Author Topic: CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS  (Read 13185 times)

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Offline matt

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CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« on: 11 March , 2011, 11:38:46 AM »
CAP. 11.2.5 NTC2008 e tabella 11.2.I :

Controllo di tipo A -->    Rm > Rck+3,5  (su tre prelievi) .  Ma se dalle prove di laboratorio risulta che sui tre prelievi la media è 3,2MPa, con tutti i cubetti sopra i 30,0MPa, con la precedente condizione che non è rispettata, il fornitore del cemento a cui abbiamo chiesto un Rck 30Mpa che responsabilità ha, se ce l'ha?

Massimo.T

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #1 on: 11 March , 2011, 11:52:36 AM »
allora, il controllo tipo A lo puoi fare se non superi i 300mc di miscela omogenea.

se sei sopra i 1500mc devi fare quello B.

ciò non toglie che puoi sempre fare il B!
in esso il valore caratteristico è ottenuto con una formulazione un po' meno brutale e quindi forse potrà darti dei piacevoli risultati.

Offline matt

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #2 on: 11 March , 2011, 12:02:19 PM »
Tra 300mc e 1500mc devo effettuare sempre il controllo di tipo A. Ad esempio se ho 600mc devo effettuare 2 controlli di tipo A. Il B solo oltre i 1500mc. La norma è un pò vaga sui quantitativi tra i 300 ed i 1500 mc ma io la interpreto così.

Offline Cris

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #3 on: 11 March , 2011, 12:51:21 PM »
« Last Edit: 11 March , 2011, 12:56:00 PM by Cris »
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

zax2010

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #4 on: 11 March , 2011, 12:54:32 PM »
E' vero la norma è vaga.

L'unico appiglio sarebbe in un comma del §11.2.5 "Il controllo di accettazione va eseguito su miscele omogenee e si configura, in funzione del quantitativo di calcestruzzo in accettazione, nel:
- controllo tipo A
- controllo tipo B.
"

Solamente quando si parla di controllo tipo B si indica un obbligo, ovvero per forza tipo B se si superano i 1500 m³ di miscela omogenea. Ma in realtà nulla vieterebbe di utilizzare il controllo tipo B anche per un quantitativo inferiore.

Dunque darei ragione a Massimo.T, se non ci fosse, però, un ma.
Per poter applicare il controllo di tipo B, in ogni caso, la norma "pretende" 15 prelievi.
Il "pretende" lo deduco dalla formulina della Tabella 11.2.I, che esplicita che il parametro di controllo Rm>Rck+1.4*s, che Massimo.T sostiene potrebbe darti "soddisfazioni", è comunque una formula che può essere applicata solamente con un numero di prelievi maggiore o uguale a 15.

Noi non siamo avvocati, siamo tecnici, ed abbiamo studiato pure statistica. Sappiamo bene che su una "popolazione" limitata fare troppe elucubrazioni statistiche non ha senso, pertanto, seppur non sicurissimo al 100% del "pretende" della norma, ritengo "statisticamente sensata" la prescrizione della norma stessa.

Richiamo poi l'attenzione al §11.2.5.3 specificatamente 3° comma: "Le prove non richieste dal Direttore dei Lavori non possono fare parte dell'insieme statistico che serve per la determinazione della resistenza caratteristica del materiale."
Cioè la "nascita" improvvisa di cubetti da parte del produttore del cls, per quanto realistica (ogni giorno il produttore esegue parecchi prelievi), non "serve" a poter risolvere la magagna.

Infine sempre lo stesso paragrafo recita: "L'opera o la parte di opera non conforme ai controlli di accettazione non può essere accettata finchè la non conformità non è stata definitivamente rimossa dal costruttore, il quale deve procedere ad una verifica delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera mediante l'impiego di altri mezzi di indagine, secondo quanto stabilito dal Direttore dei Lavori e conformemente a quanto indicato nel successivo §11.2.6"

Paragrafo 11.2.6 che parla sostanzialmente di prove distruttive/non distruttive da eseguire sulle strutture. Ovviamente leggerai tale paragrafo. Inutile lo riscriva io qui.

