Author Topic: Prestazione occasionale  (Read 16377 times)

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Offline melo

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Prestazione occasionale
« on: 03 May , 2010, 21:20:48 PM »
Alla fine il cliente mi sta per pagare, ovviamente pensavo di poter fare una ricevuta di prestazione occasionale (non ho partita iva).

Cercando su internet una ricevuta tipo, trovo questi documenti:

http://www.ordineingegneritn.it/fileadmin/documenti/ALLEGATI/PRESTAZ_OCCASIONALI.pdf

http://www.studiouber.com/pdf/9_Aspetti%20fiscali%20delle%20prestazioni%20occasionali.pdf


Il riassunto: Un ingegnere iscritto all'albo non può prestare la sua opera per prestazioni inerenti la sua professione.

Come faccio a prendermi questi 500 € che il cliente mi deve, senza fare lavoro nero?
« Last Edit: 18 February , 2011, 22:25:14 PM by Gilean »
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Offline Cris

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #1 on: 03 May , 2010, 23:38:04 PM »
Non vorrei deluderti ma... tutto ciò mi sembra evidente.
la configurazione di "prestazione occasionale" nasceva dal fatto che era possibile esercitare in forma limitata attività di consulenza al di fuori dal regime fiscale per quelle figure professionali che erano impegnate da contratti di lavoro pubblico dipendente, ma tempo fa, quando la normativa lo permetteva e soprattutto entro certi definiti limiti (che ora non ricordo).
Allora accadeva che si potevano prestare occasionalmente consulenze anche se si era ad esempio Professori di liceo.
Il fatto che il nostro (degli ingegneri) timbro professionale (iscrizione all'Ordine) sia svincolato dalla partita IVA (iscrizione INARCASSA) non ti deve fuorviare.
Sappi che ad un geometra non danno il timbro senza partita IVA.
Non sono un esperto in materia ma credo che il quadro ora sia questo e credo che derivi proprio dalla riforma Biagi (art. 61 del D. Lgs. 276/2003) che ha vietato la "prestazione occasionale" ai professionisti intellettuali per i quali è prevista apposita iscrizione ad Albi professionali. :ciau:

P.S. .... Cito da... letture varie...

Un ulteriore aspetto specifico e peculiare della P.A. è costituito dalle attività dei professionisti dell’ente (specie avvocati e ingegneri/architetti iscritti all’albo professionale).
Come noto, la riforma del pubblico impiego ha previsto che si possa esercitare attività libero professionale solo se collocati in part-time con prestazione lavorativa non superiore al 50% della prestazione lavorativa a tempo pieno (art.53, c. 6 del T.U. n. 165/2001).
Per l’ingegnere o l’architetto a tempo parziale si apre quindi la prospettiva dell’esercizio della professione (con partita IVA), ma al dipendente a tempo pieno è consentito l’esercizio di singoli atti (non legati al rapporto di lavoro) della professione sotto forma di prestazione occasionale?
La risposta appare negativa per gli ingegneri ed architetti dipendenti della P.A. a tempo pieno ed iscritti ad albo professionale: in nota 3 si è argomentato come l’iscrizione all’albo sia sinonimo di abitualità per cui il compimento anche di un solo atto professionale - anche di un minuto e di un euro - comporta sempre la necessità di aprire la partita IVA pena l’ evasione del tributo indiretto: ma poiché il dipendente a tempo pieno non può esercitare la libera professione non c’è modo attualmente di superare l’impasse attraverso una impossibile attività occasionale.
ED ANCORA...
Il punto di differenziazione tra lavoro autonomo occasionale e professionale è costituito dal concetto di abitualità recato dalla legge sull’IVA (art.5 D.PR. n. 633/1972). Un’attività è da considerarsi svolta abitualmente se caratterizzata da ripetitività, regolarità, stabilità e sistematicità di comportamenti. Esiste un solo caso in cui il compimento anche di un solo atto, indipendentemente dal tempo o dall’importo, radica subito l’abitualità e quindi la necessità di apertura della partita IVA: è il caso dell’iscrizione agli albi professionali che è indice assoluto di abitualità


Comunque una soluzione potrei dartela io....
Fa in modo che il tuo compenso venga giustificato da una prestazione d'opera non intellettuale.
(spero di essere stato chiaro)!
« Last Edit: 04 May , 2010, 00:16:39 AM by Cris »
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Offline melo

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #2 on: 09 May , 2010, 12:11:29 PM »
ho chiamato l'ordine, si può fare la prestazione occasionale tranquillamente.

