Ingegneria Forum
Ingegneria Edile, Strutturale & Geotecnica => .:Help Software Strutturale:. => Topic started by: minimike on 16 June , 2010, 10:44:42 AM
-
* QUESTO TOPIC VIENE UTILIZZATO COME FORUM DI DISCUSSIONE RELATIVO ALLA GUIDA PER IL SAP CHE TROVATE IN RILIEVO NELLA CATEGORIA "HELP SOFTWARE STRUTTURALE", PRECISAMENTE A QUESTO LINK: http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1836.0 (http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1836.0)
-
Are you going to use EC2 1992 or 2004..?
[gmod]Siccome i tuoi interventi sono sempre molto utili, per facilità di comprensione traduciamo "Hai intenzione di usare EC2 o 2004?"[/gmod]
-
Se scrivo come un bambino scusatemi. :muro:
Mi sembra che sei andato di usare EC2 1992, e io sugerisco di usare EC2 2004.
Nu=0.01 (e un coeficente empiroco, è come per dire r*, ζ )
Gamma (steel) = 1.15 (per EC2 1992, 2004 & NTC2008)
Gamma (Concrete) = 1.5 (per EC2 1992, 2004) e = 1.6 (per NTC2008 mi sembra)
Fattore Carico Variabile per Campate (Pattern Live Load Factor) = 0.75 e un sugerimento da softhouse, puo usiamo un altro dipende da strutturista. Serve per prendere il masimo nelle campate
Limite fattore di utilizzo = 0.95 (Il limite di rapporto di carico da utilizzare. Stress che sono pari o inferiori a questo valore sono considerati accettabili, per esempio Ned/Nrd≤ 0.95. Abbiamo 5% riserva).
-
Hai ragione McLaren, non l'ho specificato.
Beh, direi che alla fine possiamo utilizzare anche il 1992, tanto per non aver a che fare con troppi coefficienti e, forse, inutili sofisticherie. Comunque se vogliamo utilizzare il 2004 possiamo farlo tranquillamente, ma occorre che tu o qualcun'altro ci spieghi ed indichi il significato degli altri parametri ed i relativi coefficienti validi per l'NTC2008, così li inserisco immediatamente.
Per ora mi limito ad inserire i coefficienti per l'EC2 - 1992 come da te gentilmente specificati ed illustrati!
Piccola nota: per quanti riguarda il "Gamma (Concrete)" credo sia 1,5 per l'NTC2008, per cui inserirò quello. Anzi, invito tutti a fornire coefficienti validi per la normativa italiana NTC2008!!!!
Grazie per ora!!! :piacere: :oook:
-
Si è vero:
Gamma (concrete) = 1.5 (per ntc2008)
:doh:(mi era rimasto da Nr3274) :doh:
-
2. Inserimento della struttura:
Quando siamo preparando il grid strutturale in autocad, non dobiamo dimenticare che i elementi che si intersecano (intersection) devono avere un nodo in comune ( come era in cds), e non dobbiamo disegnare (design) un line sopra un altro line (Duplicate elements). Se sucede qualcosa simile "dont worry", Sap2000 ha un tool per controlare questa cosa (per non avere un trave dentro in un altro trave)
Go to Edit>>>Show Duplicates
-
Hai ragione, forse occorre precisare questo aspetto e cioè che va disegnato, in Autocad, ogni singolo elemento (frame) strutturale!! Per cui disegnare una travata con un solo frame è in effetti un errore.
Lo preciso subito nel post guida!!
;)
-
3. Modellazione della struttura e inserimento delle proprietà dei materiali e delle sezioni:
una volta importato il nostro dxf in Sap, passiamo a definire prima di tutto i materiali. Dal menu a tendina selezioniamo:
> Definisci > Materiali
nella finestra selezionare Aggiungi Nuovo Materiale, iniziamo col calcestruzzo:
nella tendina slezionare "Concrete" ed inserire poi tutti i parametri relativi a peso, E, Poisson, G, ecc..., facendo attenzione alll'ultimo parametro in basso relativo alla scritta "Resistenza a Compressione Calcestruzzo Specificata f'c", altro non è che il nostro Rck*0,83 cioè fck.
Per inserire le proprietà delle barre d'armatura selezionare dalla tendina "Rebar" e non Steel che servirà per costruzioni in acciaio. Anche qui inserite tutti i parametri da normativa, ponendo attenzione agli ultimi 4 valori in basso relativi alla voce "Altre Proprietà per Materiale Armature", inserendo sia per Fy che per Fye il valore della tensione di snervamento (450 N/mmq per il B450C), mentre per i parametri Fu ed Fue inserire il valore della tensione di rottura (540 N/mmq per il B450C).
Passiamo ora a definire le sezioni, selezionando dal menu a tendina:
> Definisci > Proprietà Sezione > scegliere tra le opzioni: (facciamo l'esempio per sezioni rettangolari), scegliendo Sezioni Frame:
dalla finestra scegliere "Agg. Nuova Prop.", selezionate dalla tendina "Concrete" e scegliete la tipologia di sezione che vi occorre. Una volta scelta la sezione definire le dimensioni e selezionare il materiale nella tendina, appunto, "Materiale", poi cliccare in basso su "Armatura Calcestruzzo": sia per gli elementi pilastri che per quelli trave occorre definire il materiale per le armature, selezionandolo nelle due tendine in alto;
- per gli elementi pilastro selezionare, nella sezione "Tipo di Progettazione", la voce "Pilastro (P-M2-M3)"
- per gli elementi trave selezionare, nella sezione "Tipo di Progettazione", la voce "Trave (Solo Progetto M3)"
Selezionare poi in basso le tipologie di armatura tipo che dovranno poi essere progettate o verificate a seconda delle esigenze, ricordando che i nostri "fi-12 o fi-16" corrispondono a "d12 o d16" selezionabili nelle tendine.
...continua...
