Author Topic: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI  (Read 22644 times)

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #15 on: 31 May , 2010, 22:11:20 PM »
io non lo leggo cosi'.  io leggo devo applicare due distribuzioni di forze, UNA PRINCIPALE E UNA SECONDARIA, quindi applicherei al tuo caso quella cerchiata in rosso per la distribuzione principale, e e una del gruppo 2 per la distribuzione secondaria. Ovvero UNA sola DISTRIBUZIONE PER GRUPPO.
Mi sa che hai ragione...
S.L.F.

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #16 on: 01 June , 2010, 17:58:34 PM »
Ho effettuato tutte le verifiche necessarie secondo il metodo esposto all'inizio del 3d.
Ecco cosa non torna:
------------------
Moltiplicatore minimo delle condizioni sismiche per raggiungimento della rottura a pressoflessione 0.9063
Verifica a pressoflessione del pilastro: Pilastrata 9
Sezione a quota 316
Tempo di ritorno  370  anni
PGA  0,2628615
------------------
Moltiplicatore minimo delle condizioni sismiche per raggiungimento della rottura dei nodi non confinati 0.125
Verifica dei nodi del pilastro: Pilastrata 17
Tempo di ritorno  30  anni
PGA  7,292074E-02

In sostanza in SLV dovrei avere dei tempi di ritorno a rottura di almeno 475 anni. Per il pilastro, rottura a pressoflessione, beh, ho un valore di 370 anni, il che vuol dire che con un banale adeguamento potrei tranquillamente portare a verifica le strutture verticali. La cosa che non mi torna assolutamente è il nodo, che ha un tempo di ritorno a rottura troppo basso, addirittura di 30 anni. Ma dico, un nodo con staffe pilastro poste a 12 cm e staffe trave e meno di 10, possibile mai che si rompa così facilmente? Inoltre non ero così convinto che questa verifica andava considerata, invece SismiCad me la valuta, eccome.
Da quanto scrivo sembrerebbe che la struttura non sia sopraelevabile, nemmeno con degli scarichi sui pilastri banali come quelli considerati (per intenderci uno sforzo normale di non oltre 1000 daN, oltre alle altre azioni).
Secondo me qualche errore è stato commesso...
S.L.F.

Offline Cris

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #17 on: 01 June , 2010, 22:03:37 PM »
Da quanto scrivo sembrerebbe che la struttura non sia sopraelevabile, nemmeno con degli scarichi sui pilastri banali come quelli considerati (per intenderci uno sforzo normale di non oltre 1000 daN, oltre alle altre azioni).
Secondo me qualche errore è stato commesso...

Si... dal normatore... (secondo me). :ciau:
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #18 on: 02 June , 2010, 18:25:17 PM »
Si... dal normatore... (secondo me). :ciau:
Il normatore ha certamente sbagliato diverse cose nella redazione delle NTC08, non ci sono dubbi. Tuttavia ritengo impossibile che dal calcolo eseguito mi vien fuori la rottura dei nodi per una PGA di 0,07. Forse è il SW a dare i numeri: sentirò i tecnici SismiCad, i quali mi hanno dato delle info importantissime fin qui, sia sulla push-over che sulla verifica dell'esistente.
Certo è che quel valore di PGA è pari ad una pallonata sul nodo: quindi signori, capite il senso che hanno quei cartelli fuori dai condomini dove c'è scritto "severamente vietato giocare al pallone"? Potrebbe cascare il palazzo!!!
S.L.F.

