Author Topic: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI  (Read 22613 times)

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Offline salvo@ing

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VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« on: 28 May , 2010, 11:03:27 AM »
Come già preannunciato in precedente post, mi sto accingendo ad una serie di verifiche di edifici esistenti, sui quali verranno realizzate delle sopraelevazioni (sottotetti, piani completi o tettoie). Ho iniziato la mia "performance" con il lavoro più semplice, almeno apparentemente, ossia quello di una tettoia da realizzarsi sopra una porzione di edificio ad una sola elevazione f.t., la cui dimensione in pianta, del singolo organismo strutturale (presenta di giunto col altra porzione di edificio) è di circa 30 m. x 5 m.).
Per una folle richiesta della Committenza, la tettoia avrà nella parte posteriore dei pilastri in c.a. (30x30, ancorati ai pilastri sottostanti), mentre tutti gli altri elementi saranno in acciaio, ivi compresa anche la trave di collegamento dei suddetti pilastri.
La procedura che sto utilizzando è la seguente:

1) effettuo il calcolo come struttura ex-novo della tettoia, secondo le prescrizioni delle NTC '08;
2) estrapolo le sollecitazioni (quali?) che la sopraelevazione trasmette alla struttura sottostante;
3) effettuo la modellazione dell'edificio sottostante, sottoposto ad azioni esterne ed alle sollecitazioni trasmesse dalla soprastante realizzanda struttura;
4) inserisco manualmente le armature presenti (per fortuna ho le foto di quando hanno realizzato il tutto, quindi un ottimo livello di conoscenza);
5) faccio la verifica di vulnerabilità sismica, con la speranza che gli indicatori di rischio sismico siano idonei e tali da non richiedermi nessun intervento di adeguamento strutturale.

Incollo la verifica di un tubolare che sarà innestato su un pilastro esistente:

Asta 24: Colonna in acciaio tronco Piano 1 - Tettoia-gronda filo 14
Unita' di misura: cm, daN, deg, .C, s
Lunghezza= 296 Nodo iniziale n.16  Nodo finale n.33 Cerniera iniziale: No Cerniera finale: No
Sezione: OR 102x4.8; Materiale: FE360; Rotazione: 0.; Sovraresistenza:0%; Sisma Z:No;
Mensola Y: Nessuno; Mensola X: Nessuno;
fy=2350
Snellezza 52 curva X a curva Y a chix= 0.904 chiy= 0.904 betam=0.7 betan=0.7

Resistenza: compressione p. 4.2.4.1.2 (4.2.10) NTC08
R2 =0.022 in comb. Famiglia "SLU" 14 x=0
rox =0 roy =0 NEd=-914.016 Nc,Rd=41315.184 classe 1

Resistenza: flessione semplice con forza assiale p. 4.2.4.1.2 NTC08
R4 =0.048 in comb. Famiglia "SLV" 15 x=128.267
NEd=-362.328 My,Ed=5883.366 Npl,Rd=41315.184 Mn,y,Rd=149955.422
formula conservativa (6.2) p. 6.2.1 EN 1993-1-1:2005
rox =0 roy =0 classe 1

Resistenza: flessione deviata con forza assiale p. 4.2.4.1.2 NTC08
R5 =0.285 in comb. Famiglia "SLV" 15 x=0
NEd=-380.915 Mx,Ed=12249.9 My,Ed=29143.436
Npl,Rd=41315.184 Mn,x,Rd=149955.422 Mn,y,Rd=149955.422
formula conservativa (6.2) p. 6.2.1 EN 1993-1-1:2005
rox =0 roy =0 classe 1

Resistenza: taglio X p. 4.2.4.1.2 (4.2.17) NTC08
R6 =0.015 in comb. Famiglia "SLV" 15 x=0
VEd=-181.346 Vc,Rd=11823.344

Resistenza: taglio Y p. 4.2.4.1.2 (4.2.17) NTC08
R7 =0.014 in comb. Famiglia "SLV" 11 x=0
VEd=-165.997 Vc,Rd=11898.693

Resistenza: torsione p. 4.2.4.1.2 (4.2.29) NTC08
R8 =0.009 in comb. Famiglia "SLV" 3 x=0
TEd=1045.8 taut,Ed =11.53 TRd=117198.406

Instabilita: flessione deviata con compressione p. 4.2.4.1.3.3 NTC08, p. 5.5.4. ENV 1993-1-1:1994
B4 =0.285 in comb. Famiglia "SLV" 15 x=0 classe 1
Nsd=-380.915 Mx,Sd=12249.9 My,Sd=29143.436
Nb,Rd=37335.395 Mb,x,Rd=149955.422 Mb,y,Rd=149955.422
bm.x=2.333 bm.y=2.389 kx=0.995 ky=0.994[/i]

Secondo voi, sul pilastro in questione, che sollecitazioni dovrei usare?
S.L.F.

