Author Topic: Soppalco dimensionamento e fissaggio  (Read 27859 times)

0 Members and 1 Guest are viewing this topic.

Offline quattropassi

  • Esperto del forum
  • ***
  • Posts: 226
  • Karma: 49
  • Neo - Laureato
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #15 on: 20 May , 2012, 15:10:56 PM »
quei conci li chiamano "segati di tufo",

Un "segato di tufo" me lo posso immaginare: un precursore del gasbeton.
Ma sono di tufo o di calcare?
Non lo chiedo per "tigna" ;) ma giusto perché ormai m'avete incuriosito.

Ps: l'idea di appendere il soppalco mi pare molto "balenga". Oltretutto, in caso di sisma, mi pare il batacchio di una campana.
* Se ci scambiamo un dollaro, ognuno rimane con un dollaro.
* Se ci scambiano un'informazione, ognuno rimane con due informazioni.

Offline g.iaria

  • Veterano del forum
  • ****
  • Posts: 627
  • Karma: 220
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #16 on: 20 May , 2012, 16:14:34 PM »
Mi viene da pensare..e se fisso la trave esterna del soppalco dall alto?le 6 travi sono nuove,ci metto dei tiranti che scendono e si agganciano al trave,e ci metto 2squadre lo stesso da sotto x diminuire il carico..xhe non è male..
l'idea di appendere il soppalco mi pare molto "balenga". Oltretutto, in caso di sisma, mi pare il batacchio di una campana.
Sono d'accordo con quattropassi, circa l'idea di appendere il soppalco alle travi di copertura.
Inoltre penso che le travi 20x25 (in legno?) sarebbero in grado di sostenere il carico (concentrato) del soppalco solo se sono state ampiamente sovradimensionate, ed a giudicare dalle dimensioni mi sembra di no.
Detto questo, una soluzione che cercherei di percorrere è la seguente:
  • demolizione delle pareti da 13 cm per la larghezza del soppalco, che mi sembra di capire circa 1.5 m
  • posa di 4 pilastrini in legno che andranno quindi a poggiare direttamente sul solaio di piano
  • collegamento di ancoraggio della sommità dei due pilastrini ridossati al muro portante da 50 cm
  • posa di 2 travi principali (in legno o acciaio) che poggiano su ciascuna coppia di pilastrini
  • posa di 4 travi secondarie in legno che poggiano sulle due travi principali
  • posa di doppio tavolato incrociato inchiodato alle travi secondarie oppure, più semplicmente, un singolo pannello OSB/3 sempre inchiodato
  • posa del pavimento del soppalco
Questa soluzione ha i seguenti aspetti che andrebbero adeguatamente analizzati e verificati:
  • vengono introdotti carichi concentrati al solaio sottostante per effetto dello sforzo assiale dei pilastrini
  • la connessione della sommità dei pilastri al maschio murario da 50 cm ha funzione di controventamento di tutta la struttura del soppalco e pertanto introdurrà dei carichi concentrati fuori piano sul maschio murario stesso
Qualora il solaio sottostante sia ordito in direzione ortogonale alla parete da 50 cm, il primo aspetto non credo sia preoccupante, dato che comunque i carichi concentrati dei pilatrini sarebbero vicino agli appoggi.
Il secondo aspetto va invece indagato approfonditamente in quanto determina una forza che spinge fuori dal piano la parete (meccanismo locale di collasso). Si potrebbe quindi valutare di evitare la connessione alla parete e realizzare la controventatura indipendente del soppalco mediante diagonali singoli in legno (o doppi mediante cavi in acciaio) oppure mediante saette d'angolo in legno.
« Last Edit: 20 May , 2012, 16:16:21 PM by g.iaria »
Un bravo scienziato è una persona con delle idee originali.
Un bravo ingegnere è una persona che fa un progetto che funziona con il minor numero possibile di idee originali.

Freeman Dyson

Offline Salvatore Bennardo

  • Nonno del forum
  • *****
  • Posts: 1003
  • Karma: 123
Re: Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #17 on: 20 May , 2012, 18:35:35 PM »
Un "segato di tufo" me lo posso immaginare: un precursore del gasbeton.
Ma sono di tufo o di calcare?
Non lo chiedo per "tigna" ;) ma giusto perché ormai m'avete incuriosito.

Ps: l'idea di appendere il soppalco mi pare molto "balenga". Oltretutto, in caso di sisma, mi pare il batacchio di una campana.
Ho sempre cercato di fare un po' di Geologia per capire meglio le cose e i loro nomi, ma mai trovato tempo a sufficienza.
Ti posso solo dire che i geologi nostrani quel materiale lo chiamano "tufo calcarenitico locale.
Locale per indicare che, pur esistendo in tutto il mondo, è sempre specifico e diverso dagli altri luoghi.
Le formazioni calcaree sono altra roba, come altra roba è il tufo vulcanico.
Oltre non so cosa dire.

