Author Topic: Edilus- verifica plinti  (Read 1956 times)

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Offline matt

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Edilus- verifica plinti
« on: 10 August , 2010, 22:46:00 PM »
Causa chiusura estiva degli uffici dell'Acca e del servizio Amicus (riapertura il 20 agosto) chiedo a voi prima di contattare loro.

Sto cercando di verificare come vengano progettati i plinti in Edilus.
Stampata la tabella riepilogativa delle sollecitazioni e verifiche allo SLU per i plinti da "risultati di calcolo" noto che per uno dei plinti preso come campione ho dei valori di N, Mx,My,Tx e Ty , che determinano una certa armatura per il plinto, di cui non riesco a comprendere l'origine.
In particolare mi risulta che:
N lo ritrovo in una delle combinazioni allo SLU per il pilastro del plinto come sollecitazione al piede.
Mx ed My non li ritrovo.
Tx e Ty li ritrovo in differenti combinazioni di carico al piede del pilastro del plinto

In sostanza non riesco a risalire alla provenienza delle  sollecitazioni con cui è progettato il plinto. Sembra che tali sollecitazioni vengano da combinazioni diverse per il pilastro. Inoltre Edilus dovrebbe progettare le fondazioni moltiplicando i valori delle sollecitazioni prese al piede del pilastro moltiplicandole per il coefficiente 1.1 (tranne lo sforzo normale).

Se il software segue il punto 7.4.4.2.1. delle NTC forse i momenti indicati come soll. di progetto del plinto sono i momenti resistenti della sommità del pilastro in quanto maggiori delle semplici sollecitazioni da analisi al piede!

Avete delucidazioni in merito?
Grazie.


Offline Cris

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #1 on: 11 August , 2010, 01:03:59 AM »
Bah.... non so se sono in grado di aiutarti....    Prova a fare cosi:

Avendo come riferimento le sollecitazioni per un plinto prova a stamparti i risultati che ti vengono fuori dalle sollecitazioni combinate (sia SLU che SLE) del pilastro che grava su quel plinto.

E' un file csv apribile da excel nel quale sicuramente ritroverai, tra le molteplici combinazioni che il software usa, qualcuna che genera le sollecitazioni che ti interessano per la verifica del plinto.

Beccati lo schemino.... :ciau:   esporta ed apri da excel.


Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

Offline matt

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #2 on: 11 August , 2010, 09:01:17 AM »
Cris, è proprio quello che già ho fatto!
Da quel file .xls non esiste una combinazione che riporti tutte le sollecitazioni che sono indicate nel progetto del plinto. Ovvero queste ultime, se cercate nel suddetto file .xls si trovano in combinazioni differenti, ad esempio N in una, Tx in un'altra, Ty in un'altra ancora..

Offline salvo@ing

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #3 on: 11 August , 2010, 14:15:59 PM »
Ma nel manuale non è riportata la metodologia di calcolo delle fondazioni? Cioè, utilizza il momento resistente, le sollecitazioni elastiche amplificate del Gamma_R o cos'altro?
Nel primo caso è possibile che non ti visualizzi il momento di calcolo (resistente), poiché dipendente dal taglio e dalla lunghezza del pilastro.
Ciao
S.L.F.

Offline Cris

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #4 on: 11 August , 2010, 18:44:14 PM »
Ma nel manuale non è riportata la metodologia di calcolo delle fondazioni? Cioè, utilizza il momento resistente, le sollecitazioni elastiche amplificate del Gamma_R o cos'altro?
Nel primo caso è possibile che non ti visualizzi il momento di calcolo (resistente), poiché dipendente dal taglio e dalla lunghezza del pilastro.
Ciao

Semplice stralcio del documento di affidabilità...