Offline Gilean

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #19 on: 03 June , 2010, 17:19:45 PM »
Il normatore ha certamente sbagliato diverse cose nella redazione delle NTC08, non ci sono dubbi. Tuttavia ritengo impossibile che dal calcolo eseguito mi vien fuori la rottura dei nodi per una PGA di 0,07. Forse è il SW a dare i numeri: sentirò i tecnici SismiCad, i quali mi hanno dato delle info importantissime fin qui, sia sulla push-over che sulla verifica dell'esistente.
Certo è che quel valore di PGA è pari ad una pallonata sul nodo: quindi signori, capite il senso che hanno quei cartelli fuori dai condomini dove c'è scritto "severamente vietato giocare al pallone"? Potrebbe cascare il palazzo!!!
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #20 on: 05 June , 2010, 09:31:34 AM »
Dopo innumerevoli analisi, sono giunto alla conclusione che non è possibile valutare positivamente un edificio esistente, oggetto di sopraelevazione.
I metodi che valutano la vulnerabilità sismica ed i relativi indicatori di rischio, sebbene in alcuni casi portano a valori adeguati circa travi e pilastri, invece per l'elemento nodo da valori sempre e solo negativi.
Infatti, e parlo per la zona di Messina, ad altissimo rischio sismico, la connessione pilastro 30x30 con trave 30x50, da vita ad un nodo assolutamente insufficiente per rendere positiva la verifica, anche con staffe messe a distanza di 10 cm (fi8).
Nella fattispecie per un edificio ad un piano, ove viene realizzata una tettoria in acciaio con tubolari 10x10 e chiusure a vetro (copertura in coibentato, assolutamente non praticabile e non accessibile) avente pilastri e travi come detto dietro, mi risultano tempo di ritorno a rottura di oltre 475 anni agli SLV e di oltre 65/70 anni agli SLD. Quindi OK. Tuttavia per il nodo, agli SLV mi vien fuori un TR di 30 anni (<< di 475 anni). Quindi, che senso ha questa verifica vista la grande cautela nel far quadrare i nodi? Non si arriverà mai ad una soluzione, a meno di complessi adeguamenti di confinamento dei nodi, che a dirla tutta sono davvero poco agevoli da realizzare.
Pertanto, cosa diavolo dico alla committenza?  :byebye:
Discorso a parte per una eventuale analisi push-over, sulla quale mi concentrerò da lunedì. Sebbene SismiCad mi ha giocato qualche scherzetto in alcune analisi esercitative. Certamente per miei limiti concettuali... :firuli:
« Last Edit: 05 June , 2010, 09:34:52 AM by salvo@ing »
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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #21 on: 05 June , 2010, 09:39:37 AM »
Salvo per curiosita'...per sopraelevare che interventi hai deciso di adottare per rinforzare l'esistente? i nodi che tipo di verifiche non soddisfano?
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
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L'enunciato precedente è vero.

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #22 on: 05 June , 2010, 09:52:05 AM »
Dopo innumerevoli analisi, sono giunto alla conclusione che non è possibile valutare positivamente un edificio esistente, oggetto di sopraelevazione.

E io proprio qui volevo arrivare!!! ; vedete che c'è qualcosa che non va?
Dopo "San Giuliano" si sono messi paura.
Ti assicuro che anche in semplice "zona 3" le cose non funzionano proprio.
Infatti, ammesso che tu possa soprassedere sulle prescrizioni varie (minimi di armatura, passo staffe, minimi dimensionali ecc.) poi ti rendi conto che non è solo questione di nodi perchè non tornano spesso nemmeno le verifiche in termini di "resistenza".
Neanche una progettazione onerosissima, piena di adeguamenti e rinforzi vari che non verranno mai attuati può funzionare! (come fai nella pratica a confinare un nodo in un edificio esistente abitato, gli paghi l'albergo?)

Fine della vendita di lastrici solari. :ciau:
« Last Edit: 05 June , 2010, 10:02:31 AM by Cris »
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #23 on: 05 June , 2010, 10:17:00 AM »
E io proprio qui volevo arrivare!!! ; vedete che c'è qualcosa che non va?
Dopo "San Giuliano" si sono messi paura.
Ti assicuro che anche in semplice "zona 3" le cose non funzionano proprio.
Infatti, ammesso che tu possa soprassedere sulle prescrizioni varie (minimi di armatura, passo staffe, minimi dimensionali ecc.) poi ti rendi conto che non è solo questione di nodi perchè non tornano spesso nemmeno le verifiche in termini di "resistenza".
Neanche una progettazione onerosissima, piena di adeguamenti e rinforzi vari che non verranno mai attuati può funzionare! (come fai nella pratica a confinare un nodo in un edificio esistente abitato, gli paghi l'albergo?)

