Author Topic: [Strutture] Apertura in un solaio  (Read 19779 times)

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gastab

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[Strutture] Apertura in un solaio
« on: 25 January , 2011, 19:41:44 PM »
Devo progettare un'apertura in un solaio per creare il vano scala di collegamento tra i due piani separati dal solaio stesso. Trascurando per il momento le problematiche legate all'operazione in sè (taglio parallelo ai travetti del solaio), volevo porvi una semplice domanda.

Il Paragrafo 8.4.3 del D.M. 14.01.2008 recita testualmente che “in generale, gli interventi di questo tipo (riparazione o intervento locale) riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni limitate della costruzione. Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati e documentare che, rispetto alla configurazione precedente al danno, al degrado o alla variante, non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.”.

Il Paragrafo C8.4.3 della Circolare 02.02.2009 n° 617 inoltre afferma che “può rientrare in questa categoria anche la sostituzione di coperture e solai, solo a condizione che ciò non comporti una variazione significativa di rigidezza nel proprio piano, importante ai fini della ridistribuzione di forze orizzontali, né un aumento dei carichi verticali statici”.

La mia domanda è la seguente: quale è la "variazione significativa di rigidezza" da considerare? In termini percentuali tra il prima e il dopo? Ma la rigidezza di un orizzontamento come la calcolate? Ho scaricato qualcosa e mi sono documentato un po' anche in altri forum, ma non ho trovato nulla di convincente circa la procedura analitica da seguire (tipo variazione di rigidezza in una muratura dopo l'apertura di un foro).

Sapete consigliarmi qualcosa in merito?

Grazie anticipate!!!

Offline baro

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Re: [Strutture] Apertura in un solaio
« Reply #1 on: 25 January , 2011, 23:42:57 PM »
ehm.... se volevi farmi sentire cialtrone ci sei riuscito..... di recente in un caso simile io ho fatto un cordolo girogiro, nessun calcolo.... e via andersen  :-\

ps
mi ricordo ad un convegno di aver percepito, tra uno sbadiglio e l'altro, che il prof. vignoli se n'è uscito con "abbiamo verificato che una soletta di 4cm può permettere di considerare il solaio come infinitamente rigido" ma purtroppo non si sbilanciò sulle metodologie di calcolo
"Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova." Euclide

Offline delaude

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Re: [Strutture] Apertura in un solaio
« Reply #2 on: 28 January , 2011, 16:00:29 PM »
Un solaio è infinitamente rigido nel suo piano se la distanza trai suoi punti rimane costante durante l'evento sismico..Banale, ma è quello che deve essere accertato. Secondo gli esperti bastano una caldana di 4-5 cm. o un doppio tavolato. Fori di grandi dimensioni, evidentemente, potrebbero compromettere il comportamento rigido. La valutazione deve essere fatta analizzando la lastra nel suo piano andando a vedere se è in grado di tramettere gli sforzi in gioco.
In termini estremamente sommari, fatte le dovute verifiche geometriche per vedere se le forze possono passare o rompono a seguito del foro, direi che è sufficiente paragonare la forza sismica eq.  di quel piano con la sezione della caldana per avere un ordine di grandezza. Se ad esempio la soletta porta 1000 kg./mq, la caldana è 5 cm. e la forza sismica eq. a quel piano è il 10% dei carichi verticali....10%*1000/(5*100)=0,2 kg./cmq = 0,02N/mmq ...sembra che amplificata quanto vogliamo per tener conto dei problemi di instabilità dovuti ai vincoli la sollecitazione di sia poca cosa.
Certo che se il tavolato non è inchiodato e si solleva addio piano rigido, ma un po' i chiodi, un po' il peso di quello che ci sta sopra.................

Offline Ing. Edoardo

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Re: [Strutture] Apertura in un solaio
« Reply #3 on: 28 January , 2011, 17:02:25 PM »
Immagino che siano solo ipotesi quella del 10% dei carichi veritcali, in quanto in molto casi non è così.
In generale a prescindere da questo, se consideri la caldana infinitamente rifida, puoi benissimo assimilare il suo comportamento come quello a traliccio, quindi con la parte in cls che ti assorbe la compressione e la rete elettrosaldata che si assorbe la trazione 8ipotesi semplificativa che trovi su molti libri).
Le verifiche a quiesto punto sono banali in quanto Veirfichi per l'acciaio che l'armatura della rete sia maggiore o uguale a Asmin=F/fyd
mentre per il cls verifichi Fs/LC. S< fcd
Fs= forza sismica si compressione
Lc= 0,2. Min:(Lx o Ly)
Lx=lunghezza caldana lungo x
Ly= lunghezza caldana lungo Y
s=spessore caldana( almeno 4cm)





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Offline ing.Max

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Re: [Strutture] Apertura in un solaio
« Reply #4 on: 28 January , 2011, 17:14:07 PM »
L'argomento viene trattato molto bene dal Ghersi nel capitolo 8 del libro:
http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=293.msg729#msg729
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Offline Ing. Edoardo

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Re: [Strutture] Apertura in un solaio
« Reply #5 on: 28 January , 2011, 17:18:45 PM »
Bravo Max ho dimenticato di citarlo, in quanto "bibbia dell'ingegnere" che non deve mai mancare.
In particolare la fonte principale è EC8 e anche questo non dleude mai :)
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Offline ing Cats

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Re: [Strutture] Apertura in un solaio
« Reply #6 on: 10 June , 2011, 22:14:29 PM »
ehm.... se volevi farmi sentire cialtrone ci sei riuscito..... di recente in un caso simile io ho fatto un cordolo girogiro, nessun calcolo.... e via andersen  :-\

ps
mi ricordo ad un convegno di aver percepito, tra uno sbadiglio e l'altro, che il prof. vignoli se n'è uscito con "abbiamo verificato che una soletta di 4cm può permettere di considerare il solaio come infinitamente rigido" ma purtroppo non si sbilanciò sulle metodologie di calcolo


Ciao a tutti,
scusate la domanda banale ma per "cordolo giro giro" si intende un anello attorno al foro? Teoricamente il cordolo ortogonale all'orditura dei travetti andrebbe verificato a torsione oppure si può trascurare?

 

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