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Ingegneria Edile, Strutturale & Geotecnica => .:Strutture:. => Topic started by: guillen on 06 November , 2010, 16:25:51 PM

Title: [Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: guillen on 06 November , 2010, 16:25:51 PM
Premesso che siamo in zona sismica, vi pongo il seguente quesito.
Supponiamo di avere due travi di C.A. una principale incastrata a due pilastri del telaio principale e una seconda trave che afferisce alla trave principale. La norma, da qualche parte vieta questo tipo di nodo, in altre parole e possibile avere un nodo tra due travi (una principale e l’altra secondaria) senza che in tale nodo vi sia un pilastro?

Grazie per le risposte.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: mircof on 06 November , 2010, 16:57:57 PM
Credo proprio di si.
Tant'è vero che la norma prevede anche la realizzazione di pilastri in falso su travi.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Cris on 06 November , 2010, 19:43:07 PM
(http://s1.postimage.org/4MLX0.jpg) (http://postimage.org/image/9oz23ojo/)

Quoto però ti può non tornare la verifica delle bielle compresse (sempre che vada fatta)  :)

Potrebbe invece essere interessante scambiare contributi su come debba essere armato un siffatto nodo a livello di longitudinali, staffe e legature.  ???

Quali staffe confinano il nodo se non ci sono quelle del pilastro?

I solai tessuti come in figura non dovrebbero caricare la trave in falso vero?

Che si fa per i longitudinali superiori? si proseguono nel solaio a fianco? (perchè in un nodo del genere, a fianco o c'è un solaio o c'è il vuoto).

Le altezze delle travi dovrebbe essere uguale?... Insomma ci sono dei dubbi.   :mmm:


Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Cris on 08 November , 2010, 23:00:38 PM
Quoto però ti può non tornare la verifica delle bielle compresse (sempre che vada fatta)  :)

Vorrei approfondire su quel "sempre che vada fatta" e sulla questione delle armature..
Girando un pò ed assumendo contributi secondo me validi, mi sono fatto le seguenti convinzioni...

Trave in falso:

Gerarchia delle resistenze tra una trave e l'altra?

Il comportamento duttile della struttura viene richiesto come prestazione dall'assunzione di un "q" (cioè dalla decisione di affidare solo parte della sollecitazione sismica alla resistenza strutturale e affidare il resto alla dissipazione energetica); la garanzia di questo comportamento viene data poi da due fattori:

1) dettagli costruttivi che consentono lo sviluppo di duttilità a livello di sezione, quindi "locale"
2) formazione di un meccanismo attraverso lo sviluppo di cerniere plastiche, la cui comparsa deve essere guidata perché l'ordine di attivazione non porti a cinematismi instabili, quindi "globale" (GdR)

Quindi: duttilità garantita da elementi localmente duttili che consentono l'instaurarsi di meccanismi globali, di cui si deve garantire la stabilità.

La domanda è questa: la formazione di una cerniera plastica fra una trave e l'altra può compromettere la stabilità globale della struttura come la formazione di cerniere plastiche nei pilastri?

Se il collegamento fra 2 travi si plasticizza (anche solo perché ammettiamo subisca per congruenza gli spostamenti che il resto della struttura gli trasmette) non compromette la stabilità del sistema, quindi non c'è nessuna necessità di sovraresistenze finalizzate al controllo dell'ordine di formazione delle plasticità.

Per inciso poi, questi stessi spostamenti, agenti su dimensioni "tozze" sono quelli che generano taglio inverificabile a livello di "bielle compresse"

Armature:

Armature della trave portata al di sopra di quella portante e ancoraggi delle barre della portata risvoltati in orizzontale paralleli all'asse della portante.
In piu' adeguato rinforzo della staffatura di entrambe che si possa prendere la reazione di appoggio del puntone di cls e lo "appenda" alla zona compressa della trave portante.

Quindi, nel nodo, le staffe della portante debbono essere dimensionate per la "sospensione" (e potrebbe essere sufficiente il passo ridotto usato per le staffe alle estremità), ancoraggi come al solito.