Fine della vendita di lastrici solari. :ciau:
La stranezza è che se non verifichi il passo di staffaggio non tornerà mai un tubo a livello di nodo. Al di la del fatto che anche con infittimento di staffe a 4 cm. (ho provato per curiosità a verificare l'esistente come fosse nuovo) non torna un tubo, per via della scarsa estensione della staffa stessa, inserita in un esile pilastro.
Quindi sembra tutto una sorta di fregatura! La verifica, per come capivo, doveva permettermi di sopraelevare un cavolo di fabbricato, considerando che lo stesso non crollava o meglio non diventava labile causa sopraelevazione. Indipendentemente dai minimi di armatura, dalle verifiche di resistenza, ecc.
Invece, l'edificio, diventa labile, con tempi di ritorno a rottura, anche se sopreleviamo con un castello fatto di fiammiferi. Proprio perché la vecchia costruzione, valutata con azione sismica e resistenze nodali da NTC08, non può risultare mai idonea.
Comunque torno in studio e verifico altre cose...Magari qualche ragnetto da buco lo ricaviamo.
S.L.F.

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #24 on: 05 June , 2010, 10:20:25 AM »
piccolo OT, e mi scuso in anticipo...e poi tutto sto lavoro per cosa? per sentirci dire dalla committenza che ha fretta, che un altro collega glielo faceva in una settimana, e magari aggratis....che duro lavoro il nostro :(
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #25 on: 05 June , 2010, 11:15:10 AM »
Salvo per curiosita'...per sopraelevare che interventi hai deciso di adottare per rinforzare l'esistente? i nodi che tipo di verifiche non soddisfano?
Cavolo: avevo risposto ed è scomparso tutto.
Comunque, mi ripeto: non avevo pensato a nessun intervento visto che mi aspettavo che una tettoia in acciaio con tubolari 10x10 e chiusure a vetri non provocasse il "crollo del fabbricato mietendo così tante vittime".
L''unico intervento non invasivo, tale da permettere la normale (o quasi) continuazione delle attività lavorative, trattandosi di uffici di una importante azienda messinese, sarebbe quello di confinare i nodi con FRP. Alcuni software già permettono tali verifiche, considerando l'aggiunta dei rinforzi in carbonio o altro materiale similare (Statec, CDS, ecc...).
Tuttavia vorrei prima fare una buona push-over e vedere che elementi di crisi mi vengono fuori dall'analisi non lineare.
S.L.F.

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #26 on: 05 June , 2010, 11:47:45 AM »
ANALISI DEL SOLO EDIFICIO SENZA CONSIDERARE LA SOPRAELEVAZIONE (TETTOIA)

Verifica di edificio esistente con Analisi dinamica modale con spettro di risposta o con fattore q secondo quanto riportato in C8.7.2.4

Fattore di confidenza 1.2

accelerazione di aggancio SLV (ag/g_SLV*S*ST) 0,288
accelerazione di aggancio SLD (ag/g_SLD*S*ST) 0,098
Tr,SLVrif 475 anni
Tr,SLDrif 50 anni

Moltiplicatore minimo delle condizioni sismiche per raggiungimento della rottura a taglio 2.4763
Tempo di ritorno  2475  anni
PGA  0,4838701
Verifica a taglio della trave: Trave a 'Piano 1' 13-14
campata 1 sezione a distanza da appoggio sinistro 247,3 cm
combinazione 7
taglio da gravitazionali -235,9
taglio da sisma -1392,8
taglio ultimo -9433,5
coeff. incremento taglio 2,7

Moltiplicatore minimo delle condizioni sismiche per raggiungimento della rottura dei nodi non confinati 0.125
Verifica dei nodi del pilastro: Pilastrata 14
Tempo di ritorno  30  anni
PGA  7,292074E-02
Asta Quota     Ag      Vnc       Nc     Snc Snc,adm comb      Vnt       Nt     Snt Snt,adm comb  Min.St. Confinato   
  39   336    900   -16520        0    1.84    4.90    9   -16520        0    1.84    0.94    9       SI        NO ***

Moltiplicatore minimo delle condizioni sismiche per raggiungimento della rottura a pressoflessione 2.0781
Verifica a pressoflessione del pilastro: Pilastrata 15
Sezione a quota 316
Tempo di ritorno  2475  anni
PGA  0,4838701

