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Ingegneria Edile, Strutturale & Geotecnica => .:Domande e Risposte:. => Topic started by: Rambo3ITA on 20 January , 2011, 10:19:26 AM

Title: Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 20 January , 2011, 10:19:26 AM
Salve a tutti

Devo sostenere l'esame di abilitazione nella sessione di luglio. Tuttavia guardando le vecchie prove è lampante quanto la formazione universitaria possa essere carente e assolutamente insufficiente per sostenere l'esame con un buon grado di sicurezza.

Mi chiedo, e vi chiedo: da dove si parte?
Come si affrontano argomenti di cui spesso si ignora l'esistenza stessa?
Come si calcola, a mano, un telaio misto (di per se semplice) in ca e acciaio, secondo l'ntc 2008 tenendo conto del sisma con analisi statica equivalente? (qualche libro o link suggerito?)
Da cosa parto per conoscere e approfondire gli argomenti propri dei temi?

Aiut....
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Ing. Edoardo on 20 January , 2011, 12:39:26 PM
Il mio consiglio è che, se hai così tanti dubbi (meglio dire lacune sicuramente colmabili col tempo), io eviterei di far il tema di strutture e ti butti su qualcosa di semplice, tipo progettazione architettonica (non è mica un declassamento) o altro. COme ben sai se fai anche un solo errore nella progettazione strutturale ad un esame di stato, non è un bene.
Title: Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 20 January , 2011, 15:41:20 PM
Mah.. In realtà, per quanto non sia ancora un professionista, non sono nemmeno "da buttare". Il tema di progetto strutturale, per come ho visto, è in genere alla mia portata.. Tuttavia mi manca un incipit pratico che fa chiudere il cerchio.. Ad esempio, questo è un tema di esame tipico:

(http://184.72.239.143/mu/5ea7032d-43b5-0bf9.jpg)

una isostatica e un semplice portale. Come si vede dal testo è richiesta un'analisi sismica per via statica equivalente.

La mia idea risolutiva era questa:
1) predimensionamento, materiali ed analisi dei carichi per ottenere poi i carichi permanenti strutturali e non, e i variabili
2) applicare i carichi alle strutture secondo le combinazioni: statica e sismica. Per la statica uso i coefficienti 0,9 1,3 1,5 e i gamma e gli PSI per permanenti variabili e combinazioni di neve e vento.

E qui ho il primo dubbio: ad esempio se la dominante è la neve, le due parti del tetto devo provarle con tre combinazioni, ad esempio tutto carico di neve, carico solo la parte orizzontale e poi in un'altra combinazione carico solo la parte obliqua?

Secondo dubbio: ho tre combinazioni con la neve anche sulla parte isostatica!

Poi ho il vento ma forse, data l'altezza della costruzione posso escluderlo..

3) applico la sollecitazione sismica, ma dalle mie parti se ho il sisma non ho la neve, essendo a quota del mare. Per via statica moltiplico l'accelerazione di base per la massa della struttura concentrata negli orizzontamenti e ottengo la forza orizzontale da applicare. Secondo i coefficienti della combinazione sismica.

4) A questo punto per il principio di sovrapposizioni effetti trovo momenti e tagli massimi nei vari punti notevoli della struttura ad esempio estremità e campate..

5) armo secondo i dettami dell'ntc e circolare.

Per l'acciaio ho tutto da vedere. Non ho idea. Mi potete dare qualche dritta a riguardo? Stasera mi vado a comprare un libro di quelli qui suggeriti. Magari teori-pratico.. Mi consigliate qualcosa di specifico?

PS:
- Secondo voi, a quale stato limite devo calcolarlo? SLU, SLE o entrambi?
- Per la determinazione dell'accelerazione, il T01  periodo proprio, quanti ne ho? essendo struttura mista, considerando la formula approssimata
T01=Ct*H3/4 ho due valori di ct poiché ho struttura mista...
- Il punto di applicazione.. dove applico questo centro di massa nel disegno di  cui sopra?
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: zax2010 on 20 January , 2011, 17:00:09 PM
Rambo3ITA
Questo esercizio che ci sottoponi è complicato, ma è pieno di trucchetti che possono essere sfruttati a tuo favore.

