Author Topic: cogliere effetto pilotis  (Read 5884 times)

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Offline ing.Max

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cogliere effetto pilotis
« on: 22 February , 2010, 17:43:29 PM »
Ciao a tutti
Sto modellando una palazzina su 3 piani a pianta rettangolare. Al piano terra su uno dei lati lunghi sono preveste vetrate mentre il resto della tamponatura è pesante.
Inizialmente ho trascurato l'effetto in questione ed il telaio, privo di tamponamenti evidenzia 2 modi principali disaccoppiati. Per effetto della disomogenea disposizione della tamponatura potrebbero invece insorgere effetti torcenti.
Ho intuitivamente aumentato la sezione al piano terra dei pilastri sul lato vetrato per dotarli di una resistenza superiore, ma facendo ciò ho ottenuto che ora il secondo modo di vibrare ha una componente torcente.
Senza inserire il contributo irrigidente della tamponatura pesante mi ritrovo, a questo punto, un modello con un comportamento ben diverso dalla realtà che voglio simulare.
Cioè nella realtà la maggior resitenza dei pilastri sul lato vetrato dovrebbe equilibrare l'effetto irrigidente della tamponatura pesante. Nel modello, privo di tamponature, provoca invece un disequilibrio delle rigidezze.
Come vi comportate voi in caso di piani pilotis o, come in questo caso, di pilastrate deboli?

Grazie, Max
 
"La conoscenza non occupa spazio"

Offline _automa_

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #1 on: 22 February , 2010, 19:05:55 PM »
puoi seguire quanto indicato in 7.2.3

"Qualora la distribuzione di tali elementi sia fortemente irregolare in altezza deve essere considerata
la possibilità di forti concentrazioni di danno ai livelli caratterizzati da significativa riduzione del
numero di tali elementi rispetto ai livelli adiacenti. Questo requisito si intende soddisfatto
incrementando di un fattore 1,4 le azioni di calcolo per gli elementi verticali (pilastri e pareti) dei
livelli con riduzione dei tamponamenti."

Renato

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #2 on: 22 February , 2010, 20:17:45 PM »
Oltre alla mancanza di regolarità in altezza andrebbe valutato se la totale mancanza del tamponamento sul lato in questione potrebbe configurare anche una forte irregolarità in pianta.
Con conseguente necessità di incrementare con fattore 2 l'eccentricità accidentale (§7.2.3) e di ridurre, contestualmente, il fattore di struttura (§7.3.1).

Offline ing.Max

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #3 on: 23 February , 2010, 14:57:40 PM »
Vi ringrazio per le risposte:
@ renato: la non regolarità in pianta l'ho considerata nei parametri di calcolo
@ _automa_: l'amplificazione degli effetti al piano debole non è implementata per ora in Modest, e la vedo un po' ostica da fare a mano su tutte le combinazioni, ma a parte questo mi rimane un dubbio:

Supponiamo di aver sovra-sollecitato i pilastri in questione per cogliere l'effetto torcente. Se a questo punto sono costretto a ridimensionare la sezione, sono sicuro di avere in mano un modello accurato del comportamento reale?
Vi allego l'esplicazione grafica del dubbio in questione perchè capisco che detto così voglia dire tutto e niente.

In sostanza nel modello nudo (senza tamponatura) il centro delle rigidezze si sposta verso la pilastrata sovradimensionata (vetrata) mentre nella realtà per effetto della tamponatura questo sarà al massimo nelle vicinanze del baricentro della figura, ma probabilmente è prevedibile che sia ancora nella parte alta del rettangolo...

Spero di essermi spiegato decentemente

"La conoscenza non occupa spazio"

Massimo.T

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #4 on: 23 February , 2010, 15:08:57 PM »
si noti ANCHE che le finestre a nastro (che penalizzano tantissimo a taglio riducendo l'Lp) sono anche un piano pilotis.

Offline _automa_

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #5 on: 23 February , 2010, 15:19:26 PM »
Vi ringrazio per le risposte:
@ renato: la non regolarità in pianta l'ho considerata nei parametri di calcolo
@ _automa_: l'amplificazione degli effetti al piano debole non è implementata per ora in Modest, e la vedo un po' ostica da fare a mano su tutte le combinazioni, ma a parte questo mi rimane un dubbio:

Supponiamo di aver sovra-sollecitato i pilastri in questione per cogliere l'effetto torcente. Se a questo punto sono costretto a ridimensionare la sezione, sono sicuro di avere in mano un modello accurato del comportamento reale?
Vi allego l'esplicazione grafica del dubbio in questione perchè capisco che detto così voglia dire tutto e niente.

