Author Topic: INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI  (Read 5730 times)

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Offline Gilean

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INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« on: 21 November , 2008, 17:30:04 PM »
Dirompente delibera del CNI
che alla fine di una lunga ed
approfondita riflessione giunge
a chiedere al Governo di ripristinare
il corso di laurea in ingegneria
a ciclo unico di cinque
anni e di rivedere la formazione
del laureato triennale al limite
riconsiderandone anche l'opportunità.
Si tratta di una decisa presa di
posizione del Consiglio Nazionale
contro l'intera riforma universitaria
del 1999 che ha introdotto
il percorso in serie del
cosiddetto 3+2 (poi anche
1+2+2) che in realtà si innesta
in una linea di forte contrarietà
assunta fin dall'emanazione
del DPR 328/2001. Già all'epoca
infatti il Consiglio Nazionale
aveva espresso forti preoccupazioni
e critiche continuando
poi a chiederne l'abrogazione
nei vari gradi di giudizio e
restando a tutt'ora la vertenza
pendente presso il Consiglio di
Stato.
Oggi purtroppo, a ben sette anni
dall'introduzione nel nostro
ordinamento della riforma 3+2,
si trovano ben confermati gran
parte dei timori che erano alla
base dell'opposizione che il
CNI ha svolto nei confronti
del DPR 328, in particolare
per quanto attiene ai livelli
qualitativi della formazione
dei nuovi ingegneri.Non v'è dubbio infatti che il percorso
formativo in serie 3+2 non ha
consentito, per gli intrinseci ed ovvi
motivi che discendono da una formazione
seriale, di mantenere gli
stessi livelli di conoscenza dell'ingegnere
di cinque anni a ciclo unico
del precedente sistema.
Tale aspetto assume particolare rilevanza
soprattutto in ambito professionale
dove lo sviluppo tecnologico
richiede viceversa sempre più
ampie ed approfondite conoscenze.
La presa di posizione del CNI giunge
alla fine di un percorso approfondito
e ragionato che si fonda anche
su di una specifica ricerca del proprio
Centro Studi che ha avvalorato
tutte le perplessità e le preoccupazioni
sugli effetti e sulle ricadute sul
settore dell'ingegneria dell'intera
riforma universitaria .
Dalla stessa ricerca emerge infatti
che, dall'istituzione della laurea di
primo livello, il sistema universitario
italiano ha "prodotto" oltre 87
mila laureati triennali in ingegneria
e che il 63,7% dei laureati di primo
livello in ingegneria del 2007 ha conseguito
il titolo di laurea oltre i tempi
stabiliti, laddove nel 2002 la corrispondente
quota superava di poco
il 20%. Inoltre, la stragrande maggioranza
dei laureati di primo livello
in ingegneria (circa l'80%), prosegue
gli studi per conseguire la laurea
specialistica.
Si può stimare altresì che nel 2007
vi fossero in Italia 409 mila possessori
di un titolo accademico in ingegneria
attivi nel mercato del lavoro
(occupati e in cerca di occupazione),
di cui circa 25mila in possesso del
titolo di primo livello (laurea del
nuovo ordinamento o diploma universitario).
Considerando poi la situazione
occupazionale dei laureati in ingegneria
di primo livello nel 2006, ad
un anno dal conseguimento del titolo
accademico, il 61,1% è iscritto ad
un corso di laurea specialistica, il
15,5% lavora pur proseguendo contemporaneamente
gli studi, mentre
il 20,1% ha concluso il proprio percorso
formativo e svolge un'attività
lavorativa, mentre meno del 3% è in
cerca di occupazione.
Afronte degli oltre 87mila individui
che hanno conseguito la laurea triennale
fino al 31 dicembre 2007 (cui si
aggiungono gli oltre 18mila in possesso
di un diploma universitario,
titolo valido per l'accesso all'albo),
gli ingegneri iuniores iscritti alla
sezione B dell'albo professionale
risultano alla stessa data 4.200.
Non si percepisce, dunque, un elevato
interesse a conseguire l'abilitazione
professionale; del tutto inesistenti
sono invece "barriere d'ingresso"
determinate da un'eccessiva
selettività delle prove dell'esame di
Stato. Mediamente, l'80% dei candidati
supera le prove di abilitazione
professionale.
Sulla base di queste considerazioni
quindi il Consiglio Nazionale, a
conclusione di una riflessione approfondita
e ragionata e con la finalità
di dare un contributo alla razionalizzazione
ed al miglioramento del
sistema dell'insegnamento tecnicoscientifico
nel nostro Paese, nonché
di assicurare la congruità del titolo
di studio al titolo professionale e con
l'obiettivo anche di mantenere l'eccellenza
della laurea in ingegneria
quinquennale a ciclo unico in ambito
accademico e nell'ambito professionale
del titolo di ingegnere, ha
deliberato:
di richiedere al Governo e di promuovere
in tutte le sedi istituzionali
ed accademiche il ripristino del
corso di laurea a ciclo unico della
durata di cinque anni e di avviare
quindi in tal senso immediate richieste
di audizione preso i Ministeri
competenti.
In considerazione inoltre del problematico,
marginale ed indefinito inserimento
del laureato triennale nel
sistema professionale dell'ingegneria
ed in relazione allo sviluppo delle
altre figure professionali della
scuola media superiore, il Consiglio
Nazionale chiede di rivedere l'attuale
percorso formativo del laureato
triennale, al limite riconsiderandone
l'opportunità.
Altresì, qualora si addivenisse all'abolizione
del titolo di ingegnere
iunior, il Consiglio Nazionale chiede
di individuare un adeguato sistema
di misure compensative, di
natura formativa e professionale, per
l'eventuale accesso degli ingegneri
triennali all'albo degli ingegneri
sezione unica.

