Author Topic: [Normativa] Nodo travi in C.A.  (Read 16296 times)

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Offline guillen

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[Normativa] Nodo travi in C.A.
« on: 06 November , 2010, 16:25:51 PM »
Premesso che siamo in zona sismica, vi pongo il seguente quesito.
Supponiamo di avere due travi di C.A. una principale incastrata a due pilastri del telaio principale e una seconda trave che afferisce alla trave principale. La norma, da qualche parte vieta questo tipo di nodo, in altre parole e possibile avere un nodo tra due travi (una principale e l’altra secondaria) senza che in tale nodo vi sia un pilastro?

Grazie per le risposte.

Offline mircof

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #1 on: 06 November , 2010, 16:57:57 PM »
Credo proprio di si.
Tant'è vero che la norma prevede anche la realizzazione di pilastri in falso su travi.

Offline Cris

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #2 on: 06 November , 2010, 19:43:07 PM »


Quoto però ti può non tornare la verifica delle bielle compresse (sempre che vada fatta)  :)

Potrebbe invece essere interessante scambiare contributi su come debba essere armato un siffatto nodo a livello di longitudinali, staffe e legature.  ???

Quali staffe confinano il nodo se non ci sono quelle del pilastro?

I solai tessuti come in figura non dovrebbero caricare la trave in falso vero?

Che si fa per i longitudinali superiori? si proseguono nel solaio a fianco? (perchè in un nodo del genere, a fianco o c'è un solaio o c'è il vuoto).

Le altezze delle travi dovrebbe essere uguale?... Insomma ci sono dei dubbi.   :mmm:


« Last Edit: 07 November , 2010, 10:47:39 AM by Cris »
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

Offline Cris

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #3 on: 08 November , 2010, 23:00:38 PM »
Quoto però ti può non tornare la verifica delle bielle compresse (sempre che vada fatta)  :)

Vorrei approfondire su quel "sempre che vada fatta" e sulla questione delle armature..
Girando un pò ed assumendo contributi secondo me validi, mi sono fatto le seguenti convinzioni...

Trave in falso:

Gerarchia delle resistenze tra una trave e l'altra?

Il comportamento duttile della struttura viene richiesto come prestazione dall'assunzione di un "q" (cioè dalla decisione di affidare solo parte della sollecitazione sismica alla resistenza strutturale e affidare il resto alla dissipazione energetica); la garanzia di questo comportamento viene data poi da due fattori:

1) dettagli costruttivi che consentono lo sviluppo di duttilità a livello di sezione, quindi "locale"
2) formazione di un meccanismo attraverso lo sviluppo di cerniere plastiche, la cui comparsa deve essere guidata perché l'ordine di attivazione non porti a cinematismi instabili, quindi "globale" (GdR)

Quindi: duttilità garantita da elementi localmente duttili che consentono l'instaurarsi di meccanismi globali, di cui si deve garantire la stabilità.

La domanda è questa: la formazione di una cerniera plastica fra una trave e l'altra può compromettere la stabilità globale della struttura come la formazione di cerniere plastiche nei pilastri?

Se il collegamento fra 2 travi si plasticizza (anche solo perché ammettiamo subisca per congruenza gli spostamenti che il resto della struttura gli trasmette) non compromette la stabilità del sistema, quindi non c'è nessuna necessità di sovraresistenze finalizzate al controllo dell'ordine di formazione delle plasticità.

Per inciso poi, questi stessi spostamenti, agenti su dimensioni "tozze" sono quelli che generano taglio inverificabile a livello di "bielle compresse"

Armature:

Armature della trave portata al di sopra di quella portante e ancoraggi delle barre della portata risvoltati in orizzontale paralleli all'asse della portante.
In piu' adeguato rinforzo della staffatura di entrambe che si possa prendere la reazione di appoggio del puntone di cls e lo "appenda" alla zona compressa della trave portante.

Quindi, nel nodo, le staffe della portante debbono essere dimensionate per la "sospensione" (e potrebbe essere sufficiente il passo ridotto usato per le staffe alle estremità), ancoraggi come al solito.

Ditemi un pò se da qualche parte fa acqua...  :mmm:

Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

Massimo.T

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #4 on: 09 November , 2010, 15:17:33 PM »
una trave in falso complica notevolmente la relazione scritta nel §7.4.4.1.1.
inoltre va a costituire un nuovo nodo (solitamente non confinato) e quindi nuove interfacce d'infittimento di staffe e una nuova zona in cui, ad es., non puoi sovrapporre i ferri.

ingwilly

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #5 on: 10 November , 2010, 09:16:37 AM »
In questi casi, come ho imparato a mie spese per un'altra situazione non ben codificata dalle norme, è meglio cercare soluzioni alternative (se possibile) oppure cercare di farsi cambiare l'architettonico, infatti le interpretazioni della norma danno luogo a lunghissime discussioni col GC che è preparato alle certezze e diffidente sulle interpretazioni.

Willy

Offline guillen

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #6 on: 10 November , 2010, 12:13:16 PM »
... è meglio cercare soluzioni alternative (se possibile) ...

Tipo? Qualcuno più esperto di me ha qualche esempio da riportare?
Grazie.

zax2010

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #7 on: 10 November , 2010, 13:10:58 PM »
Fatemi capire.

Un solaio a cassettoni, un grigliato, sarà impossibile da realizzare, normativamente parlando?

Io penso di no.

Quota al 100% Cris quando assegna un "rango" inferiore alla importanza sismica di un nodo trave-trave per l'intera struttura di un più importante nodo trave-pilastro.

Riguardo quel che dice Massimo circa le relazioni contenute nel paragrafo 7.4.4.1.1 (ammesso che vadano applicate) vorrei capire meglio (come al solito) cosa intende.

