Author Topic: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08  (Read 7720 times)

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Offline g.iaria

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Espongo il mio personale punto di vista sulla interpretazione della formula (4.1.21) delle NTC, ed in particolare come questa si inserisce nella trattazione del taglio.
Riporto innanzitutto cosa dice la normativa:

In presenza di significativo sforzo assiale, ad esempio conseguente alla precompressione, si dovrà aggiungere la limitazione:
ctg(teta)I <= ctg(teta) (4.1.21)
dove (teta)I è l’angolo di inclinazione della prima fessurazione ricavato da ctg (teta)I = tau/sigmaI mentre tau e sigmaI sono rispettivamente la tensione tangenziale e la tensione principale di trazione sulla corda baricentrica della sezione intesa interamente reagente.


Presa una sezione rettangolare bxh, sollecitata da uno sforzo normale nullo ed un taglio VED lo stato tensionale elastico sulla fibra baricentrica sarà dato da:
tau = 1.5*VED/(b*h)
sigma = 0
se invece la sezione è sollecitata da uno sforzo normale NED ed un taglio VED lo stato tensionale elastico sulla fibra baricentrica sarà dato da:
tau = 1.5*VED/(b*h)
sigma = NED/(b*h)
Nella figura seguente sono rapprensentati i cerchi di Mohr relativi ai due stati tensionali nelle due situazioni, senza sforzo normale (tratto grigio) e con sforzo normale (tratto verde):

Nella figura P rappresenta il polo del cerchio di Mohr e (teta)I è l'inclinazione della normale alla direzione principale di trazione rispetto all'orizzontale.
Come si può vedere, in assenza di azione assiale la direzione delle tensioni princioali di trazione è esattamente pari a (teta)I=45°, mentre invece l'effetto dell'azione assiale determina una riduzione di (teta)I.

Perchè nelle NTC (a differenza dell'EC2) è presente la condizione ctg(teta)I <= ctg(teta)?
La risposta, secondo me, è visibile nei cerchi di Mohr: la minor inclinazione delle fessure diagonali che si instaura nel cls d'anima determina un abbassamento del limite superiore dell'angolo di inclinazione dei puntoni di cls, tale limite sarà infatti pari a (teta)I<45°. Le NTC impongono questa condizione con la formula (4.1.21) perchè i puntoni di cls che si considerano nella valutazione del taglio resistente non potranno avere un inclinazione (teta)>(teta)I in quanto lo stato fessurativo che si è già instaurato in sede di prima fessurazione ha già pre-delimitato il campo tensionale del cls d'anima. Se si ammettesse che (teta)>(teta)I allora i puntoni di cls sarebbero passanti attraverso le fessure diagonali di prima fessurazione, e questo non è ovviamente possibile.

Come si calcola (teta)I?
Anche qui il cerchio di Mohr ci viene in aiuto:
Il diametro del cerchio è pari a d= radq(sigma2+4*tau2)
Per cui la tensione principale di trazione al momento della fessurazione è pari a:
sigmaI=d/2 - sigma/2
Da cui si ottiene:
(teta)I=arctan(sigmaI/tau)

Che influenza ha (teta)I sulle consuete verifiche a taglio con il metodo del traliccio ad inclinazione variabile?
Poca, in realtà (teta)I fissa un limite superiore più basso all'inclinazione massima dei puntoni, tale limite è tanto più basso quanto più alto è lo sforzo normale in rapporto al taglio. Valori di (teta)I molto più bassi di 45°, anche per sezioni precompresse, sono indice di sezioni eccessivamente compresse in rapporto al taglio e quindi di un sostanziale sottodimensionamento delle stesse. Secondo me si può affermare che, per sezioni ben dimensionate nei confronti dello sforzo normale e con configurazioni di staffatura non eccessiva, la formula (4.1.21) è in generale sempre soddisfatta.

Seguiranno a breve esempi numerici di applicazione.
« Last Edit: 27 January , 2014, 20:19:28 PM by g.iaria »
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Freeman Dyson

