Author Topic: Una funzione per la stabilità dei pendii  (Read 42378 times)

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afazio

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #15 on: 13 December , 2009, 21:59:51 PM »
Si, ma i terreni difficilmente sono monostrato e noi che ce ne facciamo di questa funzione nel caso in cui vi siano due strati?



basta chiamare due volte la funzione e quindi determinare il peso del concio cosi come segue:

P= gamma1*[concio(xc,yc,R,xi,xf, yi1, yf1,1) - concio(xc,yc,R,xi,xf, yi2, yf2,1)] + gamma2* concio(xc,yc,R,xi,xf, yi2, yf2,1)

e se gli strati fossereo tre?

P= gamma1*[concio(xc,yc,R,xi,xf, yi1, yf1,1) - concio(xc,yc,R,xi,xf, yi2, yf2,1)] + gamma2*[concio(xc,yc,R,xi,xf, yi2, yf2,1) - concio(xc,yc,R,xi,xf, yi3, yf3,1)]  + gamma3* concio(xc,yc,R,xi,xf, yi3, yf3,1)

e cosi via.

Eppero' pero' puo capitare che a partire da un certo strato in poi questi non siano coinvolti dal cerchio di scivolamento, come rappresentato nella figura che segue



qui l'area campita in rosso sarebbe negativa.
Bene allora e' sufficiente tornare nella nostra funzione concio e dire che quando l'area A e' negativa, ci deve restituire valore nullo, ed abbiamo risolto.

Cosi ce ne freghiamo di verificare  a monte se lo strato e' coinvolo o meno nell'equilibrio e la chiamiamo ugualmente.


« Last Edit: 13 December , 2009, 22:37:31 PM by afazio »

afazio

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #16 on: 13 December , 2009, 22:59:38 PM »
Vediamo adesso qualche caso che io chiamo con "aberrazioni"

uno di questi puo' essere quello rappresentato in figura



qui, come e' possibile vedere, l'area del concio delimitato dalle verticali in rosso e' maggiore dell'area del segmento circolare delimitato dalle due verticali suddette, ed anche i conci successivi

Questo caso non ha senso di esistere poichè se consideriamo di togliere la parte che scivola via , quella che rimane non puo' essere in equilibrio.



La parte di terreno "a sbalzo" che sta oltre la verticale condotta per x=xc+R e che sta al di sopra dell'orizzontale condotta per yc, non può stare in equilibrio.
Cio' significa che l'arco di cerhio che abbiamo considerato non puo' essere un cerchio di scivolamento.

In questo caso dovremo procedere secondo una delle due alternative:

a- coreggere il cerchio di scivolamento considerando l'arco di cerchio fino al punto P[ (xc+R) ; yc ] e una retta verticale (?? ma sarebbe scelta arbitraria poichè la parete verticale di terreno non starebbe in equilibrio) a partire da questo punto;
b- scartare il cerchio considerando che non puo' essere superficie di scivolamento e passare al successivo. Io, e credo anche la maggior parte di programmi commericlai che fanno la stessa cosa, opto per la seconda opzione.

occorre capire, pertanto, quando si verifica questa condizione.

alla prossima.

« Last Edit: 13 December , 2009, 23:35:08 PM by afazio »

Offline IngTinda

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #17 on: 13 December , 2009, 23:40:41 PM »
sto seguendo con molto interesse la tua esposizione afazio, in quanto sto iniziando a dilettarmi con il vba in excel, devo dire che sei stato chiarissimo nell'esposizione, complimenti davvero  :piacere:
Ingegneria nuove gravemente alla salute!

Massimo.T

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #18 on: 14 December , 2009, 08:38:22 AM »
ma ovviamente si sta facendo un qualcosa con il punto C fisso, giusto?

ebbene, non si riesce a fare una funzione in cui si determina il punto C incognito che risulta maggiormente dimensionante?
in che dominio ha senso valutare C?