[gmod]Questa Integrazione è stata regolarmente inserita nel post iniziale[/gmod]
-
minimike posta solo le integrazioni, poi te li metto tutti insieme io nel primo dove hai indicato già il post guida.
-
!!!!DA INSERIRE ALLA FINE DEL PARAGRAFO 3!!!!!
Per modificare o attribuire le proprietà sezione ad un frame, basta selezionare il frame stesso e cliccare su:
>Assegna>Frame>Sezioni Frame
e selezionare la sezione interessata.
Lo stesso procedimento vale per le aree e per tutte le altre tipologie di sezioni.
!!!!DA INSERIRE ALLA FINE DEL PARAGRAFO 3!!!!!
----
4. Inserimento dei vincoli esterni
Per inserire i vincoli alla base della nostra struttura, basta selezionare tutti i nodi alla base ponendosi in una vista tridimensionale o anche prospettica ruotando il modello in maniera tale da visualizzate i nodi alla base quasi sullo stesso livello. Poi con un rettangolo di selezione da sinistra verso destra (perchè così evitiamo di selezionare le aste), selezioniamo tutti i nodi cliccando su:
>Assegna>Nodo>Vincoli Esterni
e nella finestra che ci appare selezioniamo la condizione di vincolo che ci interessa. (generalmente per strutture convenzionali pare sia consigliato porre sempre un incastro alla base, facendo la verifica delle fondazioni a parte).
5. Definizione degli Schemi di Carico
Gli Schemi di Carico rappresentano le varie tipologie di carichi che inseriremo nel modello (pesi propri, permanenti, accidentali, ecc...). Per definirli basta cliccare su:
>Definisci>Schemi di Carico
nella finestra che appare notiamo che è già presente la condizione DEAD, che molti consigliano di lasciare e non modificare per averne una che rappresenti e tenga conto dei Pesi Propri degli elementi strutturali. Si nota infatti che sotto la voce "Peso Proprio Moltiplicat." c'è il coefficiente 1 che tiene conto appunto del peso proprio degli elementi strutturali, coefficiente che solo in uno schema di carico deve essere pari ad 1, altrimenti si terrà conto più di una volta del p.pr. degli elementi.
A questo punto per aggiungere un nuovo schema di carico basta inserire il nome (ad es. PERM), selezionare la tipologia dalla tendina a fianco (per questo vi rimando alla letteratura tecnica, comunque solitamente si usa DEAD o SUPER DEAD per i Permanenti e LIVE per gli Accidentali), lasciare 0 come moltiplicatore del peso proprio (se lo si è già attribuito al caso DEAD) e selezionare aggiungi.
Ripetere la procedura per ogni schema di carico che si vuole inserire.
5. Inserimento dei Carichi
Cominciamo col dire che, in base alla tipologia di carichi che si deve inserire, ci sono tanti modi in SAP per poter assegnare i carichi al modello, qui di seguito illustrerò quelli classici. Per maggiori dettagli vi invito a consultare i manuali ufficiali in pdf della CSI Italia presenti sul sito www.csi-italia.eu (http://www.csi-italia.eu).
- Carichi distribuiti sulle aste (frame):
il metodo più semplice e diretto per attribuire carichi ad un'asta (o frame) consiste nel selezionare l'asta o un insieme di aste, e poi cliccare su:
>Assegna>Carichi Frame> "selezionare la tipologia di carico interessata"
nella finestra che appare fate attenzione nel:
- selezionare lo schema di carico appropriato,
- impostare le opportune unità di misura,
- verificare il sistema di riferimento (globale o locale),
- controllare se il carico che state inserendo va aggiunto, in modifica o cancellato rispetto ad altri eventualmente già inseriti per lo stesso schema di carico ed elemento strutturale!!
Una maniera molto comoda e rapida per inserire i campi di solaio ed i relativi scarichi a metro lineare direttamente sulle aste, è quella di selezionare e disegnare una AREA NULLA, cliccando su:
>Disegna>Disegna Area Poligonale
e nella finesta che appare, impostare la voce None selezionandola dalla tendina. Disegnare l'area selezionando tutti i nodi che ella comprende ed assicurandosi che si stia disegnando su una superficie perfettamente piana!!!
Una volta disegnata l'area nulla, cliccarci sopra (si noterà un tratteggio appena all'interno) e selezionare:
>Assegna>Carichi Area>Uniformi Verso Frame(Shell)...
inserire il carico per superficie facendo attenzione sempre allo schema, all'unità di misura, ecc..., in particolare alla voce "Distribuzione", dove occorre selezionare "One-Way" per far si che lo scarico sia lungo una sola direzione.
Solitamente la direzione del solaio avviene secondo l'Asse X del riferimento Globale. Se vi occorre capovolgerla in direzione Y, la via più semplice è la seguente:
- selezionare l'area col tasto destro del mouse
- nella tendina Assegnazioni cliccare due volte sulla voce "Assi Locali"
- impostare come angolo "90" per ruotare la direzione di carico lungo Y.
Per controllare i carichi distribuiti sulle aste mediante l'inserimento delle aree, basta cliccare su:
>Visualizza>Mostra Assegnazioni Carichi>Area...
nella finestra selezionare lo schema di carico che si vuole controllare e in basso spuntare la voce "Risultanti Carico Uniforme su Frame" con distribuzione One-Way. Controllare a video i carichi distribuiti sulle aste.
Per i carichi nodali è semplicissimo, selezionare i nodi interessati e cliccare su:
>Assegna>Carichi Nodo>Forze...
impostare la forza o il momento facendo attenzione sempre ai soliti paramentri ed in particolare al sistema di riferimento.
----
MESSAGGIO DA NON INSERIRE NEL POST GUIDA:
CHIUNQUE VOLESSE INTEGRARE QUALCHE PARAGRAFO ME LO FACCIA SAPERE IN POSTA PVT CHE PROVVEDERò A COMPORRE IL TESTO ED A FARLO INSERIRE!!!
GRAZIE!!