Offline Ing. Edoardo

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #1 on: 28 May , 2010, 14:23:54 PM »
Secondo me i 5 punti elencati non fanno una piega, nel senos che anche iofarei così:
Le sollecitazioni che userei, sono quelle riferite al nodo 16, indicato nel tabulato come nodo iniziale, quindi suppongo la base di queste nuove colonne in acciaio. Parlo in termini  soprattutto di momenti sollecitanti. A seconda del sistema di riferimento che consideri, il momento che interessa di più è quello che provoca il ribaltamento della parete, unitamente al taglio che contribuisce ancor di piu al ribaltamento delle pareti di tamponamento della struttuea sottostante (che presumo tipo telaio in c.a. giusto?) quidni se la parete è orientata lungo y, la sollecitazione primaria da considerare è il taglio lungo y, unitamente al momento che io chiamo MX, ovvero quello che ruota lungo l'asse x. Non è comunque da trscurare (se la struttura esistente è in parete portante), nemmeno il taglio Tx che può provocare fenomeni di scorrimento notevoli. trascurerei invece il monento che io chiamo My che tramutato sarebbe il momento nel pano delle pareti sottostanti. per una tua sicurezza perosnale nessuno ti vieta di metterci tutte le sollecitazioni. A favore di scurezza potresti trascurare l'N.
bada bene però che, a quanto ho capito, hai anche delle travi in acciaio da collegare alle colonne, per cui li la GDR devi considerarla perchè si parla di struttura nuova, quindi devi riferirti a quanto scritto nel CAP 7.5.4. A tal proposito ti chiedo come mai son tutte verifiche rifeirte al CAP 4? Hai considerato tutto in campo elastico? Con l'acciao è possibile farlo. Se così ritiro quanto detto sula GDR
Ovviamente la GDR non si applica tra nuovo ed esistente.
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #2 on: 28 May , 2010, 15:00:51 PM »
Sono tutte verifiche riferite al capitolo 4, poiché a mio avviso la struttura per com'è stata concepita non dissiperebbe un bel nulla. Pertanto ho applicato un coefficiente di struttura unitario, quindi il tutto esula dalla GdR. Inoltre ciò mi permette di calcolare i collegamenti con semplici verifiche elastiche, ossia senza considerare il moduli di resistenza plastici dei collegamenti, che altrimenti non verificherebbero mai per sezioni così modeste.
Infine, stavo pensavo, onde non sbagliare (visto che comunque ho 7 pilastri con una miriade di condizioni di carico e 6 sollecitazioni per condizione/pilastro), di verificare l'esistente direttamente con la struttura sovrastante inserita e già verificata (per i pilastri in c.a. realizzandi, con l'armatura inserita manualmente per intenderci).
La struttura sottostante, comunque, è a telaio. Dimensione pilastri 30x30 con 6 barre fi16, travi 30x50 armata con 6/8 barre sempre da 16. Per le staffe devo fare delle proporzioni sulle foto, per capire la distanza con cui sono state inserire.
Vediamo cosa vien fuori.
Ciao
S.L.F.

Offline peppone79

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #3 on: 29 May , 2010, 18:53:17 PM »
Salve, mi trovo in una situazione simile anche io. Devo effettuare la sopraelevazione parziale di un fabbricato esistente (struttura intelaiata in c.a). Il piano primo è composta da un volume e da un terrazzo praticabile. Si vuole chiudere questo spazio. Io ho proposto di realizzare la chiusura con pilastri, travi in acciaio e solaio in lamiera e cappa in c.a. I pilastri in acciaio si innestano su quelli in c.a. esistenti. Ho fatto un'analisi dinamica con q=1,5 della struttura completa (esistente+ a farsi), purtroppo le verifiche non hanno avuto esito positivo. Bisogna quindi adeguare l'esistente, di cui conosco praticamente tutto poiché è una struttura realizzata da poco più di 10 anni ed in più ho fatto anche prove sui materiali. Nelle verifiche ho trascurato quella della GDR, anche sulla parte ex novo.
Il post di Salvo mi ha fatto venire in mente che potrei anche considerare la struttura ex novo come "portata" dall'esistente, basterebbe realizzare un giunto tra la parte ex novo e l'esistente, i particolare non collegare le travi in acciaio su quelle in c.a. esistenti. E' una strada che ritenete percorribile?
Grazie e buon week-end

Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #4 on: 29 May , 2010, 19:56:53 PM »
basterebbe realizzare un giunto tra la parte ex novo e l'esistente, i particolare non collegare le travi in acciaio su quelle in c.a. esistenti. E' una strada che ritenete percorribile?
Grazie e buon week-end
Non ho capito questo passaggio: forse non ho proprio capito com'è innestata la sopraelevazione (parziale) alla struttura sottostante.
S.L.F.

