Author Topic: RESISTENZA PER AZIONI FUORI DAL PIANO  (Read 3024 times)

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Offline salvo@ing

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RESISTENZA PER AZIONI FUORI DAL PIANO
« on: 26 April , 2011, 12:48:19 PM »
Secondo voi ha senso effettuare la verifica delle pareti lignee per azioni fuori dal piano in strutture blockhouse?
Normalmente le pareti sono molto corte (quasi mai oltre i 6 ml.) e le azioni normali abbastanza esigue (sia per il bassissimo peso proprio sia per i carichi in esercizio, visti i max 2-3 piani delle abitazioni tipiche).
Inoltre le pareti tra loro ortogonali, secondo me non sono vincolate ad incastro, poiché l'ammorsamento tra i conci avviene tramite maschiatura non rigida. Ciò cosa comporta in termini computazionali, sempre in riferimento alla verifica in oggetto?

Ciao
S.L.F.

zax2010

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Re:RESISTENZA PER AZIONI FUORI DAL PIANO
« Reply #1 on: 26 April , 2011, 12:54:36 PM »
Io penso ti riferisca (visto l'accenno alla leggerezza delle pareti) alla verifica sismica.
E' probabile che non sia questa la verifica "dimensionante".
Se guardi la tabella 3.1.II (ma so che lo sai già) vi ritrovi, oltre ai carichi verticali, anche i carichi orizzontali in kN/m, da applicare ad 1.20 rispetto al pavimento finito del solaio di pertinenza.

Ecco, io penso, vista la specifica tipologia in gioco, che queste verifiche "locali" siano le peggiori per le tue pareti.

Offline salvo@ing

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Re:RESISTENZA PER AZIONI FUORI DAL PIANO
« Reply #2 on: 26 April , 2011, 16:55:25 PM »
Io penso ti riferisca (visto l'accenno alla leggerezza delle pareti) alla verifica sismica.
E' probabile che non sia questa la verifica "dimensionante".
Se guardi la tabella 3.1.II (ma so che lo sai già) vi ritrovi, oltre ai carichi verticali, anche i carichi orizzontali in kN/m, da applicare ad 1.20 rispetto al pavimento finito del solaio di pertinenza.

Ecco, io penso, vista la specifica tipologia in gioco, che queste verifiche "locali" siano le peggiori per le tue pareti.
Infatti tra il sisma ed il vento, ho verificato le pareti, le connessioni d'angolo e l'ancoraggio alla fondazione, proprio in riferimento al secondo (tagliante sismico alla base 11 kN Vs. vento alla parete maggiormente esposta pari a 46 kN). Ciò perché l'abitazione è di leggerezza estrema (il solo materiale pesa 1/6 rispetto al c.a.).
Quindi ho ritenuto che il valore di 1 kN/m riportato al primo rigo della tabella 3.1.II sia abbastanza iniquo rispetto ad una pressione di 46 kN (sebbene intesa come sommatoria - con gli opportuni coefficienti di combinazione - di azione pressoria e depressoria, quindi non direttamente incidente su singola parete).
Tuttavia 1 kN/m resta sempre pochino...
La motivazione per cui immaginavo di effettuare la verifica alle azione fuori dal piano, con la valutazione del Mu che potrebbe provocare il distacco delle pareti (ipotizzando un incastro che poi in realtà non esiste) l'ho pensata (magari sbagliando) poiché ritengo ci sia enorme analogia comportamentale tra una struttura blockhouse ed una struttura in muratura, vista la "scatolarità" di entrambe le tipologie strutturali.
In alcuni testi (non italiani) ho visto grandi discordanze circa le verifiche da effettuare. Addirittura in Europa (dove sono molto più pragmatici) effettuano le verifiche della struttura in elevazione semplicemente utilizzando le norme tecniche  ETA-09/0120. L'ancoraggio alla fondazione, invece, viene calcolato con una semplice verifica di connessione a gambo cilindrico legno-legno, utilizzando la Teoria di Johansen, utilizzando (come da me verificato) il vento come azione orizzontale in quanto molto più severo rispetto al sisma.
Vedrò di capire qualcosa in più, anche perché devo depositare a brevissimo un calcolo, di per se ultimato, tranne che nella parte in oggetto.
Probabilmente mi sto un pò complicando la vita, per eccesso di precisione...
S.L.F.

 

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