[admin]Post inserito nel topic principale, e corretto il secondo numero che recava 5 con il 6.[/admin]
-
un lavoro sempre migliore...bravo minimike, i miei piu' sentiti complimenti.
-
Grazie caro Admin.... :)
OT:
COLGO L'OCCASIONE PER INVITARE MCLAREN A CONTATTARMI IN PRIVATO!!! THANX :oook:
-
Molto interessato alla presente discussione, potresti continuarla inserendo come creare le combinazioni di carico con i coefficienti da normativa compresi delle azioni sismiche??
Inoltre come modellate gli edifici interrati, in particolare le spinte del terreno e le fondazioni (travi di fondazione fondazioni continue e platee)
Ho visto che fra i modelli preconfezionati c'è anche la possibilità di inserire un cubo interrato e in quel caso è possibile inserire i parametri del terreno fra cui anche la costante di winkler e l'altezza della falda. Come si inseriscono su modelli creati per esempio da dxf (creando gli elementi shell utilizzando il comando faccia3d di autocad). Sul modello di default del SAP le cose non sono molto chiare.
Sarebbe interessante anche creare una guida per questo tipo di strutture.
Spero di non essere OT, altrimenti sposto su una nuova discussione.
[admin]La discussione puo' andare avanti in quanto inerente a sap e ntc 2008..la guida verra' sempre aggiornata in prima pagina[/admin]
-
Certo Hermann77, è proprio quello che voglio fare, creare una guida completa ma ci vuole tempo e l'aiuto di voi altri che lo utilizzate. Un po' alla volta lo completerò con tutte le opzioni e i casi possibili per effettuare un calcolo completo per un edificio in c.a. in zona sismica.
Vi prego solo di pazientare un po', è un periodo un po' pieno di impegni per me.
Grazie
;)
-
scusate...
ma io non ho molto capito come funziona la parte "design" e quindi la parte di verifica del SAP!!!!
-
scusate...
ma io non ho molto capito come funziona la parte "design" e quindi la parte di verifica del SAP!!!!
Credo che nella guida non sia ancora stato inserito. In ogni caso non sei nel topic giusto.
Prima cerca se esiste un topic con domande simili allle tue. Se non esiste aprine uno apposito nella sezione "help software strutturale".
in questo modo il tuo quesito potrà avere risposte più immediate, essendo più visibile e contribuirà a rendere il forum ordinato
Grazie
-
ma perchè forum che vai flame che trovi?
non pensavo di essere così offtopic in quanto si parlava di implementare e verificare strutture in ca con Sap2000
chiedevo appunto perchè nella guida non si parla delle verifiche
anche se all'inizio si assegnano delle norme e dei coefficienti di riferimento!!!!!
e siccome il titolo è "SAP2000 : Guida per edifici civili in c.a." :leggo:
ho chiesto qui
per dare un "ordine" e non far regnare il caos nei forum che frequento (il tastino cerca lo conoscevo già, grazie per la segnalazione :clap:)
EVITO di creare nuovi topic spazzatura :down:
volemose bene
:piacere:
pace&bene
-
Guarda che Non hai trovato alcun flame, semplicemente il topic descrive una guida all'uso del sap con ntc 2008. eventuali richieste di supporto non fanno parte del topic e vanno aperte a parte, sempre che non ci siano già richieste simili.
-
ma perchè forum che vai flame che trovi?
non pensavo di essere così offtopic in quanto si parlava di implementare e verificare strutture in ca con Sap2000
chiedevo appunto perchè nella guida non si parla delle verifiche
anche se all'inizio si assegnano delle norme e dei coefficienti di riferimento!!!!!
e siccome il titolo è "SAP2000 : Guida per edifici civili in c.a." :leggo:
ho chiesto qui
per dare un "ordine" e non far regnare il caos nei forum che frequento (il tastino cerca lo conoscevo già, grazie per la segnalazione :clap:)
EVITO di creare nuovi topic spazzatura :down:
volemose bene
:piacere:
pace&bene
L'importante è intendersi.. :birra:
-
Sapete se è possibile scaricare una versione demo o trial del sap? Vorrei provare a cimentarmi nell'uso di questo programma seguendo questa guida
-
@bender
Penso che facendo richiesta alla csi si dovrebbe poter ottenere una demo, qualche anno fa lo feci e mi mandarono il link da cui scaricare la versione a 30 giorni.
Prova qui:
http://csiberkeley.com/support_downloads.html (http://csiberkeley.com/support_downloads.html)
-
Finalmente sono riuscito a scaricare la demo. Grazie
-
Salve ragazzi!!!!
Chiedo scusa a tutti per il mio silenzio di questo periodo, ma sono stato intrecciatissimo!!!!
Allora, nel pomeriggio mi rimetterò subito al lavoro per cercare di completare questa pratica e utilissima guida per utilizzare il nostro Sap in maniera semplice e performante!!!
Ovviamente avrò bisogno del vostro aiuto, specialmente di chi lo utilizza da tempo, perchè la fase successiva è proprio quella più complessa, che riguarda tutte le varie combinazioni di carico nel rispetto di queste maledettissime e incasinatissime NTC2008.
Via, si riparte!!!! :oook:
-
EDIT!!!!
Ho dimenticato di elencare i comandi per l'inserimento del PIANO RIGIDO nella sezione "4. Inserimento dei vincoli esterni".
Pregherei i mod di cambiare il nome della sezione in "4. Inserimento dei vincoli" per prima cosa, così da avere tutto nella sezione 4, quindi sia i vincoli esterni che quelli interni.
Poi, a fine paragrafo 4, prego i mod di inserire il testo seguente:
-
Per quanto riguarda i "vincoli interni" alla struttura inseriamo il cosiddetto piano rigido, definendolo in questo modo:
>Definisci>Vincoli Int Nodi..
e nella finestra selezioniamo dalla tendina la voce "Diaphragm" e clicchiamo su "aggiungi nuovo vincolo", e nella finestra che ci appare alla voce "asse vincolo" selezioniamo Auto per evitare casini di ogni genere. Ripetere l'operazione per tutti i piani che costituiscono la struttura.
