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Ingegneria Edile, Strutturale & Geotecnica => .:Urbanistica, Collaudi, Sicurezza e Casi Pratici:. => Topic started by: 38bravo on 22 January , 2014, 20:23:31 PM

Title: lavori in economia
Post by: 38bravo on 22 January , 2014, 20:23:31 PM
presentando una S.c.i.a. e dichiarandovi che i lavori saranno in economia si puo' chiamare un manovale che non ha partita i.v.a. durc ecc.?se si si quali sono i riferimenti normativi?
Title: Re:lavori in economia
Post by: Genio Incivile on 23 January , 2014, 09:54:36 AM
presentando una S.c.i.a. e dichiarandovi che i lavori saranno in economia si puo' chiamare un manovale che non ha partita i.v.a. durc ecc.?se si si quali sono i riferimenti normativi?


that's work in black mode.
Title: Re:lavori in economia
Post by: Cris on 23 January , 2014, 11:57:05 AM
Ho provato a cercare riferimenti normativi per il "Black Mode"... ma per adesso niente...
Title: lavori in economia
Post by: Ing. Edoardo on 25 January , 2014, 01:15:08 AM

presentando una S.c.i.a. e dichiarandovi che i lavori saranno in economia si puo' chiamare un manovale che non ha partita i.v.a. durc ecc.?se si si quali sono i riferimenti normativi?
È uno scherzo vero?
Title: Re:lavori in economia
Post by: 38bravo on 26 January , 2014, 11:46:43 AM
infatti è una cosa che è sembrata assurda pure a me quando l'ho sentita,parlando seriamente invece quando si parla di attività edilizia libera,art.6 d.p.r.380/2001 dove il tecnico deve asseverare nella propria relazione di non avere rapporti col committente ne con l'imprea,vi chiedo:
1)un tecnico che ha un'impresa o è egli stesso il committente come dovrebbe fare?
2)cio' vale solo per attività edilizia libera o per tutte?
Title: Re:lavori in economia
Post by: Salvatore Bennardo on 26 January , 2014, 12:38:53 PM
infatti è una cosa che è sembrata assurda pure a me quando l'ho sentita,parlando seriamente invece quando si parla di attività edilizia libera,art.6 d.p.r.380/2001 dove il tecnico deve asseverare nella propria relazione di non avere rapporti col committente ne con l'imprea,vi chiedo:
1)un tecnico che ha un'impresa o è egli stesso il committente come dovrebbe fare?
2)cio' vale solo per attività edilizia libera o per tutte?

Riporto e poi scrivo solo per fare un ripasso:
...l'interessato, unitamente alla comunicazione di inizio dei lavori, trasmette all'amministrazione comunale una relazione tecnica provvista di data certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali, a firma di un tecnico abilitato, il quale dichiari preliminarmente di non avere rapporti di dipendenza con l'impresa né con il committente e che asseveri,...

Riguardo al punto 1) tutto ruota a cosa si intende per 'rapporto'.
Per me è e rimane 'rapporto' lavorativo di natura contrattuale, cioè non libero professionale.
Difatti a uno dissi che come figlio o come parente poteva benissimo farla per il padre o per altro parente.
Dò una interpretazione di questo passaggio della norma.
A mio parere vuole evitare che un tecnico assunto a contratto per paura di perdere il contratto - il lavoro continuativo - si metta ad asseverare la qualsiasi "favorendo" abusi da parte di chi commissiona la relazione asseverata. Inutile ricordare che sono fatti che accadono con molta frequenza.
Certo, lo fanno o lo possono fare pure i liberi professionisti, ma questa categoria è più libera di scegliere di farlo.
Restando in ogni caso ferme le responsabilità dei propri atti, il ricatto che può subire un dipendente per fare certi atti mascherati o mascheranti è una attenuante per esso dipendente, mentre non costituisce attenuante per il libero professionista.

Punto 2).
Se quel/quei paletto/i circa il rapporto etc. è/sono inserita/e nell'articolo che tratta solo le attività edilizie libere da titolo abilitativo non vedo perché debba valere per altri tipi di attività edilizie.
Per ogni singola attività edilizia (insieme di opere) occorre rifarsi agli articoli che la disciplinano nello specifico.
Title: Re:lavori in economia
Post by: Salvatore Bennardo on 26 January , 2014, 12:50:03 PM
Stralcio art. 6 dpR 380/2001
...l'interessato, unitamente alla comunicazione di inizio dei lavori, trasmette all'amministrazione comunale una relazione tecnica provvista di data certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali, a firma di un tecnico abilitato, il quale dichiari preliminarmente di non avere rapporti di dipendenza con l'impresa né con il committente e che asseveri,...

Rileggendo, notando che siamo arrivati al punto che la norma debba imporre "provvista di data certa", credo che siamo ad un punto di non ritorno, in fondo al pozzo.
Per me è da folli fare una relazione o altro atto senza data asserendo che non va messa.
La si può dimenticare di metterla, e questa è negligenza, ma se qualcuno va ad asserire che non c'è obbligo di metterla per me è folle o quasi folle ad un passo dalla follia totale.
Insomma, ma è possibile che ci stiamo complicando la vita anche sulle cose normalmente logiche?
Deve essere il legislatore a scrivere la qualsiasi per combattere atteggiamenti strumentali folli?

Adde.
Riprendo questo post, senza nulla modificare di quello che avevo scritto ieri, per dire che l'amico reversi mi ha fatto notare che il concetto giuridico "... di data certa" è qualcosa di più in là di quello che avevo inteso.
In pratica occorre ad esempio fare apporre un timbro della posta, che è "data certa".
Mettere una marca di "valore minimo" che reca anche la data non è "data certa" per un documento.