E' dall'inizio di questo topic che vorrei risponderti.
E' che non occupandomi di restauro non ho voluto sbilanciarmi (e dire fesserie).
Personalmente ritengo, al di la delle considerazioni sismiche che sono sorte lungo lo sviluppo del topic, che una aggiunta di muratura, seppur bene ammorsata, con tecnica cuci e scuci, seppur della stessa 'qualità' di quella esistente, comporterà sempre la nascita di una lesione più o meno piccola ed evidente nella separazione tra il vecchio ed il nuovo.
Sempre differenti saranno le condizioni di assestamento, igrometriche, ecc. della nuova muratura rispetto alla vecchia.
Nel tuo caso, poi le differenze sarebbero così forti che ritengo sia impossibile "garantire" l'assenza di lesioni in futuro. Qualsiasi soluzione tu possa adottare.
Le tecniche utili alla 'continuità' sono le solite. Novità, ammesso che ce ne siano state nel tempo, sono state messe da parte. Il "cuci & scuci" è la tecnica che tutti consigliano e cercano di far attuare alle maestranze in cantiere.
Da qualche parte ho sentito parlare di rinforzi in bandelle in fibra di carbonio, che avrebbero il vantaggio di non alterare la risposta termica ed igroscopica della muratura come invece farebbero le placcature con rete e betoncino.
Altra 'intuizione' moderna è quella di distribuire il più possibile le connessioni e gli eventuali rinforzi. Ormai al bando paiono le iniezioni in malta di cemento per la muratura a sacco, vuoi per la reazione chimica 'strana' che il cemento nuovo farebbe con la calce vecchia, vuoi per l'incremento di rigidezza della parte 'legante' della muratura che farebbe più danno che altro.
Stando al tuo problema specifico, capisco la necessità di collegare il tutto. Però mi chiedo quanto valido possa essere un modello numerico che possa schematizzare l'intervento finale che tu vuoi realizzare.