BOH  :o
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Offline Gilean

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #3 on: 09 May , 2010, 12:22:06 PM »
o bella...ti hanno solo detto così? non ti hanno ragguagliato su quale legge e/o decreto e/o escamotage permettesse questa cosa?
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline Cris

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #4 on: 09 May , 2010, 17:45:41 PM »
ho chiamato l'ordine, si può fare la prestazione occasionale tranquillamente.

Caspita!!! Sono sorpreso e forse allora c'è qualcosa che mi sfugge :mmm:

Ribadisco (oltre a quanto detto prima con citazioni ed interpretazioni) l'articolo di legge violato (a meno che non ci siano succ. mod. che non conosco):
art. 61 del D. Lgs. 276/2003: Titolo VII Tipologie contrattuali a progetto e occasionali Capo I Lavoro a progetto e lavoro occasionale Art 61 (Definizione e campo di applicazione)
1. Ferma restando la disciplina per gli agenti e i rappresentanti di commercio, i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, prevalentemente personale e senza vincolo di subordinazione, di cui all'articolo 409, n. 3, del codice di procedura civile devono essere riconducibili a uno o più progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l'esecuzione della attività lavorativa.
2. Dalla disposizione di cui al comma 1 sono escluse le prestazioni occasionali, intendendosi per tali i rapporti di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell'anno solare con lo stesso committente, salvo che il compenso complessivamente percepito nel medesimo anno solare sia superiore a 5 mila euro, nel qual caso trovano applicazione le disposizioni contenute nel presente capo.
3. Sono escluse dal campo di applicazione del presente capo le professioni intellettuali per l'esercizio delle quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali, esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, nonché i rapporti e le attività di collaborazione coordinata e continuativa comunque rese e utilizzate a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciute dal CONI, come individuate e disciplinate dall'articolo 90 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289. Sono altresì esclusi dal campo di applicazione del presente capo i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e i partecipanti a collegi e commissioni, nonché coloro che percepiscono la pensione di vecchiaia.
4. Le disposizioni contenute nel presente capo non pregiudicano l'applicazione di clausole di contratto individuale o di accordo collettivo più favorevoli per il collaboratore a progetto.


Però è un tema interessante..... approfondiamo... Salutoni... :ciau:
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Offline melo

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #5 on: 09 May , 2010, 20:31:33 PM »


In effetti, la cosa è un pò assurda.

Se io sono un dipendente, o comunque ho un giro di clienti che mi dia lavori solo per 4998 € all'anno, non possono pretendere che io apra una partita iva che mi costa 1800 € solo come contributo minimo inarcassa (se apro partita iva mi debbo iscrivere ad inarcassa).

Da quel che dice la legge, se faccio un lavoro diverso dall'ingegnere, per esempio il calzolaio posso benissimo fare la prestazione occasionale e magari distruggere le scarpe dei clienti perchè quello non è il mio lavoro.
Se qualcuno mi chiede di fargli una DIA per lo spostamento di un tramezzo non lo posso fare, in quanto poi non me lo posso pagare.

La cosa mi sembra alquanto assurda.......
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zax2010

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #6 on: 09 May , 2010, 23:07:01 PM »
In effetti, la cosa è un pò assurda.

Se io sono un dipendente, o comunque ho un giro di clienti che mi dia lavori solo per 4998 € all'anno, non possono pretendere che io apra una partita iva che mi costa 1800 € solo come contributo minimo inarcassa (se apro partita iva mi debbo iscrivere ad inarcassa).

Da quel che dice la legge, se faccio un lavoro diverso dall'ingegnere, per esempio il calzolaio posso benissimo fare la prestazione occasionale e magari distruggere le scarpe dei clienti perchè quello non è il mio lavoro.
Se qualcuno mi chiede di fargli una DIA per lo spostamento di un tramezzo non lo posso fare, in quanto poi non me lo posso pagare.