Ditemi un pò se da qualche parte fa acqua...  :mmm:

Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Massimo.T on 09 November , 2010, 15:17:33 PM
una trave in falso complica notevolmente la relazione scritta nel §7.4.4.1.1.
inoltre va a costituire un nuovo nodo (solitamente non confinato) e quindi nuove interfacce d'infittimento di staffe e una nuova zona in cui, ad es., non puoi sovrapporre i ferri.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: ingwilly on 10 November , 2010, 09:16:37 AM
In questi casi, come ho imparato a mie spese per un'altra situazione non ben codificata dalle norme, è meglio cercare soluzioni alternative (se possibile) oppure cercare di farsi cambiare l'architettonico, infatti le interpretazioni della norma danno luogo a lunghissime discussioni col GC che è preparato alle certezze e diffidente sulle interpretazioni.

Willy
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: guillen on 10 November , 2010, 12:13:16 PM
... è meglio cercare soluzioni alternative (se possibile) ...

Tipo? Qualcuno più esperto di me ha qualche esempio da riportare?
Grazie.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: zax2010 on 10 November , 2010, 13:10:58 PM
Fatemi capire.

Un solaio a cassettoni, un grigliato, sarà impossibile da realizzare, normativamente parlando?

Io penso di no.

Quota al 100% Cris quando assegna un "rango" inferiore alla importanza sismica di un nodo trave-trave per l'intera struttura di un più importante nodo trave-pilastro.

Riguardo quel che dice Massimo circa le relazioni contenute nel paragrafo 7.4.4.1.1 (ammesso che vadano applicate) vorrei capire meglio (come al solito) cosa intende.

Ovvero la trave portante (interpreto) è da considerare divisa in due spezzoni ambedue incernierati, e via con tutte le altre considerazioni. Oppure essa "rimane" intera, quel che conta è la sua lunghezza da pilastro a pilastro, e tra i carichi gravitazionali cui va sommato il taglio dovuto ai momenti resistenti delle estremità ci inserisco anche la reazione della trave portata.
?
?
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Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: ingwilly on 10 November , 2010, 13:41:43 PM
@ Guillen
Mi riferivo a soluzioni architettonico strutturali tipo spostare un pilastro, cambiare l'orditura etc.

Un esempio potrebbe essere quello del pilastro d'angolo che deve portare una trave eccentrica. Alcuni autori (purtroppo adesso non ricordo quali) consigliano di dividerlo in due pilastri distanziati su cui scarica una sola trave.
(http://s2.postimage.org/g0etspd0/Immagine.jpg) (http://postimage.org/image/g0etspd0/)


Il ragionamento di Zax è ampiamente condivisibile nella maggioranza dei casi, ma, come dicevo, spesso diventa difficile da far digerire a chi autorizza.

Willy
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Ing. Edoardo on 10 November , 2010, 13:49:24 PM
Quoto Cris in tutto. Siamo tutti concordi sul fatto che alcune volte sarebbe meglio modificare l'architettonico ecc ecc. Però altre volte non esistono alternative, per cui bisogna rimediare con qualche trucchetto (lecito anche se non propriamente normato) proprio come quello che ha indicato Cris. Ovvio che il tutto dipende anche dalle dimensioni. Ovvero la trave portata a sua volta porta solai? Se si dipende dai carichi stessi, in quanto ovviamente la reazione dela trave portata sullla trave portante, utile per dimensionare l'incremento di taglio nel nodo, più è elevata e più mette in difficoltà nel dimensionare una apposita staffatura fi 8/5" o fi10/5" ok, ma se si deve salire come diametri diventa anche difficile realizzare il nodo stesso, per cui non credo valga la pena operare in questo modo. Morale: Metodo di calcolo a mio avviso efficiente ma dipende dalle dimensioni delle travi e dalle entità dei carichi portati.

