Author Topic: DIAGRAMMA CREMONIANO  (Read 12374 times)

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Offline ercipolla

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DIAGRAMMA CREMONIANO
« on: 20 April , 2012, 11:20:52 AM »
Salve,
se prendo due capriate polonceau uguali, con uguale inclinazione ma diversa luce (e quindi diverso interasse fra arcarecci)lo schema del diagramma cremoniano sarà sempre lo stesso giusto? Così come i valori di sforzo(a parità di carichi e interasse) saranno uguali?

ammettiamo di avere due capriate polonceau uguali, di uguale inclinazione ma diversa luce:
se in una ottengo un certo diagramma cremoniano e, ad esempio, nell'asta 1-2 ottengo il valore di sforzo
13,04*qi. Allora nell'altra capriata otterrò un grafico cremoniano uguale e nell'asta 1-2 allo stesso modo
otterrò 13,04*qi.
 E' giusto questo ragionamento?

Offline Salvatore Bennardo

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Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #1 on: 20 April , 2012, 22:43:01 PM »
Salve,
se prendo due capriate polonceau uguali, con uguale inclinazione ma diversa luce (e quindi diverso interasse fra arcarecci)lo schema del diagramma cremoniano sarà sempre lo stesso giusto? Così come i valori di sforzo(a parità di carichi e interasse) saranno uguali?

ammettiamo di avere due capriate polonceau uguali, di uguale inclinazione ma diversa luce:
se in una ottengo un certo diagramma cremoniano e, ad esempio, nell'asta 1-2 ottengo il valore di sforzo
13,04*qi. Allora nell'altra capriata otterrò un grafico cremoniano uguale e nell'asta 1-2 allo stesso modo
otterrò 13,04*qi.
 E' giusto questo ragionamento?

Questo post non è semplice e immediato per nessuno, anche perché nella pratica professionale non si ricorre ai sacrosanti metodi grafici di una volta, la conoscenza dei quali aiuta molto, anche se poi si fa tutto con il sw. Servono per capire meglio la Statica.
Secondo me er questo ti obbligano a farlo con il cremoniano.
Appena vado a casa dovrò rivedermi le mie esercitazioni scolastiche,
ma il post lo lessi stamani e iniziai a pensarci.
Rileggendolo ora e continuando a rifletterci, penso che il ragionamento sia giusto, ma i carichi nei nodi devono essere identici in intensità, direzione e verso, e qui mi pare che a parità di peso per mq di tutto il malloppo che sta sopra le due capriate simili, nei nodi omologhi non si otterranno stessi vettori di carico. Non so se ho reso l'idea.

L'affermazione (quel ragionamento per cui il post) è giusta se e solo se sono verificate queste tre condizioni:
Prima condizione: si tratta di strutture simili sì (cioè sovrapponibili a meno di un fattore di scala), ma considerate isostatiche.
Se fossero simili, ma iperstatiche non vale più, dipendendo la risposta da tante variabili, quali la lunghezza effettiva delle aste, nel sistema delle equazioni di equilibrio di strutture iperstatiche.
Seconda condizione: I carichi applicati nei nodi "omologhi" delle due capriate simili devono essere identici nei valori (ercipolla, per le tue due capriate i carichi nei nodi saranno uguali?).
Terza condizione: Stesso vincolamento a terra (vincolamento esterno) delle due strutture.

E' obbligo ora spiegare i motivi della tesi.
Verificatesi tutte quelle tre condizioni, ricordando che le incognite del Cremona sono gli sforzi nelle aste (vettori incogniti) e i dati sono i vettori carico e i vettori reazioni vincolari, poiché il cremoniano parte disegnando i vettori noti e le direzioni dei vettori incogniti (gli sforzi nelle aste), con una  certa sequenza, che equivale a risolvere graficamente l'equilibrio da un nodo ad un successivo, sino alla chiusura del diagramma, se i vettori noti sono uguali, usando la stessa scala grafica per le forze e per le lunghezze, i due cremoniani saranno uguali.
« Last Edit: 21 April , 2012, 16:57:15 PM by Salvatore Bennardo »
massima mai scaduta: la tua sinistra non sappia mai del bene che fa la tua destra (sempre che sia vero che lo faccia)
sin²(theta)=omega*sin(alfa)
Mitico Crozza! Commento di Bossi dopo le disastrose elezioni amministrative: "Poteva andare peggio. Potevo avere più figli..." (per come replicato in un post da ing.Max)

