Ingegneria Forum
Ingegneria Edile, Strutturale & Geotecnica => .:Geotecnica e Geologia:. => Topic started by: michele conti on 19 January , 2012, 11:38:29 AM
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http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=5vzuJRHusXI# (http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=5vzuJRHusXI#)!
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Impressionante, ti fa venire voglia di imparare il mandarino e andare...!
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Oggi è la seconda volta che mi imbatto nelle mirabilie tecniche della Cina
***30-story building built in 15 days*** Construction time lapse *View Fullscreen* (http://www.youtube.com/watch?v=Hdpf-MQM9vY&feature=player_embedded#ws)
e sono molto depresso.
In venti anni questi sono riusciti a raggiungerci e superarci, così mentre noi ci invischiamo nelle lentezze da conservatori timorosi di tutto, attanagliati da una sorta di psicopatica ricerca della garanzia da tutti i mali, loro corrono alla velocità della luce e operando progrediscono tecnicamente e scientificamente.
Siamo arrivati al fondo? Siamo destinati a diventari ancora più marginali di quello che siamo? Se fossimo liberi da lacci e lacciuoli avremmo le competenze tecniche e scientifiche per fare anche noi quello che fanno loro?
Penso proprio di no.
Willy
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Oggi è la seconda volta che mi imbatto nelle mirabilie tecniche della Cina
***30-story building built in 15 days*** Construction time lapse *View Fullscreen* (http://www.youtube.com/watch?v=Hdpf-MQM9vY&feature=player_embedded#ws)
e sono molto depresso.
In venti anni questi sono riusciti a raggiungerci e superarci, così mentre noi ci invischiamo nelle lentezze da conservatori timorosi di tutto, attanagliati da una sorta di psicopatica ricerca della garanzia da tutti i mali, loro corrono alla velocità della luce e operando progrediscono tecnicamente e scientificamente.
Siamo arrivati al fondo? Siamo destinati a diventari ancora più marginali di quello che siamo? Se fossimo liberi da lacci e lacciuoli avremmo le competenze tecniche e scientifiche per fare anche noi quello che fanno loro?
Penso proprio di no.
Willy
Attenzione... però... http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1170.msg6954#msg6954 (http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1170.msg6954#msg6954) :mmm:
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attenzione, la tecnologia e l'impresa sono USA, la classe non è acqua
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In venti anni questi sono riusciti a raggiungerci e superarci, così mentre noi ci invischiamo nelle lentezze da conservatori timorosi di tutto, attanagliati da una sorta di psicopatica ricerca della garanzia da tutti i mali, loro corrono alla velocità della luce e operando progrediscono tecnicamente e scientificamente.
Siamo arrivati al fondo? Siamo destinati a diventari ancora più marginali di quello che siamo? Se fossimo liberi da lacci e lacciuoli avremmo le competenze tecniche e scientifiche per fare anche noi quello che fanno loro?
Penso proprio di no.
Willy
La fine di una civiltà, ed io sono convinto che noi siamo in questa fase, porta naturalmente al crepuscolo.
Arriveranno altri, più agguerriti di noi, più affamati di noi, più potenti di noi.
Inizialmente barbari, poi, a poco a poco, economicamente e culturalmente più evoluti, continueranno al posto nostro, come un tedoforo in corsa, a progredire nel corso dell'avventura umana, fino a quando arriverà anche per loro il momento di cedere la fiaccola ad altri.
Noi, attuale periferia dell'impero, potremmo essere quelli che meno ne risentiranno.
Il pessimismo attuale, dovuto alle idee che oggi non si è riusciti a trasformare in realtà, non deve essere tale dall'indurci a non avere più idee.
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zax, o doppia oliva?. che pessimismo esistenziale, non è così. con le difficoltà ambientali e morfologiche Italiane facciamo ottiimi progetti e non siamo alla periferia, e se lo siamo è per la nostra poca affidabilità (non sempre)purtroppo è anche colpa della poca ricerca applicata e del mancato investimento delle imprese nello sviluppo
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.... sviluppo
Purtroppo lo sviluppo si fa anche con la fame e perciò qualche regola in meno e qualche rischio in più.
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nonostante le difficoltà gli USA sono sempre il top di tutto
secondo me è presto per dare la civiltà anglosassone per spacciata
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Una delle cose che rendono gli USA ancora all'avanguardia è che hanno una procedura codifica per tutto..
Guardate i libri di geotecnica USA... tutto spiegato, tutto riportato, tutto scritto, tutto spiegato. Ogni progettista deve certo fare ciò che ritiene meglio, ma così ha una letteratura rigorosa e completa a cui attingere..
Non come da noi, dove tutto è il contrario di tutto..
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ci sono anche controlli rigorosi con cheek list pignolissime
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Si infatti. E se il tecnico oltre ad attenersi a quanto scritto da altri capisce e applica il senso ultimo di quelle prescrizioni è in grado di avere un controllo completo ed essere un bravo professionista
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in aggiunta c'è un continuo aggiornamento delle norme e delle tecniche. per la geotecnica precise norme sia per le indagini che per la fase realizzativa e più importante molti esempi eslicativi svolti a prova di "dummy"
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Quando sento parlare di queste cose, sarà il mio DNA, mi chiedo se è realmente vero che poi tutti operino in questo modo, oppure è la "infrastruttura" ad essere accattivante, ma poi all'atto pratico.....
E' vero è che la situazione americana-anglosassone in generale è differente da quella nostra (studi strutturati di ingegneria medio-grandi contro singoli professionisti), però mi chiedo se anche lì, nei piccoli centri dell'america agricola ad esempio, non ci sia comunque il professionista singolo, e come questo operi nella "infrastruttura".
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https://www.dot.ny.gov/divisions/engineering/technical-services/technical-services-repository/GCP-18b.pdf (https://www.dot.ny.gov/divisions/engineering/technical-services/technical-services-repository/GCP-18b.pdf)
esempio di manualistia
comunque la crepa la trovi dapetutto ma in genere loro (con maggiore libertà e più pragmatismo) son avanti
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Guarda, per come la come la so io le procedure sono pubbliche, e spesso sono calibrate anche sul tipo di opera quindi a meno di qualche caso sono sempre applicabili
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Mi pare fosse in "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" un esempio relativo alle scatole di montaggio.
In ogni scatola vi è il fogliettino con le istruzioni e la sequenza di montaggio. L'autore ovviamente sostiene che quella sequenza di operazioni è solamente una delle possibili per giungere all'oggetto correttamente montato. E che il "montatore" potrebbe viceversa scegliere di seguire tutt'altra strada per giungere al risultato finale. La sequenza prevista nel fogliettino è solamente quella che una persona ha immaginato, ma non necessariamente valida per tutti gli altri.
Cosa voglio dire?
Che uno schema, per quanto completo ed esaustivo come quello che Michele ha postato, corre il rischio di ingabbiare la mente e lo spirito. Specie se tale schema divenisse il dogma di qualche collaudatore per cui o si prova un palo in quel modo, oppure in qualsiasi altro modo non è corretto (rischio purtroppo concreto).
E' ovvio, ogni cosa ha i suoi pro ed i suoi contro. Inutile ogni volta inventarsi la ruota, se già qualcuno ci ha pensato per te, e lo ha tra l'altro sperimentato in prima persona.