L'anno scorso per un caso analogo, ho visto proporre da un collega una soluzoione di questo tipo (assoutamente NON normata).
Due travi emergenti ora non ricordo le dimensioni, la prima portava l'altra. Bene per non inserire una marea di ferro , egli ha previsto una piastra con barre di acciaio B450C saldate alla piastra stessa diciamo nella parte superiore della piastra, per legarle poi ai ferri correnti della trave portata. nella parte inferiore della piastra stessa erano presenti delle barre sagomate tipo tirafondi, quindi con uncino nella parte finale, disposti tu tre righe e su due o quattro colonne (ora non ricordo)in modo da ancorarsi alle barre di armatura della trave portante. Ovviamente tutte le barre sono state dimensionate a taglio (proprio quello relativo alla reazione della trave portata). Il tutto poi gettato in opera nello stesso momento.
I calcoli strutturali sono andati in deposito, per  cui senza alcun contorllo da parte del GC o chi per esso (salvo sorteggio). Io al momeno son rimasto allibito anche perchè nessuna prescrizione è indicata per interventi di questo tipo, ma operativamente parlando non l'ho ritenutta una bruttissima idea.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: salvo@ing on 10 November , 2010, 14:21:25 PM
Si può sempre dichiarare la trave come elemento secondario con le dovute conseguenze positive.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: zax2010 on 10 November , 2010, 14:30:14 PM
Come ci ha rimproverato Renato qualche tempo fa, la dichiarazione di "secondarietà" di un elemento deve essere giustificata. (Ma a dire il vero lo sapevamo anche da noi).
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Ing. Edoardo on 10 November , 2010, 15:25:57 PM
Secondo me in un caso come questo non è facile dichiararlo come elemento secondario. Come lo si giustifica al di la delle parole?
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: zax2010 on 10 November , 2010, 16:10:08 PM
In realtà, se fosse una trave solamente nell'ambito di un impalcato, pensare che questa trave possa essere significatica ai fini dell'assorbimento delle azioni sismiche, io la vedo dura. Ma che razza di struttura è mai questa?

Ho un impalcato rigido, ad esempio? Faccio il gioco di prestigio, prima metto la trave, poi la tolgo, valuto deformazioni, valuto le differenze. A quanto possono ammontare le differenze? Oltre il 15%? Non ci credo.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: ing.Max on 10 November , 2010, 16:13:33 PM
AZ Bruciato da zax

Secondo me in un caso come questo non è facile dichiararlo come elemento secondario. Come lo si giustifica al di la delle parole?
La domanda a cui rispondere dovrebbe essere: "Partecipa a dissipare/assorbire il sisma? In che misura?"

Forse un'idea potrebbe essere utilizzare il metodo proposto per i pilastri, in un edificio a pareti... quello dei due modelli, uno con vincoli reali e l'altro con vincoli biella sui pilastri, per valutare la differenza di spostamento... ecc...
Si potrebbe analogamente confrontare il comportamento dell'edificio con e senza la trave in falso (cerniera sulla trave portata), valutando modi di vibrare spostamenti. Se le differenze non sono trascurabili la singolarità costituita dall'incastro della trave in falso non potrà essere ignorata.
Penso che la semplificazione di piano infinitamente rigido vada evitata in suddetta analisi.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Renato on 10 November , 2010, 18:55:24 PM
Sono d'accordo con Willy quando dice che è sempre meglio cambiare (se possibile) lo schema strutturale per rientrare nei casi previsti dalle norme. Ad esempio nell'esempio postato da Cris spostare il pilastro 25 nello spigolo onde evitare la trave che si appoggia ad un'altra. Se non si può spostare il pilastro si può tentare di progettare la trave P15-25 come trave (principale) a spessore leggermente inclinata che passi col baricentro per il nodo 25: orientando, naturalmente, il solaio nella direzione ortogonale a quella ivi prevista (=poco carico sulla trave a spessore).
Terza soluzione trave a spessore secondaria (P15-25) e solaio in direzione ortogonale a quella prevista: dovrebbe essere facile, in questo caso, dimostrare la secondarietà della trave a spessore.
Nel caso di una trave principale che si appoggia in un punto intermedio di un'altra trave principale nasce il problema interpretativo sull'applicazione della gerarchia a taglio della trave interrotta (vedi intervento di Massimo T): in via  cautelativa si potrebbe applicare cmq, ma,  se (come nel caso dell'esempio di Cris) uno dei tratti di trave è molto corto non si riuscirebbe a progettare a taglio il tronco stesso.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Cris on 10 November , 2010, 23:12:46 PM
Ringrazio tutti per i preziosi contributi...  :piacere:

