Author Topic: Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)  (Read 5048 times)

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ingwilly

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Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« on: 27 March , 2011, 18:15:12 PM »
Nel fare il controllo dei risultati del calcolo con "coefficienti viscosi equivalenti" mi sono accorto che il software valuta il coefficiente Theta a partire dallo spettro SLD, infatti per coefficienti viscosi differenti si hanno valori differenti.
Le NTC08 non sono chiarissime al proposito ma, leggendo qua e la, sembra che il Theta debba essere calcolato a partire dallo spettro SLV (par.7.3.3.3) e non da quello SLD. In tale caso (spettro SLV) per coefficienti viscosi differenti non si dovrebbero avere valori differenti in quento lo spettro SLV è costruito con (q) e non con (Eta)

Allego alcune immagini per chiarire meglio la questione:


Questa è l'interpretazione data nell'esempio contenuto nel manuale AICAP:


Se qualcuno ha già approfondito la questione può darmi delucidazioni su come si comporta Edilus?

Willy

P.S.
Mi convinco sempre più che il documento di sintesi di cui parlo qui si indispensabile al giorno d'oggi per tutti i software di calcolo.
http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1826.msg11973#msg11973
« Last Edit: 28 March , 2011, 09:29:49 AM by ingwilly »

zax2010

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #1 on: 28 March , 2011, 13:40:00 PM »
Da quello che ci fai vedere, sembrerebbe che lo spettro SLV venga generato da quello elastico, semplicemente dividendo quest'ultimo per q (e non come correttamente dice la norma, sostituendo al valore di η il valore 1/q).
In Edilus è possibile visualizzare gli spettri. Confrontandoli con gli spettri di qualsiasi altro software sarà possibile verificare che questo sia il problema.

Il documento di sintesi di cui tu senti l'esigenza (ma non solo), non so se potrebbe venirti in aiuto in questo caso. Perchè un bug è un bug. E nel documento di sintesi non penso proprio che troveresti una spiegazione allo strano comportamento che hai osservato.

Perchè, comunque, non sentire l'assistenza? Sembra proprio un errore da dover risolvere.
« Last Edit: 28 March , 2011, 13:41:34 PM by zax2010 »

ingwilly

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #2 on: 28 March , 2011, 17:42:13 PM »
Le norme italiane lasciano spazio a possibili interpretazioni "personali" perchè quando si parla del theta non ci sono rimandi ad altri paragrafi/formule mentre l'eurocodice è più chiaro:


La spiegazione di "dr" nella 7.3.2 delle NTC è priva di rimandi al paragrafo che definisce lo spostamento ds e, quindi, a quello elastico de e perciò ci potrebbero essere due possibili interpretazioni errate:
1) Lo spostamento viene ricavato in base allo spettro relativo allo SLD
2) Lo spostamento viene ricavato dallo spettro elastico costruito con csi diverso dal 5% (riflettendoci è l'errore più probabile).

Willy

Edit: Il programma spettri calcola lo spettro inelastico nella stessa maniera sia che si parta con csi=5% sia con csi=10%. Stranamente non calcola spettri elastici con csi<5%


« Last Edit: 28 March , 2011, 18:11:20 PM by ingwilly »

zax2010

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #3 on: 28 March , 2011, 18:23:05 PM »
Willy è vero che il DM08 non è per niente esplicito nel definire che spostamenti considerare per il calcolo di teta.

Il teta è convenzionale, ecc.

Ma poichè il suo scopo, in definitiva, è quello di far amplificare le sollecitazioni delle strutture per tenere conto che le sollecitazioni sono ricavate in maniera "elastica" non gliene frega nulla degli effetti del 2° ordine, ecco che il calcolo del teta ha senso solamente per aumentare queste sollecitazioni.

Ora, poichè gli SLD servono solamente a valutare spostamenti, già calcolati in maniera corretta con semplice analisi elastica, da confrontare con i valori imposti dalla norma negli appositi paragrafi, pare a me assolutamente inutile calcolare il valore di teta con questi ultimi spostamenti.