Offline Gilean

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #19 on: 14 December , 2009, 08:39:44 AM »
Una volta lanciata questa funzione, puo' andare alla ricerca, dato un insieme di punti, della superficie critica attraverso iterazioni.
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

afazio

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Re: Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #20 on: 14 December , 2009, 08:46:59 AM »
ma ovviamente si sta facendo un qualcosa con il punto C fisso, giusto?

ebbene, non si riesce a fare una funzione in cui si determina il punto C incognito che risulta maggiormente dimensionante?
in che dominio ha senso valutare C?

cos'e' sto punto C?


afazio

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #21 on: 14 December , 2009, 08:50:03 AM »
Una volta lanciata questa funzione, puo' andare alla ricerca, dato un insieme di punti, della superficie critica attraverso iterazioni.

Si, ma ancora non e' finita. Occorre risolvere ancora parecchi problemi.
Ma piano piano se affrontati al nocciolo si puo' riuscire a fare qualcosa "in casa" davvero buono.

Tu sei certo di riuscire a creare una interfaccia grafica senza tanti fronzoli in grado di rappresentare il tutto?

Io posso riuscirci in excel utilizzando i grafici oppure far aprire autocad da excel col disegno del pendio e dei cerhi.

afazio

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Re: Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #22 on: 14 December , 2009, 08:52:01 AM »
ma ovviamente si sta facendo un qualcosa con il punto C fisso, giusto?

ebbene, non si riesce a fare una funzione in cui si determina il punto C incognito che risulta maggiormente dimensionante?
in che dominio ha senso valutare C?

ecco, adesso capisco
Con punto C intendi il centro del cerchio.

No, come vedi xc e yc sono dati come variabili. La funzione sarà chiamata passandogli ogni volta le coordinate del centro che sarà variabile.

Massimo.T

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Re: Re: Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #23 on: 14 December , 2009, 09:14:59 AM »
ma ovviamente si sta facendo un qualcosa con il punto C fisso, giusto?

ebbene, non si riesce a fare una funzione in cui si determina il punto C incognito che risulta maggiormente dimensionante?
in che dominio ha senso valutare C?

ecco, adesso capisco
Con punto C intendi il centro del cerchio.

No, come vedi xc e yc sono dati come variabili. La funzione sarà chiamata passandogli ogni volta le coordinate del centro che sarà variabile.

sì intendo il centro di coordinate xc e yc.
capisco come ottimizzare il C sia difficile, ma molti programmi geotecnici superano il problema discretizzando il dominio d'esistenza del C.
una sorta di griglia in cui il punto C si trova al primo iter nel nodo 1, al secondo iter nel nodo 2...

compito del progettista è scegliere la maglia della griglia.

altro problema è scegliere il raggio..

Offline Gilean

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Re: Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #24 on: 14 December , 2009, 09:20:35 AM »
Una volta lanciata questa funzione, puo' andare alla ricerca, dato un insieme di punti, della superficie critica attraverso iterazioni.

Si, ma ancora non e' finita. Occorre risolvere ancora parecchi problemi.
Ma piano piano se affrontati al nocciolo si puo' riuscire a fare qualcosa "in casa" davvero buono.

Tu sei certo di riuscire a creare una interfaccia grafica senza tanti fronzoli in grado di rappresentare il tutto?

Io posso riuscirci in excel utilizzando i grafici oppure far aprire autocad da excel col disegno del pendio e dei cerhi.

Di sicuro al mondo c'e' solo la morte...da poco sto prendendo confidenza con le GDI+, ma come dici tu, solo chi comincia può terminare quindi...con molta buona volontà si può fare tutto. Appena stendi per intero il codice VB, lo converto in c#e vedo cosa si può fare.
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline xalf70

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #25 on: 14 December , 2009, 09:27:00 AM »
Seguo anche io con interesse il post. interessantissimo.
Complimenti :ook:

afazio

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Re: Re: Re: Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #26 on: 14 December , 2009, 09:39:01 AM »
ma ovviamente si sta facendo un qualcosa con il punto C fisso, giusto?

ebbene, non si riesce a fare una funzione in cui si determina il punto C incognito che risulta maggiormente dimensionante?
in che dominio ha senso valutare C?

ecco, adesso capisco
Con punto C intendi il centro del cerchio.

