Un solaio è infinitamente rigido nel suo piano se la distanza trai suoi punti rimane costante durante l'evento sismico..Banale, ma è quello che deve essere accertato. Secondo gli esperti bastano una caldana di 4-5 cm. o un doppio tavolato. Fori di grandi dimensioni, evidentemente, potrebbero compromettere il comportamento rigido. La valutazione deve essere fatta analizzando la lastra nel suo piano andando a vedere se è in grado di tramettere gli sforzi in gioco.
In termini estremamente sommari, fatte le dovute verifiche geometriche per vedere se le forze possono passare o rompono a seguito del foro, direi che è sufficiente paragonare la forza sismica eq. di quel piano con la sezione della caldana per avere un ordine di grandezza. Se ad esempio la soletta porta 1000 kg./mq, la caldana è 5 cm. e la forza sismica eq. a quel piano è il 10% dei carichi verticali....10%*1000/(5*100)=0,2 kg./cmq = 0,02N/mmq ...sembra che amplificata quanto vogliamo per tener conto dei problemi di instabilità dovuti ai vincoli la sollecitazione di sia poca cosa.
Certo che se il tavolato non è inchiodato e si solleva addio piano rigido, ma un po' i chiodi, un po' il peso di quello che ci sta sopra.................