Offline g.iaria

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #1 on: 22 April , 2012, 22:47:58 PM »
Consideriamo una sezione 30x50 cm, altezza utile 45 cm, cls C25/30 ed acciaio B450C sollecitata da un'azione tagliante pari a VED=300 kN.
In assenza di sforzo normale NED=0 kN
e quindi (teta)I=45°
Disponendo una staffatura fi8/10 cm, si ha:

da cui si evince VRd = 333.44 kN con (teta)=25.54°<(teta)I=45°

In presenza di uno sforzo normale di moderata intensità, NED = 200 kN (tale da avere una compressione pari a circa 0.1*fcd):

da cui si evince VRd = 352.26 kN con (teta)=24.34°<(teta)I=38.74°

In presenza di uno sforzo normale di discreta intensità, NED = 400 kN (tale da avere una compressione pari a circa 0.2*fcd), l'inclinazione (teta)I inizia a ridursi sensibilmente:

da cui si evince VRd = 370.13 kN con (teta)=23.29°<(teta)I=33.02°

In tutti e tre i casi la verifica della formula (4.1.21) è stata soddisfatta.
L'unico modo in cui la formula (4.1.21) interviene nella limitazione di (teta) è quando si aumentano eccessivamente le staffe.
Immaginiamo di avere sempre uno sforzo normale NED = 400 kN ed un taglio pari a VED=450 kN, però impieghiamo staffe a 4 bracci anzichè 2 (il passo rimane invariato):

si evince VRd = 472.46 kN con (teta)=34°<(teta)I=36.75°
se tuttavia il passo delle staffe viene portato a 8 cm, si otterrebbe un (teta)>(teta)I in violazione della formula (4.1.21) ed in tal caso si dovrebbe calcolare il taglio resistente con (teta)=(teta)I=36.75°:


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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #2 on: 22 April , 2012, 23:29:13 PM »
Qui:

http://www.ingegneri.info/forum/viewtopic.php?f=8&t=25462&hilit=teta1

con esempi numerici io dimostro esattamente il contrario.
In quel caso ho utilizzato direttamente il rapporto tau/sigmaI. Non è che nei tuoi esempi il valore di teta1 non è correttamente calcolato?

Offline g.iaria

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #3 on: 22 April , 2012, 23:43:26 PM »
Qui:

http://www.ingegneri.info/forum/viewtopic.php?f=8&t=25462&hilit=teta1

con esempi numerici io dimostro esattamente il contrario.
In quel caso ho utilizzato direttamente il rapporto tau/sigmaI. Non è che nei tuoi esempi il valore di teta1 non è correttamente calcolato?
Il valore di (teta)I è stato correttamente calcolato così:
(teta)I=arctan(sigmaI/tau)
Il valore di sigmaI, in accordo al cerchio di Mohr, è stato calcolato così:
sigmaI=d/2 - sigma/2
dove d è il diametro del cerchio di Mohr
I cerchi di Mohr si trovano anche qui a pag. 24:
http://nuke.ording.si.it/LinkClick.aspx?fileticket=jkm38qQ56zs=

Gli esempi che ho riportato considerano uno sforzo assiale che produce una compressione pari a circa il 20% di fcd
« Last Edit: 23 April , 2012, 00:13:27 AM by g.iaria »
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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #4 on: 23 April , 2012, 00:33:42 AM »
Qui:

http://www.ingegneri.info/forum/viewtopic.php?f=8&t=25462&hilit=teta1

con esempi numerici io dimostro esattamente il contrario.
In quel caso ho utilizzato direttamente il rapporto tau/sigmaI. Non è che nei tuoi esempi il valore di teta1 non è correttamente calcolato?
Qui ho provato a calcolare la resistenza a taglio del tuo esempio considerando la trave priva di armature trasversali:
Sezione 25x50 cm, altezza utile 45 cm, cls C40/50
NED = 212.04 kN (= 2*0.93*11400 kg)
VED = 32.80 kN
2 trefoli da 0.5'' = 93*2 = 186 mm2 al lembo inferiore:

La sezione è già verificata senza considerare il modello resistente a traliccio.


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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #5 on: 23 April , 2012, 12:40:55 PM »
qui ---> http://www.box.com/s/08096b0dd422d3579120
la versione del mio foglio sul taglio con aggiunta la limitazione 4.1.21
« Ogni qualvolta una teoria ti sembra essere l’unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere. »
K.P.

Offline g.iaria

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #6 on: 23 April , 2012, 17:33:18 PM »
Nella sezione Downloads di questo forum ho messo a disposizione anche il foglio excel che ho utilizzato in questa breve trattazione:

http://ingegneriaforum.it/index.php?action=downloads;sa=view;down=451
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Freeman Dyson

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #7 on: 23 April , 2012, 20:21:14 PM »
chiedo venia a tutti per queste cavolate che mi accingo a scrivere perciò evitate di leggere e siate pronti a cancellare questo mio umile e poco professionale contributo