In sostanza nel modello nudo (senza tamponatura) il centro delle rigidezze si sposta verso la pilastrata sovradimensionata (vetrata) mentre nella realtà per effetto della tamponatura questo sarà al massimo nelle vicinanze del baricentro della figura, ma probabilmente è prevedibile che sia ancora nella parte alta del rettangolo...

Spero di essermi spiegato decentemente



non so potresti fare una copia, diminuire del 40% i lfattore di struttura rilanciare l'analisi e riverificare i pilastri deboli, senza alterare le armature delle travi concorrenti anche se ti risultassero non verificate (non se si puo' fare in modest), cioè calcoli la tua struttura normalmente, salvi  con nome, riduci q, e rilanci la sola progettazione dei pilastri che ti interessano, in questo modo hai sollecitazioni maggiorate del 40%, ma armatura delle travi concorrenti invariate in modo da non alterarne i momenti resistenti.

per il resto ricorda che sono convenzioni, l'alternativa è fare diversi modelli, uno senza tamponamenti  (standard) uno con la tamponatura (modellata a bielle equivalenti) e fare l'inviluppo dei due calcoli, questo so per certo che con modest si puo' fare

Renato

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #6 on: 23 February , 2010, 17:28:38 PM »
@ _automa_
Le NTC non prevedono una esplicita modellazione dei tamponamenti in quanto si assume che allo SLV (ed a maggior ragione al successivo  SLCollasso) la loro resistenza subisca un notevole calo di tipo fragile (=collasso fragile).  Cioè si assume che allo SLV resistano solo i pilastri.
Quindi è inopportuno per un edificio di nuova costruzione tenerne conto incrementando le dimensioni dei pilastri sui lati in cui vi sia carenza di tamponatura.
L'eliminazione della debolezza del piano (irregolarità in altezza) va fatta incrementando uniformemente la resistenza di tutti i pilastri del piano a prescindere dalla posizione dei tamponamenti (che non vanno considerati nella determinazione della rigidezza di piano).

 

Offline ing.Max

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #7 on: 23 February , 2010, 18:15:32 PM »
Quindi è inopportuno per un edificio di nuova costruzione tenerne conto incrementando le dimensioni dei pilastri sui lati in cui vi sia carenza di tamponatura.
L'eliminazione della debolezza del piano (irregolarità in altezza) va fatta incrementando uniformemente la resistenza di tutti i pilastri del piano a prescindere dalla posizione dei tamponamenti (che non vanno considerati nella determinazione della rigidezza di piano).

Perfetto, questo risponde pienamente ai miei dubbi. Aumenterò la sezione resistente di tutti i pilastri del piano terra, qualora risultino sottodimensionati. In tal modo i modi di vibrare della struttura rimarranno disaccoppiati e questo è il comportamento che prevedo avere il telaio a collasso (tamponamenti lesionati).

L'incremento di sollecitazione del 40% al piano debole dovrebbe allora garantirmi che il telaio non collassi "prima" che si lesionino gravemente le tamponature, per effetto della torsione che queste imprimono quando sono integre. Ragiono correttamente?
 

@Automa: grazie per l'imbeccata su come valutare l'aumento del 40% delle sollecitazioni sul piano debole operando semplicemnete sul fattore q.
"La conoscenza non occupa spazio"

Offline _automa_

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #8 on: 23 February , 2010, 19:04:57 PM »
@ _automa_
Le NTC non prevedono una esplicita modellazione dei tamponamenti in quanto si assume che allo SLV (ed a maggior ragione al successivo  SLCollasso) la loro resistenza subisca un notevole calo di tipo fragile (=collasso fragile).  Cioè si assume che allo SLV resistano solo i pilastri.
Quindi è inopportuno per un edificio di nuova costruzione tenerne conto incrementando le dimensioni dei pilastri sui lati in cui vi sia carenza di tamponatura.
L'eliminazione della debolezza del piano (irregolarità in altezza) va fatta incrementando uniformemente la resistenza di tutti i pilastri del piano a prescindere dalla posizione dei tamponamenti (che non vanno considerati nella determinazione della rigidezza di piano).

