Sei su un altro terreno, ad altra quota, in altra situazione topografica.
Pertanto sono suscettibili di variazioni le seguenti azioni:
1) Azioni sismiche
2) Azioni del vento
3) Azioni della neve.
Per tutto questo, ed indipendentemente dal cambio di normativa un nuovo progetto deve essere presentato al GC, nuova DL, nuovo collaudo.
Volendo sempre non guardare l'aspetto normativo (immagina non sia cambiato nulla dal 1996 ad oggi), il tuo progetto dovrebbe riguardare la conferma o meno di tutte le azioni di cui sopra, la riverifica (a mio avviso in ogni caso) dei singoli pezzi (perchè la "nuova" responsabilità te la pigli tu), il calcolo globale della struttura alla ricerca delle azioni per la riverifica dei fissaggi (sempre per lo stesso motivo), il calcolo delle azioni al piede per il nuovo calcolo delle fondazioni (proprio il terreno è sicuro sarà differente).
Adesso mettiamo in campo il cambio di normativa.
Se le altre azioni non sono cambiate (ovviamente il sisma si), e se il calcolo degli elementi orizzontali è stato svolto con serietà e correttezza, ti anticipo subito che non ti cambierà proprio nulla, e non avrai alcuna necessità di adeguare alcunchè.
Invece per i pilastri il discorso è differente.
Quasi sicuramente non avrai l'1% di armatura per tutta l'intera loro lunghezza, probabilmente non avrai una barra ogni 25 cm massimo, e quasi certamente non avrai le staffature nella zona critica così come imposte dalla norma attuale.
In questo caso o adegui i pilastri (forse a farli nuovi spendi meno), oppure provi a dimostrare che in ogni caso hai la duttilità che ti serve.
In ultimo è probabile che anche i fissaggi precedentemente messi in opera possano essere soggetti ad adeguamenti.
Per esempio il fissaggio dei pannelli di tamponamento alle strutture portanti, prima dimensionati solamente in funzione del vento (il sisma era sempre più scarso), adesso con le formuline sismiche per gli elementi secondari diventano parecchio difficili da far verificare.