In ogni caso è "bello" il discorso di automa.
Questi segati hanno dimensioni tipo 40x40 e se non sai che sono spessi da 20 in giù, ritorni a casa tutto contento con la bella impressione che hai da lavorare una buona muratura.

Ancora non ho finito.
Potresti fare un buco con il trapano e valutare che trovi uno spessore di 35-40.
Stessa cosa se si pigliano le misure relative, ma non vengono mai esatte come con il trapano.
Torni a casa di nuovo tutto contento, salvo scoprire in corso dei lavori che sono due pareti stronzette di 18 accostate in parallelo.
E quando sei in corso dei lavori significa che vanno a buttarsi nel wc mesi di ragionamenti etc. per approntare un progetto strutturale corretto.
massima mai scaduta: la tua sinistra non sappia mai del bene che fa la tua destra (sempre che sia vero che lo faccia)
sin²(theta)=omega*sin(alfa)
Mitico Crozza! Commento di Bossi dopo le disastrose elezioni amministrative: "Poteva andare peggio. Potevo avere più figli..." (per come replicato in un post da ing.Max)

Offline _automa_

  • Esperto del forum
  • ***
  • Posts: 395
  • Karma: 47
  • ..
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #18 on: 21 May , 2012, 01:20:57 AM »
Un "segato di tufo" me lo posso immaginare: un precursore del gasbeton.
Ma sono di tufo o di calcare?
Non lo chiedo per "tigna" ;) ma giusto perché ormai m'avete incuriosito.

Ps: l'idea di appendere il soppalco mi pare molto "balenga". Oltretutto, in caso di sisma, mi pare il batacchio di una campana.

a Ragusa sono di calcare, l'attività di estrazione e taglio di pietra calcarea nelle mie zone è fortemente radicata, poi quando la pietra calcarea per farne mattoni è andata in disuso le segherie hanno trasformato l'attività in taglio e lavorazione di marmi che provengono principalmente dal trapanese e dalla toscana, attività che ha prodotto un distretto industriale specializzato che fino alla metà degli anni anni 90' è stato molto attivo, poi non è stato piu conveniente proseguire per via del costo dei trasporti e ad oggi la maggior parte delle aziende è in crisi, mlte sono già chiuse. A fianco dell'estrazione della pietra calcarea poi' ci fu l'estrazione della cosiddetta pietra pece, pietra imbevuta di bitume, che port' dritti dritti all'industria per gli asfalti e all'estrazione del petrolio, ma questa è tutta un'altra storia.

per chi ha voglia di cuiriosità: http://www.comune.ragusa.gov.it/notizie/archivi/rgsottosopra.html?i=3186&docs=12&y=2005

zax2010

  • Guest
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #19 on: 21 May , 2012, 08:49:33 AM »
Voglio rammentare a chi da suggerimenti (non me ne vogliate) che in definitiva i dati del problema che Seppa84 ci ha gentilmente fornito sono del tutto insufficienti ad esprimere qualsiasi ipotesi.

Magari il soppalco va fatto al piano terra. E noi qui a discutere sul solaio su cui si scaricano i pilastrini!

Certo l'idea di Seppa84 circa il 'sospendere' il soppalco alle nuove travi di legno è molto suggestiva. Suggerisco un sistema a carrucole, in modo da far abbassare e scendere il soppalco. Magari motorizzate. Si potrà così salire e scendere dal soppalco senza necessità di scala, che tra l'altro Seppa84 ha misteriosamente dimenticato nella sua descrizione.
Effetto non secondario, visto che l'appartamento è piccolino, non si ha un ulteriore ingombro per la scala.

Offline Salvatore Bennardo

  • Nonno del forum
  • *****
  • Posts: 1003
  • Karma: 123
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #20 on: 21 May , 2012, 09:13:20 AM »
a Ragusa sono di calcare, l'attività di estrazione e taglio di pietra calcarea nelle mie zone è fortemente radicata, poi quando la pietra calcarea per farne mattoni è andata in disuso le segherie hanno trasformato l'attività in taglio e lavorazione di marmi che provengono principalmente dal trapanese e dalla toscana, attività che ha prodotto un distretto industriale specializzato che fino alla metà degli anni anni 90' è stato molto attivo, poi non è stato piu conveniente proseguire per via del costo dei trasporti e ad oggi la maggior parte delle aziende è in crisi, mlte sono già chiuse. A fianco dell'estrazione della pietra calcarea poi' ci fu l'estrazione della cosiddetta pietra pece, pietra imbevuta di bitume, che port' dritti dritti all'industria per gli asfalti e all'estrazione del petrolio, ma questa è tutta un'altra storia.

per chi ha voglia di cuiriosità: http://www.comune.ragusa.gov.it/notizie/archivi/rgsottosopra.html?i=3186&docs=12&y=2005