zax2010

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Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #2 on: 20 April , 2012, 23:32:49 PM »
Seguendo il tuo ragionamento sarebbe come dire che se ho una trave appoggiata (prima condizione: isostatica - terza condizione: stesso vincolamento a terra), con un carico P in mezzeria (seconda condizione: carichi sempre identici e posizionati in nodi omologhi), qualsiasi sia la luce della trave ottengo sempre lo stesso momento in mezzeria.

Cosa assolutamente non vera come ben sanno anche i sassi.

Offline Salvatore Bennardo

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Re: Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #3 on: 21 April , 2012, 12:39:00 PM »
Seguendo il tuo ragionamento sarebbe come dire che se ho una trave appoggiata (prima condizione: isostatica - terza condizione: stesso vincolamento a terra), con un carico P in mezzeria (seconda condizione: carichi sempre identici e posizionati in nodi omologhi), qualsiasi sia la luce della trave ottengo sempre lo stesso momento in mezzeria.

Cosa assolutamente non vera come ben sanno anche i sassi.

zax, credo che non sia come dici.

Spero che il discorso, spingendosi solo apparentemente su altri binari, non crei confusioni nell'amico ercipolla.

Se siamo preliminarmente d'accordo, la trave app.-app. la vediamo benissimo come una sistema appartenete all'insieme delle strutture reticolari anzidette, cioè è una struttura reticolare isostatica ridotta ad una sola asta.

La tesi enunciata vale nell'ipotesi di carichi applicati solo e unicamente nei nodi, altrimenti, sappiamo benissimo, non potrebbe applicarsi il metodo cremoniano o altre tecniche di risoluzione quale il metodo di Ritter. Detto in altro modo, questa ipotesi è necessaria per poter parlare di cremoniano o di Ritter ed è richiamata chiaramente nella seconda condizione.

Fatte le superiori precisazioni,
 
zax, penso tu abbia spostato il problema (la domanda di ercipolla, che non è cosa da poco) in un altro ambito,
cioè hai spostato il problema di quella tesi enunciata per l'insieme delle strutture reticolari isostatiche che sono soggette solo a sforzi assiali a una trave appoggiata-appoggiata (struttura reticolare isostatica fatta di una sola asta), alla quale il carico che dici non è applicato nei nodi, contrariamente alle ipotesi.



Per rimanere off topic, visto che è stata tirata in ballo questa trave app.-app. con un carico applicato non in uno dei nodi, riporto la figura che segue e delle semplici conclusioni generali che ho ricavato (non servirebbe precisarlo che sono valide per il solo sistema in figura)



Ci stiamo muovendo nelle classiche ipotesi di comportamento lineare.
Aggiungo che il carico potrebbe essere anche inclinato, o in altro modo, in C si pensi ci sia pure un carico concentrato orizzontale H.
Siano date due strutture simili, cioè che differiscono per il solo rapporto geometrico di scala, che chiamo rs.
Nelle suddette due strutture le rispettive coppie uguali dei carichi P e H siano applicate alla stessa ascissa adimensionalizzata xa=a/l=cost, cioè stessi carichi applicati negli stessi punti omologhi.
In efeftti il discorso che seguirà vale anche se i due carichi P e H non sono applicati nello stesso punto C, ma potrebbero essere applicati in due punti diversi, C1 e C2, purché nelle due strutture geometricamente simili siano applicati nei rispettivi punti omologhi.

Ebbene, con dei semplici sviluppi, lavorando sulle formulette della figura:
Reazioni vincolari, sforzo normale e taglio non dipendono dal rapporto di scala (e fin qui siamo pare siamo nella stesa tesi enunciata ieri per le strutture reticolari).
Il momento flettente varia linearmente con il rapporto di scala.
Si noti che fin qui le due travi potrebbero avere anche diverso EJ.

