Author Topic: Analisi semplificata di struttura in ca in zona sismica  (Read 5073 times)

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Offline ing.Lino

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Analisi semplificata di struttura in ca in zona sismica
« on: 03 September , 2012, 11:00:18 AM »
Buongiorno

Mi trovo a voler progettare alcuni elementi strutturali (trave, pilastro interno, controvento) di un edificio in ca in zona sismica 4 senza ricorrere al calcolo elettronico.

La struttura è realizzata con travi e pilastri ed ha al suo interno delle pareti di controvento. Io pensavo di calcolare le travi e il pilastro in modo statico (utilizzando le procedure, gli schemi e i dettagli costruttivi propri di edifici in zona non sismica) e di assegnare tutte le azioni orizzontali alla parte di controvento (azioni del vento e azioni sismiche ottenute con analisi statica equivalente).

In questo modo andrei ad applicare i dettagli costruttivi da capitolo 7 NTC solo alla parete di controvento.

Chi ha più esperienza di me cosa ne pensa a riguardo? Grazie!

Offline ing.Max

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Analisi semplificata di struttura in ca in zona sismica
« Reply #1 on: 03 September , 2012, 11:22:57 AM »
Ricorda però che va dimostrato che un elemento sia secondario, ovvero che il sisma venga raccolto effettivamente dai setti. In ultimo, ma cosa non da poco, una volta determinato lo spostamento massimo SLD e SLV va verificato che il pilastro secondario abbia sufficiente capacità di rotazione per "seguire" gli impalcati a cui è vincolato.



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Offline Gilean

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Re:Analisi semplificata di struttura in ca in zona sismica
« Reply #2 on: 03 September , 2012, 17:07:32 PM »
consiglio alcuni documenti scaricabili dalla sezione downloads

http://ingegneriaforum.it/index.php?action=downloads;sa=view;down=152
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

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Offline ing.Lino

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Re:Analisi semplificata di struttura in ca in zona sismica
« Reply #3 on: 06 September , 2012, 13:56:02 PM »
Quindi una volta dimostrato che le travi e i pilastri sono secondari posso utilizzare per essi i dettagli costruttivi del solo capitolo 4 (senza interessarmi di gerarchia delle resistenze, progetto di nodi, dettagli di armature propri del capitolo 7)?

Offline Gilean

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Re:Analisi semplificata di struttura in ca in zona sismica
« Reply #4 on: 06 September , 2012, 14:51:37 PM »
Per dimostrarlo,come  scritto anche da Rugarli nel suo documento della valiunzione del calcolo strutturale, devi assoggettare le due strutture (con e senza e senza elementi secondari) allo STESSO sistema di forze, e poi calcolando ti gli spostamenti e dividendo le forze per tali spostamenti, ricavasti le rigidezze del sistema e verificare quanto già espresso da max
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Offline Legs

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Re:Analisi semplificata di struttura in ca in zona sismica
« Reply #5 on: 06 September , 2012, 18:47:32 PM »
Quindi una volta dimostrato che le travi e i pilastri sono secondari posso utilizzare per essi i dettagli costruttivi del solo capitolo 4 (senza interessarmi di gerarchia delle resistenze, progetto di nodi, dettagli di armature propri del capitolo 7)?
Si. Ma ti assicuro che di solito non si riesce a far diventari secondari un gran numero di elementi.
Addirittura tutti i pilastri  e le travi è praticamente impossibile. In genere si riesce a considerare secondari un numero limitato di pilastri e forse qualche trave. Il problema è che il limite del 15% è molto stringente.
Io di solito faccio diventare secondari solo pochissimi elementi ossia quelli per i quali non è possibile rispettare i limiti dimensionali di normativa; ma è sempre un numero limitato.
Se mi è possibile evito gli elementi secondari perché sono solo una gran perdita di tempo.
La tua impostazione ha ormai fatto il suo tempo. La normativa attuale praticamente impedisce di affidare interamente ai setti i carichi orizzontali proprio per i limiti numerici. La struttura pendolare (che è quella che vorresti realizzare tu) è ormai solo un ricordo del passato a meno che i vincoli non vengano realizzati per far funzionare le travi e i pilastri per portare i soli carichi verticali.
Diciamo che lo schema pendolare va bene per i dimensionamenti di massima e le verifiche manuali da confrontare col computer ma non per una reale verifica.

 

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