Author Topic: [Strutture] GERARCHIA DELLE RESISTENZE  (Read 6856 times)

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Offline matseba

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[Strutture] GERARCHIA DELLE RESISTENZE
« on: 25 May , 2009, 16:24:40 PM »
Premetto sono proprio alla prima lettura del DM ed ho incontrato questa bella parola. Se non ho capito male tale principio permette di ottenere che la formazione delle cerniere plastiche non avvenga nei pilastri ma nelle travi e tale situazione si ottiene dimensionando il pilastro con il momento resistente della trave. Ma il momento resistende della trave varia sezione per sezione in base alle sue armature. Qual è il momento resistente da applicare al pilastro quello massimo della trave oppure quello all'appoggio della trave? Spero di essermi spiegato bene. Grazie e saluti

Offline frank

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Re:[Strutture] GERARCHIA DELLE RESISTENZE
« Reply #1 on: 25 May , 2009, 20:07:14 PM »
Ciao, anche io sono alle prese col DM 08. I momenti resistenti delle travi sono quelli in corrispondenza del nodo trave-pilastro. Ma fai attenzione, devono essere di segno concorde.

Offline Gilean

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Re:[Strutture] GERARCHIA DELLE RESISTENZE
« Reply #2 on: 25 May , 2009, 20:24:22 PM »
ciao matseba, se ti interessa nella sezione download del portale troverai moltissimo materiale esplicativo sulle norme tecniche 2008. In particolare ti consiglio il corso tenutosi a messina da parte della STS. lo trovi nella sezione appunti e workshop ;)
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline matseba

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Re:[Strutture] GERARCHIA DELLE RESISTENZE
« Reply #3 on: 29 May , 2009, 09:40:20 AM »
Mi piacerebbe conoscere dei vostri pareri su un progetto che mi sta portando via la testa  :muro:. Sto progettando un edificio di proprietà comunale e lo sto approcciando con le nuove norme DM08. La struttura è a telaio con pilastri in c.a., travi e solaio in precompresso prefabbricato e copertura metallica (travi reticolari). Parlandone con dei colleghi ho avuto vari riscontri:
1) i pilastri sono in c.a. come anche le mensole che porteranno le travi prefabbricate;
2) come considero il nodo trave pilastro? In teoria la trave è solamente appoggiata sulla mensola o meglio inseriremo una boccola nella mensola e con una barra filettata agganciamo la trave. In merito vi sono varie correnti di pensiero: la trave è semplicemente appoggiata e quindi non trasmette nessun momento al pilastro (come mi comporto con la gerarchia delle resistenze? Il momento che agisce sul pilastro è quello per cui lo progetto?); la trave è si appoggiata alla mensola ma attraverso la barra filettata e la boccola si ha momento nel nodo (nella gerarchia delle resistenze dovrei considerare il momento resistente del nodo boccola-barra filettata  ??? ???); la trave la considero come se fosse in continuità tra pilastro e trave (momento resistende della trave nel nodo per progettare il pilastro).
3) Inoltre ho dato un'occhiata veloce al corso di messina e mi è stato raccomandato di valutare i segni dei momenti nel nodo. Dal paragrafo 7.4.4.2.1 DM08 vedo che si trattano di sommatorie quindi se i segni dei momenti resistenti delle travi sono discordi questo significa che devo sottrarli?
Grazie e Buona Giornata

Offline Rambo3ITA

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Re:[Strutture] GERARCHIA DELLE RESISTENZE
« Reply #4 on: 18 July , 2009, 09:51:30 AM »
posso solo tentare una risposta alla domanda 3.

Il concetto è: considera una direzione di ingresso del sisma. Una delle due, poi farai anche l'altra.
all'incastro con i pilastri le travi, per via del sisma, trasmetteranno al pilastro i MOMENTI RESISTENTI dati dall'armatura che hai inserito. Uno che stende le fibre superiori e uno che stende le fibre inferiori della trave (secondo me è più chiaro che momento positivo e negativo) se ti arrivano, sul piano verticale contenente la pilastrata e la travata 2 travi al nodo ipotizziamo che hai questa configurazione:

TRAVE SX (Mrd sup 600KNm, Mrd inf 400KNm), TRAVE DX (Mrd sup 750KNm, Mrd inf 500KNm).
Immagina ora la deformata associata all'applicazione dei momenti. Se per il sisma si attiva la l'Mrd sup della trave di SX la trave di DX agisce sul pilastro con l'Mrd inf per un totale 1100 KNm agenti in senso orario (per come l'ho definiti)
Viceversa per per effetto del sisma la trave di SX sollecita il pilastro con 400 KNm quella di destra lo sollecita con 750KNm.
Per un totale di 1150 KNm

Ora: per progettare il pilastro devi usare la condizione peggiorativa:
Mcrd  (column) = 1150KNm. e da qui usa il metodo che preferisci, inviluppo diagrammi sollecitazioni di calcolo, metodo parametrico...


Questo sul PIANO. nello spazio valuti anche sulle altre travi. Butta inoltre un occhio sul momento torcente che si va ad aggiungere alle sollecitazioni al nodo nel caso 3d.

Ricordati che la verifica è Mcrd >= (1,1 o 1,3) Mbrd (1,1 in CDB o 1150 * 1,3 in CDA)
è invece SBAGLIATO calcolare l'Mbrd come somma di 600+750 KNm in quanto questa particolare condizione di momenti NON si presenta se nel calcolo sismico che hai fatto hai sollecitato la massa modale almeno all'85%  o al 5% nel primo modo.

Alias: per quella configurazione (600+750) vuol dire che il tuo edificio sta vibrando per un qualcuno dei modi superiori (e molto superiori). Probabilmente la struttura si è andata a far benedire da un pezzo... ammesso che sia mai stata realizzata..
Ingegnere ferroviario... professore... ma a 40 anni ancora disegni aste e cerchietti...... Per me Christian Otto Mohr, tu, sei fuori...

 

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