Author Topic: Dubbio schema di vincolo capriata  (Read 9277 times)

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Offline pipposoftail

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Dubbio schema di vincolo capriata
« on: 03 December , 2012, 00:53:30 AM »
Un saluto  tutti voi, vorrei sottoporvi una questione tecnica relativa alla progettazione di un capannone in acciaio. La capriata ti copertura presenta una luce di poco superiore ai 23 metri con corrente teso posto più in basso rispetto al punto di appoggio della capriata sulla colonna. Io opterei per modellare la capriata come semplicemente appoggiata ed inferiormente vorrei prevedere dei fori asolati che in nessun modo costituiscono vincolo a trazione e/o compressione rispetto all'asse longitudinale del corrente teso (soluzione vista nel libro di Cordova). Il mio collega di studio insiste nel dire che queste capriate si calcolano andando a vincolare questo nodo alla colonna, in pratica in quel punto la reticolare è compressa ed esercita una azione sulla colonna. Mi piacerebbe leggere la vostra opinione, vi allego uno schema di vincolo tra le due soluzioni. Ciao.



Offline Salvatore Bennardo

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #1 on: 03 December , 2012, 08:08:29 AM »
Forse non mi è chiaro quello che leggo.
In ogni caso con lo schema di destra per me è naturale che il corrente inferiore esercita "scambi" con la colonna.
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Offline pipposoftail

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #2 on: 04 December , 2012, 21:51:10 PM »
Mi chiedo se è corretto realizzare la capriata secondo il secondo schema. io credo che sia molto più corretto il primo. Il secondo schema non mi convince per il fatto di avere delle compressioni sul corrente inferiore e soprattutto perché se per qualunque motivo si dovesse avere una variazione della condizione di vincolo mi ritroverei con delle sollecitazioni maggiori sul corrente teso che potrebbe risultare sottodimensionato.
in genere voi come realizzate queste capriate? ciao

Offline pipposoftail

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #3 on: 05 December , 2012, 23:22:05 PM »
nessuno che mi dia una mano?? c'è una sezione del forum più appropriata per sottoporre la domanda? ciao

Offline pasquale

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #4 on: 06 December , 2012, 15:18:46 PM »
non ne capisco molto ma il secondo schema è in pratica un incastro;
nel primo non capisco l'utilità dell'ultimo tratto del corrente inferiore se non ad esempio per appenderci un controsoffitto, e riguardo a questo in genere ho visto schemi fatti come una Howe o Neville capovolta oppure la parabolica rovescia e la Fink, per cui l'ultimo tratto del corrente inferiore converge nella cerniera superiore,
mi riiferisco alla fig. 4.9 qui
http://www.scienzadellecostruzioni.co.uk/Documenti/Franciosi/4.%20Le%20travature%20reticolari.pdf
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Massimo.T

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #5 on: 06 December , 2012, 15:49:00 PM »
la soluzione 1 presenta un'asta (quella che nel disegno si trova in basso a dx) prolungata inutilmente a sx fino a ridosso del pilastro. E' utile come lo scontrino del bancomat. Nel p.to in alto avrai un'azione verticale.

la soluzione 2 presenta il corrente completo (la chiamerei più propriamente "capriata", mentre quell'altra la chiamerei genericamente "reticolare") che quindi esercita anche in questo punto basso un'azione sul pilastro (prettamente orizzontale). Nel p.to in alto avrai invece un'azione diagonale.

Ringrazio anticipatamente per il thank you.

Offline Salvatore Bennardo

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #6 on: 06 December , 2012, 18:48:45 PM »
la soluzione 1 presenta un'asta (quella che nel disegno si trova in basso a dx) prolungata inutilmente a sx fino a ridosso del pilastro. E' utile come lo scontrino del bancomat. Nel p.to in alto avrai un'azione verticale.

la soluzione 2 presenta il corrente completo (la chiamerei più propriamente "capriata", mentre quell'altra la chiamerei genericamente "reticolare") che quindi esercita anche in questo punto basso un'azione sul pilastro (prettamente orizzontale). Nel p.to in alto avrai invece un'azione diagonale.

Ringrazio anticipatamente per il thank you.

Mi sono astenuto di proseguire pensando di non interpretare bene il post di pippo.
I due post precedenti (basquale e Massimo.T) spiegano bene le "differenze" dei due schemi.

