Ricordi di un lontano passato.
I tabulati a modulo continuo in triplice copia da spacchettare. Inizialmente con la pellicola di carta carbone, poi la "novità" della carta chimica. Impalpabile, con la terza copia quasi illeggibile. Sulle stampanti più professionali la possibilità di distanziare la testina in funzione dello spessore del tabulato, ma di aumentarne a pressione.
Ne ho bruciate, di stampanti, almeno un paio.
Ne avevo una, una Panasonic, non velocissima, che avendo il sensore della temperatura, rallentava apposta ed ulteriormente la stampa per evitare surriscaldamenti eccessivi.
Furbo, piazzavo un ventilatore sul pannellino superiore (di plastica trasparente asportabile), per raffreddare la testina.
Ma probabilmente raffreddavo solamente il sensore. Mi ha lasciato presto.