...Ovvero la trave portante (interpreto) è da considerare divisa in due spezzoni ambedue incernierati, e via con tutte le altre considerazioni. Oppure essa "rimane" intera, quel che conta è la sua lunghezza da pilastro a pilastro, e tra i carichi gravitazionali cui va sommato il taglio dovuto ai momenti resistenti delle estremità ci inserisco anche la reazione della trave portata....

Ecco un altro punto di non poco conto da chiarire... che avevo sommerso e che zax, accennando ai vincoli, .. ha fatto galleggiare.. (anche se intendeva un'altra cosa)

La trave portata è incastarata o incernierata? che, tradotto in quel che intendo, vuol dire...
La trave portante si verifica a torsione o no? 
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: salvo@ing on 11 November , 2010, 00:28:15 AM
Ringrazio tutti per i preziosi contributi...  :piacere:

Ecco un altro punto di non poco conto da chiarire... che avevo sommerso e che zax, accennando ai vincoli, .. ha fatto galleggiare.. (anche se intendeva un'altra cosa)

La trave portata è incastarata o incernierata? che, tradotto in quel che intendo, vuol dire...
La trave portante si verifica a torsione o no? 
Secondo me è una cerniera (o meglio una cerniera parziale, con ad esempio il contributo del momento leggermente ridotto - per ovvie ragioni di nodo) e comunque nel caso di elemento secondario deve essere cerniera.
Torsione? Bella domanda...Se trasmette momento, anche poco, l'effetto torsionale dovrebbe essere valutato. In funzione della sua entità, comunque, la trave potrebbe anche non essere progettata a torsione (previa verifica di "inutilità").
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Renato on 11 November , 2010, 08:55:25 AM
La trave portata è incastarata o incernierata? che, tradotto in quel che intendo, vuol dire...
La trave portante si verifica a torsione o no? 
Trattandosi di torsione secondaria non è necessario la verifica torsionale allo SLU (la torsione fa subito fessurare la trave pricipale che ruota intorno al proprio asse azzerando il momento flettente della trave ortogonale ed allo stesso tempo quello torcente - redistribuzione degli sforzi per coazione da fessurazione a torsione- .  Per simulare nel modello questo comportamento (ed incrementare i momenti flettenti a causa della redistribuzione suddetta) è sempre opportuno ridurre del 70%-90% la rigidezza torsionale delle travi nella matrice di rigidezza delle stesse.
Per evitare fessurazioni in esercizio è cosa buona controbilanciare la torsione di cui trattasi orientando opportunamente i travetti dei solai gravanto sulla trave soggetta a torsione o creando dei cordoli nel solaio aventi direzione parallela a quella della trave portata. L'armatura a torsione anche se calcolata non risolve facilmente il problema della fessurazione in esercizio.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: zax2010 on 11 November , 2010, 09:17:40 AM
Ma che vi avrà fatto mai questa benedetta torsione? (Domanda retorica ovviamente)

Tutto un cercare di scantonare. Torsione di equilibrio, torsione di congruenza, torsione inutile, torsione ridicola, torsione che se anche c'è me ne "strafotto".....

Non è il posto giust, lo so. Però sarebbe opportuno anche riflettere sullo "stato dell'arte" delle teorie per la verifica a torsione di sezioni, anche semplicemente rettangolari.