Per assegnare ai vari piani i relativi diaframmi, poniamoci in una visuale comoda, anche 3d, selezioniamo tutti gli elementi del piano e poi clikkiamo su:
>Assegna>Nodo>Vincoli Interni
e selezioniamo il diaframma di riferimento per ogni piano, quindi Diaph1 per il primo piano, Diaph2 per il secondo e così via...
-
Pregherei inoltre i mod di inserire le linee di separazione "----" tra una sezione e l'altra così come ho fatto per i primi quando riuscivo ancora ad editarli personalmente.
GRAAAAAAZIE! :piacere: ;)
[gmod]Edit correttamente inserito nel post guida[/gmod]
-
ooooh eccoci qua!!!
allora, prima di tutto vorrei ringraziare il mod per la prontissima modifica e correzione del post guida!! :piacere:
Ora mi occorre l'aiuto vostro, in particolare da chi mastica queste NTC08 già da un po'. Allora iniziamo col fissare alcuni punti chiave: facciamo l'ipotesi di dover costruire in Abruzzo, provincia di Chieti, comune di Casoli (dove abito io), quindi zona sismica di 1° categoria (tanto per usare la vecchia terminologia).
Prima di tutto, inseriamo gli spettri nel SAP tramite il file excel "SpettriNTC_ver1.0.3" scaricabile dal sito del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al seguente link:
http://www.cslp.it/cslp/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=295&&Itemid=10 (http://www.cslp.it/cslp/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=295&&Itemid=10)
Una volta scaricato il file procediamo con la determinazione degli spettri seguendo passo passo le varie fasi (vi prego di scaricare il file e di farlo insieme a me, così da non tralasciare nulla e definire ogni singolo parametro):
- FASE 1:
selezioniamo dalle tendine "Abruzzo" come Regione, "Chieti" come Provincia, "Casoli" come Comune. Il semaforo è verde per cui l'interpolazione dei dati è corretta.
* se c'è qualcuno che intende specificare la differenza tra "media ponderata" e "superficie rigata" nella tendina Interpolazione pregherei lo facesse!
- FASE 2:
il primo valore da impostare è la Vita Nominale Vn, che in questo caso è pari a 50 trattandosi di un'opera ordinaria essendo un edificio per civile abitazione;
il Coefficiente d'uso Cu è pari ad 1 poichè siamo in presenza di Classe d'uso II e cioè "Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti" (capitolo di riferimento 2.4.2 e successivi); notiamo subito che la Vita di Riferimento Vr è pari a 50 essendo Vr=Vn x Cu. Appena sotto controlliamo i valori per i vari Stati Limite e il grafico relativo alle 2 tipologie di strategia di progettazione, che in questo caso coincidono perchè la nostra costruzione è ordinaria (Vn=50 e Cu=1);
- FASE 3:
PRIMA DI CONTINUARE CON L'IMPOSTAZIONE DEI PARAMENTRI DI QUESTA FASE, HO BISOGNO CHE QUALCUNO SPIEGHI A CHIARE LETTERE LA DIFFERENZA TRA I VARI STATI LIMITE E SOPRATTUTTO QUALI DEI 4 UTILIZZARE PER LA DEFINIZIONE DEGLI SPETTRI (CHE POI CI SERVIRANNO NEL CALCOLO) PER STRUTTURE ORDINARIE COME IN QUESTO CASO ED EVENTUALMENTE ANCHE PER CASI IN CUI SI HANNO STRUTTURE NON ORDINARIE. AMMETTO SENZA PROBLEMI, ESSENDO ANCORA UN NOVELLINO, DI NON AVER CHIARA IN MENTE STA COSA, QUINDI PREGHEREI CHIUNQUE NE SAPPIA PIU' DI ME DI FARE CHIAREZZA SU QUESTO PUNTO.
GRAZIE A TUTTI VOI!!!
NB: prego i mod di non aggiungere nulla per ora nel post guida, vorrei completare per bene questa parte prima di inserirla. grazie!
:oook:
-
Volevo aggiungere che questo topic, oltre ad essere una pratica e valida guida per effettuare dimensionamento e calcolo di un edificio in c.a. con il SAP2000, può essere tranquillamente un luogo dove ripassare e ribadire tanti concetti di questa normativa e soprattutto della nuova filosofia del calcolo e verifica agli stati limite.
Nella speranza che questa linea non sia troppo OT, invito tutti a partecipare, al fine di creare un topic con 2 guide parallele, una specifica per l'utilizzo del SAP, l'altra puramente teorica che rispolvera buona parte dei concetti di questa nuova normativa.
Grazie a tutti!!! :piacere: :oook:
-
Riguardo la definizione degli SL sia la norma che la circolare sono abbastaza chiare, i riferimenti sono i seguenti:
NTC 3.2.1
Circolare C3.2.1
La norma non indica precisamente (almeno non mi pare) quando eseguire le verifiche per SLO e SLC (che sono le new entry), ma elega la scelta al professinista sulla base dell'utilizzo e dell'importanza dell'edificio.
Per ora ho sempre progettato edifici ordinari (classe II) quindi non ho mai avuto l'esigenza di esplora a fondo i due SL in questione.
Ciao
-
Ora dovrei andare a memoria perchè non ho il testo davanti in cui è indicato esplicitamente, comunque per questa casistica consiglio
http://www.darioflaccovio.it/libro.php/le-nuove-ntc-2008-guida-pratica-df9156_C264_A1 (http://www.darioflaccovio.it/libro.php/le-nuove-ntc-2008-guida-pratica-df9156_C264_A1)
Si veda Il Cap 7.1 NTC2008: In mancanza di espresse indicazioni, il rispetto dei vari stati limite si considera conseguito:
- nei confronti di tutti gli stati limite di esercizio qualora siano rispettate le verifiche allo SLD.