Dalle mie parti da una ventina di anni si è diffusa parecchio, per motivi ornamentali, non per ragioni portanti, la pietra di Ragusa, di Modica e di Noto.
Trattasi di materiale molto tenace, molto forte.
Sperando di non sbagliare termine, io l'ho sempre chiamata "pietra calcarea", mentre con tufo calcarenitico intendo il materiale molto più tenero, ma robusto se le dimensioni dei blocchi sono adeguate, per formare buone murature portanti, come d'altronde si è fatto in tutta la Sicilia, la Calabria, la Campania e altre regioni del mondo.
Abituato a vedere blocchi di tufo calcarenitico delle dimensioni 23x45x16, ci rimasi un po' male nel vedere alcune case vicino Roma (di un affine e di altri) in cui i blocchetti di tufo avevano dimensioni prossime ad un mattone "pressato".
Ci rimasi male perché secondo me il tufo è molto più debole di un mattone "pressato" e deve avere dimensioni minime ben più elevate di un mattone "pressato", anche se le tensioni teoriche rimangono base.
Con certe dimensioni si finisce peggio dell'Architettura bizantina, che strutturalmente era pessima.

In ogni caso sia che si tratti di pietra di Ragusa molto forte, sia che si tratti di tufo calcarenitico, ben meno forte della precedente, la variabile principale, cioè il problema dell'instabilità eureliana non cambia.
« Last Edit: 21 May , 2012, 09:16:08 AM by Salvatore Bennardo »
massima mai scaduta: la tua sinistra non sappia mai del bene che fa la tua destra (sempre che sia vero che lo faccia)
sin²(theta)=omega*sin(alfa)
Mitico Crozza! Commento di Bossi dopo le disastrose elezioni amministrative: "Poteva andare peggio. Potevo avere più figli..." (per come replicato in un post da ing.Max)

Offline baro

  • Esperto del forum
  • ***
  • Posts: 235
  • Karma: 28
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #21 on: 21 May , 2012, 12:17:04 PM »
dei carpentieri siciliani mi chiamavano "tufo" l'arenaria del montalbano.... non ci capisco piu' un tufo
"Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova." Euclide

zax2010

  • Guest
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #22 on: 21 May , 2012, 12:41:39 PM »
Se vado alla "geografia astronomica" che ho studiato alle superiori non c'è storia: tufo è una roccia piroclastica, o magmatica, a vostro piacere.

Dovrebbe essere presente in maniera 'massiccia' nel Lazio e nella Campania.

In Sicilia invece da sempre vi è l'abitudine di chiamare 'tufo' le normali calcareniti più o meno addensate che da sempre si cavano e si utilizzano per costruire.
Si va dai colori rossicci e bruni, fino ad un giallo paglierino. I primi un pò più tenaci, i secondi meno resistenti, ma meglio lavorabili per segarli o per portarli alle dimensioni desiderate con 'martellina' proprio a ridosso del muro che si sta costruendo.


Qui un pò di cosette:

http://it.wikipedia.org/wiki/Tufo

Offline _automa_

  • Esperto del forum
  • ***
  • Posts: 395
  • Karma: 47
  • ..
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #23 on: 21 May , 2012, 12:50:55 PM »
beh visto che abbiamo spostato il topic sulle pietre, aggiungo una nota di folklore, il blocchetto di calcare a ragusa ha dimensioni 25x25x50 ed è chiamato "u pizzuotto i venticincu", le pietre segate da tramezzo che hanno spessori da 6 a 12 cm si chiamano "tabbia", le pietre di grosse dimensioni usate per architravi si chiamano "valate", la muratura a sacco è formata da pareti di "pizzuotti" dette "cascia" (cassa). La pietra ragusana è calcarea molto dura di colore dal bianco al giallo paglierino. Da noi si chiamano tufi tutte le pietre del siracusano (noto e lentini) che è sempre calcarea ma molto piu' tenera e porosa, mentre la pietra locale viene detta "timpa" o "timpazza" a seconda della durezza.

Offline quattropassi

  • Esperto del forum
  • ***
  • Posts: 226
  • Karma: 49
  • Neo - Laureato
Re: Soppalco dimensionamento e fissaggio
« Reply #24 on: 21 May , 2012, 15:53:11 PM »
Si potrà così salire e scendere dal soppalco senza necessità di scala, che tra l'altro Seppa84 ha misteriosamente dimenticato nella sua descrizione.
Effetto non secondario, visto che l'appartamento è piccolino, non si ha un ulteriore ingombro per la scala.
Ha fatto un anno di  ingegneria vivendo in un appartamento col letto montato su un soppalco di legno.
Un parete era ad una testa di mattoni pieni. La ricordo perfettamente. Sopra c'era un terrazzo. Erano case d'Oltrarno, zona periferica dell'area Pignone a Firenze. Case proletarie, tirate su come veniva. Riciclate uso studente.
Per salire la scaletta era a pioli.
Sembrava di stare in un sommergibile.
 :muro: [questa la sbattevo sul soffitto se mi alzavo troppo in fretta  :(   ]
* Se ci scambiamo un dollaro, ognuno rimane con un dollaro.
* Se ci scambiano un'informazione, ognuno rimane con due informazioni.

 

Sitemap 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24