazio

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #28 on: 30 June , 2011, 10:11:55 AM »
@automa

Non voglio andare off-topic, e chiedo scusa preventivamente.
In realtà proprio in virtù della legge regionale siciliana del 2003, qualche tempo fa afazio (che invito nel caso ad intervenire), sosteneva che proprio la legge impedirebbe il "diniego" della pratica.
Ovvero la legge dice che il GC ha 60 giorni di tempo per dare l'autorizzazione, se dall'esame la pratica risultasse lacunosa in tutto o in parte, il GC blocca i termini chiedendo integrazioni/modificazioni al tecnico, ma mai potrà bocciare la pratica.
Ovvero una volta entrata, la pratica potrà anche essere "ritoccata" per vari motivi anche 20 volte (con gli allungamenti dei tempi del caso), ma l'esito finale deve e dovrà essere in ogni caso positivo.
Pertanto se entro 60 giorni nessuno ha detto nulla, dopo 60 giorni nessuno potrà più dire nulla.

Esatto.
Quando una pratica e' sottoposta ad istruttoria, non puo' esistere un esito intermedio negativo, a meno che non ci si rifiuta di adeguarsi alle richieste (legittime) dell'istruttore.
Questo significa che se io presento una pratica con un calcolo in cui da qualche parte vado fuori o contro la norma, o una pratica carente di una marca di bollo o di una relazione sui materiali o manca la verifica di stabilità anzichenò una verifica degli spostamenti, l'istruttore ha la solo ed unica facolta di richiedere per iscritto ed in maniera precisa e puntuale (cosa che non fanno mai) ed ove necessario anche coi riferimenti ad articoli di legge (cosa che non fanno mai), i punti da sviluppare ed i documenti da integrare e lo debbono fare in unica volta. Adesso non possono, come facevano una quindicina di anni fa, chiedere una verifica oggi, una dichiarazione dopo due mesi, un calcolo dopo sei mesi e cosi via dicendo.
In alcuni casi, per esempio mancanza di una marca  da bollo, possono addirittura esimersi dal chiedere di integrarla e dar via ad un procedimento di denuncia per "evasione di bollo" che non significa bocciatura della pratica ma una semplice multarella che è ben poca cosa rispetto a due o tre mesi di fermo di un cantiere.
Non possono nemmeno imporre un termine perentorio (come invece fanno) per la presentazione delle integrazioni richieste. Infatti la l'articolo 32, riportato da _automa_, fissa termini perentori per l'esame sia della pratica (60 gg) e sia delle integrazioni (15 gg) e giammai termini per la presentazione dei documenti richiesti.
In una occasione ho anche avuto modo di scriverlo in una mia lettera di risposta. L'istruttore aveva scritto chiedendo tutta una serie di documenti e di verifiche e concludeva con: "(Per quanto sopra si invita codesta Ditta ad apportare le opportune modifiche e/o integrazioni al progetto strutturale trasmesso entro il termine perentorio di giorni trenta, trascorsi i quali la pratica sarà restituita senza il visto di approvazione)"
Nella mia risposta, do ovviamente seguito a ciascuno dei punti nei quali mi si chiedeva qualche cosa e concludevo con:

"La presente nota, unitamente agli allegat,i viene trasmessa a soddisfacimento di quanto richiesto (modifiche e/o integrazioni al progetto strutturale).
In merito al tempo perentorio di giorni trenta, concesso da codesto Ufficio per la trasmissione degli atti integrativi, non si puo’ non ricordare il fatto che la procedura dettata nell’art. 32 della Legge19 maggio 2003 n.7 riguardante lo snellimento delle pratiche per l’ottenimento dell’autorizzazione ai sensi della legge 64/74, prevede che l’ufficio del Genio Civile deve completare l’istruttoria entro e non oltre sessanta giorni dalla data di presentazione della pratica, e che nel caso di richiesta di integrazione di atti, che comunque deve avvenire in unica soluzione, deve esitare l’autorizzazione entro quindici giorni dalla ricezione degli atti integrativi ed in mancanza di negativa e motivata comunicazione, l’autorizzazione si intende resa. In questa procedura vengono fissati dei termini perentori per l’esame della pratica e non per la presentazione degli atti integrativi richiesti. Pertanto il mancato rispetto del termine perentorio di giorni trenta dettato nella nota del Genio Civile non puo’ essere motivo di resa degli elaborati senza il visto di approvazione.
Si annota anche il fatto che codesto Ufficio non ha comunicato all’Impresa il nominativo del responsabile o dei responsabili del procedimento autorizzativo secondo quanto previsto al secondo comma dell’art. 32 della Legge19 maggio 2003 n.7.
Rimanendo in attesa del rilascio della autorizzazione ai sensi dell’art. 18 della L.64/74, che si ricorda si intenderà positivamente resa in assenza di comunicazione che dovrà avvenire entro quindici giorni, si coglie occasione per porgere distinti saluti."