Un primo spunto di riflessione: la parte di struttura in acciaio non è sismoresistente. La cerniera al piede ed in testa del pilastro (che a questo punto potrà essere sollecitato da solo sforzo normale) e la cerniera all'attacco con la parte in c.a. la rendono un "compasso" quando la struttura in c.a. si deforma sotto sisma.
Inoltre essa può staccarsi totalmente e rendersi autonoma (ed isostatica) per effetto anche dei carichi verticali.
Quindi le tue preoccupazioni su combinazioni di carico ecc. sono eccessive. Puoi calcolare la parte in acciaio in maniera autonoma per i carichi verticali (tutte le possibili disposizioni di neve, ecc.) dei carichi orizzontali (tipo vento o neve) non devi preoccuparti affatto perchè non generano alcuna sollecitazione su di essa.

Fatto questo potrai risolvere il telaio in c.a. con i carichi di sua pertinenza ed in cui nel nodo più basso avrai messo la sola reazione verticale (dipende dalla condizione di carico esaminata) che la struttura in acciaio esercita su di esso (e solamente verticale potrà essere questa reazione).

Dimemticavo. A questo punto da un punto di vista sismico la struttura non è più mista. Ma in c.a. e basta.
Title: Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 20 January , 2011, 17:16:44 PM
È vero.. Quindi in linea generale una struttura che per il suo modo di vincolo non si oppone al sisma posso rimuoverla ai fini del calcolo sismico sostituendola con le sue reazioni..

Tuttavia ho questo dubbio. Sollecitazioni orizzontali: la struttura in acciaio in virtù della sua massa, seppur bassa, genera una sollecitazione orizzontale  dovuta al sisma nella struttura in c.a. la quale va applicata nel nodo di collegamento a cerniera delle due strutture

A questo punto la mia struttura in ca ha due forze orizzontali. In più in tale nodo c'è comunque l'azione verticale dovuta ai pesi propri della struttura in acciaio Ho capito bene?

Secondo te in quale stato limite devo calcolarla? In tutti? Slv e sle e sld?

In questo caso devo tracciarmi anche tutti gli spettri di risposta, uno per ogni sl, con i quali calcolare la Fb orizzontale da sisma?
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: zax2010 on 20 January , 2011, 17:47:35 PM
Si il tuo dubbio è corretto. Una azione orizzontale la struttura in acciaio (essendo dotata di massa, ed essendo il vincolo tra le strutture una cerniera e non un carrello scorrevole) la induce sulla struttura in c.a.

Leggo dalla traccia che la struttura viene posizionata ad Ancona.
Non so che materiale possiate portarvi dietro all'esame. Ma calcolarsi gli spettri senza conoscere le coordinate e senza le tabelle dell'INGV è impossibile.
Che dirti, nella vita reale certamente devi determinarti gli spettri SLV ed SLD.
Title: Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 20 January , 2011, 19:23:35 PM
Alla luce di queste considerazioni proverò a risolvere la struttura e sporcarmi le mani.

Per la parte progettuale in acciaio, per progettarla IN PRATICA cosa mi devo studiare?
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: ing.Max on 20 January , 2011, 21:10:29 PM
Immaginando che tu abbia a disposizione le dispense dei vari corsi di CA, ACCIAIO e SISMICA, e supponendo che tu stia cercando una guida con taglio prettamente "operativo" ti consiglio di visionare il materiale condiviso e le pubblicazioni di Carlo Sigmund.

http://www.sigmundcarlo.net/Pubblicazioni.html (http://www.sigmundcarlo.net/Pubblicazioni.html)
Title: Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 20 January , 2011, 22:38:23 PM
Grazie Ing.Max.. Hai centrato formulato le ipotesi di partenza che avevo in mente...

Ps, visto il tuo avatar.. Se ti serve un marinaio conta su di me.. :-D
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: zax2010 on 20 January , 2011, 23:44:41 PM
Torno su questo topic, ma spero di non dare consigli inopportuni.

Nel senso che il mio esame di abilitazione si svolse circa 22 anni fa (scritti a Novembre del 1988, e orali intorno a Marzo dell'anno successivo), e di esso ho un ricordo sbiaditissimo.
Essendo un ingegnere trasportista mi buttai a pesce morto sul progetto stradale (collegare i punti A e B con un tracciato... ecc., ecc.). Insomma nulla di trascendentale.
Mi ero tenuto pronto proprio per quel "tema" portandomi squadrette, righello, matite e anche il rapidograph (che utilizzai? boh!).
All'orale non ricordo proprio cosa mi chiesero, e, vista la assoluta non importanza del voto (allora in centoventesimi, adesso è ancora così?), non ricordo nemmeno il voto che mi appiopparono (non il massimo comunque, quello lo ricorderei).

