Author Topic: Parete in calcestruzzo armato - identificazione tipo di parete e instabilità  (Read 3046 times)

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Offline Bruno Palmero

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Buongiorno a tutti,
torno a scrivere sul forum dopo un periodo di assenza forzata. Riparto con un topic lunghissimo. Scusate!  :(

Scrivo per porre un quesito relativo ad un progetto preliminare che mi è capitato di affrontare (calcolo delle quantità di calcestruzzo, armature e casseri per avere un'idea dei costi). In questo periodo devo fare il progetto preliminare di una struttura in calcestruzzo armato (magazzino) fatta in questo modo

1) Platea di fondazione rettangolare su terra
2) Muri in elevazione fuori terra in calcestruzzo armato, altezza circa 3,50 m nel punto più basso e 4,50 m al colmo, spessore circa 30/40 cm (da valutare). Corrono sul bordo della platea (quattro lati) e presentano due aperture (porte di accesso per il muletto sui lati su cui si appoggia il colmo).
3) Dimensioni in pianta della decina di metri per ogni lato (forma rettangolare)
4) Alcuni pilastri sotto la linea di colmo per portare il carico della copertura
5) Copertura a due falde (asimmetriche)

In pratica si tratta di una struttura scatolare, fatta tutta in c.a. a vista per ragioni architettoniche. Nel caso in esame sto svolgendo le verifiche con software Sismicad.

Il mio problema è legato all'identificazione della tipologia di struttura, parete e verifiche secondo le NTC08. Le norme tecniche prevedono varie tipologie strutturali (strutture sismo resistenti) che riassumo di seguito (§7.4.3.1 NTC)

1) Strutture a telaio
2) Strutture a pareti
3) Strutture miste telaio-pareti
4) Strutture deformabili torsionalmente
5) Strutture a pendolo inverso

In base a quanto leggo nelle norme sarei dell'ipotesi di considerare la struttura a pareti 2) in quanto la maggior parte del taglio è affidata ai muri perimetrali.

Come seconda ipotesi penso che trattandosi di struttura scatolare sia più corretto considerare un comportamento strutturale non dissipativo. Non saprei dove, e come, sviluppare la duttilità.

In questo caso devo poi andare a verificare le pareti secondo le azioni nel piano e fuori piano (dovuti ai carichi in condizioni non sismiche e sismiche).

Avendo considerato un comportamento non dissipativo sarei per non armare i muri perimetrali secondo i particolari costruttivi da CD B, presenti al §7.4.6.2(.4) delle NTC (eviterei quindi la realizzazione delle zone critiche che su 10 metri verrebbero davvero molto estese). Concordate con me su questo punto?

Il problema è: come armo i muri? Considero le pareti come se fossero debolmente armate? Oppure considero le pareti come fossero estese ma senza i particolari costruttivi da CD B? Il problema delle pareti debolmente armate è che dovrei avere un certo sforzo normale agente su di esse: sulle pareti laterali avrei solo una piccola aliquota (essendo i solai orditi principalmente in una direzione). Quindi due pareti potrebbero essere considerate come debolmente armate ma le altre due no (manca l'aliquota di carico del 20%).

Inoltre il capitolo 4 delle NTC non dice nulla sulle armature (anche solo minime) delle pareti (non debolmente armate, se esistono).



Passo poi alla seconda domanda (relativa anche al software di cui sopra, per chi lo usa): il programma permette di effettuare le verifiche con lo strumento Pareti e piastre inflesse. All'interno dello stesso vengono verificati i nodi con le sollecitazioni agenti (N, M) e poi, tramite l'uso dello strumenti Pannelli di controvento, è possibile effettuare le diverse verifiche fuori piano. Tra le varie opzioni è possibile scegliere di effettuare le verifiche di stabilità secondo le NTC08 (.pdf]http://datastorage02.maggioli.it/data/docs/www.ingegneri.cc/LLGGPannelli_FIN_Lug11[1].pdf)  oppure l'EC2 punto 12.6.5.

La differenza fra una o l'altra è sostanzialmente abissale: se scelgo la prima (NTC08) trovo il soddisfacimento delle verifiche nei confronti della stabilità. Se scelgo la seconda (EC2) non verifico nulla (pare che sia una verifica veramente restrittiva). Qualcuno usa il software e mi sa rispondere? Ho provato a chiedere lumi all'assistenza ma la risposta è che devo sceglierlo io (anche se non capisco in base a cosa). Inoltre la verifica di stabilità sembra essere più che altro legata alle pareti debolmente armate / blocco cassero.

Ed ecco quindi che mi chiedo come considerare questi muri perimetrali, dal punto di vista dei particolari costruttivi, delle dimensioni, della tipologia...

Mi scuso per la lunghezza del post e per le domande forse banali. Nel frattempo ho trovato questo documento http://www.pisante.com/public/archiviofaq/allegati/Pareti_ed_NTC.pdf ma non so se possa essere utile ai fini dei miei ragionamenti (si riferisce ad un altro software).

Al massimo posso postare qualche disegnino giusto per capire il problema. Mi rendo conto che è solo una verifica preliminare ma iniziare bene mi eviterebbe di fare qualche pasticcio di cui mi pentirei in fasi successive. Ammetto che è la prima volta che mi trovo a dover agire su un problema di questo tipo (in genere capita qualche struttura in ca, qualcosa in legno, pochissimo in acciaio, qualche muratura vecchia o nuova).

Buona giornata a tutti e buon lavoro,

Saluti.

E se non ci sentiamo prima:

BUONE FESTE!!
cit. Il Santo (film 1997) Mi chiamo August Cristopher, porto il nome di Sant’Agostino, autore della mia frase preferita: “Signore dammi la castità e la costanza…ma non darmele adesso!!”.

cit. Rambo3ITA "Dobbiamo credere, perché la realtà di 4000 anni di storia documentata ce lo dimostra, che uscire dal buio è possibile e sicuro. Teniamo duro, perché domani è un giorno in meno che resta al buio"

cit. Gigi d'Agostino "Sarebbe bello essere nuvole e avere un mondo da inseguire, fermarsi solo un attimo e se c’è noia scomparire"

 

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