Fonte: http://www.tuttoingegnere.it/web/ITA/index.htm
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline Ciun

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Re: INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #1 on: 28 November , 2008, 10:42:03 AM »
Credo che sia giusto e utile sostenere il ritorno dei cinque anni, non mi sono mai trovato d' accordo a spezzetare la formazione in gradini ognuno dei quali mancante di un proprio senso compiuto.
O meglio, dovendo avere ciascuno un proprio senso, ciascun gradino è limitato per il fatto che deve essere in grado di fornire una preparazione in un certo senso completa, perciò per forza di cose contiene ripetizioni di cose già affrontate in altri gradini della preparazione.
E poi tutto sommato non mi sembra giusto nei confronti di chi per ottenere la laurea quinquennale si è fatto veramente il mazzo, facendo del proprio corso di studi una scelta di vita e non un tentativo con la premessa "Vedo come va e poi se mi conviene proseguo".
Le fesserie quali "adeguarsi all' Europa dove è presente ovunque il 3+2" oppure "anticipare l' ingresso nel mondo del lavoro di due anni" non hanno senso, secondo me invece si tratta di ritardare di tre anni il problema dell' ingresso nel mondo del lavoro per i diplomati.

Offline Gilean

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Re: INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #2 on: 28 November , 2008, 23:36:43 PM »
Ti quoto in pieno...soprattutto nel nostro ambito (ed in altri "delicati" come quello medico) dove entra in gioco la sicurezza di vite umane, non ci si puo' permettere una cultura approssimativa, cosa che purtroppo accade col nuovo ordinamento. E gia' in 5 anni si usciva spaesati...figuriamoci in 3 (pensa che ad un ragazzo del triennio che volle fare un po di praticantato con me appena gli dissi di calcolare una scala a soletta rampante mi sgrano' gli occhi e mi disse: "ing scusi che c'entrano i solai con le scale? ) :'(
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Offline Rambo3ITA

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #3 on: 10 May , 2009, 10:57:56 AM »
Concordo anche io nel ritorno a 5 anni. E poi non è detto nemmeno che siano sufficienti. O meglio, fasi fatte e strafatte, dovrebbero rimodularsi i corsi di laurea verso un approccio meno "accademico" ma questa è un'altra storia.

Sono reduce del corso di tecnica delle costruzioni ed è strano vedere come una platea di studenti riesca a non fare nemmeno una domanda durante la spiegazione di un docente che illustra cose per lui scontate ma del tutto nuove per gli studenti.

Io sono ancora dalla parte "ignorante" della barricata, ma durante la lezione più che un question time mi piace creare un question storm, ed è così che si impara, partendo da i propri spunti, giusti o sbagliati e verificandone le considerazioni con chi ne sa di più.