5   PROGETTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI

Al termine del calcolo delle sollecitazioni, EdiLus procede in automatico al progetto e alla verifica delle armature degli elementi strutturali. Il dimensionamento delle membrature allo SLU avviene col seguente procedimento:
1 si costruiscono le combinazioni in base al D.M. 14.01.2008, ottenendo un insieme di sollecitazioni;
2 si combinano tali sollecitazioni con quelle dovute alla azione del sisma (in base al D.M. 14.01.2008);
3 per sollecitazioni semplici (flessione retta, taglio, torsione) si individuano i valori minimo e massimo con cui progettare o verificare l’elemento considerato; per sollecitazioni composte (pressoflessione retta/deviata) vengono eseguite le verifiche per tutte le possibili combinazioni e solo a seguito di ciò si individua quella che ha originato il minimo coefficiente di sicurezza.

Illustriamo in dettaglio il procedimento seguito per i pilastri, che sono sollecitati sempre in regime di pressoflessione deviata, e per le travi per le quali non è possibile semiprogettare a pressoflessione retta:
per tutte le terne Mx, My, N, individuate secondo la modalità precedentemente illustrata, si calcola il coefficiente di sicurezza con un procedimento iterativo in base all'armatura adottata; se per almeno una di queste terne esso è inferiore all'unità, si incrementa l’armatura variando il diametro delle barre utilizzate e/o il numero delle stesse in maniera iterativa fino a quando il coefficiente di sicurezza risulta maggiore o al più uguale all’unità per tutte le terne considerate.

Nei tabulati di calcolo, per brevità, non potendo riportare una così grossa mole di dati, si riporta la terna Mx, My, N che ha dato luogo al minimo coefficiente di sicurezza. Ma è possibile esportare in un file formato “.CSV” (formato che può essere aperto e gestito con Microsoft Excel), tutte le sei caratteristiche delle sollecitazioni per ogni combinazione di carico, per ciascuna sezione di ogni singolo elemento. In questo modo si possono visualizzare tutte le terne Mx, My, N (presso flessione deviata) o le coppie M, N (presso flessione retta) con relativo coefficiente di sicurezza. Una volta semiprogettate le armature allo SLU, si procede alla verifica delle sezioni allo Stato Limite di Esercizio con le sollecitazioni derivanti dalle combinazioni rare, frequenti e quasi permanenti; se necessario, le armature vengono integrate per far rientrare le tensioni e la eventuale fessurazione entro i massimi valori previsti dalla norma.


Ora.. sono abbastanza sicuro che, in un processo iterativo alla ricerca del minore coefficiente di sicurezza, non è possibile ritrovare le sollecitazioni che compaiono nella fase di analisi dinamica... magari mi sbaglio. :)
« Last Edit: 11 August , 2010, 18:58:52 PM by Cris »
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Offline _automa_

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #5 on: 11 August , 2010, 20:22:09 PM »
potresti trovare delle differenze nei momenti agenti perchè magari è stato aggiunto quello dovuto all'altezza del plinto (taglio alla base del pilastro per altezza del plinto).molti programmi lo fanno. molti programmi poi aggiungono allo sforzo normale del pilastro il peso del plinto. altri programmi aggiungono al taglio alla base del pilastro delle azioni orizzontali dovute alla massa del plinto per l'accelerazione attesa

Offline matt

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #6 on: 12 August , 2010, 15:05:17 PM »
potresti trovare delle differenze nei momenti agenti perchè magari è stato aggiunto quello dovuto all'altezza del plinto (taglio alla base del pilastro per altezza del plinto).molti programmi lo fanno. molti programmi poi aggiungono allo sforzo normale del pilastro il peso del plinto. altri programmi aggiungono al taglio alla base del pilastro delle azioni orizzontali dovute alla massa del plinto per l'accelerazione attesa

Avendo trovato lo sforzo normale di verifica del plinto tra le combinazioni al piede del pilastro credo che il softw. indichi appunto tutto ciò che legge al piede del pilastro stesso e poi progetta il plinto di conseguenza facendo le varie considerazioni del caso (del tipo che il taglio genera un ulteriore momento alla base del plinto etc etc). Il fatto è che di come progetta non ne ho trovata traccia.