Per quanto attiene gli spostamenti, essi invece dipendono in maniera non lineare dal fattore di scala e dipendono anche dalle due travi per mezzo di EJ al denominatore.
« Last Edit: 21 April , 2012, 16:51:01 PM by Salvatore Bennardo »
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zax2010

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Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #4 on: 21 April , 2012, 18:45:56 PM »
Scusami Salvatore e mi scusi ercipolla.
In effetti dopo le precisazioni di Salvatore, circa il carico che deve stare nel nodo, riflessioni su soli sforzi di compressione e trazione che nascono in una reticolare 'classica', io ho spostato il discorso sui momenti, che mi ha fatto prendere una cantonata.

Poichè a volte una figura vale più di 100 pagine di ragionamenti, posto questa:



E' in pratica una trave appoggiata-appoggiata, come avevo esordito prima, ma 'trasformata' in reticolare.
Ecco, con questa figura le cose si chiariscono (almeno per me).

La trave potrà avere la lunghezza che si vuole, ma se ogni volta, al variare della lunghezza, si modifica anche la dimensione h, tale che il rapporto h/L rimanga identico (ovvero si scali uniformemente tutto il sistema), lo sforzo di trazione nelle diagonali inferiori e lo sforzo di compressione nei 'correnti' superiori, visto che non variano gli angoli tra loro, a parita in valore di P, non possono che essere sempre identici.

Diverso in questo caso sarebbe il 'momento' in mezzeria, ovvero detto Q lo sforzo di compressione nel corrente superiore, poichè scalando varia h ecco che il prodotto Q*h sarà di volta in volta differente (da qui la mia risposta negativa, precedente, al quesito di ercipolla).

Offline baro

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Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #5 on: 22 April , 2012, 01:14:53 AM »
credo che, piu' semplicemente, se il carico non è nel nodo non abbiamo una struttura reticolare
"Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova." Euclide

Offline Salvatore Bennardo

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Re: Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #6 on: 18 May , 2012, 09:06:59 AM »
credo che, piu' semplicemente, se il carico non è nel nodo non abbiamo una struttura reticolare

In genere non è propriamente così.
Di solito i carchi possono non corrispondere come applicati nei nodi, ma se asta per asta si riportano ai nodi, la struttura la si risolve come reticolare isostatica senza apprezzabile errore.
Così si opera da secoli.

Nel Belluzi e nei testi successivi ne è spiegato il perché.

Vale il Principio di equivalenza spiegato in TdC quando si studiano i telai.
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Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #7 on: 18 May , 2012, 09:49:32 AM »
Strutture reticolari : le strutture reticolari sono un insieme di travi incernierate e caricate solo agli estremi (nodi). reminiscenze di geometra.....
Se poi c'è qualcosa che il Belluzzi spiega sulle capriate ed io non ho letto (non sarebbe una novità che non ho letto qualcosa  :firuli:) sarei curioso di capirlo  :mmm:
"Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova." Euclide

Offline Salvatore Bennardo

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Re: Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #8 on: 18 May , 2012, 09:59:29 AM »
Strutture reticolari : le strutture reticolari sono un insieme di travi incernierate e caricate solo agli estremi (nodi). reminiscenze di geometra.....
Se poi c'è qualcosa che il Belluzzi spiega sulle capriate ed io non ho letto (non sarebbe una novità che non ho letto qualcosa  :firuli:) sarei curioso di capirlo  :mmm:

Così mi fai morire dalle risate.

Dai...
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Offline baro

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Re: DIAGRAMMA CREMONIANO
« Reply #9 on: 18 May , 2012, 13:38:23 PM »
ridere fa buon sangue
ma finito di ridere mi spieghi meglio un caso di reticolare con carichi che "possono non corrispondere come applicati nei nodi, ma se asta per asta si riportano ai nodi" "non si fa apprezzabile errore" per il Principio di equivalenza?
non lo so davvero.... cosa dovrei fare per questo? rendere il timbro?
« Last Edit: 18 May , 2012, 13:41:11 PM by baro »
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