Qualche volta mi è capitato. Di leggere sui giornali notizie di cui io avevo diretta conoscenza.
Si è trattato sempre di delusioni. Notizie imprecise, chiacchere senza senso, non perfetta individuazione dei soggetti effettivamente coinvolti, ecc.
Ho voluto rileggere apposta l'articolo che Willy ci ha proposto oggi. Non sono un fan de "Il Giornale", e ci tengo a dirlo a scanso di equivoci, poichè a mio avviso a volte scade nel gossip spinto e nel tentativo troppo smaccato di denigrare per forza qualcuno.
L'articolo è un pastone. Un mix di tutto e di nulla. Demagogia?
Gli enti previdenziali, parastatali, ecc. da tempo hanno deciso, ed hanno potuto per legge, di vendere parte del loro patrimonio. E' la legge che esplicitamente prevede che gli inquilini di queste case in affitto possano acquistare a prezzo agevolato. Cercare quindi giustificazione 'di mercato' al prezzo di 1600 €/m² non ha senso. E' così, per legge. Nessuna levata di scudi è possibile.
Il catasto giammai si è preoccupato della sismicità di una zona, nè al centro di Roma, come ironizza l'articolista, nè in nessuna altra parte d'Italia.
E' possibile certamente che quelle case, quegli appartamenti, realizzati 60 anni fa, fossero equiparabili ad 'edilizia popolare' in quartieri non propriamente centrali o rispettabili. E che i 60 anni che nel frattempo sono passati abbiano modificato profondamente la mappa di 'mercato' di quale zona sia appetibile oppure no.
E' colpa del ministro se il Catasto nel frattempo non abbia aggiornato alcunchè, e che la legge pone a base del prezzo di vendita la classificazione catastale? ........forse si.........forse no.
Perchè in effetti, e qui si che si potrebbe aprire un fronte di discussione, alla fine tutti questi politici non si sa bene perchè hanno avuto assegnata in affitto (basso) una casa dall'ente X e successivamente hanno potuto riscattarla a prezzi 'politici' decisi in definitiva ...... proprio dai politici.