- nei confronti di tuti gli stati limite ultimi, qualora siano soddisfatte le verifiche relative al solo SLV
L'eccezione si ha nelle classi d'uso III e IV oer gli elementi non strutturali e gli impianti, delle quali è richiesto anche il rispetto delle verifiche di sicurezza relative allo SLO. In particolare occorre fare riferimento al 7.3.7.2 e 7.3.7.3
Da qui deduco che in qualsiais programma di calcoo, quindi credo anche il SAP, in base alla classe d'uso che imposti, automaticamente faccia le verifihce o di default o quelle aggiuntive se di clase III e IV
-
Non te lo ha segnalato nessuno, ma ti attenziono il §7.3.7.1 valevole per edifici in classe III e IV.
In pratica con quel paragrafo nasce anche un quinto spettro di risposta. Perchè sembrerebbe uno spettro SLD da utilizzare per le verifiche di resistenza, piuttosto che come usuale per le verifiche di deformabilità. In realtà il valore di η da porre pari a 2/3, al posto del "classico" 1, ti fa trovare uno spettro differente ancora.
In realtà in funzione del fattore di struttura, tale spettro potrebbe avere ordinate sempre inferiori al corrispondente spettro SLV, rendendo di fatto inutili le verifiche di resistenza (perchè le azioni con questo spettro potrebbero essere inferiori che con quello SLV). Considerando poi che le verifiche resistenziali devono essere svolte con i valori medi delle resistenze dei materiali, piuttosto che con quelli caratteristici........mi rimane il dubbio che questa "tipologia" di verifica abbia senso.
In ultimo, non mi pare che i programmatori di tutti i software strutturali abbiano mai implementato quanto previsto nel §7.3.7.1 Ad esempio il MasterSap, che io utilizzo, non procede al calcolo di questo spettro.
-
Nessuno la utilizza in quanto molto limitativa anche se forse per edificio classe IV dal mio punto di vista avrebbe senso farli.
-
Intanto vi ringrazio per la collaborazione!!! :piacere:
Allora, da quello che mi è parso di capire dai vostri commenti, per edifici ordinari (quindi di Classe d'uso II), in mancanza di espresse indicazioni, bisogna effettuare:
- verifiche allo SLD per gli stati limite di esercizio
- verifiche allo SLV per gli stati limite ultimi.
Definito quest'aspetto determinante per la scelta delle strategie progettuali, possiamo procedere alla definizione dei parametri della FASE 3 per la determinazione degli spettri tramite il file excel di cui sopra.
Di seguito elencherò, tramite il vostro aiuto, tutti i vari parametri da impostare nella scheda.
Per cui, continuiamo:
- FASE 3:
selezioniamo dalla tendina lo stato limite considerato, partendo dallo SLD per quanto riguarda gli stati limite di esercizio.
per la categoria di sottosuolo impostiamo un suolo di tipo B ed una categoria topografica T2. A fianco abbiamo un altro valore da impostare, il famigerato rapporto h/H, che in pratica tiene conto del fatto che l'edificio si trovi sulla sommità di un rilievo/pendio, sulla cresta oppure alla base. Se leggiamo attentamente la normativa con riferimento alla tabella 3.2.VI, notiamo che la variazione spaziale del coefficiente di amplificazione topografica St è definita da un decremento lineare con l'altezza del pendio dalla sommità alla base (appunto il rapporto h/H), ed è proprio alla base che St=1. Poniamoci quindi nella condizione topografica T2 e impostiamo un valore di h/H=0,5 cioè a metà pendio. Notiamo che il coefficiente amplificativo St=1,1.
Ora mi occorre nuovamente il vostro aiuto!!
Nella categoria "Componente Orizzontale" possiamo selezionare "Spettro di Progetto Elastico (SLE)" oppure "Spettro di Progetto Inelastico (SLU)".
Ecco, mi occorre che qualcuno faccia chiarezza anche su questo aspetto, precisando cosa comporta scegliere una cosa piuttosto che l'altra e perchè!!
Grazieeeee ;) :oook:
-
Non te lo ha segnalato nessuno, ma ti attenziono il §7.3.7.1 valevole per edifici in classe III e IV.
In pratica con quel paragrafo nasce anche un quinto spettro di risposta. Perchè sembrerebbe uno spettro SLD da utilizzare per le verifiche di resistenza, piuttosto che come usuale per le verifiche di deformabilità. In realtà il valore di η da porre pari a 2/3, al posto del "classico" 1, ti fa trovare uno spettro differente ancora.
In realtà in funzione del fattore di struttura, tale spettro potrebbe avere ordinate sempre inferiori al corrispondente spettro SLV, rendendo di fatto inutili le verifiche di resistenza (perchè le azioni con questo spettro potrebbero essere inferiori che con quello SLV). Considerando poi che le verifiche resistenziali devono essere svolte con i valori medi delle resistenze dei materiali, piuttosto che con quelli caratteristici........mi rimane il dubbio che questa "tipologia" di verifica abbia senso.
In ultimo, non mi pare che i programmatori di tutti i software strutturali abbiano mai implementato quanto previsto nel §7.3.7.1 Ad esempio il MasterSap, che io utilizzo, non procede al calcolo di questo spettro.
sismicad calcola lo spettro lo confronta con quello slv e se le ordinate sono sempre inferiori comunica che le verifiche sono implicitamente soddsifatet e riporta il confronto fra gli spettri nei tabulati. se per caso invece le verifiche occorrono... le esegue.