Spostamento di interpiano massimo raggiunto 0.001044 tra i nodi 8 e 26 in Famiglia "SLD" 9
Rapporto tra spostamento di interpiano limite  e massimo spostamento di interpiano SLD 4.7871
Tempo di ritorno  1933  anni
PGA  0,4394993

ag/g SLV 0,248
ag/g SLD 0,082
accelerazione di aggancio SLV (ag/g_SLV*S*ST) 0,288
accelerazione di aggancio SLD (ag/g_SLD*S*ST) 0,098
PGASLV/aggancio SLV 0,253
PGASLD/aggancio SLD 4,487

Tr,SLV 30 anni
Tr,SLD 1933 anni
Tr,SLVrif 475 anni
Tr,SLDrif 50 anni
(Tr,SLV/Tr,SLVrif)^.41=0,322
(Tr,SLD/Tr,SLDrif)^.41=4,475

Questo è quello che invece succede considerando gli scarichi della tettoia: praticamente c’è una sostanziale variazione del Tr,SLD, ma comunque sempre di molto superiore al valore di riferimento normativo dei 50 anni.

Verifica di edificio esistente con Analisi dinamica modale con spettro di risposta o con fattore q secondo quanto riportato in C8.7.2.4

Fattore di confidenza 1.2

accelerazione di aggancio SLV (ag/g_SLV*S*ST) 0,288
accelerazione di aggancio SLD (ag/g_SLD*S*ST) 0,098
Tr,SLVrif 475 anni
Tr,SLDrif 50 anni

Moltiplicatore minimo delle condizioni sismiche per raggiungimento della rottura a taglio 2.362
Tempo di ritorno  2475  anni
PGA  0,4838701
Verifica a taglio della trave: Trave a 'Piano 1' 13-14
campata 1 sezione a distanza da appoggio sinistro 247,3 cm
combinazione 7
taglio da gravitazionali -317,2
taglio da sisma -1447,4
taglio ultimo -9433,5
coeff. incremento taglio 2,7

Moltiplicatore minimo delle condizioni sismiche per raggiungimento della rottura dei nodi non confinati 0.125
Verifica dei nodi del pilastro: Pilastrata 18
Tempo di ritorno  30  anni
PGA  7,292074E-02
Asta Quota     Ag      Vnc       Nc     Snc Snc,adm comb      Vnt       Nt     Snt Snt,adm comb  Min.St. Confinato   
  42   336    900    16503        0    1.83    4.90   11    16503        0    1.83    0.94   11       SI        NO ***

Moltiplicatore minimo delle condizioni sismiche per raggiungimento della rottura a pressoflessione 1.4689
Verifica a flessione della trave: Trave a 'Piano 1' 1-17
campata 1 sezione a distanza da appoggio sinistro 15,0 cm
combinazione 15
momento da gravitazionali 528408,6
momento da sisma 200873,7
momento ultimo 823466,6
Tempo di ritorno  1645  anni
PGA  0,4127561

Spostamento di interpiano massimo raggiunto 0.001545 tra i nodi 10 e 28 in Famiglia "SLD" 15
Rapporto tra spostamento di interpiano limite  e massimo spostamento di interpiano SLD 3.2356
Tempo di ritorno  560  anni
PGA  0,3041171

ag/g SLV 0,248
ag/g SLD 0,082
accelerazione di aggancio SLV (ag/g_SLV*S*ST) 0,288
accelerazione di aggancio SLD (ag/g_SLD*S*ST) 0,098
PGASLV/aggancio SLV 0,253
PGASLD/aggancio SLD 3,105

Tr,SLV 30 anni
Tr,SLD 560 anni
Tr,SLVrif 475 anni
Tr,SLDrif 50 anni
(Tr,SLV/Tr,SLVrif)^.41=0,322
(Tr,SLD/Tr,SLDrif)^.41=2,693

RAFFRONTO CON E SENZA TETTOIA

Tr,SLV 30 anni
Tr,SLD 1933 anni
Tr,SLVrif 475 anni
Tr,SLDrif 50 anni
(Tr,SLV/Tr,SLVrif)^.41=0,322
(Tr,SLD/Tr,SLDrif)^.41=4,475

Tr,SLV 30 anni
Tr,SLD 560 anni
Tr,SLVrif 475 anni
Tr,SLDrif 50 anni
(Tr,SLV/Tr,SLVrif)^.41=0,322
(Tr,SLD/Tr,SLDrif)^.41=2,693

Sui nodi a livello di resistenza non verifica la seguente condizione:
Vr (EC8) = 15.252 < 27.520 ossia il nodo si romperebbe per trazione… Il tutto sia con la tettoia che senza.