Degli accrocchi paurosi (sia SLU che TA-SLE) che non hanno nè capo nè coda, quando dalla torsione pura (che ovviamente è un caso che non può capitare mai), si passa alle più normali sovrapposizioni di sollecitazione momento-taglio-torsione.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Renato on 11 November , 2010, 11:23:36 AM
A Zac2010

Stai facendo confusione. La torsione primaria (=necessaria per l'equilibrio) non è necessariamente torsione pura. Ad es. in una trave a ginocchio con gradini a sbalzo la torsione è primaria (c'è anche taglio e flessione) in quanto se non la contrasti i gradini vanno giù!  Idem per una pensilina (sbalzo) incastrata in una trave senza solaio dall'altro lato della trave di incastro.
In questi casi il calcolo di progetto della trave a torsione, taglio e flessione è stra...necessario ed andrebbe effettuata anche una verifica a fessurazione per torsione (allo SLE lo stato dell'arte è ancora basato sulle formule di Fritz Leonhardt).
Nell'ambito del ca il model Code 90 (base di partenza dell'EC2) afferma (§ 6.3.5.1) che "se la torsione di congruenza (=tors. secondaria) è trascurata tale circostanza deve essere tenuta in conto nell'analisi strutturale. Cioè la rigidezza torsionale va posta =0 nell'analisi. Se l'analisi non pone nulla la rigidezza torsionale vanno utilizzati VALORI REALISTICI della rigidezza torsionale (§ 3.8 Model Code) e vanno effettuate le conseguenti verifiche a torsione delle sezioni".  I valori di rigidezza indicati sono:
K1 = 0,3 E C /(1+f)   stato sezione NON fessurata a torsione
K2 = 0,1 E C /(1+0,3f)   stato fessurato a torsione
K3 = 0,05 E C (1+0,3f)  stato fessurato a torsione e taglio

in cui
E = modulo elastico cls
C = momento d'inerzia torsionale a sezione non fessurata
f = coeff. viscosità a lungo termine

E' evidente (all'uopo fare dei conticini)  che anche per piccoli valori in esercizio del momento torcente si ha fessurazione della sezione per cui il valore consigliato per la rig. torsionale in pratica è appena il 10% di quella elastica e quindi trascurabile (ma detta rigidezza ridotta o nulla va inserita nell'analisi elastica e se il programma non lo consente vanno sempre fatte le verifiche a torsione!!!!!!).
 
 
 
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Renato on 11 November , 2010, 11:36:50 AM
Per completezza aggiungo che, nel caso di torsione di congruenza,  è del tutto inutile armare a torsione le travi se nell'analisi elastica non si sono ridotte le rigidezze torsionali delle stesse,  in quanto in realtà, per effetto della scontata fessurazione a torsione oltre il 90% delle sollecitazioni di torsione si redistribuiscono sotto forma di incremento degli sforzi flessionali (da contenere con un incremento delle armature a flessione). Cioè il 90% delle staffe a torsione e delle barre longitudinali progettate sarebbero inutilizzate nel reale comportamento fisico mentre mancherebbero all'appello i necessari incrementi delle barre resistenti a flessione...
 
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Massimo.T on 11 November , 2010, 12:28:59 PM
Riguardo quel che dice Massimo circa le relazioni contenute nel paragrafo 7.4.4.1.1 (ammesso che vadano applicate) vorrei capire meglio (come al solito) cosa intende.

Ovvero la trave portante (interpreto) è da considerare divisa in due spezzoni ambedue incernierati, e via con tutte le altre considerazioni. Oppure essa "rimane" intera, quel che conta è la sua lunghezza da pilastro a pilastro, e tra i carichi gravitazionali cui va sommato il taglio dovuto ai momenti resistenti delle estremità ci inserisco anche la reazione della trave portata.
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Intempestivamente:

ogni singola trave sismoresistente (e quindi da sottoporsi al §7.4...) deve essere progettata ANCHE per reggere ad un taglio determinato da:
applicazione di un Mp lato sx e di un Mp lato dx degli estremi del singolo tratto di trave (da pilastro a pilastro)
+
la norma chiede di aggiungerci il taglio dovuto dai permanenti.

Se abbiamo una trave in falso su una trave, essa agisce come un taglio concentrato in questo schemino statico.
Abbiamo quindi un Mp_sx a sx, un Mp_dx a dx, un carico distribuito "permanente" e un taglio concentrato dovuto a quell'elemento in falso.
Dopodichè si prende uno studente di SdC, lo si interroga circa il diagramma del taglio della trave in oggetto e si impiega tale taglio come un ulteriore combo di taglio di progetto per il progetto e verifica della trave.