Premesso questo e tornando al quesito che ci hai proposto, noto una notevole genericità nel tema stesso.
Ma questo, a mio avviso, non è un difetto, anzi!
Ritengo infatti che sia una cosa da sfruttare a proprio favore. Perchè a calcolare un telaio con carichi dati, siamo bravi tutti. Ma qui sono, e penso volutamente, lasciati nel vago tantissimi temi.
Perchè io immagino che la "voglia" dell'esaminatore sia quella di capire se il canditato, più che a risolvere il problema, sia in grado di "scoprire" quali sono i problemi, e quali sono i dati di base (gli input) perchè il problema venga adeguatamente numerizzato.

Vado in disordine:

1) Analisi dei carichi - Che solaio è pensabile (da 5.0 m) per la parte in cemento armato, e quale per la parte metallica.
2) Analisi dei carichi - Determinazione secondo normativa delle azioni neve e vento sulla struttura.
3) Analisi dei carichi - I 2 pezzi di struttura sono entrambe tamponate, oppure la parte metallica è una semplice tettoia? Che succede all'azione del vento in questo caso? Cosa cambia?
4) Analisi dei carichi - Ti ponevi il problema della distribuzione della neve sul tetto. Dalla norma dovresti trovare risposte sugli opportuni coefficienti da utilizzare.
5) Dimensionamento di massima - Prima di procedere con il calcolo definitivo mi pare opportuno procede ad un dimensionamento di massima. Una trave in c.a. da 9.0 m non è un giocattolino. Potrai procedere con schemi semplici (trave appoggiata-appoggiata o trave incastrata-incastrata), in modo da capire dove si va a parare più o meno.
6) Dimensionamento sismico - Definizione del fattore di struttura secondo norma di una simile struttura.
7) Dimensionamento sismico - Ammesso di riuscire a definire lo spettro sismico, calcolo delle masse, delle azioni orizzontali da sisma, e dimensionamento di massima dei pilastri, senza risolvere direttamente il portale, ma anche qui con schemi semplici (traverso infinitamente rigido, traverso incernierato ai piedritti) arrivare a dimensioni probabili per i pilastri.
8) Dimensionamento sismico - Far presente che per una struttura monopiano come questa la GDR trave-colonna non "vale" ma quella momento-taglio si.

Guarda, penso che già solamente per questo, non avendo esperienza, ma solamente lo studio alle spalle, ti passeranno tutte le ore della prova.
Probabilmente alla fine non riuscirai nemmeno a risolverlo definitivamente il tuo portale. Nè tanto meno a fare tutte le verifiche sezionali di trave e pilastri (flessione e taglio slu, sle tensionale, sle di fessurazione, ecc.)

Ma questo poco importa. Avrai dimostrato che hai acquisito un metodo di lavoro, in cui dai contezza di quali sono i dati che governano il problema, che alcuni di essi vengono ricercati nella norma, e che tu sai che ci sono e dove trovarli, che le varie scelte ed alternative vengono valutate attentamente e che ognuna porta a dei risultati differenti, ecc.

Insomma, io ritengo che sia questa la cosa importante.

Comunque, vuoi una chicca, una cosa che a mio avviso salterebbe positivamente subito all'occhio dell'esaminatore? Abbozza un disegno ed una possibile verifica della connessione a cerniera della parte metallica con quella in c.a. Studia e guarda in qualsiasi libro di strutture metalliche come sia possibile realizzare la cerniera dello schema nella realtà.

Ma per scaricarmi della responsabilità di ciò che dico, vorrei che gli altri colleghi che ci leggono, e che magari hanno fatto l'esame un pò più recentemente, mi smentiscano se ho detto delle cose che hanno poco senso in funzione di come effettivamente si svolge la prova.
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 21 January , 2011, 11:01:55 AM
Grazie zax.