Beh, inizio a far sgomberare l’edificio? :gratta:
S.L.F.

Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #27 on: 05 June , 2010, 12:35:40 PM »
Ho provato a spostare l'edificio e Milano, e con piacere per i colleghi lombardi, le verifiche tornano brillantemente.
Tra l'altro gli indicatori di rischio sismico sono di 1,9 e 4,9 rispettivamente agli SLV e SLD, quindi abbastanza maggiori dell'unità, limite al di sotto del quale l'edificio è considerato sismicamente vulnerabile e quindi da assoggettarsi ad adeguamento.
In effetti le verifiche di resistenza per "l'edificio milanese" non risultano tutte soddisfatte, con ben 8 nodi trave-pilastro sui 18 esistenti che non soddisfano i valori di tensione di trazione. Ciononostante la verifica di vulnerabilità porta a valori accettabili: ossia, per una valutazione che ancora non ho capito, SismiCad mi dice che sebbene quei nodi possano rompersi, globalmente l'edificio starà in piedi, non mettendo a repentaglio l'incolumità umana.
Morale: tutti a Milano!!! :doh:

P.S. In effetti la verifica di resistenza dei nodi è richiesta dalla circolare (C8.7.2.5 formula 8.7.2.2), ma solo per i nodi non confinati.
« Last Edit: 05 June , 2010, 12:38:03 PM by salvo@ing »
S.L.F.

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #28 on: 05 June , 2010, 21:33:48 PM »
...e poi tutto sto lavoro per cosa? per sentirci dire dalla committenza che ha fretta, che un altro collega glielo faceva in una settimana, e magari aggratis....che duro lavoro il nostro :(
Mah... di questo non mi preoccuperei...
Un cliente del genere io lo tratterei così: Progetto con una marea di rinforzi in adeguamento (gli direi che servono solo per quegli stupidi del Genio), un mare di prescrizioni per il DL (che ovviamente non sarei io) e poi.... fatturone! :asd:

Ho provato a spostare l'edificio e Milano, e con piacere per i colleghi lombardi, le verifiche tornano brillantemente.... Morale: tutti a Milano!!! :doh:....
Infatti da cio che scrivi e presumendo che tutto il discorso ante Milano si riferisse a Messina, immagino che da voi... la situazione sia un tantinello più complessa... :ciau:
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Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #29 on: 12 June , 2010, 18:36:48 PM »
In attesa di capire qualcosa di più sulla push-over, sulla quale aprirò un apposito 3D, vi aggiorno sulla situazione.
L'edificio, ad un piano f.t. ove viene realizzata una tettoia in acciaio chiusa a vetri ed infissi in PVC, fa adeguato, poiché non verificano i nodi non confinati. In sostanza un sisma con periodo di ritorno inferiore a 475 anni, li porta a rottura.
Soluzione di adeguamento, sulla quale vorrei discutere.
Premetto che è un ufficio ove non si potrà interrompere l'attività lavorativa, se non parzialmente.
Avevo pensato di considerare l'edificio attuale come resistente solo ai carichi verticali (che verifica), e far si che l'azione sismica sia totalmente assorbita da controventi a portale zoppo che potrei realizzare in loco senza troppo disagio.
Ho visto che l'azione sismica orizzontale massima è pari a circa 50000 daN (mi sembra pochino!) e per contrastare tale azione, basterebbero appena 2 UPN 120 per direzione. L'intervento è simile a quanto propongono alcuni istituti di ricerca (tipo Reluis) ove però smorzano l'azione sismica con dissipatori sismici. Qui non mi sembra il caso vista la modesta entità dell'edificio.
Secondo voi è una strada praticabile?
Inoltre l'azione sismica non sembra anche a voi pochina? L'ho presa direttamente da SismiCad, e valutandola manualmente mi viene addirittura inferiore.
Grazie per le risposte (eventuali)
S.L.F.

 

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