Author Topic: [Acciaio- resistenza taglio]  (Read 7576 times)

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Offline sercik

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[Acciaio- resistenza taglio]
« on: 01 April , 2011, 21:08:31 PM »
Ciao,
stavo facendo un confronto tra la formula del dm 2008

e la formula di Jourawsky:

Unita alla definizione di sigma ideale di Von Mises.

Sostituendo in quest'ultima espressione la relazione di Jourawsky, ottengo:

Mettendo adesso a confronto la sigma ideale con fyd (presente nella prima equazione) a me verrebbe da pensare che l'area resistente a taglio Av debba essere uguale a b*Jn/S, ma ho provato a fare una prova con excel per il profilo HE300A:
ebbene Av di questo profilo vale 37,28 cm2, mentre se si calcola il prodotto tw*Jn/S si ottiene 22,45 cm2.
Quindi il criterio di Von Mises risulta MOLTO più cautelativo della formula del DM2008.
Qualcuno mi sa spiegare il perchè? (A me sinceramente quella formula mi sembrava derivare da Von Mises).
Oppure è la formula di Jourawsky che non è valida?
Sono molto confuso, datemi una mano per favore.
Qiu c'è il foglio excel con il calcolo svolto: http://www.box.net/shared/yryqvmni1f




« Last Edit: 01 April , 2011, 21:48:54 PM by sercik »

Offline sercik

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Re:[Acciaio- resistenza taglio]
« Reply #1 on: 02 April , 2011, 09:24:49 AM »
Riporto qui la discussione che c'è sul sito ingegneri.info. Mi piacerebbe un vostro contributo!
Quote from: ciammarusti
Io credo che la questione è tutta quì:
quando il taglio è relativamente basso, la tens.tang. si determina
IN CAMPO ELASTICO con la formula di Jourawski,
quando il taglio agente aumenta provocando nell'anima del profilo
tensioni vicine alla plasticizzazione, verifichiamo agli S.L.U. con la
formula 4.2.18 delle norme2008, (la formula di J. non vale più)
La tensione calcolata di J. mi da il valore al limite elastico
( verifiche agli S.L.E.)
Ciammarusti
Ciao Ciammarusti, anche io avevo immaginato qualcosa del genere, ma se c'è la plasticizzazione, non significa che t=cost su tutta la sezione? Allora la Vrd non andrebbe calcolata con riferimento a tutta l'area? Perchè solo l'area Av?
Significa che le ali non si possono plasticizzare? E se è così hai idea del perchè?

Ciao e grazie per la risposta!

P.S. La normativa del dm 2008 dice che è possibile fare il calcolo in campo elastico.

E questa formula è proprio Von Mises no?
Qui le sigma e le tau le devo calcolare con la teoria dell'elasticità, allora, in questo caso, dal momento che sottostimo le capacità della sezione, non ha senso utilizzare le combinazioni di carico SLU, ma piuttosto quelle di esercizio (ossia TA).
Insomma a me la cosa non convince tanto.
Per quanto riguarda la flessione, ad esempio, se faccio riferimento a classe 3, devo usare il w elastico per calcolare il Mr,d e come resitenza di progetto utilizzo fy,d.
In questo caso le cose sono praticamente uguali alle tensioni ammissibili, solo che, con il MSL il coefficiente di sicurezza lo applico ai carichi (coefficienti di combinazione dei carichi allo SLU), ed uso fy,d come resistenza di progetto, mentre, con il metodo alle TA utilizzo i carichi effettivi e però considero un coefficiente di sicurezza alla resistenza del materiale (tensione ammisibile).
Le sezione di classe 1 e 2 sono inece in grado di plasticizzarsi ed uso allora il w plastico, ma anche li il parallelo tra MSL e TA risulta immediato, a patto di considerare una distribuzione di tensioni costante anzichè lineare come volle Navier.
Per quanto riguarda il taglio, invece, le cose non sono così semplici da capire.
Insomma come è la distribuzione delle tau in condizioni di plasticizzazione?
Nella flessione semplice basta sostituire il w elastico con il w plastico e la formula di Navier è ancora valida agli stati limite.
Nel caso del taglio invece? Si tratterebbe di definire una sorta di inerzia plastica ed un momento statico plastico?

Offline Betoniera

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Re:[Acciaio- resistenza taglio]
« Reply #2 on: 02 April , 2011, 23:38:38 PM »
Mettendo adesso a confronto la sigma ideale con fyd (presente nella prima equazione) a me verrebbe da pensare che l'area resistente a taglio Av debba essere uguale a b*Jn/S, ma ho provato a fare una prova con excel per il profilo HE300A:
ebbene Av di questo profilo vale 37,28 cm2, mentre se si calcola il prodotto tw*Jn/S si ottiene 22,45 cm2.
Quindi il criterio di Von Mises risulta MOLTO più cautelativo della formula del DM2008.
Qualcuno mi sa spiegare il perchè? (A me sinceramente quella formula mi sembrava derivare da Von Mises).