-
Lo spettro di progetto agli SLU, viene utilizzato per la verifica delle capacità dissipative delle strutture, attraverso una riduzione delle forze elastiche che tiene in conto la capacità dissipativa anelastica della struttura e dell'incremento del periodo proprio della struttura stessa a seguito delle platicizzazioni. Infatti la combinazione classica agli SLU considera i coefficienti moltiplicativi delle azioni pari ad 1,3 per i permanenti e 1,5 per lgi accidentali (prevalenti)
Mentre lo spettro di progetto agli SLE tiene conto della capacità della struttura in fase elastica. Tant'è vero che la combinazione più gravosa (ovvero quella RARA), ha i coefficienti pari ad uno per i carich permanenti e gli accidentali prevalenti, quindi senza nessuna amplificazione legata allo sfruttamento in fase anelastica dei materiali.
In ogni caso i capitoli di rifeirmento sono 3.2.3.4 e 3.2.3.5
-
Perfetto Ing., grazie 1000!!! :oook:
A questo punto quindi, sempre facendo riferimento al file excel, scegliendo dalla tendina in alto SLD, nella categoria "Componente Orizzontale", appunto, selezioniamo "Spettro di Progetto Elastico (SLE)" e NON "Spettro di Progetto Inelastico (SLU)"?
E' corretto?
Viceversa selezioniamo "Spettro di Progetto Inelastico (SLU)" se dalla tendina in alto scegliamo SLV?
:mmm:
-
Certo perchè ovviamente non ha senso scegliere stati limite diversi (SLD è di esercizio mentre SLV è ultimo), anche se nella tendina permette di sceglierli diversi l'uno dall'altro e questa non l'ho capita neanche io
-
@minimike: se vuoi accendere una luce su SLV e SLD e spettri di risposta elastici senza rimanere "fulminato", una descrizione semplice dal Ghersi (guarda caso...)
http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=293.0 (http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=293.0)
p.s. spero di non risultare ripetitivo o monografico, in quanto ho già consigliato il testo in questione in un altro topic... ma il testo è valido fortuna nostra!
-
Riporto in rilievo qs argomanto perché stò modellando una semplice struttura in legno con SAP2000 composta da 7 portali (2 colonne più capriata composta da catena e diagonali) aventi interasse 4,44 m, il resto della copertura è composto da banchina, mezzacasa e colmo su cui poggiano i correnti.
La struttura in pianta ha dimensioni di 5,70 x (4,44x6) e altezza 3,85m. E quindi una struttura molto semplice.
La struttura è soggetta al solo carico neve e pesi permanenti di copertura (tavolato e lamiera).
Ho modellato la struttura con SAP, inserito i casi di carico (DEAD per i PP, SUPERDEAD per i permanenti e SNOW per la neve) e li ho applicati ai correnti (ovviamente solo i permaneti e il carico neve).
Il mio problema è per l’analisi sismica, ho seguito pari pari la procedura indicata dal tutorial scaricabile dal sito dell a CSI-ITALIA e ho quindi definito gli schemi di carico per le azioni sismiche.
Ho inserito lo spettro di risposta allo stato limite ultimo per le componenti orizzontali che mi risulta dal foglio excel.
Ho definito le masse partecipanti con il coefficiente 1 per i PP e i permanenti e con 0,2 per la neve.
Ora però non riesco a capire come devo creare le combinazioni di carico.
Ovviamento ho creato la condizione allo SLU (1,3xPP + 1,5xPERM + 1,5 x SNOW) però ora non capisco come combinare le altre.
Qualcuno è in grado di darmi un consiglio??
Se dovessi fare un'analisi statica equivalente come dovrei procedere?
-
@Hermann77: è l'argomento successivo che tratteremo a breve, ti prego di avere ancora un po' di pazienza ;)
Rieccomi!!! Chiedo scusa per le varie latenze, ma come al solito sto parecchio intrecciato. :pazzo:
Allora, calcolati gli spettri col file excel fornito dal CSLP di cui sopra, nella tendina Fase 3 selezioniamo la voce "Parametri e punti spettri di risposta"; selezioniamo poi tutte e due le colonne dei valori (periodo-accelerazione), copiamo e incollamo su un file di testo txt (blocco note) tutti i valori .
Andiamo in Sap e procediamo con l'inserimento dello Spettro di Progetto nel seguente modo:
>Definisci>Funzioni>Spettro di Risposta
dalla tendina a fianco selezioniamo la voce "From File" e clicchiamo su "Aggiungi Nuova Funzione"
selezioniamo "Sfoglia.." e apriamo il file di testo con i valori dello spettro (se non ve lo visualizza applicate "tutti i file" come filtro). Selezionare sulla destra la voce "Periodo vs Valore" e controllare il grafico e i relativi valori cliccando in basso su "Visualizza Grafico". Se tutto torna, selezionare "Converti a Utente", attribuire un nome, controllare lo smorzamento e confermare.
Una volta inserito lo Spettro di Progetto, passiamo alla definizione del caso di carico sismico, selezionando dal menu a tendina:
>Definisci>Casi di Carico..
selezioniamo "Aggiungi Nuovo Caso di Carico", e nel menu a tendina della finestra che appare selezioniamo la voce "Response Spectrum"; in teoria si può lasciare tutto com'è, in particolare lasciamo la CQC come metodo di combinazione modale essendo la più precisa nel caso di strutture (tipo i ponti) in cui magari troviamo modi molto simili fra loro.
Inseriamo il Sisma in direzione X, selezionando dalle tendine in basso "U1" (cioè la direzione X), la funzione che abbiamo appena inserito e come fattore di scala il valore "9,81" essendo riferito all'accelerazione di gravità.
Idem con patate per il sisma in direzione Y (il metodo 100/30 lo definiremo nelle combinazioni).
N.B.: se qualcuno vuole aggiungere qualcosa riguardo alla definizione degli spettri in particolare per il discorso prettamente "normativo" è pregato di farlo ora, perchè poi passiamo direttamente alle combinazioni.
PER I MOD: ASPETTIAMO EVENTUALI INTERVENTI COSI' DA POTER IMPACCHETTARE TUTTO IL PARAGRAFO ALLA FINE ED INSERIRLO NEL POST GUIDA. THANX!! :oook:
-
EDIT: INTEGRAZIONE DEL POST PRECEDENTE!!!!
