Ingegneria Forum

Generale => .:Politica ed Affini:. => Topic started by: marchionili on 28 December , 2011, 19:33:05 PM

Title: 1900 miliardi di euro di debito e recessione: é tutta colpa delle banche?
Post by: marchionili on 28 December , 2011, 19:33:05 PM
Ho guardato per puro caso questo video:

SISTEMA DI CREAZIONE DEL DEBITO - YouTube 
SISTEMA DI CREAZIONE DEL DEBITO (http://www.youtube.com/watch?v=xUjEz-_bMcQ&feature=youtu.be#)

e mi sono chiesto se le cose dette erano vere oppure no.

Ho letto che la banca europea (BCE) esegue principalmente le seguenti operazioni:

1.compra bond da banche e cittadini 

2.presta soldi alle banche


Sia nel caso 1 che nel caso 2 la BCE stampa moneta a costo zero (la carta costa pochissimo) e chiede in cambio l'intera somma di denaro più un interesse. Dopo molti anni la BCE sarà piena di carta stampata riconsegnata più una percentuale di carta che prima era nelle tasche dei cittadini. Questo processo impoverisce i cittadini europei e arrichisce la BCE. Qualcuno mi aiuta a capire con quale sistema i cittadini europei riescono (tutti quanti, non solo alcuni...) a pagare l'interesse e a guadagnarci senza impoverirsi nei confronti della BCE?

Grazie e buone feste a tutti!
Title: Re: 1900 miliardi di euro di debito e recessione: é tutta colpa delle banche?
Post by: santacruz on 29 December , 2011, 08:54:48 AM
La BCE non stampa moneta.
In ogni caso di video come questo ce ne sono una marea in rete e presentano tutti le cose in maniera un po' "semplicistica" (non semplificata) in cui in pratica si "opera" in un sistema "chiuso".
Title: Re: 1900 miliardi di euro di debito e recessione: é tutta colpa delle banche?
Post by: marchionili on 29 December , 2011, 12:25:04 PM
E chi é che stampa moneta?
Title: Re: 1900 miliardi di euro di debito e recessione: é tutta colpa delle banche?
Post by: Gilean on 30 December , 2011, 10:41:29 AM
La BCE non stampa moneta.
In ogni caso di video come questo ce ne sono una marea in rete e presentano tutti le cose in maniera un po' "semplicistica" (non semplificata) in cui in pratica si "opera" in un sistema "chiuso".


non per fartene una colpa, ma il dare del semplicistico al cittadino comune il suo ragionamento, a mio parere, e' stata una delle concause della crisi. Il cittadino medio fa ragionamenti troppo semplicistici, non capisce appieno i meccanismi...eppure alla fine chi paga e' chi fa ragionamenti troppo semplicistici, mentre chi li fa complicati ci ha fatto arrivare a questo punto.
Title: Re: 1900 miliardi di euro di debito e recessione: é tutta colpa delle banche?
Post by: marchionili on 30 December , 2011, 18:54:19 PM
A me interesserebbe capire come funziona il meccanismo, tutto qui. Se il sistema fosse più complesso di come viene esposto, nessun problema, sono qui con le orecchie ben aperte. Una cosa può essere complicata fin che si vuole ma non può essere complicata a tal punto da non poter essere compresa. Spero che su questo santacruz concordi. A me interessa capire la filosofia con cui si muove il denaro e si pagano gli interessi come esposto nel post principale.
Title: Re: 1900 miliardi di euro di debito e recessione: é tutta colpa delle banche?
Post by: santacruz on 30 December , 2011, 19:05:21 PM
Il fatto è che quando si fanno quegli esempi non si tiene conto del fatto che le economie (in generale un po' tutte) si basano anche sul fatto che l'impresa possa "crescere", vendere i suoi prodotti altrove, espandere il suo mercato e quindi, per tornare all'esempio, considerando che l'impresa "crea" ricchezza, sarà anche in grado di ripagare i suoi debiti e gli interessi associati.
Quello che non si spiega mai è che tutta questa crisi nasce dal fatto che gli imprenditori hanno smesso di essere tali facendosi amministrare da "finanziaristi", (vedi a tal proposito la marcegaglia, tronchesi provera e simili) e quando ciò è accaduto essi, non capendo nulla di "impresa" hanno iniziato a vendersi cose come i "derivati", "future" ecc, facendo fare utili alle banche a scapito di risparmiatori e stati.
In altre parole, secondo me, se si vuole uscire da questa crisi bisogna tornare a sistemi più "naturali" in cui gli strumenti finanziari siano legati a produttività industriali effettive e non "convenzionali".