Author Topic: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni  (Read 4648 times)

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Massimo.T

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Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« on: 18 January , 2010, 13:46:37 PM »
Cosa ci si può aspettare dal mercato nei prossimi anni? Provate a fare un commento per ognuno dei prossimi 5-10a.

Offline ing.Max

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #1 on: 18 January , 2010, 13:56:12 PM »
Ricordatevi però che nel 2012 finisce il mondo...  :ciau:
"La conoscenza non occupa spazio"

Offline Gilean

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #2 on: 18 January , 2010, 14:21:02 PM »
presto detto: o non cambia nulla (restiamo cosi' come siamo, e quindi legge applicata in apparenza), oppure cambiamo radicalmente (metodi di isolamento alla base, dissipatori, e soprattutto solo strutturisti che calcolano strutture).
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Massimo.T

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #3 on: 18 January , 2010, 14:32:06 PM »
gilean, più che tecniche mi interessavano le vostre previsioni in merito alla tipologia di lavori e al numero di essi.

Offline Ing. Edoardo

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #4 on: 18 January , 2010, 14:35:01 PM »
Premettendo di non essere un Maya per cui di non credere alla fine del mondo, la mia speranza è che:
- tra almeno 5 anni tutto ciò che per ora è oscuro nelle norme venga implementato da ordinanze anche di poche pagine ma che mettano luce davvero: se un territorio è sismico, ogni edificio deve essere OBBLIGATORIAMENTE progettato con dispositivi antisismici (senza mai più sentire dai committenti le paranoie sui costi di esecuzione)
-si possa arrivare ad una soluzione del conflitto di competenze tra ingegneri ed architetti, lasciano ad ogn'uno il proprio campo senza invadere l'altro (ovviamente sapete bene da che parte sto) :)

"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

Massimo.T

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #5 on: 18 January , 2010, 14:59:29 PM »
uhm, rispondete circa la norma, vi chiedo di rispondere a prescindere da essa.

Offline ing.Max

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #6 on: 18 January , 2010, 15:08:35 PM »
Si ma ti riferisci al mercato dell'edilizia post crisi finanziaria? Post entrata in vigore e "a regime" delle NTC2008? Post fine del mondo del 2012?
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Massimo.T

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #7 on: 18 January , 2010, 16:44:16 PM »
post crisi se sei ottimista,

into crisi + post crisi se sei realista

full immersion into crisi se sei pessimista.

Offline Ing. Edoardo

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #8 on: 18 January , 2010, 17:06:43 PM »
Si tornerà al baratto così non si parlerà più di crisi, inflazione ecc, ecc :)
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Massimo.T

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #9 on: 19 January , 2010, 09:42:23 AM »
vabbè, vedo che non vi esprimete..

Offline Dylan74

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #10 on: 21 January , 2010, 10:37:12 AM »
Penso che grosso modo l'Italia è stata costruita.

Fino ad ora ci sono state diverse fasi.

La prima, la più imponente, è stata la costruzione dell'Italia, nel dare un'abitazione a tutti e nel creare tutte le opere infrastrutturali. Questa fase andava di pari passo con la crescita demografica.
Da diverso tempo però, l'Italia non è più cresciuta demograficamente (parliamo oramai di quasi 30 anni, più di una generazione).
Sono comunque intervenuti altri fattori.
1- Lo spostamento delle persone dalle campagne ai paesi e alle città, che è un processo che è comunque continuato anche negli ultimi anni. Giovani che si spostavano dalle case coloniche alla ricerca di nuovi edifici nelle città: a parità di persone c'è stato un aumento delle unità abitative.
2- Spopolamento dei centri storici dei paesi a favore delle periferie più comode e meglio attrezzate.
3- Riduzione dei nuclei familiari: stesso numero di persone, ma divise in un numero maggiore di famiglie e quindi in un numero maggiore di unità abitative.
4- Creazione di numerosi nuclei unifamiliari, dovuti a divorzi, separazioni, etc.
5- Aumento dell'età media: unità immobiliari occupate per un tempo più lungo.

In pratica credo che la costruzione di nuove abitazioni stia arrivando al suo capolinea. Si sta arrivando al limite per il quale per ogni due abitanti esiste una unità immobiliare. E purtroppo, a differenza del mercato dell'auto, una casa non viene rottamata e ricostruita dopo 10 anni.

Ovviamente è difficile fare delle stime precise, dovremmo avere accesso a molti dati per incrociare i risultati, ma credo che il ragionamento fili. Per chi vuole, molte cose interessanti si possono vedere nel sito dell'Istat.

Resta il punto interrogativo sull'immigrazione, come si evolverà, se influirà sensibilmente sull'aumento demografico, o no.

Ci resteranno le ristrutturazioni...   Cioé, molte magagne e pochi soldi.

Per le infrastrutture vedo lo stesso scenario: abbiamo costruito buona parte della rete stradale ed autostradale. Vedo molte autostrade ora passare a 3 corsie, ma non credo che si passerà mai più a 4 (almeno per molti decenni) salvo brevi tratti.

In pratica, il mattone penso che resti un investimento valido per parcheggiarci i soldi, ma non più per investire pensando alle rivalutazioni annuali che avevamo fino a pochi anni fa.

Resta, però, la possibilità di costruire case di particolare qualità, per le quali penso che il mercato sia ancora sensibile: se devo buttare un sacco di soldi su una casa, tanto vale che sia una casa che mi costi poco come riscaldamento, raffrescamento e illuminazione...



Massimo.T

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #11 on: 21 January , 2010, 11:06:01 AM »
ferrantis, la penso come te.

solo che c'è anche da considerare lo scenario non impossibile che il progressivo impoverimento degli italiani non consenta nemmeno a far fare ristrutturazioni riducendole all'osso.
mi domando se la burocrazia nata tutto sommato per tutelare il benessere non sia ormai degenerata nella soffocazione del benessere.

siamo sicuri che un cappotto da 10cm che ovviamente garantisce un comfort di lusso, sia un'uscita economica in linea con ciò che vuole il cittadino? Non si pensa che a volte possa bastare un tetto e se fa freddo una coperta?

Non si pensa che i chili di ferro in una struttura sono a tutela di rischi talmente remoti che non conviene nemmeno?

Non sarebbe meglio lasciare alla proprietà decidere di volere la lavatrice di classe A++ e la casa di classe Z? Saran poi cazzi suoi!.. :muro:
« Last Edit: 21 January , 2010, 11:11:59 AM by Massimo.T »

Offline ing.Max

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #12 on: 21 January , 2010, 11:09:47 AM »
Fermo restando la tutela dei centri storici, ritenete che per ristrutturazioni e ampliamenti di edifici in CA l'impostazione della nuova norma possare rendere economicamente vantaggiosa la demolizione e la riedificazione?
 
"La conoscenza non occupa spazio"

Massimo.T

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Re: Prospettive dell'edilizia nei prossimi anni
« Reply #13 on: 21 January , 2010, 11:14:42 AM »
Fermo restando la tutela dei centri storici, ritenete che per ristrutturazioni e ampliamenti di edifici in CA l'impostazione della nuova norma possare rendere economicamente vantaggiosa la demolizione e la riedificazione?
 

per chi li ha sì
per chi non li ha conviene tenersi il tugurio in cui vive. In classe Z è e in classe Z rimane. Permettergli il gradino da Z a Y è oramai incostituzionale...

 

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