Ovvero il calcolo di teta ha senso solamente con gli spostamenti SLV, ed in ultima analisi, con gli spostamenti "reali" della struttura, non con quelli miseramente elastici calcolati dai nostri algoritmi lineari.
E pertanto gli spostamenti da inserire nel teta dovranno essere SLV valutati come al paragrafo 7.3.3.3

Ciò per logica, ovviamente. Ovviamente non pretendo di essere il vangelo.

Per inciso, il MasterSap, che tu ormai sai io utilizzo, attua proprio questa via.
E forse l'ho già scritto, ma proprio su questa cosa il MasterSap sbaglia. Perchè non hanno implementato correttamente tutto quanto dice il 7.3.3.3 amplificando sempre di q le deformazioni, senza tutti i distinguo contenuti nel paragrafo in questione.

ingwilly

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #4 on: 28 March , 2011, 18:47:16 PM »
Sono d'accordo, infatti parlavo di possibili interpretazioni errate.
Resta il fatto che la norma, a differenza dell'Eurocodice, si presta ad interpretazioni; anche in questo caso ci potrebbe soccorrere il documento di sintesi, esplicativo delle scelte fatte dai programmatori del software.
Questo documento è tanto più utile quanto più è chiuso il software.
In tal modo la softwarehouse "tal dei tali" interpreta la 7.3.2 nel modo che più le aggrada, lo scrive nel documento e poi sta all'utente accettare o meno l'interpretazione e regolarsi di conseguenza.

Willy

Renato

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #5 on: 28 March , 2011, 19:35:18 PM »
A me sembra chiarissimo che lo spettro da considerare sia quello SLV anche perchè fa riferimento agli spostamenti di interpiano amplificato in base al §7.3.3.3 NTC (non si amplificano gli spostamenti ricavati per gli stati limiti di Danno).
Quello che è meno chiaro è a quale punto dell'impalcato rigido riferire lo spostamento (al baricentro delle masse agli spigoli del fabbricato????).
E se uno o più piani non è rigido estensionalmente la formula è applicabile? (secondo me perde di significato ed in tal caso cosa fare????)

Ho risolto questi problemi impiegando la formula con riferimento ai singoli pilastri ottenendo quindi non uno ma tanti teta quanti sono i pilastri di piano. Assumo a favore di sicurezza il valore più alto.
Nel caso di superamento del valore di 0,1 attivo un'analisi modale del secondo ordine (matrici rig. pil. del secondo ordine) per elevare il teta limite a 0,3 (i valori delle forze sismiche dell'analisi sono già maggiorati senza ricorrerre all'amplificazione col fattore 1/(1-teta)

Offline ferrarialberto

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #6 on: 28 March , 2011, 22:13:56 PM »
A me sembra chiarissimo che lo spettro da considerare sia quello SLV anche perchè fa riferimento agli spostamenti di interpiano amplificato in base al §7.3.3.3 NTC (non si amplificano gli spostamenti ricavati per gli stati limiti di Danno).
Quello che è meno chiaro è a quale punto dell'impalcato rigido riferire lo spostamento (al baricentro delle masse agli spigoli del fabbricato????).
E se uno o più piani non è rigido estensionalmente la formula è applicabile? (secondo me perde di significato ed in tal caso cosa fare????)

Ho risolto questi problemi impiegando la formula con riferimento ai singoli pilastri ottenendo quindi non uno ma tanti teta quanti sono i pilastri di piano. Assumo a favore di sicurezza il valore più alto.
Nel caso di superamento del valore di 0,1 attivo un'analisi modale del secondo ordine (matrici rig. pil. del secondo ordine) per elevare il teta limite a 0,3 (i valori delle forze sismiche dell'analisi sono già maggiorati senza ricorrerre all'amplificazione col fattore 1/(1-teta)


Sono d'accordo.

