Author Topic: Riparazione trave c.a. danneggiata per passaggio impianto idraulico  (Read 5155 times)

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Offline matt

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Come in oggetto mi trovo a chiedere suggerimenti in merito alla riparazione di una trave in spessore di solaio in c.a. danneggiata con martello demolitore per il passaggio non autorizzato ( 1000 occhi bisognerebbe avere!) di condotte relative all'impianto idraulico. Il danno, chiamato semplicemente "foro" dalle maestranze, ha previsto la rimozione di calcestruzzo, senza taglio di armatura alcuna( ho lottatto ma almeno questo lo hanno capito), con esposizione di 2 - 3 barre sia inferiori che superiori. In pratica su una trave larga 85cm ed alta 26cm, è stata rimossa per tutto lo spessore una porzione 25x25 cmq di calcestruzzo.

Dovendo deviare l'impianto, con ogni ragion d'essere, bisogna ripristinare la porzione di trave indebolita. Cercavo,dunque, suggerimenti circa le malte antiritiro da mettere in opera e che fossero idonee a riparazioni non corticali dell'elemento strutturale bensì più massive, ovvero per l'intero spessore della trave...

Che ne pensate?...


Offline Cris

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Re: Riparazione trave c.a. danneggiata per passaggio impianto idraulico
« Reply #1 on: 21 February , 2012, 23:42:58 PM »
Il sistema è lo stesso delle azioni superficiali, applicato per strati successivi (nello spessore massimo di 30 mm per strato):

Strato (in spessori fino a 25-30 mm in una sola mano) di malta a base di leganti idraulici, fibrorinforzata, a consistenza tissotropica, a ritiro controllato, ad alta adesione con inibitori di corrosione organico, impastata con sola acqua (in ragione di ca. 3,5-4 l di acqua pulita ogni sacco di 25 kg), senza far uso di casseforme fisse (caratteristiche meccaniche minime della malta da ripristino: adesione al cls > 2 N/mm2, impermeabilità all’acqua > 35 N/mm2, dopo 28 gg. > 40 N/mm2, resistenza a flessione dopo 7 gg. > 4,5 N/mm2, dopo 28 gg. > 7 N/mm2 tempo di lavorabilità a 20°C e 50% U.R. circa 30-40 min., temperatura limite di applicazione tra +8°C e +35°C, classe zero di reazione al fuoco, inerti costituiti da sabbia silicea con granulometria massima di 2 mm).

Ovviamente sto sorvolando su tutto quello che c'è prima (eventuale pulizia e trattamento ferri e superfici di aggrappo) e dopo (protezione per successive 72 ore da aria, piogge, gelo e irraggiamento solare diretto).  :)
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

Offline matt

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Re: Riparazione trave c.a. danneggiata per passaggio impianto idraulico
« Reply #2 on: 22 February , 2012, 15:14:47 PM »
Il sistema è lo stesso delle azioni superficiali, applicato per strati successivi (nello spessore massimo di 30 mm per strato):
Intendi che non è possibile colare nel buco per l'intero spessore della trave?

Per la scelta della malta mi dovrò orientare sui blasonati, Mapei, Sika ecc..

Offline Cris

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Re: Riparazione trave c.a. danneggiata per passaggio impianto idraulico
« Reply #3 on: 22 February , 2012, 15:26:03 PM »
Si perchè credo che la presa, l'indurimento ed i fenomeni di ritiro controllato siano efficaci a pieno su quantità di massa non rilevanti (lo avevo letto da qualche parte).
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Offline matt

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Re: Riparazione trave c.a. danneggiata per passaggio impianto idraulico
« Reply #4 on: 24 February , 2012, 09:31:26 AM »
Ho visionato diversi prodotti e mi sto orientando verso un Mapegrout Colabile. La scheda tecnica consiglia per spessori > di 4cm di aggiungere dell'inerte e rete elettrosaldata per contrastare il fenomeno del ritiro che, come accennavi tu, è meno compensato per spessori elevati.

La cosa che però mi rende perplesso è che la resistenza  a compressione a 28gg è di gran lunga maggiore del calcestruzzo in opera. Ed è così per la maggior parte dei prodotti che ho visto, mentre i moduli elastici si avvicinano abbastanza.

 

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