Allora: i punti 1-5 mi sono chiari.
5) per 9 metri devo andare su precompresso? Dopo però ho una ulteriore complicazione nelle combinazioni (ho la precompressione)
6) fattore di struttura - come lo calcolo in questo caso in cui c'è una parte in acciaio? posso supporre che non ci siano effetti torsionali (forse si data la semplificazione prescritta nel testo)?
Per evitare ulteriori complicazioni in fase di verifica dei nodi pensavo di lavorare in CDB - Che ne pensate?
7) Buio completo su come predimensionare la parte in acciaio. Per quella in c.a. tanto tanto. Inviluppo momenti di schemi incastro incastro e cerniera cerniera e ottengo un ordine di grandezza del momento
8 ) GDR: Oddio... non conosco il problema di gerarchia momento-taglio. O perlomeno non in questi termini... Cosa intendi?

Progetto e verifica giunto.. devo ancora vedere tutta la parte dell'acciaio che durante il mio corso di Tecnica delle costruzioni non è stata fatta per nulla...  :muro:

Non preoccuparti per le "responsabilità" una volta che ho capito la filosofia di lavoro le cose le vado a chiedere anche ai professori su all'università, o all'ordine.
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: ing.Max on 21 January , 2011, 11:24:25 AM
5) il fattore di struttura si calcola in base agli elementi sismoresistenti che in questo caso sono solo in CA
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: ing.Max on 21 January , 2011, 11:26:18 AM
8.) duttilità locale: la rottura fragile (taglio) va evitata a favore di una rottura duttile (flessione) ---> sovraresistenza a taglio
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: ing.Max on 21 January , 2011, 11:32:53 AM
5) 9 metri possono rendere una trave tradizionale antieconomica rispetto ad una precompressa, ma non irrealizzabille.
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 21 January , 2011, 11:54:43 AM
5) il fattore di struttura si calcola in base agli elementi sismoresistenti che in questo caso sono solo in CA
Hai ragione, mi sono espresso male: volevo chiedere se la struttura è ipotizzabile come regolare anche in alzato, data la copertura inclinata

8.) duttilità locale: la rottura fragile (taglio) va evitata a favore di una rottura duttile (flessione) ---> sovraresistenza a taglio
Ok, chiaro. Particolare attenzione alle staffe in zona critica quindi... Devo vedere se nella norma è prescritto qualcosa in particolare che mi sfugge

5) 9 metri possono rendere una trave tradizionale antieconomica rispetto ad una precompressa, ma non irrealizzabille.
Ok, magari nello svolgimento posso citare che la trave può essere anche in C.A.P. per ridurne le dimensioni.. Ma visto che magari è possibile farla normale e semplificare qualcosa..
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: zax2010 on 21 January , 2011, 12:22:48 PM
Per quanto riguarda il tuo dubbio sulla parte metallica, da un punto di vista di calcolo quella è la più semplice.
Trattasi non soltanto di struttura isostatica in se, ma è possibile scinderla nei suoi vari pezzettini senza il minimo problema. Alla fine si tratta di studiare una trave appoggiata con sbalzo, ed un pilastro sollecitato da semplice sforzo normale (carico di punta ecc.).

Insomma, come vedi e come dicevo prima, in questo piccolo e semplice esercizietto di cose ce ne sono a valanghe. C'è la parte isostatica, la parte iperstatica, la parte normativa, la parte dei dettagli, ecc.

Circa la possibilità di inserire una trave precompressa, nei casi normali, essa viene semplicemente appoggiata alla testa dei pilastri. La connessione con il pilastro in opera diventa abbastanza complessa e forse antieconomica se si pensasse di ripristinare l'incastro (ma qui esuliamo dal tema). A quel punto la struttura del portale si semplificherebbe ancora, ma avresti uno schema strutturale differente rispetto a quello proposto.
Dopodichè nulla è impossibile. Travi di 9.0 m in c.a.? Perchè no? Basta dimensionare il tutto in modo opportuno.
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 21 January , 2011, 12:47:22 PM
Per quanto riguarda il tuo dubbio sulla parte metallica, da un punto di vista di calcolo quella è la più semplice.
Trattasi non soltanto di struttura isostatica in se, ma è possibile scinderla nei suoi vari pezzettini senza il minimo problema. Alla fine si tratta di studiare una trave appoggiata con sbalzo, ed un pilastro sollecitato da semplice sforzo normale (carico di punta ecc.).

