Author Topic: abilitazione per la valutazione del danno ed agibilità post-sismica  (Read 4888 times)

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Offline Silvana83

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Buongiorno,
per prendere questa abilitazione bisogna fare un corso della protezione civile o li organizzano anche gli ordini professionali.
grazie

Offline Salvatore Bennardo

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Buongiorno,
per prendere questa abilitazione bisogna fare un corso della protezione civile o li organizzano anche gli ordini professionali.
grazie

A me non risulta che esista questa specifica abilitazione.
Da dove ti arriva questa informazione?

Di solito a seguito di un sisma nel casino generale accorrono gratuitamente tutti i tipi di tecnici, ing. di ogni tipo di specializzazione, arch. e geom., per cercare di giudicare la situazione.
Io sono fermo al '90, ed allora si parlava di mettere a punto delle schede omogenee per questa stima.
Se sono state formalizzate queste schede di danneggiamento saranno sicuramente accompagnate da istruzioni che dovrebbero essere chiare per chi ha competenze.
massima mai scaduta: la tua sinistra non sappia mai del bene che fa la tua destra (sempre che sia vero che lo faccia)
sin²(theta)=omega*sin(alfa)
Mitico Crozza! Commento di Bossi dopo le disastrose elezioni amministrative: "Poteva andare peggio. Potevo avere più figli..." (per come replicato in un post da ing.Max)

Offline Silvana83

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Quindi non c'è un compenso per questo lavoro rischioso, come si è visto è morto un ingengere.
La protezione civile è pagata per fare questo lavoro mentre i tecnici che arrivano e sono coordinati dalla protezione civile sono dei volontari?

Offline Salvatore Bennardo

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Quindi non c'è un compenso per questo lavoro rischioso, come si è visto è morto un ingengere.
La protezione civile è pagata per fare questo lavoro mentre i tecnici che arrivano e sono coordinati dalla protezione civile sono dei volontari?
Si mobilitano tutti, i tecnici dei Comuni, del Genio Civile, etc.
Chi ha uno stipendio lo continua a percepire, anche con ulteriori somme per straordinari, notturni, missioni, etc.
Di solito in caso di emergenza nessuno si tira indietro, se può dare aiuto gratuitamente, parte.
E' stato sempre così.
Anche la Protezione civile ha i suoi volontari non pagati.
La Croce Rossa ad esempio è sempre intervenuta, come l'esercito e le altre forze armate.
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Offline Silvana83

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riporto il trafiletto della scheda di adesione che ha inviato il CNI a tutti gli ordini professionali per il terremoto del 20 Maggio 2012 in Emilia Romagna:
-DI ESSERE ESPERTO IN PROGETIAZIONE E VERIFICHE STRUTTURALI
-DI AVER FREQUENTATO IL CORSO "LA GESTIONE TECNICA DELL'EMERGENZA SISMICA -RILIEVO DEL DANNO E VALUTAZIONE DELL'AGIBILlTA'" ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON GLI ORDINI PROVINCIALI DEGLI INGEGNERI ED IL DIPARTIMENTO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
« Last Edit: 11 June , 2012, 11:16:12 AM by Silvana83 »


Offline Salvatore Bennardo

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Allego il link  della aprotezione civile c'è il protocollo d'intesa, le sedi del corso.
http://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/news/protocollo-di-intesa-agenzia-regionale-protezione-civile-e-federazione-regionale-ordine-degli-ingegneri-in-materia-di-emergenza-sismica.-al-via-i-corsi-di-formazione
Ok, non ho possibilità di vederlo (pc lento).
In ogni caso non è una norma che vieta ai veramente esperti in argomento (anche i geom. si credono veri esperti in materia) di intervenire in fase post sisma.

E' ovvio che queste cose si devono organizzare preventivamente, per avere dei tecnici volontari che siano preparati a dare un giudizio omogeneo per ridurre al minimo il caos post sisma.
E' anche vero che sullo stesso fabbricato danneggiato ogni tecnico non sarà mai 'omogeneizzato' con gli altri, cioè il suo giudizio inevitabilmente sarà sarà sempre "diverso" da quello di un altro tecnico.

Però bisogna cercare di omogeneizzare le teste prima, per avere meno confusioni procedurali dopo.

Il vero problema perché si fanno questi corsi è per avere giudizi più omogenei possibile, oltre che obiettivi. Nell'ipotesi che intervengano persone veramente competenti in SdC.
Questo capii nel 1991 quando si cercò di iniziare questa sorta di formazione.
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Offline Ing. Edoardo

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Re: abilitazione per la valutazione del danno ed agibilità post-sismica
« Reply #7 on: 12 June , 2012, 13:10:28 PM »
Non so cosa vi sia stato comunicato, ma il comunicato indica chiaramente che le squadre indicate per le verifiche sono di n° 3 elementi di cui due ingegneri possibilmente strutturisti ma non necessariamente frequentanti il corso indetto dalla protezione civile ( in questo caso regionale). Il terzo elemento (il caposquadra), è ovviamente un ingegnere che abbia frequentato oche stia frequentando il corso suddetto. Tutto questo al fine di evitare i casini verificatisi all'Aquila in cui pochi tecnici erano formati per effettuare tali verifiche, creando quindi ancor più scompiglio in fase di valutazione dei danni.
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

Offline Ing. Edoardo

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A titolo informativo riporto il testo del decreto d'urgenza del 06 Giugno 2012 n°74, inerente le modalità di verifica delle strutture danneggiate dal sisma del 20 e 29 Maggio in Emilia.
Sottolineo l'art. 10, teoricamente molto valido, ma all'atto pratico difficile da realizzare se con con interventi invasivi sul fabbricato esistente

http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_prov.wp;jsessionid=AF0C058ACC60784E9520D83BB213DB09?contentId=LEG33322
« Last Edit: 12 June , 2012, 14:00:34 PM by Ing. Edoardo »
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