Idem con patate per il sisma in direzione Y, facendo attenzione nel selezionare "U2" (cioè direzione Y) nella tendina "Nome Carico"!!!
(il metodo 100/30 lo definiremo nelle combinazioni).
;)
-
mini dimmi quando e' tutto pronto che passo al primo post, grazie mille!
-
Attendo che gli altri verifichino eventuali errori, in particolare gli utilizzatori di Sap, e aggiungano concetti da me dimenticati e poi andiamo avanti.
Al limite ti contatto in pvt per indicarti di preciso cosa inserire e come, per creare un paragrafo compatto!
Colgo l'occasione per chiedere a voi altri utilizzatori di Sap se volete aggiungere spiegazioni per i vari parametri presenti nella schermata di definizione della Response Spectrum che allego come immagine:
(http://s3.postimage.org/11a8gh6ro/image.jpg) (http://postimage.org/image/11a8gh6ro/)
EDIT_HELP: nel frattempo sto completando alcuni esempi su Sap, per poi compilare con facilità e chiarezza i prossimi paragrafi sulle combinazioni e le verifiche sismiche. Avrei bisogno che qualcuno di voi, esperto con le NTC, mi indichi il/i paragrafi relativi alle masse e relativi coefficienti per l'analisi dinamica!!!!
Grazieeee!!!! ;)
-
riuppo il topic per farvi notare le modifiche e le integrazioni nel primo post!!
ENJOY!!!!!!
-
chiudo la discussione, la riprendiamo nel post in rilievo :lock:
-
COME INDICATO NEL PRIMO POST, QUESTO TOPIC DIVENTA IL FORUM DI DISCUSSIONE RELATIVO AL TOPIC DELLA GUIDA MESSO IN RILIEVO!!!
SCUSATEMI PER GLI INCONVENIENTI TECNICI DELLE ULTIME ORE.
Ok, continuiamo!!!
Commenti alla guida??? :bluto: :asd:
-
La guida è davvero molto utile, attendo sempre gli sviluppi!!!
-
Il prossimo inserimento riguarderà la combinazione di inviluppo! :oook:
-
Ho letto qua e la diversi interventi per modellare una fondazione continua o platea su suolo elastico con il SAP e riassumendo mi sembra di aver capito che si usa il seguente metodo:
FONDAZIONE CONTINUA:
Divido la trave di fondazione in elementi di lunghezza minore (per esempio 40/50cm) selezionando la trave e mediante il comando Edita -> Edita Linee -> Dividi Frames, a questo punto seleziono tutti gli elementi della trave e assegno delle Molle Linea alla trave con il comando Assegna -> Frame -> Molle Linea…
Nel riquadro Tipo di Molla
Rigidezza Molla per Unità di Lunghezza: inserisco il valore della K di Winkler moltiplicato per la larghezza della sezione della fondazione (per es. L=100 cm K=8Kg/cmc inserirò il valore 800)
Res Molla Semplice: Compression Only
Nel riquadro Direzione Tensione Molla (Supponendo la direzione globale Z verso l’alto)
Metto il segno di spunta su Vettore Direzione Specificato Utente
Sistema di Coord. GLOBAL
Vettore Globale X 0
Vettore Globale Y 0
Vettore Globale Z 1
PLATEA:
Divido la platea di fondazione in elementi di area minore (per esempio lato 40/50cm) selezionando la shell e mediante il comando Edita -> Edita Aree -> Dividi Aree..., a questo punto seleziono tutti gli elementi della platea e assegno delle Molle Area alla platea con il comando Assegna -> Area -> Molle Distribuite Area…
Nel riquadro Tipo di Molla
Rigidezza Molla per Unità di Lunghezza: inserisco il valore della K di Winkler (in teoria non dovrebbe essere moltiplicato per nulla, uso quindi Kg/cmc o equivalente)
Res Molla Semplice: Compression Only
Nel riquadro Direzione Tensione Molla (Supponendo la direzione globale Z verso l’alto)
Metto il segno di spunta su Vettore Direzione Specificato Utente
Sistema di Coord. GLOBAL
Vettore Globale X 0
Vettore Globale Y 0
Vettore Globale Z 1
NODI:
La procedura è come le precedenti soltanto che la costante di Winkler deve essere moltiplicata per un'area. Ipoteticamente se assegno le molle ai nodi della trave di fondazione con il valore di K moltiplicato per la larghezza e per la lunghezza degli elementi ottengo gli stessi risultati che selezionando Molle Linea..., idem per i nodi della platea.
Se qualcuno mi correggesse il presente post, anche integrandolo in modo da renderlo corretto, si potrebbe anche inserire nella guida ufficiale, almeno credo. :oook:
-
Ciao Hermann!!!
Sulle fondazioni purtroppo, almeno per ora, non so aiutarti, spero che intervenga chi ne sa più di me.
Per quanto riguarda la guida vi dico subito che ho corretto altre cose e ho inserito una parte che mi ero dimenticato, cioè la Definizione della Sorgente Masse!!!!
Invito tutti a consultare la guida e a suggerire quante più cose possibili per ampliarla ed eventualmente correggerla, perlomeno in questa fase.
Attendo vostre nuove!!! Ciaooo!!! ;)
-
Diciamo che ho controllato i risultati con altri SW e i conti tornano, anche con la soluzione molle sui nodi vs. molle di linea e di superficie. Però qualcuno sicuramente potrebbe aggiungere qualcosa che sicuramente sarebbe utile!!!
-
RAGAZZIIII!!!!!
State dando un'occhiata alla guida?? E' tutto ok? Non avete trovato nemmeno un errore??
-
minimike io non posso aiutarti in quanto sap2000 non lo uso, ma credo che tu possa andare avanti nella spiegazione
-
Si mini vai avanti :oook:
-
anche io non ho il sap e non posso controllare. però vai avanti perchè è fatta molto bene. :clap:
-
Salve a tutti!!!!