Ho riconosciuto infatti la caratteristica di arco a tre cerniere con mensolina per la parte metallica. Da un punto di vista di "Scienza delle Costruzioni" non ho il minimo dubbio sull'approccio da tenere, ovviamente. E' da quello della tecnica che iniziano i dubbi. Quello che mi spaventa, nel senso più puro del termine, è "ciò che non so di non sapere". Mi manca un approccio pratico in funzione della norma e della realtà delle cose. A giorni mi dovrebbe arrivare il libro che mi avete consigliato in un precedente post.

Circa la possibilità di inserire una trave precompressa, nei casi normali, essa viene semplicemente appoggiata alla testa dei pilastri. La connessione con il pilastro in opera diventa abbastanza complessa e forse antieconomica se si pensasse di ripristinare l'incastro (ma qui esuliamo dal tema). A quel punto la struttura del portale si semplificherebbe ancora, ma avresti uno schema strutturale differente rispetto a quello proposto.

Giusto, bene porsi il problema ma poi devo rimanere sui binari del testo e della fattibilità in sede d'esame

Insomma, come vedi e come dicevo prima, in questo piccolo e semplice esercizietto di cose ce ne sono a valanghe. C'è la parte isostatica, la parte iperstatica, la parte normativa, la parte dei dettagli, ecc.

Non so infatti come ringraziarvi per il preziosissimo aiuto che mi state offrendo, e praticamente in tempo reale. Ho deciso di postare questo esercizio perché è significativo di quelli che vengono proposti in questi due ultimi anni (quando qui da noi è cambiato qualcosa nelle commissioni). So che dietro una struttura apparentemente banale c'è un lavoro a monte e a valle molto grande per risolvere il problema. E avere uno schema procedurale è la cosa più importante per me al momento. Poi bene o male le cose me le vado a cercare, una volta che so cosa (e perché) trattare.. 
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Ing. Edoardo on 21 January , 2011, 12:53:40 PM
Se ti serve una indicaizone sul'aspetto pratico delle norme ti consiglio questo testo:

http://www.darioflaccovio.it/libro.php/le-nuove-ntc-2008-guida-pratica-df9156_C264 (http://www.darioflaccovio.it/libro.php/le-nuove-ntc-2008-guida-pratica-df9156_C264)

Poco costo, taglio pratico e massima resa
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 21 January , 2011, 12:55:43 PM
Se ti serve una indicaizone sul'aspetto pratico delle norme ti consiglio questo testo:

http://www.darioflaccovio.it/libro.php/le-nuove-ntc-2008-guida-pratica-df9156_C264 (http://www.darioflaccovio.it/libro.php/le-nuove-ntc-2008-guida-pratica-df9156_C264)

Poco costo, taglio pratico e massima resa

Grazie. Sembra più che interessante.. aggiungo al carrello!
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 24 January , 2011, 14:40:30 PM
Mi sto "sporcando le mani":

Dubbio:

5) Dimensionamento di massima - Prima di procedere con il calcolo definitivo mi pare opportuno procede ad un dimensionamento di massima. Una trave in c.a. da 9.0 m non è un giocattolino. Potrai procedere con schemi semplici (trave appoggiata-appoggiata o trave incastrata-incastrata), in modo da capire dove si va a parare più o meno.

Nel calcolo vero e proprio DEVO risolvere la TRAVE SIA come incastro incastro e SIA come cerniera cerniera per poi sovrapporre gli effetti?

A tecnica delle costruzioni ci era stato detto di farlo per il calcolo di un travetto di solaio, eseguito solo per via statica, ma poi nel calcolo finale di una struttura spaziale multipiano, relativamente alle travi "principali" e non insomma ai travetti, non è stata fatta alcuna modellazione per mettere cerniere alle estremità.. D'altronde l'input sismico calcolato per via dinamica con condensazione di piano faceva si che i momenti indotti da questo fossero di gran lunga superiori a quelli ottenibili tramite combinazioni statiche..

Che devo fare qui secondo voi?
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: zax2010 on 24 January , 2011, 15:55:23 PM
Nel calcolo vero e proprio DEVO risolvere la TRAVE SIA come incastro incastro e SIA come cerniera cerniera per poi sovrapporre gli effetti?