Offline matt

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #5 on: 11 March , 2011, 13:13:03 PM »
Quindi ipotizzando di non avere il numero di cubetti necessari per effettuare il controllo di tipo B, dovendo effettuare il controllo di tipo A, un Rck medio su tre prelievi che si attesti sui 32MPa non è accettabile in virtù della condizione  Rm > Rck+3,5. Questa cosa suscita in me perplessità anche se capisco lo spirito del limite imposto. Infatti se la media è superiore a 33,5MPa è molto più probabile che un carico di cls un pò scarso sia comunque superiore ai 30MPa di progetto!

Offline Cris

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #6 on: 11 March , 2011, 13:22:22 PM »
Quindi ipotizzando di non avere il numero di cubetti necessari per effettuare il controllo di tipo B, dovendo effettuare il controllo di tipo A, un Rck medio su tre prelievi che si attesti sui 32MPa non è accettabile in virtù della condizione  Rm > Rck+3,5. Questa cosa suscita in me perplessità anche se capisco lo spirito del limite imposto. Infatti se la media è superiore a 33,5MPa è molto più probabile che un carico di cls un pò scarso sia comunque superiore ai 30MPa di progetto!

Infatto la "ratio" della norma probabilmente deriva dal fatto che il cls che gettiamo nella struttura fa parte di partite molto più ampie di quello cha va a finire nei cubetti.
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Massimo.T

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #7 on: 11 March , 2011, 14:01:12 PM »
Correttamente Zax fa notare il discorso dei 15 provini = 30 cubetti.
'na pioggia di cubetti!

Tornando a noi, la 1a formula da rispettare ci dice che il valore è caratteristico,

con l'impiego della 2a formula sai anche che il valore caratteristico è relativo al frattile chiesto dalla norma (5%).

zax2010

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #8 on: 11 March , 2011, 14:16:14 PM »
Correttamente Zax fa notare il discorso dei 15 provini = 30 cubetti.
'na pioggia di cubetti!

Tornando a noi, la 1a formula da rispettare ci dice che il valore è caratteristico,

con l'impiego della 2a formula sai anche che il valore caratteristico è relativo al frattile chiesto dalla norma (5%).

In realtà sono esattamente i prelievi che dovresti avere se gettassi 1500 m³ in "regime" di controllo di accettazione A. Ovvero sempre un prelievo ogni 100 m³.
Insomma ogni 100 m³ un prelievo, senza sconti nè maggiorazioni.

In realtà non mi è mai stata chiara una cosa:

Ipotizziamo di avere getti omogenei per 1800 m³. Bene, obbligatorio il controllo di accettazione B, non ci piove. Epperò bisogna eseguire un controllo di accettazione "con frequenza non minore di un controllo ogni 1500 m³ di calcestruzzo".
Ora, per i primi 1500 m³ non ci sono problemi. Prelievo i miei 30 cubetti e siamo tutti contenti. E per i successivi 300 m³? Altri 30 cubetti? Perchè io immagino che su questi non si possa procedere ad un controllo tipo A. D'altra parte i 15 prelievi sembrano indispensabili per poter eseguire materialmente il B.
E se invece di 300 m³ in più rispetto ai 1500, fossero stati, che so, 5 m³ in più? Sempre 30 cubetti?

Massimo.T

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #9 on: 11 March , 2011, 14:19:12 PM »
i mille interrogativi sull'argomento, come quello riguardante la parola omogeneo..
oggi con la storia delle classi d'exp parlare di getti omogenei è un eufemismo.

Offline matt

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #10 on: 11 March , 2011, 16:03:19 PM »
Avendo fatto maggiormente luce sui quantitativi in gioco relativamente ai controlli di tipo A o B, tornando alle responsabilità del fornitore della miscela cementizia, avendo richiesto un Rck300 ed avendo verificato che la media di tre prelievi (6 cubetti) è pari a Rck320 sono fuori dai limiti normativi!