I due schemi rappresentano due strutture diverse.
Secondo me pippo deve afferrare il concetto che quel corrente inferiore che non si "unisce" con il ritto è staticamente inutile ai fini della statica della struttura reticolare.
E' come avere una trave continua su n appoggi (es. n=12) con uno sbalzo ad es. a sinistra che non porta nulla (inutile, se si esclude il caso che serva da pensilinea per il prospetto, anche se è vero che se è pesante va ad incidere sulle caratteristiche, ma qua abbiamo aste leggere).
Insomma, pippo sono semplici concetti di assemblaggio di elementi che sicuramente ti sfuggono.
Deciso un assemblaggio è deciso un modello, il quale porta a determinati risultati. Togli un'asta e avrai un altro modello e altri risultati.

Per Massimo.
In genere in Letteratura si sostiene (e lo condivido) che il termine capriata vada riservato alle strutture aventi quella forma classica usata da secoli per i tetti in legno.
Quelle dei due schemi postati da pippo vengono definite reticolari.
Pasquale in un post di ing.forum fece notare che in certi luoghi chiamavano palladiana quella con un monaco e due saette e in altri posti chiamavano palladiana quella con i due colonnelli. Due diverse tradizioni locali di come facevano le capriate dei tetti.
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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #7 on: 06 December , 2012, 18:53:38 PM »
Dimenticavo.
Dal secondo schema puoi togliere quell'asta a sinistra (e poi la simmetrica a destra), ma non credo possa levarsi una terza asta, per non ritrovarsi qualcosa di labile.
Insomma, in un certo senso sono cose semplici, forse più di Meccanica Razionale che di SdC.
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Offline pasquale

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #8 on: 06 December , 2012, 22:37:07 PM »
siccome pipposoftail citava Cordova, ho visto quella figura 5.5. a pag. 18 del "Manuale pratico ..." dove Cordova indica il tratto oggetto di contendere :) come "tratto scarico"; nei successivi schemi infatti non lo indica e considera più;
come dicevo connettere i due correnti al pilastro realizza uno schema di "nodo rigido" per cui il pilastro assorbe anche momenti flettenti per i soli carichi verticali, ed è posibile che così facendo risulterebbe troppo oneroso;
sempre Cordova tratta al par. 10.3.2  il caso di un portale reticolare dove viene esposta la problematica

P.S. per Massimo T.: anche io ti ho dato il thank you ma per la bella battuta che quell'asta è utile come lo scontrino del bancomat.
per Salvatore: mi hai dato lo spunto per approfondire l'argomento linguistico capriate vs travi reticolari vs incavallature ma ora è tardi e certamente lo faremo, e ti ringrazio per ricordarti di miei post che avevo dimenticati 
 
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Offline pipposoftail

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #9 on: 07 December , 2012, 00:44:30 AM »
forse il disegno è poco chiaro, ma con quello che viene inteso come tratto scarico intendo un tratto che è collegato alla colonna per mezzo di una giunzione realizzata con nodi asolati. Si tratta di fori che consentono lo scorrimento orizzontale  e quindi si annulla l'interazione tra la colonna ed il corrente inferiore. Ma questo non significa che sia inutile come lo scontrino del bancomat in quanto vincola la capriata lateralmente.
Sempre in Cordova si può capire l'importanza della corretta modellazione di questo svincolo in 10.2 !!!!!! Altro che cose semplici di meccanica razionale!!

Offline Salvatore Bennardo

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #10 on: 07 December , 2012, 07:15:18 AM »
forse il disegno è poco chiaro, ma con quello che viene inteso come tratto scarico intendo un tratto che è collegato alla colonna per mezzo di una giunzione realizzata con nodi asolati. Si tratta di fori che consentono lo scorrimento orizzontale  e quindi si annulla l'interazione tra la colonna ed il corrente inferiore. Ma questo non significa che sia inutile come lo scontrino del bancomat in quanto vincola la capriata lateralmente.
Sempre in Cordova si può capire l'importanza della corretta modellazione di questo svincolo in 10.2 !!!!!! Altro che cose semplici di meccanica razionale!!