Ciao Sercik, ciao a tutti
No, non credo che quella formula derivi da Von Mises.
Andiamo con ordine.
La tensione Von Mises è un numero che indica la tensione complessiva in un punto di un solido ad esempio 1575 kg/cm2. Quel numero contiene tutte le sollecitazioni (Sx, Sy, Sz, taux, tauy,tayz). Oltretutto non sappiamo neppure il verso di quella tensione.
E qui sta un punto fondmentale della teoria.
Quando consideriamo un piccolo cubetto di materiale nel punto in esame, questo in genere avrà tutte quelle sollecitazioni (Sx, Sy, Sz, taux, tauy,tayz). Se io ruoto il cubetto, cambiano i rapporti di quelle sollecitazioni magari aumenta Sx e contemporanemanete diminuisce tauy (la tensione complessiva Von mises non cambia).
Ebbene: esiste una particolare inclinazione del cubetto tale per cui tutti i tagli si annullano e rimangono solo le tensioni principali, che però non hanno versi paralleli a x, y, z (perchè abbiamo ruotato il cubetto). Per questo motivo, con Von Mises, non si parla di Sigma X, Sigma Y e Sigma Z, ma si parla di tensioni principali S1, S2, S3.

La tensione Von Mises vale: S=(1/2*(S1-S2)^2+(S2+S3)^2+(S3+S1)^2)^0,5

Questa espressione, ripeto, produce un nuumero che rappresenta la tensione complessiva. Non conosciamo il verso di quella tensione.

Questa espressione non centra affatto col calcolo secondo De Saint Venant

De Saint Venant, al contrario di Von Mises, cerca proprio di calcolare la tensione in un punto della struttura, secondo un verso stabilito. Ne deriva che, nel punto in esame, si deve distinguere Sx, Sy, Sz, taux, tauy, tauz.
In particolare con la formula di Jourawsky (V*S/b*J), calcolo la tensione tangenziale tau in un punto della sezione. Conosco la direzione di quella tensione, come conosco la direzione di tutte la altre componenti delle tensioni.
Il problema è che sperimentalmente ci si è accorti che il materiale acciaio ha una reistenza diversa a snervamento rispetto quella di taglio e, quarda caso, proprio per un fattore radice di 3.
Ne deriva che per computare correttamente i contributi delle azioni assiali Sx, Sy, Sz e dei tagli taux, tauy, tauz nella tensione ideale devo tenere conto del fatto che l'acciaio ha una minore resistenza a taglio. Per fare questo devo amplificare il valore di tau del fattore radice di 3 in modo da normalizzare il contributo della tau e poterlo sommare alle sigma.
Tutto qua. Von Mises, non c'entra nulla. Quello ha sviluppato un'altra teoria, diversa, più congeniale per i problemi meccanici, dove la tensione in un punto di un pezzo meccanico si esprime semplicemente con un numero, senza distinguere tra taglio e azione normale. Non importa conoscere la direzione della tensione, l'importante è che questa stia sotto un certo valore.
Nell'Ingegneria civile no. Occorre conscere la direzione degli sforzi e le varie componenenti. In una trave in c.a., devo conoscre l'azione normale e l'azione tangenziale. La prima mi seve per calcolare le armature longitudinali, la seconda per calcolare le staffe. Non posso mescolare le due tensioni.

Quanto all'area di taglio dei profili di acciaio.
Giustamente hai citato la formula di Jourawsky: tau = V*S/b*J
In un profilo a I di acciaio la tau è molto bassa sulle ali perchè il valore di b (larghezza della piattabanda superiore e inferiore) in quel punto della sezione è elevato.
Non così, nell'anima perchè in quel punto b è pari allo spessore dell'anima. In quel punto la tau della sezione sarà molto alta.
Ne deriva che, praticamente, tutta la tensione di taglio si concentra nell'anima della trave. Allora si può considerare (per le sole sezioni a I) l'area di taglio coincidente con la sola anima del profilo a I e calcolare la tau, con buona approssimazione e molto più sepmlicemente come rapporto Vd/ area anima, senza applicare Jourawsky.

Ciao, alla prossima


« Last Edit: 02 April , 2011, 23:45:11 PM by Betoniera »

Offline sercik

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Re:[Acciaio- resistenza taglio]
« Reply #3 on: 03 April , 2011, 13:35:57 PM »
Ciao Betoniera, e grazie della risposta!
Credo anzitutto che Von Mises non dia una valore di tensione, ma solamente un valore ideale da poter confrontare con uno di rottura ricavato da una prova monoassiale.
Non ricordo più la teoria ed adesso non mi sembra neanche utile andarla a ripassare.
Comunque, al di là di tutto quanto è stato detto, il succo della questione è un altro:
In pratica, se voglio valutare la resistenza di una membratura sottoposta a taglio semplice ho due strade (secondo la normativa)
se lavoro in campo elastico usando la 4.2.5 insieme a Jourawsky ottengo:

se lavoro in campo plastico, usando la 4.2.18 ottengo:

Essendo Av maggiore di Aanima ottengo una resistenza molto maggiore.
In sostanza se opero in campo elastico ho una resistenza molto minore che in campo plastico e questo mi sembra sbagliato.
Oppure è implicito il fatto che se lavoro in campo elastico non devo usare le combo SLU ma le SLE. D'altronde il rapporto Av/Aanima è maggiore di 1,66 (almeno per il profilo che ho considerato io). Quindi usare le combo SLU e poi lavorare in campo elastico porta ad una riduzione della resistenza a taglio molto significativa).
« Last Edit: 03 April , 2011, 13:41:02 PM by sercik »

 

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