Quindi il cemento utilizzato è contestabile al fornitore che non può appellarsi al valore Rck300 richiesto ma dovrebbe già sapere che il suo cemento deve in media superare i 33,5MPa. Ragiono correttamente??

Offline Cris

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #11 on: 11 March , 2011, 16:18:40 PM »
Avendo fatto maggiormente luce sui quantitativi in gioco relativamente ai controlli di tipo A o B, tornando alle responsabilità del fornitore della miscela cementizia, avendo richiesto un Rck300 ed avendo verificato che la media di tre prelievi (6 cubetti) è pari a Rck320 sono fuori dai limiti normativi!

Quindi il cemento utilizzato è contestabile al fornitore che non può appellarsi al valore Rck300 richiesto ma dovrebbe già sapere che il suo cemento deve in media superare i 33,5MPa. Ragiono correttamente??

Esatto, perchè l'Rck effettiva sarebbe 28.5:   
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Offline mircof

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #12 on: 11 March , 2011, 16:48:25 PM »
Avendo fatto maggiormente luce sui quantitativi in gioco relativamente ai controlli di tipo A o B, tornando alle responsabilità del fornitore della miscela cementizia, avendo richiesto un Rck300 ed avendo verificato che la media di tre prelievi (6 cubetti) è pari a Rck320 sono fuori dai limiti normativi!

Quindi il cemento utilizzato è contestabile al fornitore che non può appellarsi al valore Rck300 richiesto ma dovrebbe già sapere che il suo cemento deve in media superare i 33,5MPa. Ragiono correttamente??
Esatto, perchè l'Rck effettiva sarebbe 28.5:   


Ad eccezione della notazione evidenziata dove 320, come detto, è la resistenza media del controllo Rm da non confondere col valore caratteristico individuato col pedice k (Rck)

zax2010

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #13 on: 11 March , 2011, 16:59:58 PM »
Esatto. Il calcestruzzo messo in opera, oggi, non rispetta le prescrizioni di progetto (Rck 300). E quindi non sarebbe regolare.

Perchè utilizzo il condizionale "sarebbe", e non l'indicativo "è"?
Perchè come dicevo la norma prevede questa possibilità, ovvero che i provini non rispettino il controllo di accettazione, ma prevede anche eventuali possibili "scappatoie", e solamente come ultima ratio prevede, esplicitamente, la demolizione delle opere.

Per prima cosa viene prevista la possibilità di "convalidare" sperimentalmente il calcestruzzo direttamente in situ, piuttosto che con i provini, con prove distruttive/non distruttive.
Ovviamente tutto questo "lavoro" (ultrasuoni, carotaggi, campagne sclerometriche, ecc., ecc.) dovrebbe essere accollato economicamente alla ditta che ha fornito il calcestruzzo.

Qualora anche queste prove dovessero dare esiti negativi si procederà ad una riverifica della struttura con la classe di resistenza effettiva del cls. Anche questa riverifica, fatta dal calcolista, dovrà essere sostenuta economicamente dal fornitore del cls.
E se anche dopo il ricalcolo si dovesse addivenire alla necessità di demolire le opere, questa demolizione sarà a carico di chi il danno lo ha fatto. Ma a mio avviso sarà a carico del fornitore del cls anche la ricostruzione della struttura non conforme.

E comunque prima di arrivare a questo:::::

Offline matt

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Re:CONTROLLI ACCETTAZIONE CLS
« Reply #14 on: 11 March , 2011, 17:23:11 PM »
Esatto, perchè l'Rck effettiva sarebbe 28.5:   



Ad eccezione della notazione evidenziata dove 320, come detto, è la resistenza media del controllo Rm da non confondere col valore caratteristico individuato col pedice k (Rck)

Giusto, è Rm, non Rck, chiedo venia per l'imprecisione...



 

 

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