Offline peppone79

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #5 on: 30 May , 2010, 18:59:58 PM »
Scusami provo a spiegarmi meglio. L'edificio è composto da due piani, il piano primo rientra rispetto al piano terra. Questo spazio vuoto attualmente è un terrazzo praticabile che andrebbe chiuso per realizzare un paio di stanze. I pilastri in acciaio si innestano su quelli del piano terra.
In effetti la fattibilità del sistema di giuntare le due parti (esistente ed a farsi) la devo studiare meglio. Ma posto che sia una cosa fattibile, potrei impostare le verifiche in modo tale che la parte a farsi sia portata dall'edificio esistente. Di conseguenza poi adeguare l'esistente se ciò fosse necessario (cosa che credo sia certa). Grazie

Offline ing.Max

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #6 on: 31 May , 2010, 12:22:30 PM »
Normalmente il giunto fra l'esistente ed il nuovo è progettato per dividere completamente le due strutture ed evitare di intervenire sull'esistente, magari rischiando di alterare le rigidezze in pianta del complesso esistente. Se la struttura è portata dall'esistente non vedo quale benificio tu possa ottenere dal giunto nel momento in cui la struttura esistente va comunque verificata. Da come lo decrivi inoltre, il completamento non dovrebbe alterare in maniera dannosa le rigidezze in pianta dell'edificio, anzi....
"La conoscenza non occupa spazio"

Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #7 on: 31 May , 2010, 13:34:56 PM »
Nella verifica dell'esistente, con la sopraelevazione "portata" sto avendo delle difficoltà concettuali che conto di risolvere con l'aiuto dei tecnici Concrete (SismiCad).
Nel frattempo mi sto cimentando nell'eseguire un calcolo push-over, per le 8 combinazioni di carico (=8 curve di capacità) per ogni gruppo di analisi.
Gruppo 1 = corrispondente ad una distribuzione di accelerazioni proporzionale alla forma del primo modo di vibrare
Gruppo 2 = corrispondente ad una distribuzione uniforme di accelerazioni lungo l'altezza della costruzione.
Mentre scrivo il PC elabora, e ne avrà per diversi minuti (forse anche più di un'ora).

Come dati di input, oltre alla ovvia geometria dell'edificio, agli scarichi sui pilastri dovuti alla struttura sovrastante e ad all'armatura presente nelle strutturi esistenti, ho impostato l'analisi statica non lineare considerando una imposizione degli spostamenti, da cui un determinato tagliante sismico che sarà il SW ad applicare alla struttura in questione.

Come spostamento massimo per la quale voglio valutare la struttura, ho imposto quello che mi è venuto fuori da una modellazione con azione da DM 2008, ossia pari a 0,0015h=0,504 cm. Ho arrotondato per eccesso a 0,6 cm. Infine ho impostato 20 step/curva per determinare le 16 curve di capacità.

Avete suggerimenti da dare? Ad ogni modo nel pomeriggio vi informerò circa le risultanze di calcolo.

Ciao
S.L.F.

Offline Gilean

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #8 on: 31 May , 2010, 13:47:31 PM »
Non ti sembrano troppi 6 cm? Sarebbero il drifting i 6 cm? Se così fosse io in prima analisi lo porrei pari ad un centesimo della altezza di interpiano
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #9 on: 31 May , 2010, 14:31:24 PM »
Non ti sembrano troppi 6 cm?
Hai letto male: ho scritto 0,6 cm.
S.L.F.

Offline Gilean

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #10 on: 31 May , 2010, 14:35:41 PM »
Hai ragione chiedo venia
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #11 on: 31 May , 2010, 15:59:43 PM »
...stavamo scherzando! Non mi sono accorto di un dettaglio importantissimo: la massa partecipante del primo modo è inferiore al 75%, pertanto l'analisi statica non lineare non è consentita!
Quindi: piccolo passo indietro e schiarimento di idee circa l'analisi di edificio esistente con l'utilizzo di indicatori sismici.
S.L.F.

Offline mircof

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #12 on: 31 May , 2010, 19:47:49 PM »
Sperando di non di dire fesserie...
ma se usassi questa:  (§ 7.3.4.1)


Offline salvo@ing

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #13 on: 31 May , 2010, 21:05:45 PM »
Sperando di non di dire fesserie...
ma se usassi questa:  (§ 7.3.4.1)


Non dici fesserie! Tuttavia se rileggi quanto hai postato, ti accorgerai che non posso proprio applicare quella distribuzione di forze, per la ragione che ho detto io. Infatti per il gruppo 1 devo necessariamente considerare almeno due distribuzioni di forze. Ed a parte quella da te evidenziata, le altre del gruppo 1 richiedono una partecipazione di massa relativamente al primo modo, di almeno il 75%.
S.L.F.

Offline _automa_

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Re: VERIFICA EDIFICI ESISTENTI
« Reply #14 on: 31 May , 2010, 21:16:38 PM »
Non dici fesserie! Tuttavia se rileggi quanto hai postato, ti accorgerai che non posso proprio applicare quella distribuzione di forze, per la ragione che ho detto io. Infatti per il gruppo 1 devo necessariamente considerare almeno due distribuzioni di forze. Ed a parte quella da te evidenziata, le altre del gruppo 1 richiedono una partecipazione di massa relativamente al primo modo, di almeno il 75%.

io non lo leggo cosi'.  io leggo devo applicare due distribuzioni di forze, UNA PRINCIPALE E UNA SECONDARIA, quindi applicherei al tuo caso quella cerchiata in rosso per la distribuzione principale, e e una del gruppo 2 per la distribuzione secondaria. Ovvero UNA sola DISTRIBUZIONE PER GRUPPO.

 

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