Non nel calcolo vero e proprio. Ovvero non nel calcolo definitivo, ma nel dimensionamento di massima.
E' ovvio che, visto lo schema a portale, le azioni del sisma possano generare momento alle estremità della trave che potrebbe essere paragonabile al momento dovuto ai soli carichi verticali.
Ma nei dimensionamenti di massima, proprio perchè tali, si cercano delle sollecitazioni, con schemi semplici e facilmente "risolvibili", e poi nel definire le dimensioni finali, con cui fare i calcoli corretti e definitivi, ti tieni un certo "margine di sicurezza" in modo da compensare la effettiva sollecitazione che in qualche modo hai volutamente  dimenticato.

Che so io, fai lavorare acciaio e cls ad un tasso pari al 50-60% di quello effettivo, se pensi che gli effetti del sisma siano più o meno simili a quelli dei carichi verticali.
Poi potrebbe anche succedere, come capita ogni giorno, che le dimensioni di primo tentativo ipotizzate si rivelino troppo grandi o troppo piccole.
A quel punto che si fa? Si ricomincia da capo, ecco cosa si fa!
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 24 January , 2011, 16:07:15 PM
Sto lavorando ai carichi, ma la mente di fatto mi va avanti.
In questo caso la mia analisi sismica c'è, ed è per via statica equivalente.
Pensi che nello specifico, nel calcolo definitivo e non preliminare debba fare sia Incastro incastro che Cerniera cerniera?

hai ragione sul metodo iterativo, e so che si opera in questo modo. Tuttavia in sede di esame non posso permettermelo..

Le mie ipotesi di lavoro per risolvere l'esercizio sono:
Svolgo i calcoli delle Combinazioni statiche (Fondamentale, rara, frequente e quasi permanente) - Considerando INC-INC e CERN-CERN?
Svolgo i calcoli delle combinazioni sismiche (SLD e SLV) - Considerando INC-INC e CERN-CERN?

questo non riesco a comprendere..
ancora devo arrivare al calcolo vero e proprio.

Finora ho scelto/determinato:


Ho dimenticato niente per ora?
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: ing.Max on 24 January , 2011, 16:10:54 PM
sei andato "in loop" con il post!
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 24 January , 2011, 16:13:17 PM
sei andato "in loop" con il post!


Sono entrato nello spirito del calcolo iterativo... scusa. Ora correggo :-)
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: ing.Max on 24 January , 2011, 16:16:02 PM
Senza scomodare risorse come la "ridistribuzioni dei momenti", potresti ragionare in termini di incastro + incastro e aggiungere un momento in campata fittizio, visto che l'ipotesi cerniera cerniera è più cautelativa dal punto di vista della trave. (anche i software fanno così)

Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 24 January , 2011, 16:21:53 PM
momento fittizio a partire da quale dei due schemi? Penso meglio quello cerniera cerniera impostando un cautelativo pl*l/8
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: zax2010 on 24 January , 2011, 16:33:29 PM
Il calcolo definitivo devo farlo con lo schema definitivo.

Cosa dice il tema? Che il tuo portale ha continuità tra trave e pilastri. E così dovrai calcolarlo in maniera definitiva.

Per il momento focalizza l'attenzione sui soli carichi verticali. All'estremità della tua trave caricata uniformemente, se il nodo pilastro-trave è impedito a ruotare (ovvero pilastro molto, ma molto più rigido della trave), avrai un momento flettente pari a ql²/12.
Poichè nella realtà il tuo pilastro avrà una dimensione confrontabile con quella della trave, il nodo di attacco pilastro-trave, effettivamente avrà una rotazione, che di fatto farà diminuire il momento di incastro della trave e farà aumentare, di conseguenza, il momento in mezzeria.

Ma se prima non avrai dimensionato trave e pilastro non saprai mai di quanto il nodo ruota e quindi gli effettivi momenti, perchè questi dipendono dalla rigidezza relativa tra trave, con la sua sezione, e pilastro, con la sua sezione.
Ed è per questo che occorre prima imporre una sezione di primo tentativo, e sperare alla fine che tutto vada bene.

Insomma, io però ritengo che quello che ti sto dicendo sia una cosa banale, ed assolutamente acquisita. Ma a quanto pare così non è....
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Rambo3ITA on 24 January , 2011, 16:44:58 PM
questo che dici infatti mi è chiaro, e lo considero routine, nel momento in cui il "costo computazionale" per risolvere la struttura è demandato in parte ad un foglio di calcolo, un software ecc..