La trave trasversale in tal caso può essere principale (sismoresistente) o secondaria. Non cambia nulla per la logica di calcolo per la trave in esame.
La trave trasversale sarà quindi trattata per quello che è:
- è una trave secondaria? ---> non deve comparire nel modello sismico, §4.
- è una trave secondaria soggetta a plasticizzazioni? ---> non deve comparire nel modello sismico, ma deve essere comunque progettata per il §7.
- è una trave sismoresistente? ---> §7.


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Torsione:
come già scrissì quì:
http://programmidicalcolo.forumcommunity.net/?t=40953314 (http://programmidicalcolo.forumcommunity.net/?t=40953314)
la norma consente di non conteggiare la torsione se non è indispensabile per l'equilibrio.
Torsione "indispensabile" è quella che Renato (Normativo) chiama torsione "primaria".
Torsione "non indispensabile" è quella che egli chiama "secondaria".
Secondaria è la torsione posta nell'equilibrio dei momenti quando sappiamo che esiste un qualche elemento resistente a momento flettente in grado di accollarsi il contributo torcente. Penso ad un nodo travi pilastri: la torsione non serve e non è mai servita.
Principale è la torsione ingovernabile se non da una resistenza offerta da una componente torcente. Penso ad un balcone che grava su una trave trasversale.


Per gestire la torsione secondaria nel pieno rispetto della norma occorrerebbe azzerare (o rendere fortemente trascurabile) la rigidezza torsionale.
Per gestire la torsione primaria, ovviamente, si necessita d'una rigidezza diversa da 0 per gli elementi coinvolti.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: zax2010 on 11 November , 2010, 13:16:32 PM
Continuo a ringraziarvi per quanto scrivete, ma evidentemente non avete capito il mio pensiero.

Se io devo applicare le 4 formulette di normativa, perchè ho torsione "primaria" o "indispensabile" o come dir si voglia, avrò certamente (non ci metto nemmeno un forse) anche flessione, taglio, e perchè no, anche sforzo normale.

Per cui (specificatamente per la torsione), e utilizzando l'attuale normativa: applico la 4.1.26, che comporta l'applicazione 4.1.27, della 4.1.28, e della 4.1.29, e poi per evitare di mandare in crisi le bielle compresse, anche la 4.1.32 che contempera torsione e taglio.

Ora, io capisco che alla fine ottengo le armature corrette, quelle che effettivamente mi servono, ecc.
Quello che reputo "debole" è tutto il modello teorico che sta a monte. E' probabile che anche le prove sperimentali in cui esistano altre sollecitazioni oltre la torcente siano scarse.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Massimo.T on 11 November , 2010, 13:31:47 PM
Continuo a ringraziarvi per quanto scrivete, ma evidentemente non avete capito il mio pensiero.

Se io devo applicare le 4 formulette di normativa, perchè ho torsione "primaria" o "indispensabile" o come dir si voglia, avrò certamente (non ci metto nemmeno un forse) anche flessione, taglio, e perchè no, anche sforzo normale.

Per cui (specificatamente per la torsione), e utilizzando l'attuale normativa: applico la 4.1.26, che comporta l'applicazione 4.1.27, della 4.1.28, e della 4.1.29, e poi per evitare di mandare in crisi le bielle compresse, anche la 4.1.32 che contempera torsione e taglio.

Ora, io capisco che alla fine ottengo le armature corrette, quelle che effettivamente mi servono, ecc.
Quello che reputo "debole" è tutto il modello teorico che sta a monte. E' probabile che anche le prove sperimentali in cui esistano altre sollecitazioni oltre la torcente siano scarse.

la resistenza a torsione si "affianca" a quella del taglio. Si può quindi dire che la resistenza a torsione dipende dalla resistenza a taglio.
La resistenza a taglio è dipendente dallo sforzo normale (alphaC).
La resistenza allo sforzo normale insieme alla resistenza al momento flettente definiscono la resistenza a pressoflessione. Si può ricavare una dipendenza tra Nr ed Mr.

