Per le armature di testata le formule sono le solite. Ovvero af=Reazione/fyd.
Attenzione, che se per la verifica a taglio utilizzi un valore di cotg(teta) differente da 1.0, così come recita la circolare, la tua armatura a taglio all'appoggio dovrà tenerne conto (niente di che: Af=Reazione*cotg(teta)/fyd).
Per la realizzazione materiale:
Eseguito il taglio fare scalpellare la parte bassa della nervatura fino alla demolizione totale per una altezza di 7-10 cm circa e per una lunghezza di 80 cm. In questo modo avrai scoperto tutte le staffe (di rete elettrosaldata, normalmente) della nervatura.
Fai saltare anche 10 cm di nervatura per la sua intera altezza in corrispondenza del taglio.
Fai fare un foro di 50-60 cm (sarà difficile, non hanno mai le punte di tale lunghezza, lo so, ma provaci) alla fine della parte scalpellata inferiore.
Introduci una barra ad L del diametro che ti serve e di lunghezza 40+110 cm nel foro praticato nella parte bassa resinandola nel foro stesso.
Quindi con apposita malta tixotropica procedi alla ricostruzione della nervatura demolita (il fatto che il ferro di testata sia interna alle staffe non è fatto secondario). Infine applicazione di rasante per rendere il tutto simile al calcestruzzo della rimanente parte di tegolo.
Qualcuno ti dirà che con la demolizione elimini di fatto per quel tratto anche il calcestruzzo che serve ai trefoli nelle vicinanze a generare la compressione nella sezione. Una prima considerazione è che il tegolo ha minore luce e di conseguenza minore necessità di trefoli. Una seconda osservazione è che in definitiva non fai altro che aumentare lievemente la lunghezza di ancoraggio di quel trefolo.
Se non hai voglia di far scalpellare anche la testa della nervatura (perchè spesso scalpellando scalpellando vien via più di quanto si vorrebbe) potresti far saldare sulla testa della barra dell'armatura di testata (questa volta non ad L ma diritta) una piastra di ancoraggio, perpendicolare alla barra, che metteresti proprio a filo con il taglio del pezzo. Piastra che dovrebbe garantirti l'ancoraggio del ferro di testata stesso.
se la cosa ti convince, e se vuoi cogliere due piccioni con una fava, potresti anche inserire in testa alla barra, invece che una piastra, un angolare, in modo da avere il "fondo" della nervatura in metallo da saldare quindi alle strutture di supporto, garantendo anche il vincolo sismico.