Forse il mio è più un problema di ottimizzazione che pratico. Avendo tempo e modo non ci sono problemi a fare la solita procedura di predimensionamento, calcolo, verifica ed eventuale correzione al predimensionamento.

Ma nel tempo che ho non credo di avere tempo di rifare nemmeno un tentativo in più in quanto tutte le combinazioni devo calcolarmele a mano. Ora, non le ho ancora scritte, per cui non so quante ne verranno e quanto saranno onerose.. Volevo solo cercare di partire col piede giusto, nella teoria e nella pratica..

Perdonami zax2010, come anche perdonatemi tutti voi che di fatto importuno con argomenti banali, se non ridicoli. Ma per me è la prima volta che definisco un progetto "intero" da un aspetto più realisticamente professionale che accademico. Stavolta non ci sono revisioni, professori, assistenti, amichetti, e non si "gioca" più come all'univ. E inoltre cerco, psicologicamente, di calarmi nel ruolo e nelle responsabilità del vero professionista. E qualche dubbio (di troppo certamente) me lo pongo...
Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: Ing. Edoardo on 24 January , 2011, 16:59:19 PM

Perdonami zax2010, come anche perdonatemi tutti voi che di fatto importuno con argomenti banali, se non ridicoli. Ma per me è la prima volta che definisco un progetto "intero" da un aspetto più realisticamente professionale che accademico. Stavolta non ci sono revisioni, professori, assistenti, amichetti, e non si "gioca" più come all'univ. E inoltre cerco, psicologicamente, di calarmi nel ruolo e nelle responsabilità del vero professionista. E qualche dubbio (di troppo certamente) me lo pongo...

I forum di ingegneria servono anche a questo, per cui dal mio punto di vista non devi essere perdonato di niente. Domande legittime che in passato, chi più chi meno, hanno attanagliato anche tutti noi.
Ritornando al tuo problema, in ogni caso non puoi prescindere da un predimensionamento per soli carichi verticali. Magari stai un pò più abbondante perchè qualcosa in più male non fa (dico qualcosa non troppo altrimenti hai delle rigidezze troppo diverse tra travi e pilastri e poi entra in gioco la GDR che ti fega in pieno).
Pertanto dimensiona per soli carichi verticali con una analisi di carichi brutale ma proporzionata con i carichi in gioco.
Da li in poi puoi fare il discorso sismico con tutte le tue combinazioni che ovviamente andranno a cambiare le sollecirtazioni.

Title: Re:Esame di Stato ingegneria
Post by: zax2010 on 24 January , 2011, 17:08:33 PM
Si lo capisco che alla fine la prova durerà 6-8 ore. E che in questo tempo, senza alcun ausilio, immagino, si riesce a fare ben poco.
Ma se rileggi il mio primo post, è proprio quello che ti ho detto. Probabilmente non riuscirai a risolvere definitivamente il tuo bel telaio, e così come ti ho detto anche che difficilmente riuscirai a svolgere le verifiche sezionali, che solo quelle alla fine ti diranno che hai dimensionato tutto correttamente.

E' per questo che ribadisco, che visti i tempi "stretti" è più importante "far capire che sai fare" e che sapresti fare tutto se solo ne avessi il tempo, piuttosto che fissarti su un singolo aspetto ed alla fine non cavare un ragno dal buco.

Ad esempio tu potresti tentare di risolvere definitivamente il tuo portale imponendo una trave di sezione 30x50 cm, senza aver fatto alcun predimensionamento. Ed anche se alla fine i tuoi numeri fossero giusti, un ingegnere "scafato" che ti legge storcerebbe il naso, perchè capirebbe che hai gli strumenti matematici per risolvere il telaio, ma non hai il senso "ingegneristico" che invece ti verrà richiesto, eccome, nella professione.

Ti ricordo che nel c.a. i rapporti altezza sezione/luce di calcolo di una trave normalmente sono 1/10-1/12, pertanto una trave "di partenza" nel tuo caso non dovrebbe essere più bassa di 80-90 cm.
Insomma, per semplificarti la vita, e per guadagnare tempo, anche questo è un dimensionamento di massima. E nessuno potrebbe aver nulla da obiettare.

Ma sempre ed in ogni caso, non voglio fuorviarti con le mie chiacchere, e chiedi sempre a chi a fatto da poco l'esame.