Si può quindi dire che tutti gli sforzi sono tra loro legati. Chi in modo più evidente e chi in modo meno evidente. E' questo che chiedevi?

Il fatto che manchi una dipendenza diretta tra Mrt e Mr / Nr... che ti frega? Se sei a norma, non ritieni d'essere a posto?
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: zax2010 on 11 November , 2010, 14:14:43 PM
Si può quindi dire che tutti gli sforzi sono tra loro legati. Chi in modo più evidente e chi in modo meno evidente. E' questo che chiedevi?

Il fatto che manchi una dipendenza diretta tra Mrt e Mr / Nr... che ti frega? Se sei a norma, non ritieni d'essere a posto?

Si è questo.
Sono questioni di lana caprina, lo so. Di mestiere mi piacerebbe fare l'ingegnere. Certamente non faccio lo scienziato.

Anzi, vista la frase sopra mi è venuto in mente l'ingegnere del primo studio tecnico in cui ho iniziato a lavorare, subito dopo la laurea. Io disegnatore al tecnigrafo.
Una giornata il mio "principale" fu impegnato in una lunghissima riunione. Spesso avevo provato a chiedere chiarimenti su quanto stavo facendo, senza riuscire ad ottenere risposta. Finalmente nel tardo pomeriggio, a riunione finita, stravolto, si era avvicinato alla mia postazione esordendo: "Ingegnere, la nostra sarebbe una bellissima professione.......se solo ce la facessero fare!".

Comunque: fine dell'Off Topic, si ritorni senza tema alla trave in falso.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Massimo.T on 11 November , 2010, 15:16:15 PM
quale intendi che sia il lavoro dell'ingegnere?

progettare in modo che l'azione sia minore della resistenza? quindi scrivere 100<200?
è quello che ti vien chiesto!
nessuno ti chiede di far lo scienziato per capire come si sono inventati la formula che prevede che la resistenza sia 200,
ma ti vien chiesto d'impiegare la formula che ti porta a scrivere 200 e non 250 e in alcuni casi non quella che ti porta a scrivere 150..
se poi quel 200 dipende anche da altre componenti delle grandezze in gioco, ne prenderemo atto.
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: Gilean on 11 November , 2010, 18:00:06 PM
Si è questo.
Sono questioni di lana caprina, lo so. Di mestiere mi piacerebbe fare l'ingegnere. Certamente non faccio lo scienziato.

Anzi, vista la frase sopra mi è venuto in mente l'ingegnere del primo studio tecnico in cui ho iniziato a lavorare, subito dopo la laurea. Io disegnatore al tecnigrafo.
Una giornata il mio "principale" fu impegnato in una lunghissima riunione. Spesso avevo provato a chiedere chiarimenti su quanto stavo facendo, senza riuscire ad ottenere risposta. Finalmente nel tardo pomeriggio, a riunione finita, stravolto, si era avvicinato alla mia postazione esordendo: "Ingegnere, la nostra sarebbe una bellissima professione.......se solo ce la facessero fare!".

Comunque: fine dell'Off Topic, si ritorni senza tema alla trave in falso.

cavolo zax, e' la stessa identica cosa che mio padre, ogni giorno, mi ripete in studio O_O
Title: Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
Post by: ferrarialberto on 11 November , 2010, 22:06:46 PM
Per completezza aggiungo che, nel caso di torsione di congruenza,  è del tutto inutile armare a torsione le travi se nell'analisi elastica non si sono ridotte le rigidezze torsionali delle stesse,  in quanto in realtà, per effetto della scontata fessurazione a torsione oltre il 90% delle sollecitazioni di torsione si redistribuiscono sotto forma di incremento degli sforzi flessionali (da contenere con un incremento delle armature a flessione). Cioè il 90% delle staffe a torsione e delle barre longitudinali progettate sarebbero inutilizzate nel reale comportamento fisico mentre mancherebbero all'appello i necessari incrementi delle barre resistenti a flessione...
 

Condivido al 100%, ciao.