Posso solo dirvi che il NO è arrivato prima dello scadere dei 15 gg.

saluti
« Ogni qualvolta una teoria ti sembra essere l’unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere. »
K.P.

Offline afazio

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Re:Lo sfascio del Genio Civile di Caserta
« Reply #29 on: 30 June , 2011, 10:38:12 AM »
Tanto per chiacchierare, e dato che ho sottomano il file word, sempre con riferimento al caso di cui ho citato le conclusioni della mia risposta, l'istruttore consultatosi con il geologo dell'Ufficio del Genio civile, mi chiedeva di rivedere la tipologia della fondazioni prevedendo dei pali.
Ovviamente questo non era possibile poiche i lavori erano gia iniziati e le fondazioni erano in avanzato stato di realizzazione (quasi finite). Quindi come sarebbe stato possibile variare le fondazioni da superficiali a fondazioni di tipo profondo?
Tutto cio' derivava dal fatto che per il vezzo ormai comune e diffuso, il geologo assume il ruolo di progettista e nella sua relazione scrive tra le altre cose che riteneva dovesse farsi ricorso a fondazioni su pali.

Nella mia risposta in merito a questa richiesta, scrivo:
"
a)   La relazione geologica (vedi in merito circolare del Min. Lav. Pubblici del 9/01/1996 n° 218/24/3) comprende fondamentalmente lo studio dell’inquadramento geologico dei luoghi sulla base delle conoscenze geologiche regionali o locali e anche su conoscenze acquisite attraverso specifici sondaggi, l’identificazione delle formazioni presenti nel sito, lo studio dei tipi litologici e della struttura e dei caratteri fisici del sottosuolo, nonché la definizione dei parametri tecnici dei terreni interessati.
b)   Non è demandata alla relazione geologica la progettazione del sistema fondale né tantomeno la definizione specifica di un tipo di fondazioni che invece compete al progettista strutturale che ne resta l’unico responsabile. D’altra parte la relazione geologica allegata al progetto, nelle sue conclusioni, riporta specificatamente il seguente paragrafo: “Relativamente, invece, alla costruzione del palazzetto dello sport polifunzionale con annesso edificio foresteria e servizi, considerata la presenza di materiali di riporto e di sabbie sature per uno spessore complessivo di m. 6.00, si ritiene che dovranno essere utilizzate fondazioni indirette mediante pali trivellati gettati in opera che coinvolgano nella trasmissione dei carichi il substrato profondo argilloso”. Risulta evidente che l’ipotesi suggerita dal geologo in questa parte della sua relazione non è basata su ipotetiche dimensioni delle fondazioni e nemmeno supportata da calcoli che ne giustificherebbero l’assunzione.
c)   Parallelamente alla progettazione strutturale è stato condotto uno studio geotecnico, allegato al progetto, basato sulle risultanze riassunte in relazione geologica, nel quale, con il rigoroso supporto delle necessarie calcolazioni di ordine geotecnico, è stata giustificata la scelta delle fondazioni dirette. D’altra parte la tipologia delle fondazioni dei setti per le gradinate (platee di ampie dimensioni) è tale da consentire l’adozione di fondazioni a platea considerando il basso tasso tensionale all’interfaccia fondazione terreno

"
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