Offline matt

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #7 on: 12 August , 2010, 15:12:35 PM »

Ora.. sono abbastanza sicuro che, in un processo iterativo alla ricerca del minore coefficiente di sicurezza, non è possibile ritrovare le sollecitazioni che compaiono nella fase di analisi dinamica... magari mi sbaglio. :)

Cria non credo di aver capito il tuo discorso, perdonami. se per il progetto del plinto si deve far riferimento alle Sollec. con cui si progetta la struttura in elevazione, perchè non dovrei riuscire a risalire a tali sollecitazioni?

Offline Cris

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #8 on: 12 August , 2010, 16:32:22 PM »
Cria non credo di aver capito il tuo discorso, perdonami. se per il progetto del plinto si deve far riferimento alle Sollec. con cui si progetta la struttura in elevazione, perchè non dovrei riuscire a risalire a tali sollecitazioni?

Mah... magari perchè il software ti indica solo la terna Mx, My, N che ha dato luogo al minimo coefficiente di sicurezza (intendo per la provenienza), ed una volta eseguite tutte le combinazioni (che dovrebbero essere riportate nel csv), fa le dovute moltiplicazioni per i coefficienti di sicurezza (che magari non compaiono) e magari dobbiamo aggiungere anche le utili indicazioni di _automa_.
Il risultato è l'N, Mx, My, Tx e Ty che ti ritrovi come sollecitazioni per le verifiche dei plinti.
Ripeto.... magari mi sbaglio.

Sarebbe interessante vedere se si ritrovano corrispondenze tra le sollecitazioni al piede dei pilastri e quelle di verifica... magari di travi winkler..

Comunque la tua analisi è istruttiva... magari (quando torno abile e se non mi sotterrano di lavoro) faccio qualche provetta anche io.

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Offline Cris

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #9 on: 12 August , 2010, 17:11:25 PM »
Cmq la questione è stata discussa già oltre due anni fa con la versione 8.
http://www.ingegneri.info/forum/viewtopic.php?f=8&t=13989
Stesse problematiche... :)
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Offline matt

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #10 on: 12 August , 2010, 23:33:14 PM »
Non mi resta che chiamare, di nuovo, l'assistenza e sentire cosa mi dicono per farne poi resoconto qui!

Offline Cris

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Re: Edilus- verifica plinti
« Reply #11 on: 25 August , 2010, 20:53:23 PM »
Si è appena svolta una discussione interessante (http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1242.msg7585;topicseen#msg7585) che potrebbe riguardare l'argomento qualora il software agisse in tal senso (questo si è da chiedere all'assistenza).
Allego citazione:
Concordo pienamente con Betoniera circa l'opportunità di calcolare sempre il plinto a flessione considerando il plinto come flessibile (tanto in ogni caso cambia poco).
Circa la seconda parte del quesito ritengo che oggi (con i moderni programmi 3D) sia sempre il caso di considerare nel calcolo della struttura la deformabilità del terreno sotto i plinti sia pure a partire dalle ipotesi semplificate di Winkler e dell'infinita rigidezza dei plinti stessi.  Il singolo plinto viene, pertanto, schematizzato almeno come una molla traslazionale verticale (asse Z) + molla rotazionale intorno all'asse X orizz. + molla rot. intorno all'asse Y orizz.. Nel caso di plinti la cui impronta sia doppiamente simmetrica ed il pilastro cada nel baric. dell'impronta la rigidezza di dette molle si traducono in una matrice di rigidezza diagonale 3x3 da assemblare nella matrice di rig. globale dell'edificio. Nel caso di impronte non simm. o di plinti zoppi la matrice 3x3 è piena (non disaccoppiata).
Una volta risolto il sistema globale il prodotto della suddetta matrice x gli spost. del nodo in cui è stato assemblato il plinto fornisce (per ogni plinto e per ogni combin.) gli sforzi, N,Mx,My cui è sottoposto il plinto in interazione con l'intera struttura.
Saluti.... :ciau:
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