No, come vedi xc e yc sono dati come variabili. La funzione sarà chiamata passandogli ogni volta le coordinate del centro che sarà variabile.

sì intendo il centro di coordinate xc e yc.
capisco come ottimizzare il C sia difficile, ma molti programmi geotecnici superano il problema discretizzando il dominio d'esistenza del C.
una sorta di griglia in cui il punto C si trova al primo iter nel nodo 1, al secondo iter nel nodo 2...

compito del progettista è scegliere la maglia della griglia.

altro problema è scegliere il raggio..

Scusa Massimo, ma sei molto avanti.
Qui si stanno costruendo le funzioni basilari che serviranno POi per i processi di ottimizzazione e di ricerca della superficie critica.
Cio che dici tu NON SI PUo' FARE con una semplice funzione bensi con un programma intero. Ed il programma alla fine altro non e' che tutta una serie di funzioni e procedure.

Massimo.T

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #27 on: 14 December , 2009, 10:02:26 AM »
intorrompo le quotate perchè stava diventando illeggibile.

non vedo il problema. che sia legato al fatto che non del vba non ne ho una mezza idea? :firuli:

penso che se si riuscirà ad ottenere una funzione, non vedo perchè essa non possa essere integrata in un ciclo for in cui ogni iter coinciderà con un Ci e ad ogni ciclo si valuterà un fattore di sicurezza e alla fine la stabilità globale avrà un fattore di sicurezza pari al minimo fattore di sicurezza calcolato.

afazio

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Re: Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #28 on: 14 December , 2009, 10:30:52 AM »
intorrompo le quotate perchè stava diventando illeggibile.

non vedo il problema. che sia legato al fatto che non del vba non ne ho una mezza idea? :firuli:

penso che se si riuscirà ad ottenere una funzione, non vedo perchè essa non possa essere integrata in un ciclo for in cui ogni iter coinciderà con un Ci e ad ogni ciclo si valuterà un fattore di sicurezza e alla fine la stabilità globale avrà un fattore di sicurezza pari al minimo fattore di sicurezza calcolato.

Il cilco for sarà esterno alle funzioni e farà parte del programma principale.
Ripeto, non puo' essere condotto all'interno della funzione indipendentemente che essa sia scritta in VBA o in C++, poiche per poter fare cio' occorrerebbe passare una infinita di variabili alla funzione.

afazio

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Re: Una funzione per la stabilità dei pendii
« Reply #29 on: 14 December , 2009, 10:40:48 AM »
Pensiamo adesso su come operare la suddivisione in conci del pendio.

La suddivisione dovrebbe partire dal primo punto di intersezione del profilo col cerchio fino all'ultimo punto di intersezione.
Occorrerebbe pertanto determinarsi tali punti di intersezione. La cosa risulta alquanto ardua, poiche occorrerebbe determinarsi i punti di intersezioni di "una spezzata" con un cerchio determinando per ogni segmento costituente la polilinea, la sua posizione reciproca rispetto al cerchio e capire quele di essi interseca il cerchio se lo interseca.

Non ho trovato la soluzione di questa via.

Allora conviene pensare ad una suddivisione del tratto di pendio compreso tra xc-R ed Xc+R (cioe' il tratto di pendio coinvolto dal diametro del cerchio) magari stabilendo un numero n di suddivisioni (o in alternativa stabilire una dimensione massima del concio ed in base a questa determinarsi il numero di suddivisioni.



Cosi facendo superiamo il problema delle intersezioni ed abbiamo comunque delimitato il campo di scansione dei conci.


 

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