Anche conoscendo a menadito le caratteristiche geomeccaniche del sito, con tutte le sue stratificazioni, siamo comunque di fronte ad un semispazio elastico, per cui avrebbe senso parlare di frequenza/periodo del sito, solo in riferimento ad un suo specifico modo di vibrare. E questo perchè un sisma eccita il suolo in diversi modi, in ragione della natura delle onde che in esso si propagano:
- onde di volume del tipo P e S;
- onde di superficie del tipo R e L.
Viceversa, in riferimento ad un dato accelerogramma relativo al sito, relativo ad un ben preciso orientamento di misura, è possibile processare il segnale registrato ed analizzarlo nel dominio delle frequenze, in modo da ricavarne lo spettro e quindi i contenuti in frequenza, da cui è possibile stimare i vari range di frequenza relativi alle armoniche fondamentali di vibrazione del sito in questione, sempre in riferimento al dato accelerogramma.
Attenzione a non confondere questo spettro con lo spettro di risposta, che sono due cose diverse.