La cosa mi sembra alquanto assurda.......

La cosa non è affatto assurda. Ci sono delle regole. Altri prima di te le hanno rispettate, con i sacrifici del caso.
Hanno aperto la partita IVA ed hanno pagato 1800 € annui di contributi minimi Inarcassa.

Se qualcuno ti chiede di fare una DIA, te lo chiede perchè sei un professionista che sa fare il suo lavoro.
E come professionista va da se che devi aprire partita IVA e tutto il resto.
Così come per fare il panettiere serve avere un locale a norma, per fare il fabbro idem, e continuando per tutte le professioni.

Non ti piace? Semplice, non fare il libero professionista. Non fare DIA, non fare altro.

Questi ridicoli piagnistei mi stanno proprio sui nervi!

Offline Cris

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #7 on: 09 May , 2010, 23:45:41 PM »
Se io sono un dipendente, o comunque ho un giro di clienti che mi dia lavori solo per 4998 € all'anno, non possono pretendere che io apra una partita iva che mi costa 1800 € solo come contributo minimo inarcassa (se apro partita iva mi debbo iscrivere ad inarcassa).
Da quel che dice la legge, se faccio un lavoro diverso dall'ingegnere, per esempio il calzolaio posso benissimo fare la prestazione occasionale e magari distruggere le scarpe dei clienti perchè quello non è il mio lavoro.
beh.... il paragone non regge!!!
Una volta un mio professore mi disse:
Sai che differenza c'è tra un medico ed un ingegnere? Che il medico ne può fare fuori solo uno per volta!
Il calzolaio (con tutto il rispetto per il suo lavoro) direi che è innocuo.
E comunque per tornare all'argomento... mi riautocito.
Il punto di differenziazione tra lavoro autonomo occasionale e professionale è costituito dal concetto di abitualità recato dalla legge sull'IVA (art.5 D.PR. n. 633/1972). Un'attività è da considerarsi svolta abitualmente se caratterizzata da ripetitività, regolarità, stabilità e sistematicità di comportamenti. Esiste un solo caso in cui il compimento anche di un solo atto, indipendentemente dal tempo o dall'importo, radica subito l'abitualità e quindi la necessità di apertura della partita IVA: è il caso dell'iscrizione agli albi professionali che è indice assoluto di abitualità[/i][/size]

Saluti....  :ciau:
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Offline Ing. Edoardo

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #8 on: 10 May , 2010, 12:46:50 PM »
Accidenti stavolta zax si è incaxxato prima di me e non potrei fare altro che quotarlo.
A favore di melo mi sembra di poter dire che  puoi aprire una Partita IVA anche con l'INPS con una pressione fiscale nettamnte diversa e non so quanto favorevole ad un ingegnere. Se il tuo contratto da dipendente lo permette penso che ti convenga aprire la Partita IVA con Inarcassa e farti anche i tuoi lavoretti pagando regolarmente i tuoi 1200 euro attuali (non ancora 1800) e gia son 600 euro in meno rispetto a quanto hai detto.
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

Offline melo

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #9 on: 10 May , 2010, 13:51:52 PM »
Sai che differenza c'è tra un medico ed un ingegnere? Che il medico ne può fare fuori solo uno per volta!

Impiegato della condotte, o dell'impregilo o della cmc, 8 ore al giorno a progettare grattacilei a new york o ponti strallati in zone sismiche di prima categoria, mettiamo pure 20 anni di esperienza in questo settore tra progettazioni e direzioni lavori.

Il cognato lo chiama per la progettazione di un edificio a tre piani, gli fa il progetto gli segue i lavori e si paga... anzi no non si paga in quanto questo tizio per la legge italiana non è un professionista, e quindi senza partita iva non può fatturare quei 3000 €.

Contemporanemente esce il neolaureato che non ha mai visto un cantiere apre la partita iva, ed allora è un tecnico specializzato e competente.