Ho parlato con g.iaria in chat su delle riflessioni circa il "passaggio" dal modello di elementi non armati a taglio a quello del traliccio che ora riscrivo....
per gli elementi non armati a taglio c'è una formula che "accorpa" diversi contributi quali resistenza di base (crcd mi pare), ingranamento degli inerti (che si fa sentire meno per elementi "alti" per i quali le fessure sono tanto ampie da evitare l'effetto dell'ingranamento) e l'effetto spinotto (dovuto alla presenza del ferro in zona tesa che evita in qualche modo lo "slittamento" dei denti)
Facciamo un passo indietro. Il cls è un materiale che lavora bene a compressione ma non lavora affatto a trazione altrimenti non armeremmo le travi, aggiungendo un materiale (l'acciaio) che sopperisce a questo suo "difetto".
Per il taglio, la formazione del dente mi dice diverse cose. Le fessure sono circa parallele e sono all'incirca inclinate di 45°. Da ciò (passatemi pure questa semplificazione) capisco che le isostatiche di trazione sono tali da produrre tali fessure (e quindi sono all'incirca ortogonali ad esse) e che nel dente (che si comporta come una mensola ecc ecc) c'è compressione (diretta parallelamente alle fessure).
Mettere ferri piegati o staffe (=armatura a taglio) significa, per me, mettere un "qualcosa" che lavori a trazione (e il cls non lavora a trazione) "ricucendo" in qualche modo la mia trave (questa è una mia discutibilissima osservazione). Ciò fa cambiare il modello dal "pettine" al traliccio ad inclinazione variabile.
Attenzione: questo è uno schema!
La presenza delle staffe, secondo me, "tiene su" il ferro in zona tesa contribuendo ulteriormente all'effetto spinotto e contribuisce ulteriormente a limitare la fessurazione tra i puntoni compressi, contribuendo ancora all'ingranamento degli inerti. Naturalmente non saprei come valutare questi contributi e, siccome sono uno sfaticato, mi accontento del modello a traliccio.

Non ho letto i vostri contributi in merito ma ho riscritto all'incirca quello che ho cercato di comunicare in chat a g.iaria (prendetevela con lui che mi ha spinto ad aggiungere questo mio insignificante contributo)
Ciao! :)

Renato

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #8 on: 23 April , 2012, 21:24:30 PM »
chiedo venia a tutti per queste cavolate che mi accingo a scrivere perciò evitate di leggere e siate pronti a cancellare questo mio umile e poco professionale contributo

Ho parlato con g.iaria in chat su delle riflessioni circa il "passaggio" dal modello di elementi non armati a taglio a quello del traliccio che ora riscrivo....
per gli elementi non armati a taglio c'è una formula che "accorpa" diversi contributi quali resistenza di base (crcd mi pare), ingranamento degli inerti (che si fa sentire meno per elementi "alti" per i quali le fessure sono tanto ampie da evitare l'effetto dell'ingranamento) e l'effetto spinotto (dovuto alla presenza del ferro in zona tesa che evita in qualche modo lo "slittamento" dei denti)
Facciamo un passo indietro. Il cls è un materiale che lavora bene a compressione ma non lavora affatto a trazione altrimenti non armeremmo le travi, aggiungendo un materiale (l'acciaio) che sopperisce a questo suo "difetto".
Per il taglio, la formazione del dente mi dice diverse cose. Le fessure sono circa parallele e sono all'incirca inclinate di 45°. Da ciò (passatemi pure questa semplificazione) capisco che le isostatiche di trazione sono tali da produrre tali fessure (e quindi sono all'incirca ortogonali ad esse) e che nel dente (che si comporta come una mensola ecc ecc) c'è compressione (diretta parallelamente alle fessure).
Mettere ferri piegati o staffe (=armatura a taglio) significa, per me, mettere un "qualcosa" che lavori a trazione (e il cls non lavora a trazione) "ricucendo" in qualche modo la mia trave (questa è una mia discutibilissima osservazione). Ciò fa cambiare il modello dal "pettine" al traliccio ad inclinazione variabile.
Attenzione: questo è uno schema!
La presenza delle staffe, secondo me, "tiene su" il ferro in zona tesa contribuendo ulteriormente all'effetto spinotto e contribuisce ulteriormente a limitare la fessurazione tra i puntoni compressi, contribuendo ancora all'ingranamento degli inerti. Naturalmente non saprei come valutare questi contributi e, siccome sono uno sfaticato, mi accontento del modello a traliccio.

Non ho letto i vostri contributi in merito ma ho riscritto all'incirca quello che ho cercato di comunicare in chat a g.iaria (prendetevela con lui che mi ha spinto ad aggiungere questo mio insignificante contributo)
Ciao! :)


Le tue considerazioni sono talmente corrette che nel § C8.7.2.5 delle Istruzioni NTC la resistenza a taglio nelle membrature degli edifici esistenti viene definita come somma della resistenza del traliccio (come per le nuove costr.) + la resistenza a taglio calcolata in assenza di staffe.