Allora com'è sta guida? Vi piace? E' utile? Avete riscontrato degli errori o imprecisioni? DAI SU FATEVI SENTIRE!!!!!
Colgo l'occasione per chiedere a voi tutti con quali argomenti si potrebbe completare la guida!!!
Attendo nuove!!!
ciaoo!!! ;)
-
Io è da un pò che non uso il Sap, cmq ho visto proprio ieri che è uscita la versione 15 con inseriti gli spettri per le NTC.
http://www.csiberkeley.com/sap2000/news-V15 (http://www.csiberkeley.com/sap2000/news-V15)
-
minimike credo che per ora vada tutto bene. prova proseguire come dicevi relativamente alle combianazioni, più che altro per arrivare più o meno alla fine. Successivamente ongi integrazione è sempre ben accetta. in questo modo i profani di sap2000 come me possono iniziare a lavorarci.
RInnovo i ringraziamenti per la bella iniziativa che hai intrapreso :)
-
molto volentieri caro Ing, ma sono arrivato praticamente alla fine di tutti i passaggi che riguardano l'analisi. per le verifiche infatti io uso il VIS che si interfaccia col sap facendo anche le verifiche secondo le NTC08.
vorrei implementare altri comandi, riguardo ad esempio la lettura dei risultati, ecc... però avrei bisogno di qualcuno che insieme a me fissi degli obiettivi o particolari esigenze rispetto alla media dei calcolatori italiani, e proseguire nella redazione di un capitolo.
grazie ;)
Io è da un pò che non uso il Sap, cmq ho visto proprio ieri che è uscita la versione 15 con inseriti gli spettri per le NTC.
http://www.csiberkeley.com/sap2000/news-V15 (http://www.csiberkeley.com/sap2000/news-V15)
FINALLY!!!!!!!!!! :clap:
anche se questo velocizza di poco il lavoro, come ho spiegato e illustrato anch'io nella guida....io più che altro apsetto nuove funzioni riguardanti la GDR!!!
-
Come ti trovi con VIS? Verifica anche gli elementi shell usati per murature, platee, solette piene? Esporta anche i DWG?
Scusa le molte domande ma mi incuriosisce.
Grazie
-
mi trovo bene anche perchè si interfaccia alla perfezione con SAP importandosi tutta la struttura e tutte le relative proprietà, in più importa tutte le sollecitazioni e si fa da solo tutte le possibili combinazioni sismiche.
per il momento mi sono limitato a verificare le classiche sezioni, per setti o altre shell non ancora ti so rispondere.
a mio avviso è un programma ben fatto, prima di tutto perchè permette l'interazione con un programma come il SAP2000 e poi perchè è scritto anche per le NTC08, permettendoti di verficare anche le prescrizioni compresa la verifica della GDR che non è cosa da poco!!
io lo consiglio a tutti quelli che utilizzano il SAP!!!
-
Ciao Minimike, complimenti per la guida.
Ho avuto modo in passato di usare il SAP2000 in una versione di prova. Sicuramente il software è di alto livello anche se non immediato nell'uso progettuale.
Riguardo alla tua guida secondo me ci sarebbero delle piccole aggiunte da fare:
1- Generare i nodi corrispondenti ai centri di massa di ogni piano e aggiungerli ai diaframmi
2- Generare dei casi di carico unitari per le forze in direz. X, direz. Y e torsione applicate ai centri di massa, per effettuare le verifiche sulla regolarità di rigidezza in elevazione e sulla flessibilità torsionale di piano
3- Applicare ai centri di massa le torsioni dovute all'eccentricità accidentale, che andranno aggiunte alle combinazioni di carico sismiche
4- Nelle combinazioni prevedere un coefficiente di amplificazione dell'azione sismica per considerare gli effetti del secondo ordine.
5- Generare i casi di carico sismici per la verifica delle fondazioni (che si possono progettare senza GDR amplificando le sollecitazioni da analisi).
-
Ariciao a tutti!!!!!!!!!! :ciau: :ciau:
Scusate la mia assenza, ma come al solito sono stato un pochino intrecciato in questo periodo!
Allora, eccoci qua!!! Vi dico subito che i vostri suggerimenti si possono mettere in pratica e quindi inserire nella guida fin da ora, ma ho bisogno del vostro aiuto per definire ciò che mi chiedete e per spiegare nei dettagli anche a me quello di cui parliamo. A tal proposito vorrei chiedere il vostro aiuto per insierire nella guida un esempio per l'analisi statica equivalente che abbiamo utilizzato fino all'anno scorso. (non dimenticatevi che sono ancora un pivello in confronto a voi)
Vi prego di contattarmi in privato oppure di inviarmi delle mail all'indirizzo:
arch.diflorio@live.it
Rimettiamoci al lavoro!!!! Grazie per il supporto!!!! :piacere:
-
Ariciao a tutti!!!!
Ho appena inserito alcune piccole modifiche nella guida, correggendo qualche imprecisione ed aggiungendo qualche piccolo consiglio riguardo la nuova versione del programma.
Avrei bisogno che quei pochi (da quanto mi è parso di capire) utilizzatori del SAP del forum mi dessero conferma di quello che ho scritto, e per quanto riguarda nuovi comandi da inserire che magari non conosco, dovrebbero darmi una mano a compilare la guida, anche con screen shot dei comandi elencandomi per sommi capi il procedimento, poi me la sbrigo io nel compilare il post.
Attendo nuove.....dai!!!! :)
-
UPDATE!!!!
Inserito il procedimento per la generazione degli spettri di risposta direttamente nel SAP!!!!
ps: oh!! fate la fila!!!! ;)
-
Non ho letto tutti i messaggi, cmq avevo una domanda riguardo al carico che assegni come To frame One-Way, in questo modo perdi il comportamento ortotropo del solaio,no? di norma per tale motivo si divide il carico in 20%-80% in funzione dell'orditura del solaio!