Pippo, dovrei vedere il dettaglio del Cordova che indichi, ma non ho quel libro.
In base a quei due schemi che hai postato, nel primo il corrente inferiore non interagisce in alcun modo con il ritto e se ci appendi qualcosa potrebbe inflettersi molto, quindi potrebbe essere dannoso, che mi pare più che "inutile come lo scontrino del bancomat".
Nel secondo schema il corrente inferiore scambia solo forse orizzontali con il ritto.
Se questo corrente è collegato alla colonna per mezzo di una giunzione realizzata con nodi asolati, il 1° schema dovrebbe disegnarsi in altra maniera. Se non ho frainteso, mi pare che vuoi dire che interagisce con la colonna come una cerniera, ma solo nella direzione ortogonale al piano della reticolare, per tenerla nel suo piano, mentre dal 1° disegno pare libera di "dondolare".
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Massimo.T

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #11 on: 07 December , 2012, 09:46:07 AM »
solo ora forse ho capito l'appunto di pippo.
il problema è che non si capisce niente visto che pippo sembra cambiare parere sull'utilità di quel tratto. che dietro la tastiera ci sia pure il collega del pippo?

allora, ai fini del calcolo ribadisco l'inutilità del tratto asolato, ma allo schema statico che tutti abbiamo in mente di svolgere teso a risolvere il problema di SdC canonico della reticolare, si affianca quello di dover far star in piedi la reticolare anche nell'altro senso. La reticolare (non più vista come elemento 2d in un piano 2d, ma vista come elemento 2d in uno spazio 3d) con solo due cerniere è labile.
le soluzioni sono molteplici: le cerniere sono cilindriche, sono presenti reticolari anche nell'altro senso, si sfrutta il nodo inferiore del pilastro...

Non basta quindi vincolare, bensì bisogna vincolare adeguatamente e solo se serve, ma quantomeno per me INTUIRE questa tua escalation non era affatto scontata.


Offline pasquale

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #12 on: 07 December , 2012, 23:37:41 PM »
per Salvatore come promesso
https://www.box.com/s/uc1jes2aw3vbijxqs304

PS1 sono certo che Benedetto Cordova mi perdonerà per aver postato queste sue tre pagine senza autorizzazione; è anche per far vedere l'alto livello del libro anche per il chiarissimo linguaggio usato; a Cordova (bencor50) in ingforum avevo già detto la mia ammirazione per questo suo libro http://www.ingegneri.info/forum/viewtopic.php?f=14&t=44497

PS2 rileggendo il paragrafo 10.2 mi pare che tutti quanti, da pippo in poi, diciamo la stessa cosa; quindi potremmo passare a discutere sul problema sollevato da Massimo e cioè sull'utilità dello scontrino del bancomat  :rotfl:
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Offline pipposoftail

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #13 on: 09 December , 2012, 17:40:26 PM »
I due schemi di vincolo postati volevano essere un netto riferimento al modo di modellare la struttura in ambiente FEM.
Nel primo caso si tratta di una reticolare con nodi asolati nella giunzione tra corrente inferiore e colonna. Modellerei la struttura esattamente come nello schema 1 imponendo che l'estremo libero dell'ultimo corrente inferiore si sposti rigidamente con il nodo in alto della colonna nella direzione ortogonale al piano della reticolare. in questo modo avrei il comportamento classico della reticolare con corrente inferiore teso e corrente superiore compresso. ovviamente l'ultimo elemento sarebbe scarico.
Nel secondo caso mi pare evidente che il corrente inferiore della reticolare è incernierato alla colonna. Come si può vedere nell'allegato al post precedente il comportamento della reticolare cambia completamente. Era proprio su questo argomento che volevo incentrare i vostri commenti. Quale schema di vincolo ritenete più affidabile per reticolari con luci molto alte? quanto è realistica la realizzazione perfetta di nodi che lavorano a compressione e che quindi garantiscono quello schema di vincolo? Appare evidente, dallo stesso allegato di cui sopra, che una variazione dello schema di vincolo rispetto a quello ipotizzato comporta un notevole incremento delle sollecitazioni negli elementi tesi.

Offline Salvatore Bennardo

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Re:Dubbio schema di vincolo capriata
« Reply #14 on: 10 December , 2012, 12:01:18 PM »
Quale schema di vincolo ritenete più affidabile per reticolari con luci molto alte? quanto è realistica la realizzazione perfetta di nodi che lavorano a compressione e che quindi garantiscono quello schema di vincolo?
....

Per me il 2°.

Circa il 1° dovrei trovare il tempo di approfondirlo (leggermi bene il Cordova) ed eventualmente fare le mie critiche all'ottimo Benedetto Cordova.

Qua è andata a finire che mi avete fatto decidere di comprare questo libro.
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