Massimo.T

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #9 on: 24 April , 2012, 09:04:21 AM »
quindi, per le membrature esistenti la 4.1.19 diventa la 4.1.14 usando il valor medio/gamma/FC
per poi abbinarla alla 4.1.18 fino a formare la 4.1.20

ma forse non ha senso: perchè non fermarsi alla 4.1.14?

Renato

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #10 on: 24 April , 2012, 10:31:57 AM »
quindi, per le membrature esistenti la 4.1.19 diventa la 4.1.14 usando il valor medio/gamma/FC
per poi abbinarla alla 4.1.18 fino a formare la 4.1.20

ma forse non ha senso: perchè non fermarsi alla 4.1.14?

No. La resistenza a taglio di una sezione esistente è data dalla minore delle 2 resistenze (4.1.18), (4.1.19) + la resistenza data dalla (4.1.14).
Nel calcolo delle (4.1.18) e (4.1.19) i valori di calcolo dl cls e del'acciaio sono (come da te indicato) dati da fm/gamma/FC. Più complicata è la determinazione di fck che compare nella (4.1.14):  un metodo grossolano è quello indicato da NTC e linee guida Reluis in cui fck=fcm-8 [Mpa], ma questa formula si riferisce a cls. nuovi;
solo la Norma EN 13791 (2007) prende in considerazione la possibilità di passare dal valore medio a quello caratteristico con due differenti formulazioni di tipo statistico (entrambe basate su prove distruttive su carote).

Offline g.iaria

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #11 on: 24 April , 2012, 22:57:34 PM »
Riprendo la trattazione.
In precedenza è stata determinata la tensione principale di trazione nella fibra baricentrica (sigmaI), e l'inclinazione della giacitura della stessa (tetaI).
A questo punto zax dice:
Qui:

http://www.ingegneri.info/forum/viewtopic.php?f=8&t=25462&hilit=teta1

con esempi numerici io dimostro esattamente il contrario.
Nel suo topic sull'altro forum zax sostiene l'inapplicabilità della formula (4.1.21), in quanto l'inclinazione della giacitura della direzione principale di tensione tetaI è così bassa da rendere inapplicabile il calcolo della resistenza a taglio con il metodo del traliccio ad inclinazione variabile.
In realtà la formula (4.1.21) è applicabile, ma con qualche premessa.
Consideriamo la sezione che è stata presa ad esempio da zax:
sezione 25x50 cm, altezza utile 45 cm, cls C40/50, precompressa da 2 trefoli da 0.5'' = 93*2 = 186 mm2 al lembo inferiore, sollecitata da:
NEd = 212.04 kN (= 2*0.93*11400 kg)
VEd = 32.80 kN
ipotizziamo che la trave venga armata trasversalmente con staffe fi8/20cm
lo stato tensionale sulla fibra baricentrica è pari a:
tau = 1.5*VEd/(b*h) = 0.39 MPa
sigma = NEd/(b*h) = 1.70 MPa
da cui si ricava una tensione principale di trazione pari a:
sigmaI = d/2 - sigma/2 = 0.09 MPa
essendo d= radq(sigma2+4*tau2) il diametro del cerchio di Mohr.
A questo punto è importante capire se lo stato tensionale in questione è in grado di produrre fessurazione diagonale nel cls d'anima, ossia se il cerchio di Mohr rappresentativo dello stato tensionale è secante (o al più tangente) alla superficie critica del criterio di rottura, ossia, molto più semplicemente, se la tensione principale di trazione è maggiore della resistenza a trazione del cls.
Indicando con fctm la resistenza a trazione media del cls (considero il valore medio, pari a circa 1.4 volte il valore caratteristico, per bilanciare il fatto che si stanno usando delle azioni di calcolo come NEd e VEd mediamente più grandi dei valori caratteristici di circa 1.4 volte), allora si avranno i due casi:
sigmaI >= fctm  ===> fessurazione diagonale del cls d'anima ed applicazione della formula (4.1.21)
sigmaI < fctm  ===> nessuna fessurazione diagonale del cls d'anima e non applicazione della formula (4.1.21)
Riprendendo l'esempio in esame, essendo
sigmaI= 0.09 < fctm = 3.60 MPa ===> nessuna fessurazione diagonale del cls d'anima e non applicazione della formula (4.1.21)
Per la cronaca, si avrebbe avuto:
(teta)I=arctan(sigmaI/tau) = 12.45°
E' quindi evidente come la bassa sollecitazione tagliante che è stata considerata non sia tale da creare fessurazioni diagonali nel cls d'anima.
Di seguito il resto della consueta verifica a taglio eseguita mediante questo foglio di calcolo:
http://ingegneriaforum.it/index.php?action=downloads;sa=view;down=451



