Penso che grosso modo l'Italia è stata costruita.
Fino ad ora ci sono state diverse fasi.
La prima, la più imponente, è stata la costruzione dell'Italia, nel dare un'abitazione a tutti e nel creare tutte le opere infrastrutturali. Questa fase andava di pari passo con la crescita demografica.
Da diverso tempo però, l'Italia non è più cresciuta demograficamente (parliamo oramai di quasi 30 anni, più di una generazione).
Sono comunque intervenuti altri fattori.
1- Lo spostamento delle persone dalle campagne ai paesi e alle città, che è un processo che è comunque continuato anche negli ultimi anni. Giovani che si spostavano dalle case coloniche alla ricerca di nuovi edifici nelle città: a parità di persone c'è stato un aumento delle unità abitative.
2- Spopolamento dei centri storici dei paesi a favore delle periferie più comode e meglio attrezzate.
3- Riduzione dei nuclei familiari: stesso numero di persone, ma divise in un numero maggiore di famiglie e quindi in un numero maggiore di unità abitative.
4- Creazione di numerosi nuclei unifamiliari, dovuti a divorzi, separazioni, etc.
5- Aumento dell'età media: unità immobiliari occupate per un tempo più lungo.
In pratica credo che la costruzione di nuove abitazioni stia arrivando al suo capolinea. Si sta arrivando al limite per il quale per ogni due abitanti esiste una unità immobiliare. E purtroppo, a differenza del mercato dell'auto, una casa non viene rottamata e ricostruita dopo 10 anni.
Ovviamente è difficile fare delle stime precise, dovremmo avere accesso a molti dati per incrociare i risultati, ma credo che il ragionamento fili. Per chi vuole, molte cose interessanti si possono vedere nel sito dell'Istat.
Resta il punto interrogativo sull'immigrazione, come si evolverà, se influirà sensibilmente sull'aumento demografico, o no.
Ci resteranno le ristrutturazioni... Cioé, molte magagne e pochi soldi.
Per le infrastrutture vedo lo stesso scenario: abbiamo costruito buona parte della rete stradale ed autostradale. Vedo molte autostrade ora passare a 3 corsie, ma non credo che si passerà mai più a 4 (almeno per molti decenni) salvo brevi tratti.
In pratica, il mattone penso che resti un investimento valido per parcheggiarci i soldi, ma non più per investire pensando alle rivalutazioni annuali che avevamo fino a pochi anni fa.
Resta, però, la possibilità di costruire case di particolare qualità, per le quali penso che il mercato sia ancora sensibile: se devo buttare un sacco di soldi su una casa, tanto vale che sia una casa che mi costi poco come riscaldamento, raffrescamento e illuminazione...