Ovvero la trave portante (interpreto) è da considerare divisa in due spezzoni ambedue incernierati, e via con tutte le altre considerazioni. Oppure essa "rimane" intera, quel che conta è la sua lunghezza da pilastro a pilastro, e tra i carichi gravitazionali cui va sommato il taglio dovuto ai momenti resistenti delle estremità ci inserisco anche la reazione della trave portata.
?
?
?

ingwilly

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #8 on: 10 November , 2010, 13:41:43 PM »
@ Guillen
Mi riferivo a soluzioni architettonico strutturali tipo spostare un pilastro, cambiare l'orditura etc.

Un esempio potrebbe essere quello del pilastro d'angolo che deve portare una trave eccentrica. Alcuni autori (purtroppo adesso non ricordo quali) consigliano di dividerlo in due pilastri distanziati su cui scarica una sola trave.



Il ragionamento di Zax è ampiamente condivisibile nella maggioranza dei casi, ma, come dicevo, spesso diventa difficile da far digerire a chi autorizza.

Willy
« Last Edit: 10 November , 2010, 13:44:14 PM by ingwilly »

Offline Ing. Edoardo

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #9 on: 10 November , 2010, 13:49:24 PM »
Quoto Cris in tutto. Siamo tutti concordi sul fatto che alcune volte sarebbe meglio modificare l'architettonico ecc ecc. Però altre volte non esistono alternative, per cui bisogna rimediare con qualche trucchetto (lecito anche se non propriamente normato) proprio come quello che ha indicato Cris. Ovvio che il tutto dipende anche dalle dimensioni. Ovvero la trave portata a sua volta porta solai? Se si dipende dai carichi stessi, in quanto ovviamente la reazione dela trave portata sullla trave portante, utile per dimensionare l'incremento di taglio nel nodo, più è elevata e più mette in difficoltà nel dimensionare una apposita staffatura fi 8/5" o fi10/5" ok, ma se si deve salire come diametri diventa anche difficile realizzare il nodo stesso, per cui non credo valga la pena operare in questo modo. Morale: Metodo di calcolo a mio avviso efficiente ma dipende dalle dimensioni delle travi e dalle entità dei carichi portati.

L'anno scorso per un caso analogo, ho visto proporre da un collega una soluzoione di questo tipo (assoutamente NON normata).
Due travi emergenti ora non ricordo le dimensioni, la prima portava l'altra. Bene per non inserire una marea di ferro , egli ha previsto una piastra con barre di acciaio B450C saldate alla piastra stessa diciamo nella parte superiore della piastra, per legarle poi ai ferri correnti della trave portata. nella parte inferiore della piastra stessa erano presenti delle barre sagomate tipo tirafondi, quindi con uncino nella parte finale, disposti tu tre righe e su due o quattro colonne (ora non ricordo)in modo da ancorarsi alle barre di armatura della trave portante. Ovviamente tutte le barre sono state dimensionate a taglio (proprio quello relativo alla reazione della trave portata). Il tutto poi gettato in opera nello stesso momento.
I calcoli strutturali sono andati in deposito, per  cui senza alcun contorllo da parte del GC o chi per esso (salvo sorteggio). Io al momeno son rimasto allibito anche perchè nessuna prescrizione è indicata per interventi di questo tipo, ma operativamente parlando non l'ho ritenutta una bruttissima idea.
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

Offline salvo@ing

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #10 on: 10 November , 2010, 14:21:25 PM »
Si può sempre dichiarare la trave come elemento secondario con le dovute conseguenze positive.
S.L.F.

zax2010

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #11 on: 10 November , 2010, 14:30:14 PM »
Come ci ha rimproverato Renato qualche tempo fa, la dichiarazione di "secondarietà" di un elemento deve essere giustificata. (Ma a dire il vero lo sapevamo anche da noi).

Offline Ing. Edoardo

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #12 on: 10 November , 2010, 15:25:57 PM »
Secondo me in un caso come questo non è facile dichiararlo come elemento secondario. Come lo si giustifica al di la delle parole?
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

zax2010

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #13 on: 10 November , 2010, 16:10:08 PM »
In realtà, se fosse una trave solamente nell'ambito di un impalcato, pensare che questa trave possa essere significatica ai fini dell'assorbimento delle azioni sismiche, io la vedo dura. Ma che razza di struttura è mai questa?

Ho un impalcato rigido, ad esempio? Faccio il gioco di prestigio, prima metto la trave, poi la tolgo, valuto deformazioni, valuto le differenze. A quanto possono ammontare le differenze? Oltre il 15%? Non ci credo.

Offline ing.Max

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Re:[Normativa] Nodo travi in C.A.
« Reply #14 on: 10 November , 2010, 16:13:33 PM »
AZ Bruciato da zax

Secondo me in un caso come questo non è facile dichiararlo come elemento secondario. Come lo si giustifica al di la delle parole?
La domanda a cui rispondere dovrebbe essere: "Partecipa a dissipare/assorbire il sisma? In che misura?"

Forse un'idea potrebbe essere utilizzare il metodo proposto per i pilastri, in un edificio a pareti... quello dei due modelli, uno con vincoli reali e l'altro con vincoli biella sui pilastri, per valutare la differenza di spostamento... ecc...
Si potrebbe analogamente confrontare il comportamento dell'edificio con e senza la trave in falso (cerniera sulla trave portata), valutando modi di vibrare spostamenti. Se le differenze non sono trascurabili la singolarità costituita dall'incastro della trave in falso non potrà essere ignorata.
Penso che la semplificazione di piano infinitamente rigido vada evitata in suddetta analisi.
"La conoscenza non occupa spazio"

 

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