Poi fortuna che per tutto il resto ci sono un paio di studi tecnici con cui baratto le mie capacità (non universitarie) con un po' di lezioni di vita.

E per concludere 5 anni dovrebbero essere di domande e di risposte, non di "lezioni"
Ingegnere ferroviario... professore... ma a 40 anni ancora disegni aste e cerchietti...... Per me Christian Otto Mohr, tu, sei fuori...

Offline IngTinda

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #4 on: 10 May , 2009, 11:41:46 AM »
Concordo anche io. Mi ricordo che all'universita' ero solito "rompere" la testa ai prof, facendoli cadere molte volte in contraddizione o riuscendo a non farlgi avere una risposta valida, ma e' cosi' che si deve fare, il seguire dall'alto un professore che spiega non serve a nulla!
Ingegneria nuove gravemente alla salute!

Offline ets

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #5 on: 11 May , 2009, 08:43:30 AM »
Oltretutto è ancora più stupido il fatto che se uno vuole fare i 5 anni anzichè i 3 deve comunque fare la stupida tesina dei 3 anni (con utilità didattica pari a zero) e poi iscriversi alla laurea specialistica!

Offline Flash

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #6 on: 11 May , 2009, 13:24:15 PM »
Anche io quoto tutto quello da voi già detto...

Io faccio parte ( e ci sono ancora in mezzo dato che sono al 5 anno, o melgio al secondo di specialistica) di quella schiera di ing che per avere una laurea ne deve fare. :o

Secondo me tornare al cilco unico sarebbe la cosa migliore. Non so quante ore abbiamo perso nei vari corsi per ripetere cose già dette da altri prima e quante informazioni invece sono state perse per tagliare i corsi. Corsi che erano da 10 crediti portati a 5 e i prof che si vedono costretti a atgliare parti importanti (e non è vero che ci sn parti meno importanti, perchè se erano previste 10 anni fa non è che oggi non devono più essere fatte) o fare tutto in modo veloce. In ogni caso si va a discapito dell'apprendimento dello studente.
Per poi no parlare dell'inutile perdita di tempo che è la laurea dei tre anni. A cosa mi serve perdere quei 6 mesi a preparare una cosa che se va bene non mi servirà a niente.

Speriamo in tempi migliori per i futuri ing...
Memento: per aspera ad astra...

Offline Rambo3ITA

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #7 on: 12 May , 2009, 23:46:14 PM »
Lasciamo perdere tesine, progetti e elaborati.
Quelli sono vere perdite di tempo, insegnano poco niente e spesso sono una mole di lavoro che distoglie l'attenzione dalla comprensione e gestione del problema sottoposto.

E così anche quel poco di pratica che potrebbe essere utile diventa un'inutile perdita di tempo
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Offline Gilean

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #8 on: 13 May , 2009, 11:36:10 AM »
Lasciamo perdere tesine, progetti e elaborati.
Quelli sono vere perdite di tempo, insegnano poco niente e spesso sono una mole di lavoro che distoglie l'attenzione dalla comprensione e gestione del problema sottoposto.

E così anche quel poco di pratica che potrebbe essere utile diventa un'inutile perdita di tempo

quoto al 100%
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Offline ets

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #9 on: 13 May , 2009, 14:44:54 PM »
anche perchè nel 99,9999999% le tesi dei 3 anni sono lavoretti stupidi che servono ai vari docenti nella loro libera professione!!! :muro:

Offline Gilean

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #10 on: 13 May , 2009, 15:05:34 PM »
oddio non e' sempre vero...ad esempio ultimamente ho aiutato il figlio di un collega con una tesi di confronto tra il vecchio DM 2005 ed il DM 2008, effettuando il calcolo di una struttura non regolare in pianta ed in altezza, e facendo un confronto critico nel dimensionamento delle stesse. I risultati sono stati molto interessanti.
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Offline ets

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Re:INGEGNERI SOLO IN CINQUE ANNI
« Reply #11 on: 13 May , 2009, 17:04:59 PM »
quando mi sono laureato io (politecnico di Milano) è quasi sempre stato così, e in molti casi anche per la tesi di laurea dei 5 anni...

 

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