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Ingegneria Edile, Strutturale & Geotecnica => .:Domande e Risposte:. => Topic started by: ing.Max on 31 August , 2013, 03:17:28 AM
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Domanda banale, la pressione del vento che risulta dalle formule (es 80 daN/mq) come si applica al traliccio? Si ripartisce sui profili in base alla percentuale di superficie che occupano oppure in base ad una ipotetica area di influenza, come se il traliccio fosse avvolto da un telone?
Grazie
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Ciao ing.Max, dai un occhio alle Istruzioni CNR DT 207 ove, al punto G.9.3 sono trattati i tralicci; in tale paragrafo, che rimanda anche ad altri precedenti, entra "in gioco" la densità del traliccio.
Buona giornata e buon lavoro
Matteo Scotti
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Si ho seguito quel paragrafo ed è appunto per quello che sono andato in confusione. Forse mi sto perdendo in un bicchiere d'acqua... Rileggerò da capo!
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Dai grafici e dalle formule dei § G.9.3 - G.9.4 determini alla fine il coefficiente di forza trasversale cFx che ti consente di calcolare la forza risultante trasversale sulla reticolare sopravento del traliccio:
Fx = cFx*q*L2
essendo q = 800 N/mq ed L = (Anetta)0.5.
Immagino però che le perplessità di Max risiedano nella quantificazione delle forze per metro di lunghezza da inserire nelle singole aste del modello di calcolo e quindi di come distribuire la forza Fx sopra calcolata.
La forza Fx va distribuita sulla reticolare sopravento in percentuale alle aree di competenza dei singoli elementi (correnti, diagonali, etc.).
Si calcola poi il coefficiente di schermatura (psi) dalle formule (G.16) e si determina la forza
Fx' = psi*Fx
che va distribuita sulla reticolare sottovento con lo stesso criterio della percentuale delle aree di competenza.
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In generale io faccio così:
Seguo le indicazioni sui coefficienti di exp anche in ragione del riempimento di faccia.
Determino un carico lineare variabile con la quota.
Poi nel traliccio inserisco un frame verticale in anima.
Il frame sarà leggerissimo et flessibilissimo.
Lo collego in modo "appropriato" con dei traversi fittizi ai nodi montanti che ritengo "importanti".
Così evito di determinare tanti carichi nodali di difficile applicazione.
Naturalmente considero anche una "rosa" di venti.
Se il traliccio ha pianta quadrangolare adopero la rosa di 8 venti. Se la pianta è triangola le cose sono u npo' più complicate (adesso ne sto facendo uno), ma il procedimento è analogo.
Ovviamente non è da trascurare un carico vento secondario che è il carico vento sul manicotto ghiacciato (i tralicci infatti gelano!).
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Grazie ad entrambi, in realtà la mia è una struttura temporanea per una fiera a settembre, quindi il gelo lo posso trascurare.
4passi se la pianta è quadrata applichi solo 2 venti, frontale e diagonale?
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se la pianta è quadrata applichi solo 2 venti, frontale e diagonale?
Teoricamente hai ragione: se un lato è a ponente, ponente e libeccio dovrebbero bastare (questioni di simmetria).
Ma bisogna che la simmetria sussista anche in fondazione, altrimenti non ti bastano.
Dando in pasto la rosa al software, di solito, io adopero per questo la rosa di 8 venti.