Ciao.
ing. FERRARI Alberto - www.ferrarialberto.it

Massimo.T

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #7 on: 29 March , 2011, 09:58:52 AM »
Lo spostamento è "medio" quindi prenderei quello del baricentro o, meglio, il centro di rigidezza del piano.
Ecco perchè è dr e non ds.

Gli spostamenti a mio avviso sono sia SLD e SLV, ovviamente separatamente. Può essere infatti che il theta sia significativo solo agli SLV, ma in teoria può essere significativo anche agli SLD.

Dato che la norma dice come incrementare "gli effetti" dovuti al theta, è quindi possibile ad esempio dover incrementare l' "effetto" spostamento di 1/1-theta anche per l'sld.
Tra i theta_SLD e theta_SLV gioca un moltiplicatore pare al mu_d (formula 7.3.9.). Per q=2 possiamo quindi avere un mu_d=2, se il theta_SLD=0,11 il theta_SLV=0,22
In tal caso io rimaneggerei i risultati sia di danno che di salvaguardia della vita.

zax2010

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #8 on: 29 March , 2011, 10:32:47 AM »
Non sono d'accordo. (con Massimo.T)

Massimo.T

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #9 on: 29 March , 2011, 11:29:33 AM »
in quanto...?

ingwilly

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #10 on: 29 March , 2011, 11:33:18 AM »
Il motivo dei risultati differenti dovrebbe essere questo.
Una volta scelti i coefficienti di smorzamento, questi, oltre che nel determinare lo spettro SLD, vanno ad incidere anche sul calcolo dei coefficienti di correlazione tra i modi (formula 7.3.4) pertanto si avranno differenti risultati anche per il calcolo allo SLV.

Bisognerà fare attenzione quando si lascia il valore di default al 2% perchè sarà come avere un damping su tutte le aste pari al 2% (di solito acciaio) mentre per il calcestruzzo è suggerito il valore del 5%.

Willy
« Last Edit: 29 March , 2011, 11:43:50 AM by ingwilly »

Offline ferrarialberto

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #11 on: 29 March , 2011, 11:47:35 AM »
Chiarimento veloce e tempestivo di ACCA.
Una volta scelti i coefficienti di smorzamento, questi, oltre che nel determinare lo spettro SLD, vanno ad incidere anche sul calcolo dei coefficienti di correlazione tra i modi (formula 7.3.4) pertanto si avranno differenti risultati anche per il calcolo allo SLV.
...

Non mi convince: se i modi che comandano sono ben distanziati in termini di periodo (almeno un 20%) csi diventa irrilevante, i roii sono pressoché unitari mentre i roij (i<>j) si azzerano. L'effetto diventa lo stesso della combinazione SRSS che non prevede alcuno csi.

Ciao.
ing. FERRARI Alberto - www.ferrarialberto.it

zax2010

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #12 on: 29 March , 2011, 11:49:33 AM »
@Massimo
Le mie ragioni le trovi qualche post più sopra.

@Willy
Non mi ero mai accorto che il famoso smorzamento viscoso convenzionale comparisse altrove rispetto alla 3.2.6 e successive definizioni degli spettri. Bravo!

ingwilly

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #13 on: 29 March , 2011, 12:04:11 PM »
@ Zax
Il chiarimento sui modi viene dalla ACCA.
L'osservazione sulle conseguenze della scelta del coefficiente viscoso è mia.

Willy

ingwilly

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Re:Edilus - Calcolo del coefficiente Theta (Effetti 2° Ordine)
« Reply #14 on: 29 March , 2011, 16:14:38 PM »
Non mi convince: se i modi che comandano sono ben distanziati in termini di periodo (almeno un 20%) csi diventa irrilevante, i roii sono pressoché unitari mentre i roij (i<>j) si azzerano. L'effetto diventa lo stesso della combinazione SRSS che non prevede alcuno csi.

Ciao.
Nel caso specifico i primi tre modi sono distanziati tra loro di un 9% circa poi tra il terzo ed il quarto c'è quasi un 60%.
Quindi, se ho capito bene quanto sostieni, le differenze si dovrebbero notare.

Willy

 

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