La cosa non è affatto assurda. Ci sono delle regole. Altri prima di te le hanno rispettate, con i sacrifici del caso.
Hanno aperto la partita IVA ed hanno pagato 1800 € annui di contributi minimi Inarcassa.

Se qualcuno ti chiede di fare una DIA, te lo chiede perchè sei un professionista che sa fare il suo lavoro.
E come professionista va da se che devi aprire partita IVA e tutto il resto.
Così come per fare il panettiere serve avere un locale a norma, per fare il fabbro idem, e continuando per tutte le professioni.

Non ti piace? Semplice, non fare il libero professionista. Non fare DIA, non fare altro.

Questi ridicoli piagnistei mi stanno proprio sui nervi!

No no la cosa è assurda, siamo ingegneri. Se il cognato vuole un lavoro da 3000 € uan tantum, non capisco perche debbo versare 1800 € d'iscrizione.
Quando sono andato all'ordine mi hanno dato un timbro e su quello c'è scritto che sono un ingegnere, con le stesse competenze tue. Quindi il discorso non è di comptenze ma di come versare allo stato la parte che gli necessità per i servizi che ci dà.
La partita iva la dovrò aprire, e comunque alla fine mi costa 600 € all'anno (1/3 per i primi tre anni), la cosa che è assurda è che mi hanno dato il timbro. Perchè se non ho la partita iva non posso essere professionale e quindi non posso lavorare... inoltre tutti questi ingegneri che lavorano nelle aziende da dipendenti... anche loro sono poco professionali??


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Offline Ing. Edoardo

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #10 on: 10 May , 2010, 15:09:48 PM »
Secondo me la cosa è stata un pò travisata. Nessuno ha detto che chi è dipendente non è professionale. Semplicemente tu presti la tua professionalità e competenza ad una azienta o ente ecc.. per cui ti è giustamente riconosciuto quello che fai.
Il fatto di fare lavori esterni alla azienda tanti contratti lo prevedono, ma la remunerazione economica, non essendo di competenza dell'azienda stessa, deve in qualche modo essere dimostrata,  al fine di evitare ovviamente il lavoro nero. il fatto di non fare più prestazioni occasionali a mio avviso dipende dal fatto che la stragrande maggioranza della gente che fa il libero professionista, non fà il dpendente e viceversa. A tal proposito quindi viene lasciata comunque una opportunità di fare entrambe le cose appunto a patto di aprire una partita iva regolare. Personalmente non la vedo una cosa molto tragica
RIbadisco che per ora il contributo minimo da versare è di 1200 euro non di 1800, almeno su questo dobbiamo essere precisi.
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Offline _automa_

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #11 on: 10 May , 2010, 21:16:24 PM »
ma scusate se sei dipendente non bisogna iscriversi a inarcassa, io e quasi 10 anni che sono dipendente e ho anche la partita iva, sono iscritto allìinps e pago a inarcassa solo il contributo integrativo

zax2010

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #12 on: 10 May , 2010, 22:40:46 PM »
Automa a questo punto però devi anche specificare se svolgi libera attività al di fuori del rapporto di dipendenza con la tua ditta.

Offline _automa_

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #13 on: 10 May , 2010, 22:59:05 PM »
Automa a questo punto però devi anche specificare se svolgi libera attività al di fuori del rapporto di dipendenza con la tua ditta.


uso la partita iva solo per attività al di fuori del rapporto didipendenza con la mia ditta. fra i requisiti per l'iscrizione a inarcassa c'è quello di non essere iscritto ad altri enti previdenziali.

Offline Cris

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Re: PRESTAZIONE CCASINALE
« Reply #14 on: 10 May , 2010, 23:53:05 PM »
uso la partita iva solo per attività al di fuori del rapporto didipendenza con la mia ditta. fra i requisiti per l'iscrizione a inarcassa c'è quello di non essere iscritto ad altri enti previdenziali.

Si ma non è il caso di cui all'argomento (prestazioni occasionali).
Evidentemente sei dipendente (privato e non pubblico) e fai l'altro lavoro (libero) privatamente.
Qui invece si parlava di lavorare ed incassare senza averla la partita iva.
« Last Edit: 10 May , 2010, 23:59:51 PM by Cris »
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

 

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