Author Topic: analisi strutturale sopraelevazione  (Read 17480 times)

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Offline Salvatore Bennardo

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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #30 on: 08 January , 2014, 13:37:32 PM »
Io lo vedo come intervento locale. Sempre che i carichi nuovi scarichino dove i vecchi.
E' scritto da qualche parte che il cordolo permesso deve far alzare la situazione al massimo per 40 cm?

Per motivi vari posso decidere di fare il cordolo in modo tale che il colmo risulti 60 cm più alto.
La differenza di 20 (60-40) è sempre una misura insignificante, in ogni caso da giustificare.
massima mai scaduta: la tua sinistra non sappia mai del bene che fa la tua destra (sempre che sia vero che lo faccia)
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Offline Simone Di Natale

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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #31 on: 09 January , 2014, 11:01:13 AM »
Io opero nell'ambito della regione Toscana....e come tu hai già evidenziato qui la discriminante è di quanto ti rialzi in gronda...fino a 50 cm (di codolo, sottolinato perchè deve essere un cordolo di 50 cm e non ad esempio 20 di muratura + 30 di cordolo)...e niente si dice e si impone circa il rialzamento sul colmo.
A mio avviso una logica per tale prescrizione c'è. Tutto dovrebbe partire dal fatto che se l'intenzione finale è quella di trasformare un solaio di sottotetto in solaio abitualmente utilizzabile, allora si deve adeguare, altrimenti no. Poichè il fattore che maggirmente fa aumentare la superficie usufruibile è la maggiorazione dell'altezza di gronda, è su quella che si è posto un limite. Ovviamente quei 50 cm non sono una discriminante tale da poter regolamentare il problema in questione....è sempicemente una misura che è stata scelta come discriminante.
Tornando a noi....se il GC sposa gli orientamenti della regione toscana sei in adeguamento altrimenti........
Ci sono comunqeu altri fattori di cui tenere conto....ad esempio il fatto se le coperture degli edfici adiacenti sono attualmente alla medesima quota del tuo ( e tu vai quindi a modificare tale allineamento)...oppure se al contrario il tuo solaio di copertura è attualmente più basso e tu vai a riallinearti con uno o entrambi gli edifici adiacenti....
Insomma diciamo che sei sul limite...e in ogni caso se per te quei 60 cm di sopraelevazione in gronda sono indispensabili, è molto probabile che abbia ragione chi vuol pensare male, ritenendo che la sopraelevazione sia volta ad un cambio (di fatto) della destinazione d'uso e quindi l'intervento debba essere visto come adeguamento (o quantomeno, se riesci a giustificarlo, un miglioramento).

Ciao

Offline acdmlk

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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #32 on: 07 February , 2014, 00:14:49 AM »
mi è stato detto di trattare l'inserimento di una struttura in legno (indipendente e non direttamente collegata alla unità strutturale in c.a.) su terrazzo di copertura di una struttura in c.a. non come intervento locale bensì come  sopraelevazione e quindi trattare un "adeguamento" (parolona grossa con cui molti si riempiono la bocca)!
Che dire... Obbedisco!
Ma... Come procedere!? Questo post è il mio primo post di confronto con colleghi sull'argomento.
Quello che i miei studi universitari (arrugginiti) mi suggeriscono è di procedere con una stima della valutazione della sicurezza e quindi della vulnerabilità sismica attraverso un'analisi statica non lineare che mi permetta di costruire le curve di capacitá nelle 2 direzioni pre e post intervento.
Adesso il dubbio stà sul reale significato che avrebbero tali curve post.intervento su 2 strutture distinte realizzate con materiali diversi! Ha senso quindi fare un'analisi statica NL su un modello completo? (Struttura in c.a. + struttura in legno)
Oppure ha un senso effettuare l'analisi (in questo caso) del post intervento solo come carico aggiuntivo applicato!?

Le mie valutazioni saranno indirizzate allo studio delle curve di capacitá giusto?
Se in definitiva POST-INTERVENTO la domanda di spostamento è maggiore della richiesta, la verifica è superata!?
ma dove stà la parola "adeguamento"?
grazie

Offline Salvatore Bennardo

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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #33 on: 07 February , 2014, 08:07:49 AM »
acdmlk vedendo che nessuno prende iniziativa a risponderti mi convinco di più quanto queste situazioni siano divenute bonderline.
Con queste tettoie su strutture esistenti nelle nostre zone ci sono diverse "correnti di pensiero", a dimostrazione che qualunque strada possa scegliersi, non sarà mai tanto ortodossa.
Io non ho opinioni in merito, ma ho sentito che alcuni sposano la "convenienza" di vederlo come intervento locale. So che alcune pratiche sono state autorizzate così, e so pure che altri funzionari si rifiutano di trattarle così.
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Offline acdmlk

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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #34 on: 07 February , 2014, 19:54:50 PM »
acdmlk vedendo che nessuno prende iniziativa a risponderti mi convinco di più quanto queste situazioni siano divenute bonderline.
Con queste tettoie su strutture esistenti nelle nostre zone ci sono diverse "correnti di pensiero", a dimostrazione che qualunque strada possa scegliersi, non sarà mai tanto ortodossa.
Io non ho opinioni in merito, ma ho sentito che alcuni sposano la "convenienza" di vederlo come intervento locale. So che alcune pratiche sono state autorizzate così, e so pure che altri funzionari si rifiutano di trattarle così.

