Anzitutto chiedo scusa a Michele, e lo faccio qui davanti al tutto il forum, perchè non ho mai avuto problemi a farlo.
Ho letto il tuo messaggio mentre ero in coda alla posta tramite cellulare in wap, ed in questo caso il link al documento non appare. D'altra parte che io sia sincero potrai constatarlo andando a guardare l'iconetta del mio precedente post a destra del titolo, in cui compare un piccolo cellulare al posto del solito doppio rombo bianco-grigio.
Io non ho remore ad ammettere che in ambito geotecnico la tua preparazione sia di uno o più ordini di grandezza superiore alla mia.
Però fin dall'inizio io ho fatto riferimento alla Normativa. Detto molto sinceramente chi sia Vannucchi io non ne ho la più pallida idea. Non metto assolutamente in dubbio che egli sia persona preparata ed autorevole.
Però nella mia personale scala di "autorevolezza" io metto prima la Norma, e successivamente Vannucchi.
D'altra parte alla mia ben precisa domanda: chi decide la categoria del terreno, tu per primo mi hai risposto così:
non è il geologo che classifica ma la legge
Vuoi ripensarci? Non è più così? Hai cambiato idea?
D'altra parte il grafico che hai linkato non mi pare che dia delle risposte. Semmai espone dei dubbi, legittimi per carità, magari quei punti interrogativi indicano la necessità di approfondire gli studi da parte del mondo scientifico. Insomma non mi pare affatto risolutivo. Anzi semmai, ma non vorrei proprio essere irriguardoso nel confronti del Vannucchi che proprio non conosco, il fatto che nelle classifiche circa l'autorevolezza dei nostri ricercatori, siamo nelle ultime fila, magari è dovuto anche a questo tipo di pubblicazioni.
Ho perso 1 minuto a leggere il diagramma a blocchi di Vanucchi. Dimmi tu in cosa mi ha arricchito tale diagramma? Che informazioni mi ha dato in più rispetto al non averlo letto?
Circa le spiegazioni di Afazio, purtroppo è proprio dalla lettura della norma che nascono i miei dubbi.
Se nella norma ci fosse la sola tabella 3.2.II non avrei problemi a dargli ragione. I terreni si classificano in quel modo se non hanno stratificazioni, altrimenti siamo in altri casi non direttamente tabellati e quindi S2, ecc.
Ma è la stessa norma che parla di Vs,30
equivalente, anzi per essere precisi: "la classificazione si effettua in base ai valori della velocità
equivalente Vs,30 di propagazione delle onde di taglio (definita successivamente)" ed è la stessa norma che nel definire la Vs,30, ci da uno strumento, la formula (3.2.1), che guarda caso tiene conto di varie stratigrafie presenti nei primi 30 m di indagine.
Magari colpevolmente, ma nella norma+circolare non si parla mai di inversioni di velocità, di impedenze alte o strette, basse o larghe.
Ed allora? Afazio ha ragione? Io dico di no.
Concludo, visto che l'ho scritto nella chat lo ribadisco anche qui. Al funzionario che mi chiede perchè un terreno B+A io lo abbia classificato S2, non posso rispondere: "lo hanno detto al congresso di Atene!", oppure: "Lo ha deciso l'esimio dottor Vannucchi!". Perchè il funzionario, ignorante come me, mi ribatterà che la norma dice altro. (E poi dovrei anche dirgli che in effetti l'esimio non dice nulla, anzi esprime solo dubbi....)