 

  se guardi il mio primo post avevo detto questo e se capitasse a me opererei cosi' ma  pensavo che ing max non si accontentasse e quindi ho fornito un modo per affinchè potesse "essere considerata l apossibilità di forti concentrazioni di danno ai livelli caratterizzati da significativa riduzione del numero di tali elementi rispetto ai livelli adiacenti"

questo è il requisito da rispettare che si intende soddisfatto se le azioni del piano sono maggiorate del 40%.

ma che a mio modesto parere si intende soddisfatto anche se inviluppo gli effetti dei seguenti due modelli che colgono entrambi i comportamenti:




modifica: forse ho capito da dove è nata l'incomprensione, io ho sempre parlato di irregolarità nello sviluppo verticale e non ho mai pensato a modellare bielel equivalenti in alcune parti dello stesso piano, ho sempre pensato a piani interi con bielle e piani interi senza bielle e sempre comunque come modello aggiunto a quello principale, insomma un escamotage per far incrementare le azioni al piano soffice ad un programma che non lo fa in automatico ma che invece risolve elegantemente l'inviluppo di piu' calcoli
« Last Edit: 23 February , 2010, 19:16:39 PM by _automa_ »

Offline Gilean

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #9 on: 23 February , 2010, 20:29:48 PM »
Le ntc dicono esplicitamente che le tamponature possono essere considerate come masse (non ricordo però esattamente dove)
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline ing.Max

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #10 on: 23 February , 2010, 20:57:39 PM »
@automa: se non è complicato puoi spiegarmi come modest inviluppa più calcoli? Non mi è ancora capitato di doverlo fare ma sarei curioso di sapere come si fa.

Ciao
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Offline _automa_

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #11 on: 23 February , 2010, 21:05:27 PM »
@automa: se non è complicato puoi spiegarmi come modest inviluppa più calcoli? Non mi è ancora capitato di doverlo fare ma sarei curioso di sapere come si fa.

Ciao


dalla guida in linea:

Attraverso la barra dei menu con l'opzione Strumenti à Combinazione risultati di due calcoli è possibile combinare fra loro i risultati di due calcoli effettuati con ipotesi diverse per gestire situazioni particolari.

L'opzione è attivabile solo se nel progetto aperto sono presenti almeno due strutture calcolate con il metodo FEM e se non c'è nessuna struttura corrente. Occorrerà quindi se necessario provvedere a chiudere la struttura corrente attraverso il menu con l'opzione File à Chiudi.

È possibile combinare due risultati del calcolo se rispettano le condizioni seguenti:

le due strutture devono avere la stessa geometria in termini di numero e coordinate dei nodi, numero di muri/elementi bidimensionali ed aste, possono invece variare i vincoli dei nodi e delle aste ed il coefficiente di sottofondo;

il calcolo delle sollecitazioni con il metodo FEM deve essere eseguito con l'ipotesi di carichi variabili uniformemente distribuiti;

le strutture non devono essere in muratura;

le strutture non devono essere calcolate solo in analisi modale;

le strutture non devono avere una o più combinazioni non lineari o di Buckling;

le strutture devono essere calcolate con la stessa normativa.

Si possono combinare anche due strutture variando la sezione delle aste, tuttavia occorre fare attenzione nel caso in cui la sezione sia di tipo fittizio o è stato effettuato il calcolo delle sollecitazioni con l'ipotesi che le zone d'intersezione tra pilastro e trave siano infinitamente rigide, poichè il tipo di sezione e la lunghezza delle zone rigide nella struttura combinata è quello della prima struttura selezionata.

Dopo aver specificato i nomi delle due strutture da combinare fra di loro ed il nome della struttura risultante viene visualizzata una finestra suddivisa in tre parti. Nelle due parti laterali sono riportate le condizioni di carico elementari (CCE) definite nelle strutture o risultanti dal calcolo mentre nella parte centrale sono riportate le CCE o i modi selezionati dalle due strutture.

Terminata la selezione sarà possibile modificare le combinazioni delle CCE (CC) con le stesse modalità specificate in Combinazione delle condizioni di carico.

Per alcun chiarimenti sulle possibilità offerte da questa procedura si veda anche Esempi di combinazione di più calcoli


 

Offline ing.Max

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Re: cogliere effetto pilotis
« Reply #12 on: 23 February , 2010, 21:17:27 PM »
Grazie, questa opportunità mi era sfuggita.

Buona serata
"La conoscenza non occupa spazio"

 

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