Per la sezione presa in esame è possibile individuare, a parità di sforzo normale, un'azione tagliante pari a VEd= 364 KN tale che:
tau = 1.5*VEd/(b*h) = 4.37 MPa
sigma = NEd/(b*h) = 1.70 MPa
sigmaI = fctm = 3.60 MPa
tetaI = 39.51°
staffatura fi8/10 cm

e pertanto tale da rendere valida l'applicazione della formula (4.1.21), e comunque la quantità di staffatura (staffe fi8/10 cm) impiegata è tale da non rendere determinante la condizione imposta dalla formula  (4.1.21).
Affinchè la condizione imposta dalla formula  (4.1.21) sia determinante nell'inclinazione delle bielle del traliccio è necessario inserire una staffe fi8/6 cm a 4 bracci:

Il quantitativo abnorme di staffe, è ovviamente sintomo di una sezione palesemente sottodimensionata e questo conferma quanto da me già affermato all'inizio di questo topic, ossia che la formula (4.1.21) non è quasi mai determinante nell'inclinazione delle bielle di cls del traliccio.
« Last Edit: 24 April , 2012, 23:09:37 PM by g.iaria »
Un bravo scienziato è una persona con delle idee originali.
Un bravo ingegnere è una persona che fa un progetto che funziona con il minor numero possibile di idee originali.

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zax2010

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #12 on: 26 April , 2012, 08:49:01 AM »
Vorrei soffermarmi sull'ultimo esempio.
Trattasi solamente di un 'utile' esercizio di stile. La staffatura imposta, sia per passo che per braccia, non serve ad assorbire il taglio. Di taglio resistente ce n'è a sufficienza, più che in abbondanza. In fase di progetto la situazione prospettata servirebbe solamente a far 'scattare' la limitazione imposta dalla 4.1.21 (Ed in fase di progetto 'razionale' quindi la 4.1.21 ....)

Vorrei quindi permettermi di terminare questo interessante topic:
(Che in parte rimette in discussione quanto per me era assodato, in parte no).

1) Per situazioni di normale impegno a taglio e di razionale dimensionamento delle staffe, la 4.1.21 risulta sempre verificata.
2) Per situazioni di bassissimo impegno a taglio, dove la 4.1.21 è numericamente non rispettabile, di fatto non genera il modello teorico per cui la 4.1.21 è 'tarata';
3) Una irrazionale disposizione delle armature fa scattare la 4.1.21 che ci avvisa che stiamo facendo qualche fesseria.

In sintesi: la 4.1.21 non serve a nulla.

Ribadisco: in EC2 non vi è traccia della 4.1.21 o similari.

Chi non fosse d'accordo con me su queste conclusioni ne lasci traccia a seguire.

Offline afazio

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Re: [Strutture] Breve dissertazione sulla formula (4.1.21) delle NTC'08
« Reply #13 on: 26 April , 2012, 13:13:08 PM »
Vorrei soffermarmi sull'ultimo esempio.
Trattasi solamente di un 'utile' esercizio di stile. La staffatura imposta, sia per passo che per braccia, non serve ad assorbire il taglio. Di taglio resistente ce n'è a sufficienza, più che in abbondanza. In fase di progetto la situazione prospettata servirebbe solamente a far 'scattare' la limitazione imposta dalla 4.1.21 (Ed in fase di progetto 'razionale' quindi la 4.1.21 ....)

Vorrei quindi permettermi di terminare questo interessante topic:
(Che in parte rimette in discussione quanto per me era assodato, in parte no).

1) Per situazioni di normale impegno a taglio e di razionale dimensionamento delle staffe, la 4.1.21 risulta sempre verificata.
2) Per situazioni di bassissimo impegno a taglio, dove la 4.1.21 è numericamente non rispettabile, di fatto non genera il modello teorico per cui la 4.1.21 è 'tarata';
3) Una irrazionale disposizione delle armature fa scattare la 4.1.21 che ci avvisa che stiamo facendo qualche fesseria.

In sintesi: la 4.1.21 non serve a nulla.

Ribadisco: in EC2 non vi è traccia della 4.1.21 o similari.

Chi non fosse d'accordo con me su queste conclusioni ne lasci traccia a seguire.

d'accordo
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K.P.

 

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