grazie per la risposta
purtroppo (e non sò il vostro parera a riguardo) è tutta colpa della norma (come al solito)
in quanto non ha previsto o comunque non ha definito bene certi tipi di intervento di uso comune nella pratica edilizia di oggigiorno.
la distinzione intervento locale - miglioramento sismico - adeguamento sismico è altresì troppo riduttiva o comunque assolutamente non esaustiva
ed è soltanto il mezzo per trattare i diversi tipi di intervento edilizio.
tipi di intervento che NON sono definiti e specificati da nessun'altra parte in modo chiaro ed univoco.
io (per un mondo più semplice e meno burocrate ed interpretativo) ho bisogno di
"definizione --> mezzo --> analisi --> verifiche"
ma tutto ciò non c'è e quindi affondiamo in queste sabbie mobili.

ritornando al mio problema
personalmente anch'io vedrei tale struttura (entro determinati canoni di superficie, volumetria, peso ed ancoraggio) come intervento locale
superati i canoni prefissati (una struttura in legno di 200 mq su un terrazzo di 220 non è sicuramente un intervento locale)
ma come comportarsi dunque!?
ho 2 strutture con 2 materiali diversi!
nessuno ha mai effettuato un'analisi di vulnerabilità di questo tipo?
grazie

 

Offline Bruno Palmero

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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #35 on: 08 February , 2014, 15:42:16 PM »
Ciao,
qui puoi trovare diverse strade normative per identificare il tipo di intervento

Toscana
http://www.ording.si.it/file/07_Orientamenti20_20sopraelevazioni.pdf

Marche
http://www.ordine-ingegneri.ap.it/Archivio/2010/1398.pdf

Emilia Romagna
http://datastorage02.maggioli.it/data/docs/www.ingegneri.cc/2722_dgr_er_1879_2011_120302.pdf

Paese che vai norma che trovi...

Se guardi l'Emilia Romagna a pagina 20/31 vedi che il pergolato non è nè adeguamento nè miglioramento, quindi intervento locale. Ma se il pergolato è chiuso allora ho paura che non si possa trattare così.

Qui trovi un punto di vista di Promo Legno sul tipo di verifica da effettuarsi

http://risponde.promolegno.com/domanda/data/ho-una-struttura-in-muratura-portante-esistente-e-possibile-realizzare-una-sopraelevazione-in-pann.htm

Prova a vedere se può esserti di aiuto!

Ciao
cit. Il Santo (film 1997) Mi chiamo August Cristopher, porto il nome di Sant’Agostino, autore della mia frase preferita: “Signore dammi la castità e la costanza…ma non darmele adesso!!”.

cit. Rambo3ITA "Dobbiamo credere, perché la realtà di 4000 anni di storia documentata ce lo dimostra, che uscire dal buio è possibile e sicuro. Teniamo duro, perché domani è un giorno in meno che resta al buio"

cit. Gigi d'Agostino "Sarebbe bello essere nuvole e avere un mondo da inseguire, fermarsi solo un attimo e se c’è noia scomparire"

Offline Simone Di Natale

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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #36 on: 10 February , 2014, 08:47:25 AM »
Io non vedo grandi problemi nei due materiali diversi.
Struttura sicuramente non regolare in altezza. Parti con un q=1,5 e fai l'analisi della struttura nel suo complesso per trovarti le sollecitazioni sui vari elementi. Poi applichi al legno le relative verifiche e lo stesso fai con la muratura. Non è una struttura mista quindi non dovresti avere grosse difficoltà.

Offline Salvatore Bennardo

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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #37 on: 10 February , 2014, 09:36:11 AM »
Io non vedo grandi problemi nei due materiali diversi.
Struttura sicuramente non regolare in altezza. Parti con un q=1,5 e fai l'analisi della struttura nel suo complesso per trovarti le sollecitazioni sui vari elementi. Poi applichi al legno le relative verifiche e lo stesso fai con la muratura. Non è una struttura mista quindi non dovresti avere grosse difficoltà.

Molto probabilmente per acdklm si tratta di fare una tettoia su un edificio esistente, realizzato in epoca con zona non sismica.
Dalle nostre parti c'è la mota delle tettoie ovunque e quasi sempre se la sbrigano solo con il fabbro o solo con il mastro se si sceglie in lamellare.
Qua stanno scomodando un professionista per testare dove possa arrivare l'Ingegneria.
« Last Edit: 10 February , 2014, 09:37:51 AM by Salvatore Bennardo »
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Re: analisi strutturale sopraelevazione
« Reply #38 on: 05 March , 2014, 18:52:42 PM »
riprendendo in mano questo problema.
assunto che abbiamo per norma una SOPRAELEVAZIONE, ho l'obbligo di valutazione della sicurezza e quindi (credo) della stima di vulnerabilità per la mia struttura.

IL PROBLEMA
cosa verificare cosa dimostrare e come dimostrarlo?

Eseguire un'analisi statica non lineare della struttura POST-INTERVENTO (struttura in c.a. + struttura in legno in sopraelevazione).
Nota la domanda di spostamento è così possibile operare il confronto con lo spostamento disponibile e verificare la prestazione strutturale.
(verifica che può essere anche espressa in termini di duttilità, il rapporto tra capacità di duttilità e domanda di duttilità dovrebbe essere il coefficiente di vulnerabilità maggiore di 1)

IL PUNTO
se tale diseguaglianza (spostamento disponibile vs richiesto) è soddisfatta è quindi possibile dimostrare che NON è necessario nessuno studio di adeguamento inteso come tale.

possiamo sintetizzare così il problema?

 

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