Author Topic: [Normativa] Sopraelevazione in zona sismica: struttura esistente da adeguare?  (Read 10331 times)

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Offline rraffaele

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Salve a tutti, sono nuovo nel forum.
Vi spiego il mio dubbio: devo depositare i calcoli per una sopraelevazione di un piccolo edificio in c.a. di due piani per creare una mansarda sempre in c.a. in zona sismica. Da normativa so che devo effettuare la verifica della struttura esistente e quindi poi di quella con la sopraelevazione considerando tutti gli interventi necessari per correggere i punti in cui la struttura esistente non risponde alla nuova normativa. E questo è il problema. Per quanto la struttura esistente sia in buono stato e sia ovviamente in grado di resistere ai carichi presenti e futuri, non rispetta quasi mai le prescrizioni di normativa; quindi, per fare questa mia piccola sopraelevazione dovrei intervenire su travi e pilastri esistenti (in appartamenti attualmente abitati). Di fatto rischio di non poter fare alcunchè per non incorrere in gravissimi dispendi in termini economici. Mi chiedo e VI chiedo: c'è qualche "escamotage" per poter depositare regolarmente la mia sopraelevazione senza dover necessariamente cacciare di casa gli inquilini dei piani inferiori e piantargli un cantiere in casa per qualche settimana? Spero mi rispondiate presto. Un saluto a tutti e grazie in anticipo.

Offline mg

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Ciao

Facendo riferimento alla "Bozza vers. 9 settembre" ufficio tecnico del genio civile della regione toscana la riabilitazione dei sottotetti e rifacimento coperture si può inquadrare come intervento locale se ricorrono alcune condizioni tra cui:
a) non vi sia cambio di destinazione d'uso del sottotettto
b) l'innalzamento del livello della gronda sia limitato entro 50cm
c)..
d)..

Se rientri nel caso sopra sei quindi a posto (cerca la bozza in internet) o almeno hai un riferimento!

Se non rientri bisogna usare un po' di fantasia e cercare di interpretare il DM, sempre che i vari ragionamenti siano accettati...
Il § 8.4.1 obbliga all'adeguamento nel caso di sopraelevazione. Lo stesso paragrafo però dice al punto c) che variazioni che determinano incrementi di carico in fondazione minori al 10% non rientrano nel caso di adeguamento. Come interpretare queste due frasi? Devono valere contemporaneamente?

Usando il buon senso penso sia condivisibile quanto segue.

Una possibilità, molto più percorribile per strutture in CM, è cercare di ridurre i carichi esistenti sostituendo ad esempio la copertura con una più leggera per compensare l'incremento di carico dovuto ai Q sul solaio. Limitare il peso sul solaio usando impianti a parete, divisori in cartongesso... in modo tale che l'analisi dei carichi prima e dopo non comporti eccessivi incrementi di carico (<10%).

Se questo non è possibile la vedo assai dura.Naturalmente il solaio esistente deve reggere i nuovi carichi.

Per il sisma è possibile ipotizzare che la struttura che vai a costruire abbia lo schema di un telaio con cerniere alla base e incastri tra pilastro e travi: in questo modo il sisma trasmette solo una coppia di azioni assiali sui pilastri esistenti.

Qualche idea o spunto spero di averlo dato.

Ciao
MArco
 


 

Offline Gilean

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come fa a non esserci cambio di destinazione d'uso del sottotetto, se prima il sottotetto non esisteva? O_O
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

 

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