Author Topic: mu-fi e gerarchia delle reistenze  (Read 1734 times)

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Offline 38bravo

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mu-fi e gerarchia delle reistenze
« on: 28 August , 2011, 19:00:38 PM »
volevo chiedere se per quanto riguarda la duttilita' basta sia verificata l'equaz. 7.4.1 delle ntc 2008 ovvero ho calcolato teta- e teta-y in travi e pilastri prima e dopo il confinamento,ad esempio per un pilastro ho avuto un passaggio da una duttilita' pari a 3 ad un valore di 6 e per una trave da 4 a 7;il mio dubbio e' basta sia verificata la 7.4.1 o vi sono dei valori minimi di duttilita'(e se si quali)per dimostrare il passaggio da fragile a duttile?ai fini della gerarchia delle resistenze aumentare anche la duttilita' delle travi (in questo caso valore superiore a quello del pilastro)sia buona cosa?

zax2010

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Re: mu-fi e gerarchia delle reistenze
« Reply #1 on: 29 August , 2011, 12:12:36 PM »
Ragiono ad alta voce.

Più duttilità c'è meglio è. Ovvero la struttura è in grado di dissipare tanta energia.
D'altra parte perchè la duttilità possa estrinsecarsi, e dunque la struttura possa dissipare l'energia che gli arriva, è necessario che si formino da qualche parte delle cerniere plastiche e che queste siano in grado di resistere a qualche ciclo di isteresi.
Pertanto la resistenza della sezione che eventualmente si plasticizza deve essere garantita.
Inoltre al fine di evitare che nella formazione di cerniere plastiche un pò a casaccio nella struttura, che generi per sbaglio dei cinematismi (vedi piano soffice, o altre situazioni particolari), la norma prevede la gerarchia trave-pilastro, con l'ormai classica regola pilastro forte-trave debole.

Insomma, ritengo che aumentare la duttilità, che male comunque non fa (visto che ti farebbe aumentare q, diminuire le sollecitazioni effettive, ecc.), non basti.

 

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