Author Topic: La scelta dei flessimetri  (Read 4360 times)

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Offline quattropassi

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La scelta dei flessimetri
« on: 04 January , 2010, 17:11:05 PM »
Salute a tutti.
In breve la questione.
Devo adoperarmi per l'esecuzione di una prova di carico sul solaio di copertura (uso lastrico calpestabile area bar) di un locale interrato in cui s'è siluppato un incendio.

Per adesso so che il solaio è un laterocem anni '50 con travicelli a passo 50 e luce netta 6.20m.
Ovviamente intendo investigare per bene il solaio acquisendo spessori e tondini.

Intanto però vorrei scegliere gli strumenti di misurazione.
Penso che sia consuetudine caricare oltre l'esercizio il singolo travetto e strumentare la mezzaria di quello caricato e dei due adiacenti.

La questione.
Per la cosa servirà una terna di flessimetri (presumo).
Che "corsa" scegliere visto che gli standard sono 10; 30 e 50 mm e che questo discrimina notevolmente il range di spesa?
Per questioni di versatilità e futuri reimpieghi pensavo di optare per il "corsa 30".
Qualcuno  :construction: ha esperienze in merito?

Se poi l'epserienza si estendesse anche a qualche dritta sulle procedure per strutture danneggiate da incendio  :mmm: beh, ascolterei volentieri.

 :ciau:
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afazio

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Re: La scelta dei flessimetri
« Reply #1 on: 04 January , 2010, 17:32:23 PM »
Salute a tutti.
In breve la questione.
Devo adoperarmi per l'esecuzione di una prova di carico sul solaio di copertura (uso lastrico calpestabile area bar) di un locale interrato in cui s'è siluppato un incendio.

Per adesso so che il solaio è un laterocem anni '50 con travicelli a passo 50 e luce netta 6.20m.
Ovviamente intendo investigare per bene il solaio acquisendo spessori e tondini.

Intanto però vorrei scegliere gli strumenti di misurazione.
Penso che sia consuetudine caricare oltre l'esercizio il singolo travetto e strumentare la mezzaria di quello caricato e dei due adiacenti.

La questione.
Per la cosa servirà una terna di flessimetri (presumo).
Che "corsa" scegliere visto che gli standard sono 10; 30 e 50 mm e che questo discrimina notevolmente il range di spesa?
Per questioni di versatilità e futuri reimpieghi pensavo di optare per il "corsa 30".
Qualcuno  :construction: ha esperienze in merito?

Se poi l'epserienza si estendesse anche a qualche dritta sulle procedure per strutture danneggiate da incendio  :mmm: beh, ascolterei volentieri.

 :ciau:


procedi con una valutazione sommaria dell'abbassamento atteso e scegli la corsa in funzione di questo valore.
Per normali solai di normali luci una corsa di 30 mm e' già abbastanza.

Già che ci sono, per il carico pensa ad un cuscino da riempire di acqua; in questo modo potrai tenere meglio sotto controllo l'evoluzione degli abbassamenti del solaio e decidere in qualsiasi istante di interrompere il carico (non si sa mai dovesse crollarti mentre lo stai provando.Perderesti sicuramente i flessimetri). Infine, se non carichi l'intera campata devi incrementare il carico di prova per tenere conto delle strisce di solaio non caricate ma collaboranti ugualmente con quella caricata.

saluti

Offline quattropassi

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Re: La scelta dei flessimetri
« Reply #2 on: 04 January , 2010, 17:55:39 PM »
Grazie afz.
normali solai di normali luci
... in un paese «normale»...

Al cuscino d'acqua avevo pensato. In effetti ha i suoi vantaggi. Però è un'operazione più lunga di una "strisciata" di sacchi di cemento no?
Avendo modo di operare col braccio del semovente, ...
Apprezzo cmq il suggerimento "conservativo"   :)

Quote
Infine, se non carichi l'intera campata
Ecco. E' costume fare una prova su campata ridotta?

 :ciau:

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Offline lisa_camayana

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Re: La scelta dei flessimetri
« Reply #3 on: 04 January , 2010, 18:00:38 PM »

Penso che sia consuetudine caricare oltre l'esercizio il singolo travetto e strumentare la mezzaria di quello caricato e dei due adiacenti.




...e gli eventuali cedimenti agli appoggi del travetto caricato, non li vai a monitorare?

Offline lisa_camayana

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Re: La scelta dei flessimetri
« Reply #4 on: 04 January , 2010, 18:04:19 PM »
Grazie afz. ... in un paese «normale»...

Ecco. E' costume fare una prova su campata ridotta?

 :ciau:



Si, ma dovrai calcolarti il carico equivalente....

Al posto del materasso idrostatico, se pensi di dover fare più cicli carico-scarico, potrebbe convenire l'uso del collaudatore oleodinamico tipo 4emme (però devi avere un contrasto).

ciaoooo

afazio

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Re: La scelta dei flessimetri
« Reply #5 on: 04 January , 2010, 18:06:49 PM »
Grazie afz. ... in un paese «normale»...

Al cuscino d'acqua avevo pensato. In effetti ha i suoi vantaggi. Però è un'operazione più lunga di una "strisciata" di sacchi di cemento no?
Avendo modo di operare col braccio del semovente, ...
Apprezzo cmq il suggerimento "conservativo"   :)
Ecco. E' costume fare una prova su campata ridotta?

 :ciau:



e' opportuno caricare un'area avente un lato pari all'intera luce e l'altro lato di dimensioni pari o all'intera larghezza o alla luce.

Ma le prove possono anche farsi mediante applicazione di carichi concentrati attraverso dei pistoni posti a contrasto con uno o piu solai sovrastanti. In questo caso occorre uno studio preventivo per la determinazione dei carichi concentrati equivalenti, cioe quelli che ti producono lo stesso momento massimo del carico di progetto.

Offline lisa_camayana

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Re: La scelta dei flessimetri
« Reply #6 on: 05 January , 2010, 10:14:59 AM »
....In questo caso occorre uno studio preventivo per la determinazione dei carichi concentrati equivalenti, cioe quelli che ti producono lo stesso momento massimo del carico di progetto.


....se usi il collaudatore oleodinamico hai vantaggi e svantaggi.

I vantaggi sono la rapidità di esecuzione, nessuna necessita di manichette antincendio per riempire il materasso statico, massima precisione sul controllo dei carichi, la possibilità di fare più cicli load-unload ed in generale minori costi della prova.

Per contro, applicando carichi concentrati, bisogna fare attenzione non solo a calcolare correttamente il momento equivalente, ma anche ad effettuare un controllo sulla disposizione dei martinetti e sull'entità dei tagli che essi producono.

Una disposizione errata, pur generando un carico equivalente corretto, potrebbe sottoporre la sezione ad un taglio superiore a quello di progetto con possibili lesioni.


Ma le prove possono anche farsi mediante applicazione di carichi concentrati attraverso dei pistoni posti a contrasto con uno o piu solai sovrastanti. In questo caso occorre uno studio preventivo per la determinazione dei carichi concentrati equivalenti, cioe quelli che ti producono lo stesso momento massimo del carico di progetto.


...in casi particolari, si può anche fare contrasto sul solaio sottostante o su zavorre. Tirando anzichè spingendo.

ciaooo

Offline quattropassi

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Re: La scelta dei flessimetri
« Reply #7 on: 05 January , 2010, 10:43:51 AM »
Grazie a tutti.
Purtroppo l'oleodin resterà un tabù: di sopra ho solo "le stelle fisse"   :asd:
Quote
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